19 November, 2024
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migranti

La Regione e la Questura di Cagliari hanno sottoscritto il Protocollo d’Intesa per la gestione coordinata dei servizi di mediazione linguistica e culturale in occasione dell’arrivo dei migranti in porto. Viene stabilita la presenza di figure qualificate inserite nella struttura organizzativa che svolge l’attività di prima assistenza e alle quali fa esplicito riferimento il Piano regionale per i flussi migratori non programmati approvato dalla Giunta. Più volte, in occasione degli sbarchi, si è manifestata l’esigenza di dare sistematicità al servizio di mediazione linguistico-culturale.
Il Protocollo, sottoscritto dal presidente Francesco Pigliaru e dal questore Pierluigi D’Angelo, parte dal presupposto che i flussi non programmati dei richiedenti protezione internazionale vadano considerati non più come un’emergenza ma come movimenti strutturali che richiedono un impegno istituzionale e della società civile a tutti i livelli.
Nel documento viene stabilito che la Questura, attraverso la consultazione degli elenchi elaborati dalla Regione e previamente comunicati, convoca i mediatori linguistici e culturali che, di volta in volta sulla base di specifiche necessità, siano in possesso delle necessarie conoscenze linguistiche e, preferibilmente, di precedenti esperienze nelle attività di gestione degli sbarchi.
I mediatori, al momento dello sbarco in porto, svolgono un ruolo essenziale nella fase dell’informazione e dell’orientamento. Devono infatti assicurare ai migranti idoneo supporto sui !oro diritti e doveri, con particolare riguardo al diritto di chiedere la protezione internazionale, all’identificazione e accertamento dell’età, allo screening sanitario, all’individuazione di persone vulnerabili quali minori non accompagnati, vittime di tratta, migranti a rischio sfruttamento.
Nei prossimi giorni la Regione, che per il servizio di mediazione mette a disposizione le risorse necessarie, sottoscriverà altri due protocolli d’Intesa con le Prefetture per rafforzare il sistema dell’accoglienza diffusa e per dare ulteriore impulso alle attività di volontariato sociale rivolte ai migranti già previste da un bando promosso dalla Giunta guidata da Francesco Pigliaru.

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Giuseppe Dessena.

Giochi, attività e spettacoli in lingua sarda per celebrare la Giornata europea delle lingue. L’appuntamento è per il 26 settembre a Cagliari nel Corso Vittorio Emanuele, e a Nuoro al Museo del Costume.
Per questa importante Giornata, festeggiata in tutta Europa, sono state organizzate attività per bambini, programmi televisivi e radiofonici, corsi di lingua e conferenze. «É un appuntamento significativo e sentito – ha detto l’assessore della Cultura Giuseppe Dessena – e in questo contesto la promozione della lingua sarda, specie tra i giovanissimi e gli studenti, i veri protagonisti della sopravvivenza della lingua e delle tradizioni, acquista un valore ancora più importante: il sardo si misura ad armi pari con tutte le altre lingue, dimostrandosi capace di veicolare qualsiasi messaggio». 
Sono organizzate dallo Sportello linguistico regionale in collaborazione con Camineras, Eurodesk e Comune e Città metropolitana a Cagliari, mentre a Nuoro con ISRE, Europe direct e Comune, al fine di incrementare il plurilinguismo e la comprensione interculturale. «La lingua – ha aggiunto Giuseppe Dessena – è la nostra forza e la diversità linguistica è uno strumento utile per una migliore comprensione interculturale: una chiave per aprire la mente. Dobbiamo essere sempre più consapevoli che parlare e scrivere in sardo non è impedimento per la conoscenza di altre lingue ma, al contrario, ne favorisce l’apprendimento». 

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sanità, laboratorio, analisi

Una delibera approvata dalla Giunta regionale ha aggiornato la rete delle malattie rare, con l’individuazione dei Centri di Riferimento per Patologia (CRP). Con l’adeguamento dei Centri, viene confermato il ruolo dell’Ospedale Regionale per le Microcitemie “Antonio Cao” di Cagliari quale Centro di riferimento regionale per le malattie rare, il ruolo di supporto alle attività dei CRP, con funzioni prevalentemente di consulenza genetica e ausilio diagnostico specialistico alle strutture di Genetica Medica del Binaghi (ATS), del Centro Screening del Microcitemico e Laboratorio di Genetica e Genomica della Azienda Brotzu, del Servizio di Genetica Clinica della AOU di Sassari.
«Con la proposta di ridefinizione della rete ospedaliera, oggi al vaglio del Consiglio regionale – spiega l’assessore della Sanità, Luigi Arru, – prevediamo un sistema a rete (basato sul modello assistenziale cosiddetto “Hub e Spoke”) progettato in modo tale che i centri che si occupano di una determinata malattia siano collegati tra di loro per offrire ai cittadini tutte le risposte di cui necessitano. I centri, denominati HUB (quelli più completi e specializzati) e SPOKE (quelli periferici destinati all’accoglienza, alle cure di base e di primo livello) devono offrire un’assistenza omogenea su tutto il territorio regionale.»

