19 November, 2024
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Venerdì 29 settembre, alle ore 9.30, si terrà nella sede del Comitato regionale FIGC, in via Bacaredda n. 47, a Cagliari, una conferenza stampa a cui parteciperà il presidente della Lega nazionale dilettanti e vice presidente vicario della Federazione Italiana Giuoco Calcio, senatore Cosimo Sibilia.
La presenza del presidente Sibilia in Sardegna è dovuta alla convocazione di una riunione del Consiglio direttivo della Lega nazionale dilettanti con la partecipazione di tutti i presidenti dei Comitati regionali. Tale iniziativa dimostra un livello di attenzione e di interesse molto elevato da parte della Federazione nazionale nei confronti del nostro movimento regionale.
L’incontro con gli organi di stampa verterà sui temi di più stretta attualità legati al movimento dilettantistico e sulle prospettive future del mondo del calcio più in generale, visto e considerato che il presidente Sibilia ricopre anche il ruolo di vice presidente vicario della FIGC.
La visita in Sardegna del presidente Cosimo Sibilia prevede un incontro istituzionale con il presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru, con il presidente del Cagliari Calcio Tommaso Giulini ed una visita al nuovo stadio del Cagliari “Sardegna Arena”.

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Si è svolta nella terrazza del “Memoriale Giuseppe Garibaldi” presso il Forte Arbuticci sull’Isola di Caprera la presentazione del libro “I segreti di Garibaldi a Caprera” pubblicazione edita dalla casa editrice Taphros di Olbia nell’ambito della collaborazione tra il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, il comune di Milano, il Polo Raccolte Storiche e Case Museo, il Museo del Risorgimento di Milano e l’Istituto Internazionale di Studi “Giuseppe Garibaldi”. L’iniziativa è stata promossa dall’Ente Parco e dall’Istituto Internazionale di studi Giuseppe Garibaldi nell’ambito della manifestazione realizzata dal Polo Museale della Sardegna: “La storia in dispensa – Gustosa narrazione delle imprese agricole del Generale”.

Guidati dal commissario straordinario del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena il Comandante Leonardo Deri, da Giuseppe Garibaldi pronipote dell’Eroe e Presidente dell’Istituto internazionale di studi Giuseppe Garibaldi e dall’autore della pubblicazione: lo storico Ludovico Pisani gli ospiti sono stati accompagnati in un viaggio alla scoperta dei dettagli meno conosciuti della vita dell’eroe risorgimentale sull’Isola di Caprera attraverso una nuova pubblicazione edita dalla casa editrice Taphros di Olbia che svela e riporta alla luce aspetti inediti della quotidianità dell’Eroe e del suo intenso rapporto con l’Isola di Caprera e in particolare con la natura, la terra e i suoi prodotti. Attraverso un’analisi dettagliata dei Diari dell’Eroe il ricercatore si è misurato in particolare nella definizione del rapporto tra l’eroe e l’Isola di Caprera, la sua fatica quotidiana per cercare di recuperare alla produttività agricola quel fondo granitico così difficile da gestire.

I Diari di Garibaldi, o meglio, i “Quaderni Agricoli – Pastorizi” conosciuti da pochi addetti ai lavori, non sono mai stati studiati nel dettaglio né riprodotti, almeno nelle parti più intriganti, come è stato fatto con questo studio promosso dall’Ente Parco di La Maddalena ed affidato all’Istituto Garibaldi grazie alla disponibilità del Museo del Risorgimento di Milano, dove, tra le carte del Fondo Emilio Curatolo, i Diari sono conservati. Questi piccoli quaderni redatti con un calligrafia minuta rendono perfettamente l’idea dell’estrema meticolosità che sempre caratterizzò Garibaldi e ci forniscono ulteriori sorprendenti notizie rispetto alla vita e alla quotidianità del vissuto di Giuseppe Garibaldi sull’Isola di Caprera.

