La Regione Sardegna ribadisce il suo “NO” al deposito delle scorie nucleari.
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Questa mattina, nell’assessorato regionale dell’Ambiente, si è tenuta una riunione per condividere con altri soggetti istituzionali interessati i contenuti del documento che la Regione Sardegna trasmetterà al ministero dell’Ambiente la prossima settimana, nei tempi previsti per la chiusura della fase di consultazione nell’ambito del procedimento di valutazione ambientale strategica (Vas) per il Programma Nazionale per la gestione del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi.
«Resta fermo il nostro no a un deposito delle scorie in Sardegna – ha ribadito l’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano con riferimento alla posizione già espressa nel 2015 -. Siamo assolutamente contrari a un deposito nella nostra terra e continuiamo a ripeterlo a ogni occasione anche quando, come in questo caso, la procedura non concerne la cosiddetta ‘Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee’, ancora non resa pubblica, ma le modalità gestionali del trattamento rifiuti nel futuro sito nazionale ancora da individuare. Abbiamo già detto no al nucleare in Sardegna davanti al Consiglio regionale, al ministro dell’Ambiente e al ministero per lo Sviluppo economico perché non vogliamo una nuova servitù, oltre quelle militari di cui l’Isola è già pesantemente gravata – ha concluso Donatella Spano -, mentre siamo impegnati in lunghe e complesse operazioni di bonifiche per restituire ai Sardi il loro territorio.»
«Resta fermo il nostro no a un deposito delle scorie in Sardegna – ha ribadito l’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano con riferimento alla posizione già espressa nel 2015 -. Siamo assolutamente contrari a un deposito nella nostra terra e continuiamo a ripeterlo a ogni occasione anche quando, come in questo caso, la procedura non concerne la cosiddetta ‘Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee’, ancora non resa pubblica, ma le modalità gestionali del trattamento rifiuti nel futuro sito nazionale ancora da individuare. Abbiamo già detto no al nucleare in Sardegna davanti al Consiglio regionale, al ministro dell’Ambiente e al ministero per lo Sviluppo economico perché non vogliamo una nuova servitù, oltre quelle militari di cui l’Isola è già pesantemente gravata – ha concluso Donatella Spano -, mentre siamo impegnati in lunghe e complesse operazioni di bonifiche per restituire ai Sardi il loro territorio.»
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