Il 4 e 5 ottobre si terrà a Cagliari un convegno-dibattito sui temi del lavoro, organizzato dallo Europe Direct Regione Sardegna e dal Comitato d’Iniziativa Costituzionale e Statutaria.
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Lo Europe Direct Regione Sardegna e il Comitato d’Iniziativa Costituzionale e Statutaria organizzano il 4 e 5 ottobre presso l’Hotel Regina Margherita un convegno dibattito dal titolo: “Lavorare meno, Lavorare meglio, Lavorare tutti – Il lavoro come fondamento della Repubblica e della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea”.
Alla due giorni interverranno filosofi, sociologi, economisti ed esperti del mondo del lavoro. Previsti tavoli tematici dedicati all’”Economia sociale e solidale e agli attori dello sviluppo locale, filiere produttive, imprese, istituzioni, sindacati”. Sarà data voce, inoltre, a nuove realtà produttive dell’Isola.
Le problematiche e i contenuti del convegno-dibattito saranno illustrate giovedì 28 settembre 2017, alle ore 10.30, nella sede dello Europe Direct Regione Sardegna che si trova presso la Mediateca del Mediterraneo in Via Mameli 164, a Cagliari.
Perché un convegno sul lavoro?
Il lavoro rappresenta sicuramente uno degli obiettivi prioritari dei governi del nostro pianeta. Tutti i programmi fanno riferimento, soprattutto nelle analisi dei documenti economici, al grave problema della disoccupazione e all’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Inoltre, come è noto, il lavoro è alla base della Costituzione italiana il cui Art. 1 recita L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. Ma anche la Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea conferisce al lavoro un ruolo centrale, in particolare l’Art.15 sulla Libertà professionale e diritto di lavorare e l’art. 16 relativo alla Libertà d’impresa.
Le politiche europee sul lavoro
L’Unione Europea, coinvolgendo gli stati membri e le regioni, ha adottato nel 2010 una strategia decennale, La Strategia Europa 2020, per l’occupazione e una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva definendo per la prima volta alcuni obiettivi principali per:
· incrementare fino al 75%, entro il 2020, la partecipazione al mercato del lavoro delle persone di età compresa tra i 20 e i 64 anni;
· far uscire almeno 20 milioni di persone dal rischio di povertà e di esclusione sociale;
· ridurre il tasso di abbandono scolastico precoce (dal 15%) al 10%, (in Sardegna siamo al 18,1%) e aumentare ad almeno il 40% la percentuale di persone di età compresa fra i 30 e i 34 anni che hanno completato l’istruzione terziaria o di livello equivalente, migliorando così la qualità e l’efficacia dei sistemi di istruzione e formazione.
Tra i finanziamenti destinati al mondo del lavoro, oltre ai fondi strutturali assegnati alla Regione Sardegna tramite il FSE – Fondo Sociale Europeo ed il FESR – Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale, ricordiamo il Programma EASI – Occupazione e Innovazione Sociale a cui si aggiunge il Piano Juncker incentrato sulla rimozione degli ostacoli agli investimenti, sulla necessità di dare visibilità e assistenza tecnica ai progetti di investimento e su un uso più intelligente delle risorse finanziarie nuove ed esistenti.
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