La scelta di andare in stampa con i diari agricoli dell’eroe risponde all’esigenza di approfondire con contenuti inediti una parte non abbastanza conosciuta ma evidentemente fondamentale relativa alla presenza di Giuseppe Garibaldi sull’Isola di Caprera, sfogliando le pagine trascritte dei diari emerge un’attenzione specifica e una curiosità mai banale rispetto al rapporto con la natura e i suoi prodotti; sforzo di approfondimento non puramente intellettuale ma fisico e concreto ancora oggi misurabile e visibile all’interno di quell’area sui cui l’Ente Parco si è proposto di operare in collaborazione con tutti i soggetti istituzionali coinvolti nella valorizzazione degli “Orti di Garibaldi”. In queste pagine, attraverso una lettura agevole e ben curata, è possibile approfondire aspetti fondamentali e inediti di questo intenso rapporto di Giuseppe Garibaldi con la natura e con l’Isola di Caprera.

«Anche la pubblicazione e la presentazione di questo libro è un altro tassello del difficile lavoro di ricostruzione delle attività dell’Ente Parco che abbiamo portato positivamente a termine durante il corso di quest’anno – ha spiegato il commissario straordinario dell’Ente Parco Leonardo Deri -. Avevamo la possibilità di mandare in stampa diverse pubblicazioni, abbiamo scelto di lavorare su questa per confermare l’importante rapporto di collaborazione con l’Istituto Garibaldi.»

«Una pubblicazione che svela una parte meno conosciuta del’Eroe – commenta il pronipote e presidente dell’Istituto internazionale di studi Giuseppe Garibaldi – frutto di una positiva collaborazione tra diversi soggetti istituzionali che hanno creduto nel progetto di raccontare un Garibaldi meno noto ma profondamente legato alla terra e alla natura dell’isola di Caprera.»

 

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La nuova legge sul Terzo Settore, recentemente approvata dal parlamento, avrà delle significative ricadute su tutto il mondo del volontariato, composto nella nostra isola da oltre 1.700 associazioni e circa 30mila volontari. Data la complessità della nuova normativa e l’esigenza di numerose associazioni di approfondire la materia, Sardegna Solidale ha organizzato nel territorio una serie di incontri dal tema “Volontariato e Riforma del Terzo Settore. Contenuti e prospettive”.

Il primo appuntamento è in programma oggi a Cagliari. A partire dalle 16.00 nella sala del T-Hotel, interverranno il presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru, l’esperto di Terzo Settore Tiziano Cericola, il presidente del Co.Ge. Sardegna Bruno Loviselli, il presidente del comitato promotore di Sardegna Solidale don Angelo Pittau e il portavoce del Forum del Terzo Settore in Sardegna Fernando Nonnis. L’incontro sarà moderato dal giornalista Vito Biolchini. 

Scopo dell’iniziativa è quello di informare il maggior numero di volontari possibile circa le novità introdotte dalla legge 106/16 e dai conseguenti decreti attuativi in tema di volontariato e di Terzo Settore. Per questo nel corso dell’incontro volontari e rappresentanti delle associazioni potranno porre domande e quesiti agli esperti.

Il secondo appuntamento del ciclo “Volontariato e Riforma del Terzo Settore” si terrà mercoledì 27 a Sassari (Hotel Grazia Deledda, ore 16.00). Anche in questo caso, volontari ed associazioni potranno confrontarsi con gli esperti sulle ricadute della nuova normativa. 

Dopo gli incontri di Cagliari e Sassari, ulteriori appuntamenti verranno organizzati nei prossimi mesi negli altri territori della Sardegna.

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Il derby di ritorno dei sedicesimi di finale della Coppa Italia tra Carloforte e Carbonia  è finito in parità, 1 a 1, ed il Carbonia di Andrea Marongiu, vittorioso nel match di andata (3 a 0 a tavolino dopo il 3 a 2 maturato sul campo), si è qualificato per il turno successivo, nel quale se la vedrà con l’Arbus, vittorioso nel doppio confronto con il Gonnosfanadiga (4 a 3 dopo il 2 a 0 della gara d’andata).

I goal della partita di Carloforte sono maturati nel secondo tempo, con vantaggio iniziale della squadra di Tony Poma, siglato da Nicola Lazzaro e pari del Carbonia con Gabriele Concas, dopo un palo colpito da Lorenzo Loi. Il Carbonia, forte del 3 a 0 di partenza, ha legittimato il risultato con una diverse occasioni da goal costruite sia nel primo che nel secondo tempo. Il Carloforte ha affrontato la partita odierna condizionato dallo 0 a 3 scaturito dalla sentenza del giudice sportivo e, probabilmente, aveva già la testa al campionato che scatterà domenica prossima con la trasferta sul campo del Vecchio Borgo Sant’Elia. Il Carbonia esordirà invece in casa, contro il La Palma Monte Urpinu.

