Nei primi sei mesi dell’anno sono aumentati i posti di lavoro in Sardegna.
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Aumentano i posti di lavoro in Sardegna: nei primi sei mesi del 2017 le assunzioni sono in crescita e in percentuale crescono più che nel resto d’Italia, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Lo dicono i dati dell’Osservatorio sul Precariato dell’INPS, relativi al primo semestre 2017. Secondo i dati INPS, le assunzioni complessive crescono più in Sardegna (+21,6%) che in Italia (+19,4%) e le trasformazioni complessive dei rapporti di lavoro da determinato a indeterminato (4.237 in totale) crescono nell’isola del 34,4% (nel resto d’Italia la percentuale è molto più contenuta: +1,1%).
«I dati positivi sull’occupazione, così come quelli legati alla crescita degli investimenti da parte delle imprese, confermano che negli ultimi tre anni si sta consolidando anche in Sardegna un quadro di ripresa – dice il presidente della Regione Francesco Pigliaru -, e ciò grazie anche alle azioni messe in campo dalla Giunta. La strada intrapresa con le nuove politiche attive del lavoro, sia nazionali che regionali, è quella giusta. Ci conforta sapere che la tendenza è positiva dal 2015 ed è evidente che da qualche anno i sardi si sono riaffacciati attivamente sul mercato del lavoro e non sono più scoraggiati come in passato. Sappiamo che c’è ancora tanto da fare per contrastare la disoccupazione e in particolare quella giovanile – conclude il presidente Pigliaru – ma il clima di fiducia crescente è un segnale che ci fa ben sperare.»
«Valuto le cifre in modo sempre molto prudente, ma il fatto che quasi tutti i dati siano di segno positivo non può che confortarci e spronarci ad andare avanti per fare ancora meglio – è il commento dell’assessora del Lavoro, Virginia Mura -. L’aumento significativo delle assunzioni in apprendistato è un risultato importante, frutto delle iniziative sulle quali l’assessorato ha puntato con forza per consentire a tanti giovani di entrare nel mondo del lavoro. In un quadro di miglioramento generale, tuttavia, dispiace prendere atto che l’occupazione femminile in Sardegna non tiene il passo delle altri regioni, pur essendo il dato isolano il migliore del sud Italia. Il nostro impegno è rivolto ad affrontare in maniera seria e incisiva quello che è ormai è un fenomeno strutturale del nostro paese.»
Le assunzioni a tempo indeterminato aumentano in Sardegna del 2% (da 13.803 a 14.075) diminuiscono in Italia (-3,8%). Aumentano anche le assunzioni con contratti a termine che si attestano a 56.581 unità (+29,4%), mentre nel resto d’Italia l’aumento si ferma al 27%. Significativo, inoltre, l’aumento delle assunzioni in apprendistato: +60,8% in Sardegna (+27,3% in Italia). Nello stesso periodo, le assunzioni stagionali hanno riguardato 27.042 nuovi contratti (+17,3%). Un altro dato, infine, riguarda le cessazioni dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato: diminuiscono in Sardegna (-3,9%) mentre sono stabili a livello nazionale (+0,2%). A livello complessivo, in Sardegna il saldo tra assunzioni e cessazioni del primo semestre 2017 (inclusi i contratti dei lavoratori stagionali) è positivo e pari a + 46.001 unità, superiore al saldo del primo semestre 2016 (+ 36.509). La variazione netta dei contratti a tempo indeterminato del primo semestre 2017, risultante dalla somma di 14.075 nuovi rapporti e di 4.237 trasformazioni (3.822 da termine e 415 da apprendistato) meno le oltre 15 mila cessazioni, è risultata positiva e pari a + 3.039 ( nel primo semestre 2016 il risultato era pari a + 1.061).
«I dati positivi sull’occupazione, così come quelli legati alla crescita degli investimenti da parte delle imprese, confermano che negli ultimi tre anni si sta consolidando anche in Sardegna un quadro di ripresa – dice il presidente della Regione Francesco Pigliaru -, e ciò grazie anche alle azioni messe in campo dalla Giunta. La strada intrapresa con le nuove politiche attive del lavoro, sia nazionali che regionali, è quella giusta. Ci conforta sapere che la tendenza è positiva dal 2015 ed è evidente che da qualche anno i sardi si sono riaffacciati attivamente sul mercato del lavoro e non sono più scoraggiati come in passato. Sappiamo che c’è ancora tanto da fare per contrastare la disoccupazione e in particolare quella giovanile – conclude il presidente Pigliaru – ma il clima di fiducia crescente è un segnale che ci fa ben sperare.»
«Valuto le cifre in modo sempre molto prudente, ma il fatto che quasi tutti i dati siano di segno positivo non può che confortarci e spronarci ad andare avanti per fare ancora meglio – è il commento dell’assessora del Lavoro, Virginia Mura -. L’aumento significativo delle assunzioni in apprendistato è un risultato importante, frutto delle iniziative sulle quali l’assessorato ha puntato con forza per consentire a tanti giovani di entrare nel mondo del lavoro. In un quadro di miglioramento generale, tuttavia, dispiace prendere atto che l’occupazione femminile in Sardegna non tiene il passo delle altri regioni, pur essendo il dato isolano il migliore del sud Italia. Il nostro impegno è rivolto ad affrontare in maniera seria e incisiva quello che è ormai è un fenomeno strutturale del nostro paese.»
Le assunzioni a tempo indeterminato aumentano in Sardegna del 2% (da 13.803 a 14.075) diminuiscono in Italia (-3,8%). Aumentano anche le assunzioni con contratti a termine che si attestano a 56.581 unità (+29,4%), mentre nel resto d’Italia l’aumento si ferma al 27%. Significativo, inoltre, l’aumento delle assunzioni in apprendistato: +60,8% in Sardegna (+27,3% in Italia). Nello stesso periodo, le assunzioni stagionali hanno riguardato 27.042 nuovi contratti (+17,3%). Un altro dato, infine, riguarda le cessazioni dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato: diminuiscono in Sardegna (-3,9%) mentre sono stabili a livello nazionale (+0,2%). A livello complessivo, in Sardegna il saldo tra assunzioni e cessazioni del primo semestre 2017 (inclusi i contratti dei lavoratori stagionali) è positivo e pari a + 46.001 unità, superiore al saldo del primo semestre 2016 (+ 36.509). La variazione netta dei contratti a tempo indeterminato del primo semestre 2017, risultante dalla somma di 14.075 nuovi rapporti e di 4.237 trasformazioni (3.822 da termine e 415 da apprendistato) meno le oltre 15 mila cessazioni, è risultata positiva e pari a + 3.039 ( nel primo semestre 2016 il risultato era pari a + 1.061).
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