«Il bisogno di salute del cittadino – aggiunge Luigi Arru – deve essere affrontato con diversi livelli di assistenza, dal territorio fino all’ospedale specializzato, e in base ai vari stadi di gravità e complessità. I medici dislocati nei diversi nodi delle reti assistenziali, sono in contatto tra di loro, perché condividendo conoscenze e informazioni possano curare il paziente nel livello assistenziale più appropriato a garanzia dell’efficacia delle cure e della sicurezza del paziente. Le reti assistenziali sono, per la Regione, un obiettivo organizzativo prioritario come superamento della frammentarietà dell’assistenza e per assicurare la continuità della gestione dei problemi di salute delle persone. Su questo modello – conclude l’assessore della Sanità – vogliamo ripensare e riorganizzare anche la rete delle malattie rare.»

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Al via i lavori di urbanizzazione primaria nel quartiere di Carbonia 2. Nei prossimi giorni l’impresa esecutrice delle opere provvederà ad apporre la segnaletica di cantiere nei tratti di strada interessati. Soddisfazione è stata espressa dall’assessore ai Lavori pubblici Gian Luca Lai: «Dopo il ritardo attribuibile al cambio delle ditte individuate come subappaltatrici, siamo pronti per eseguire una serie di interventi che i cittadini della zona attendono da tanti anni. Contiamo di concludere i lavori nei tempi previsti, ovvero entro la fine del mese di maggio 2018».

Dal 27 settembre al 31 ottobre 2017, nella fascia oraria dalle 7.30 alle 18.00, è stato disposto il divieto di sosta ed il senso unico alternato in via dei Glicini e in via delle Camelie, in località Sa Perda Bianca. Una misura opportuna in grado di garantire la sicurezza stradale, preservando l’incolumità dei cittadini e dei lavoratori impegnati nel cantiere.

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L’ossario austro-ungarico dell’Asinara.

“L’ambasciatore della pace in bicicletta”, l’ungherese Jozsef Zelei, domani sarà ricevuto a Stintino dal sindaco Antonio Diana. Il ciclista lo scorso 24 agosto ha iniziato un progetto che, sulla sua due ruote, lo ha portato in viaggio da Budapest all’Asinara, seguendo il percorso che dovettero affrontare i prigionieri di guerra ungheresi durante il primo conflitto mondiale, quando furono deportati appunto sull’isola dell’Asinara.

Domani alle ore 10.00, nel palazzo comunale di via Torre Falcone, sindaco, assessori e consiglieri daranno il benvenuto a Jozsef Zelei che sarà accompagnato da una delegazione ungherese e dal console onorario in Sardegna, Gabor Pinna.

L’incontro sarà l’occasione per “l’ambasciatore della pace in bicicletta” per illustrare all’Amministrazione comunale la sua iniziativa.

Il ciclista da 14 anni gira il mondo in bicicletta e, sino a oggi, in sella alla sua due ruote ha percorso 70mila km, ha visitato cinque continenti, 73 paesi e più di mille città. E in questo suo lungo viaggio, nel 2016 ha incontrato anche Papa Francesco.

Mercoledì mattina, invece, alle ore 10.00, Jozsef Zelei sarà a Porto Torres dove incontrerà l’amministrazione comunale turritana. Nel pomeriggio, alle 16.00, sarà ad Alghero per un incontro con la delegazione catalana.

La mattina di giovedì 28 settembre, infine, la delegazione ungherese si sposterà sull’isola dell’Asinara. Qui, nella sala riunioni della sede del Parco, Jozsef Zelei presenterà la sua iniziativa e racconterà la sua esperienza. Alle 11,30 sarà scoperta la scultura in legno che l’ambasciatore della pace in bicicletta ha voluto donare per commemorare gli ungheresi che, da deportati di guerra, morirono sull’isola.

Alle 14.00 è prevista una ciclopedalata con gruppi locali e nel pomeriggio il rientro.

Gli incontri e la commemorazione sull’isola dell’Asinara saranno documentati dai media ungheresi quindi trasmessi sui più importanti canali televisivi magiari.

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Il Centro Funzionale Decentrato – Settore Meteo dell’Arpas ha diramato un avviso di condizioni meteorologiche avverse per precipitazioni e temporali dalla mezzanotte di oggi alle 22.00 di domani 26 settembre.