Tutti i risultati dei sedicesimi di finale.

San Marco Assemini ’80 – Siliqua 1 a 0 (andata 1 a 1), qualificata la San Marco Assemini ’80.

Selargius – Andromeda 1 a 1 (andata 0 a 0), qualificata l’Andromeda.

Vecchio Borgo Sant’Elia – La Palma Monte Urpinu 2-2 (andata 0 a 3), qualificato il La Palma Monte Urpinu.

Sant’Elena Quartu – Quartu 2000 4-1 (andata 1 a 1), qualificato il Sant’Elena Quartu.

Carloforte – Carbonia 1 a 1 (andata 0 a 3), qualificato il Carbonia.

Gonnosfanadiga – Arbus 3 a 4 (andata 0 a 2), qualificato l’Arbus.

Tharros – Arborea 2-0 (andata 1 a 1), qualificata la Tharros.

Bosa – Macomerese 1 a 2 (andata 1 a 0), qualificata la Macomerese.

Dorgalese – Bari Sardo 1 a 0 (andata 2 a 3), qualificata la Dorgalese.

Seulo 2010 – Idolo 1 a 1 (andata 1 a 2), qualificato l’Idolo.

Fonni – Ovodda 3 a 0 (andata 2 a 3), qualificato il Fonni.

Posada – Ozierese 1 a 1 (andata 1 a 3), qualificata l’Ozierese.

Usinese – Polisportiva Ossese 2 a 1 (andata 0 a 0). qualificata l’Usinese.

Cus Sassari – Bonorva 5 a 1 (andata 0 a 3), qualificato il Cus Sassari.

Ilvamaddalena – Porto Rotondo 3 a 4 (andata 0 a 0), qualificato il Porto Rotondo.

Porto Torres – Castelsardo 4 a 5 ai calci di rigore (andata 0 a 1), qualificato il Castelsardo.

 

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Lettera aperta.

“104/92”… Oggi proverò a spiegare come, questi numeri, per molte persone privi di significato, per altre appaiono quasi un codice di un baratro, la matricola di un viaggio che ti priva di tutte le tue forze fisiche e mentali.

Spesso si legge sui rotocalchi o si sente alla televisione e alla radio di quante persone usino questi numeri come un baluardo, sovente ostentandone l’uso e tralasciando il vero significato ed il giusto motivo per cui se ne usufruisce. Cifre che altro non sono se non il numero e l’anno di approvazione ed entrata in vigore di una legge che nessuno dovrebbe mai desiderare di “toccare” a scapito della propria “pelle” o del proprio “onore”.

Ebbene, la suddetta legge nasce per tutelare un lavoratore o una lavoratrice con problemi di salute personali e particolarmente gravi o, in altri casi per permettere ad un parente prossimo di seguire da vicino un proprio congiunto in difficoltà, rimanendo a lavorare nello stesso comune in cui risiede ed usufruendo di tre giorni mensili “necessari” e spesso “non esaustivi” per poter provvedere ad accompagnare o ad assistere il parente.

Ora posso capire e, di fatto, constatare nella realtà, quante persone usufruiscano di questa legge non avendone diritto, soprattutto “morale”, ma non riesco a comprendere le angherie nei confronti di chi necessita veramente di usufruire per sé o per un parente prossimo di una legge talmente “inaugurabile” che molti “esseri poco umani” definiscono un privilegio. E mi riferisco in particolar modo ad un lavoratore serio e responsabile che, nonostante, tutto porta avanti il suo lavoro con coscienza, nonostante le sue assenze “forzate”.

E’ sicuramente doloroso e faticoso usufruirne per poter seguire un padre o una madre… ma doverne fare richiesta per assistere un figlio o una figlia, è qualcosa che diventa difficile da concretizzare.

