5 November, 2024
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Mauro Pili: «Tonno rosso: il Pd e il governo contro i pescatori sardi».

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La Camera dei deputati ha bocciato l’ordine del giorno presentato dal deputato Mauro Pili (gruppo Misto) che chiedeva la revisione del decreto direttoriale che prevede la ripartizione delle quote tra i vari sistemi di pesca del tonno rosso, oggi gravemente penalizzante per la Sardegna, dove è possibile solo la pesca con tonnare fisse, con una quota di 165 tonnellate sulle 1.950,19 complessive.

«La lobby siciliana con la complicità dei deputati sardi del Pd nega qualsiasi quota alla Sardegna – ha denunciato poco fa Mauro Pili in un post pubblicato nel suo profilo facebook -. Una vergogna inaudita di chi, eletto in Sardegna, continua a ubbidire agli ordini del partito a scapito dei pescatori sardi. Poi pubblico elenco dei voti dei parlamentari sardi al mio ordine del giorno per restituire ai sardi il maltolto e consentirgli pari dignità rispetto alle altre marinerie.

Ecco il testo del mio ordine del giorno (n° 9/00338-A/019), votato a favore da tutti escluso il Pd, compresi i deputati sardi!»

La Camera dei deputati, premesso che:

la pesca del Tonno Rosso è disciplinata da un decreto direttoriale;

dalla lettura si evince che nella ripartizione delle varie quote per sistemi;

la Regione Sardegna vede assegnata solo una quota per le tonnare fisse, mentre nessuna imbarcazione sarda è destinataria di quote con i sistemi circuizione e palangari;

la quota tonno assegnata all’ Italia ammonta a 1.950,19 tonnellate così ripartite:
Tonnellate 1.451 Circuizione
Tonnellate 265 Palangari
Tonnellate 165 Tonnare Fisse
Tonnellate 40 Pesca Sportiva
Tonnellate 29,19 Quota Indivisa;

la quota circuizione è stata assegnata a 12 imbarcazioni (Campane e Siciliane) nessuna imbarcazione sarda;

la quota Palangari è stata assegnata a 23 imbarcazioni di cui ovviamente nessuna sarda;

la quota indivisa tonnellate 29,19 è stata esaurita il 30 maggio 2013 e quindi le imbarcazioni sarde dal 1 giugno 2013 se in maniera accessoria (che vuole dire involontaria con attrezzi consentiti per la cattura di altre specie ad esempio pesce spada) dovessero catturare uno o più esemplari di tonno rosso non potendo essere rigettato in mare (in quanto vietato) la cattura viene sanzionata con sanzione amministrativa di € 4.000 per ogni esemplare;
la regione Sardegna e le organizzazioni di categoria hanno reiteratamente chiesto di aprire un tavolo di concertazione con il ministero Politiche agricole;

l’assegnazione delle quote avviene in base ad un elenco di imbarcazioni individuate a fine anni 80 e da allora mai rivisitato;

a fine anni ’80 la Sardegna non aveva una flotta in grado di praticare la pesca del tonno e quindi non esistono dichiarazioni di sbarco e conseguentemente nessuna barca sarda ha avuto la quota;

dopo oltre 20 anni la situazione della flotta sarda è cambiata;

oggi esiste una flotta competitiva in grado di pescare il tonno e quindi si rende necessario rivisitare l’assegnazione delle quote tonno;

l’unica soluzione è quella di richiedere l’istituzione di un tavolo di confronto tra la Regione ed il Ministero che abbia il compito di individuare le quote da assegnare all’areale (zona GSA 11), in base alle dichiarazione di sbarco degli ultimi 5 anni;

impegna il Governo

a recepire tale esigenza facendo cessare questa gravissima discriminazione a scapito dei pescatori sardi e della marineria sarda;

a predisporre atti di natura attuativa ed eventualmente normativa funzionale al superamento di gravi discriminazioni.

​Mauro Pili

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