Nella giornata di domani precipitazioni diffuse con cumulati generalmente moderati interesseranno la Sardegna. A partire dalle 6.00 di domani mattina e sino alle 14.00 le precipitazioni potranno essere localmente sino a molto elevate sul Nord-Ovest dell’Isola. Nel corso della giornata le precipitazioni si sposteranno sulla parte centrale e sulla fascia orientale della Sardegna; su queste zone le precipitazioni pomeridiane potranno localmente arrivare sino a elevate.

L’attività temporalesca sarà accompagnata da possibili fulminazioni e forti raffiche di vento di direzione anomala. Non si escludono neanche grandinate. Il fenomeno si ridurrà notevolmente dal pomeriggio sul Nord-Ovest e dalla notte sul resto dell’Isola.

 

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«L’ambito unico di gestione della risorsa idrica ha fallito: lo dicono i numeri e gli utenti, lo conferma la politica. Bisogna puntare al miglioramento dei servizi al cittadino mettendo mano alle dimensioni degli ambiti territoriali. Questa è la scommessa in cui credere per fare in modo che i sardi beneficino di un servizio funzionale ed efficiente basato su un rapporto gestore-utente corretto, affidato a personale capace e cortese.»

Lo sostiene, in una nota, Ignazio Locci, sindaco di Sant’Antioco.

«Abbanoa – aggiunge Ignazio Locci – è percepita come un ente farraginoso, distante dalle reali esigenze dei cittadini ma sempre pronto a rivendicare i pagamenti delle fatture. Quanto sottolinea il capogruppo del Partito democratico in Consiglio regionale, Roberto Deriu, è condivisibile. Non possiamo girare la faccia dall’altra parte e far finta che Abbanoa funzioni: il comune di Sant’Antioco accoglie quotidianamente cittadini alle prese con il gigante Abbanoa. Ed è un rapporto impari, in cui i cittadini finiscono sempre per soccombere.»

«Sono molteplici gli obiettivi da raggiungere per garantire agli utenti un servizio accettabile e far sì che Abbanoa non venga vista come un “mostro”. In Sardegna c’è bisogno, infatti, di servizi territoriali ottimali e degni di essere chiamati tali, di uffici puliti ed accoglienti, di risposte agli utenti corrette e certe. Ma per ora abbiamo assistito all’incessante chiusura di uffici periferici, a costanti slacci delle utenze, a fatturazioni irregolari responsabili di cifre esorbitanti nelle bollette. E l’insieme di questi fattori concorre a delineare il quadro di un ente dalla struttura confusa, incapace di essere vicino agli utenti e alle loro esigenze e colpevole della gestione di un servizio inefficiente. Si lavori, dunque, per garantire prestazioni oneste e adeguate alle aspettative dei cittadini. È necessario partire dalla riorganizzazione del territorio, al fine di creare una suddivisione ottimale degli ambiti e superare il concetto dell’ambito unico. Solo partendo da qui – conclude Ignazio Locci – potremo creare un servizio realmente a misura di utente.»

 

 

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Domani, martedì 26 settembre, Consiglio comunale straordinario aperto a Cagliari, presso il palazzo del Consiglio oegionale, alle ore 10.00, in concomitanza con l’approdo nell’Assemblea regionale del disegno di legge sul riordino della Rete ospedaliera, disegno di legge sul quale il Consiglio Comunale di Carbonia ha espresso la sua contrarietà in un documento unitario approvato il 20 settembre 2017 e condiviso dalle forze politiche di maggioranza e di opposizione. Il Consiglio comunale avrà come unico punto all’ordine del giorno il riordino della Rete Ospedaliera.

Data l’importanza del tema, l’Amministrazione comunale invita tutta la cittadinanza di Carbonia a partecipare numerosa per dire “NO” alla riforma della rete ospedaliera regionale.

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La Caritas diocesana di Iglesias fortifica il suo servizio nel territorio mettendo a disposizione un nuovo Centro di ascolto zonale. Sarà operativo in due sedi: nelle parrocchie di Fluminimaggiore e Buggerru.

Martedì 26 settembre si svolgerà la cerimonia di inaugurazione e si dividerà fra i due Comuni.

Inizierà a Fluminimaggiore, alle 16.00, nel salone parrocchiale della chiesa di Sant’Antonio in via La Marmora 2. Verrà introdotta da un momento di preghiera presieduta dal vescovo di Iglesias Giovanni Paolo Zedda (delegato della Conferenza episcopale sarda per il Servizio della carità) e parteciperanno: il parroco don Vittorio Scibilia, l’amministrazione comunale, Raffaele Callia (direttore della Caritas diocesana di Iglesias, responsabile regionale dei Servizi Studi e Ricerche e Promozione Mondialità) e gli operatori del nuovo Centro di ascolto.