Mentre scrivo, quasi mi pento, vorrei cancellare tutto, tanto sono certa che le mie parole cadranno nel vuoto… poi però ci ripenso ed aggiungo anche un’altra cosa…

Chissà se qualcuno pensa a come si possa sentire un figlio o una figlia che «per colpa sua, in quanto necessita di assistenza…» vede il proprio genitore oggetto di continue difficoltà, perché tutelato dalla legge non può essere trasferito e quindi sta sempre in “pole position” o per i tre giorni di “vacanza” mensili che magari trascorre in ospedale.

Sono pensieri questi, che lasciano traccia, che lavorano sul carattere, pensieri che spesso ti privano della serenità.

Allora cerchiamo di superare le “barriere mentali”, non si faccia di tutta un’erba un fascio, conoscete le persone prima di parlare, non giudicate senza sapere e cercate di comprendere che questi “maledetti numeri 104/92” non alleggeriscono le giornate, non regalano giorni di festa, ma pesano sul cuore come macigni.

Meditate cari “esseri poco umani”, meditate…

Nadia Pische

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Si conclude questa sera, al Parco di Villa Sulcis, a Carbonia, la “Festa della Sinistra – Sotto/Sopra – Il Mondo Alla Rovescia“, organizzata dal circolo Zorba il Gatto.
Ieri, alle 17.30, per un paio d’ore si è parlato di lavoro e sviluppo nel Sulcis Iglesiente, con 
Salvatore Cherchi, coordinatore del Piano Sulcis; Giuseppe Dessena, assessore regionale dell’Istruzione; Barbara Argiolas, assessore regionale del Turismo; Roberto Puddu, segretario generale della Camera del Lavoro CGIL del Sulcis Iglesiente; e, infine, Ignazio Mura, presidente dell’Euralcoop.

Al centro del confronto la realtà socio-economica del territorio e le prospettive di sviluppo, con particolare riferimento al turismo e all’agroindustria. Tore Cherchi ha parlato del Piano Sulcis, del quale da tre anni è il coordinatore nominato dalla Giunta regionale, del suo stato di attuazione, ed ha sottolineato i ritardi accumulati dal territorio nel settore turistico e la necessità che la politica sostenga i progetti degli imprenditori privati, con il rispetto delle norme e, soprattutto, tempi certi. Il Sulcis Iglesiente, oggi ha un gap infrastrutturale notevolissimo rispetto ad altre aree della Sardegna, con un numero di posti letto (6.200) – come ha sottolineato anche il segretario della CGIL Roberto Puddu – che è meno di un quarto di quelli che ha la sola Villasimius (26.000). E il territorio non ha alberghi a 5 Stelle, indispensabili per fare del turismo una vera industria capace di far crescere il PIL.

L’assessore del Turismo Barbara Argiolas ha rimarcato come sia indispensabile decidere su quale tipo di turismo puntare nel territorio, confermando l’impegno della Giunta per favorire lo sviluppo di un’offerta turistica di alta fascia. Barbara Argiolas ha sottolineato le grandi potenzialità di un territorio che ha, tra l’altro, un unicum al mondo quali sono i siti minerari dismessi che stanno registrando un grande interesse a livello internazionale e numeri di visitatori in continua crescita.

L’assessore della Pubblica istruzione Giuseppe Dessena ha parlato degli investimenti fatti negli ultimi anni nel settore, invitando le amministrazioni locali a partecipare al bando “Tutti a Iscol@”, voluto per «innalzare i livelli di apprendimento degli studenti delle scuole sarde e contrastare i processi di abbandono scolastico attraverso azioni che saranno attuate in maniera integrata».

Sia Roberto Puddu sia Giuseppe Dessena hanno parlato delle conseguenze prodotte dalla cancellazione delle province, facendo specifico riferimento alle manutenzioni delle infrastrutturazioni stradali che, in conseguenza dei tagli ai trasferimenti, in alcune aree, tra le quali il Sulcis Iglesiente e dalla provincia di Nuoro (dalla quale arriva l’assessore regionale), si trovano in condizioni preoccupanti, in molti casi fonti di grave pericolo.