Alle 17.00 è previsto lo spostamento a Buggerru nel salone parrocchiale della chiesa di San Giovanni Battista in via Iglesias 13 in cui saranno presenti anche il parroco don Marco Angius, gli amministratori locali e gli operatori del nuovo Servizio.

«Il nuovo Centro di ascolto – spiega Raffaele Callia – risponde alla scelta di decentrare i Servizi della Caritas all’interno del territorio diocesano, per intercettare le periferie, secondo il messaggio di Papa Francesco». Una scelta iniziata con la creazione del Centro d’ascolto di Sant’Antioco, nel 2013, e, lo scorso novembre, con l’attivazione di quello di Santadi nell’ottica di essere più vicini alla comunità che non sempre ha la possibilità di poter raggiungere il Centro di ascolto diocesano a Iglesias o quello interparrocchiale a Carbonia. «Il Servizio – aggiunge il direttore della Caritas diocesana – con due sedi, coinvolgerà due comunità parrocchiali secondo uno stile di intervento pastorale unitario». Gli operatori hanno condiviso un percorso di formazione per due anni: «Basato sul metodo dell’ascolto e sull’uso di Ospoweb, la piattaforma digitale che permette di analizzare i bisogni del territorio, secondo il tradizionale metodo Caritas».

Il Centro di ascolto della Caritas è il luogo in cui s’intessono relazioni fra le persone. È qui che si esprimono i bisogni di chi si avvicina per esprimere il disagio che sta attraversando e nasce il dialogo con operatori e volontari, in una reciproca relazione di aiuto. Gli operatori lavorano in équipe: una volta alla settimana si confrontano, riuniti in un Coordinamento, su una strategia che possa essere di supporto alle diverse necessità presentate. Questo permette di armonizzare i criteri di intervento e rendere omogeneo lo stile di lavoro. In un’ottica della non dispersione degli interventi la Caritas, da anni, lavora in rete con i diversi servizi e istituzioni del territorio.

Accoglienza senza pregiudizi e ascolto attivo della persona sono il fulcro del servizio di un Centro di ascolto Caritas. Da questi principi scaturiscono le altre funzioni specifiche: 1) presa in carico delle storie di sofferenza e condivisione di un progetto di “liberazione” dal bisogno; 2) orientamento delle persone verso una rilettura delle reali esigenze e una ricerca delle soluzioni più indicate e dei servizi più adeguati presenti sul territorio; 3) accompagnamento di chi sperimenta la mancanza di punti di riferimento e di interlocutori che restituiscano la speranza di un cambiamento, mettendo in contatto la persona con i servizi presenti sul territorio ed attivando tutte le risorse possibili; 4) prima risposta per i bisogni più urgenti, sempre attraverso il coinvolgimento delle comunità parrocchiali e del territorio.

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Il DJ Steve Martin, uno tra i nomi più autorevoli della disco music in Italia, sarà ad Alghero il prossimo 7 ottobre come special guest, nella serata riservata agli over 40, presso la discoteca Il Ruscello.

Steve Martin, originario di Livorno, nasce artisticamente nell’era di Tony Manero e della Saturday Night Fever, quando nelle sale da ballo iniziava ad emergere la figura del disc jockey, artefice della buona riuscita di una serata.

“Ritorno al Ruscello”, questo il titolo della festa di sabato 7, è lo slogan che intende stimolare gli assidui frequentatori delle discoteche degli anni d’oro per ritrovarsi in una serata a loro dedicata e ballare la disco dance anni ’70, ’80 e ’90. Non solo, Steve Martin celebra il suo ritorno al Ruscello dopo 34 anni; era il 1983 quando, agli albori della sua carriera, mixava per la prima volta i dischi in vinile nella discoteca algherese. In consolle, a dare supporto a Martin, ci saranno Zeno Pisu e Roberto Makkiavello, storici DJs della discoteca algherese. 

Lo start è per le 22.30 con il format ormai collaudato della Festa degli Antichi, che prevede un percorso musicale tra le selezioni dell’epoca a ritmo di funky e disco, esclusivamente dedicato ad un pubblico over40. Sarà poi possibile ballare i ritmi latino americani in sala 2 con i maestri di ballo Diego Nieddu e Michel Miranda.

La discoteca Il Ruscello, sita in località Galboneddu ad Alghero, nasce nel 1980 per volontà di Michele Bozzi che, senza interruzione, ancora oggi ne cura la gestione. Il Ruscello si è da subito imposto ampliando la ricca scelta di locali notturni algheresi ed è stato protagonista di quel periodo particolarmente significativo per la città di Alghero, quando la Riviera del Corallo era meta abituale di giovani e punto di riferimento in Sardegna nel settore dell’intrattenimento notturno.