Ignazio Mura ha parlato della realtà Euralcoop, 16.500 soci, oltre 300 dipendenti, che da qualche anno ha iniziato a diversificare le proprie attività, dal settore commerciale al turismo, con la realizzazione del Lù Hotel, l’unico albergo a 4 stelle presente nel territorio, a Carbonia, e l’acquisizione dell’Hotel Riviera a Carloforte; e all’agroindustria, con il progetto della società cooperativa “I tre solchi”, l’investimento più importante fra quelli in fase di sviluppo nel territorio nel comparto agroalimentare, nell’ambito delle iniziative del Piano Sulcis, che riguarda 145 ettari di proprietà dei soci, a San Giovanni Suergiu, prevalentemente, Giba e Santadi e comprende la coltivazione intensiva, la trasformazione e la commercializzazione di mandorlo, ulivo, ciliegio da serra, asparago e zafferano.
La società è formata per ora da nove soggetti e comprende Euralcoop/Conad e TirrenoFruit, soggetti con notevole capacità finanziaria, organizzativa e di mercato.

Oggi, giornata conclusiva della Festa, è previsto un dibattito con le organizzazioni giovanili della città: vivere e far vivere gli spazi della città.

     

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Una vittoria, la terza di questo avvio di stagione, per dimenticare subito il passo falso compiuto sette giorni fa alla Sardegna Arena contro il Sassuolo e alimentare la classifica in chiave salvezza finale.

Il Cagliari affronta questo pomeriggio alle 15.00 (dirige Gianluca Aureliano di Bologna) il Chievo, diretta concorrente nella corsa salvezza, avversario assai ostico, abituato ormai da anni a districarsi al meglio nel campionato di serie A.

I rossoblu sono chiamati ad una partita giudiziosa, perché i veneti hanno una difesa molto robusta e in contropiede sanno fare male. Massimo Rastelli ha problemi di formazione ma alla vigilia s’è mostrato sereno.

«Sarò costretto a cambiare un po’ di più rispetto a mercoledì perché due partite in tre giorni si fanno sentire, qualcuno non è al top della condizione e in tanti sinora hanno tirato la carretta – ha detto Massimo Rastelli -. Sto valutando con attenzione l’undici di mandare in campo, chi tenere a riposo all’inizio e poi mandare dentro in partita in corso.»
«Contro il Sassuolo è mancato soprattutto l’equilibrio – ha aggiunto Massimo Rastelli -. Ci siamo allungati troppo, perdendo quelle distanze che nelle precedenti gare avevano costituito il nostro punto di forza. Dovremo essere bravi a leggere i momenti della partita: in alcuni frangenti dovremo soffrire, come è normale, ma sappiamo anche di avere la qualità per fare male all’avversario in qualsiasi momento. Nutriamo il massimo rispetto per la squadra di Maran, bravissima ad alternare momenti dove ci aspetteranno bassi ad altri dove verranno a prenderci alti. Quando perdono palla sono velocissimi a ripiegare tutti dietro la linea della palla. L’uomo chiave è Birsa, giocatore di notevoli qualità tecniche e grande dinamismo, che non dà punti di riferimento. La loro forza principale è l’esperienza.»
«Vogliamo rialzarci subito e dimostrare che quello contro il Sassuolo è stato solo un incidente di percorso. La sconfitta di mercoledì è stata immeritata, la squadra ha pagato il doppio sforzo. Abbiamo una nostra identità, dovremo essere bravi a ricaricarci subito sotto il profilo mentale e capire le diverse fasi della partita. Il risultato – ha concluso Massimo Rastelli – sarà una conseguenza di tutto questo.»

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Una bella Dinamo ha perso di misura con la Reyer Venezia campione d’Italia nella semifinale della Supercoppa a Forlì, prima uscita ufficiale della nuova stagione 2017/2018..

Il coach veneto Walter De Raffaele ha schierato inizialmente un quintetto con l’ex Haynes, Johson, Bramos, Orelik e Watt; Federico Pasquini ha risposto con Randolph, Pierre, Jones, Stipcevic e Polonara. L’avvio è stato favorevole alla Dinamo, con una tripla di Pierre ed un parziale di 7 a 0 dopo 3 minuti di gioco. La reazione della Reyer ha riequilibrato il punteggio al termine dei primi 10’ sul 15 a 15. Le due squadre si sono affidate ai tiri pesanti (la Dinamo con Pierre, Stipcevic e Randolph; la Reyer con De Nicolao) e la Reyer ha allungato all’intervallo lungo sul 38 a 31.

Nella terzo quarto i campioni d’Italia hanno incrementato il vantaggio, la Dinamo ha cercato di tenersi a contatto con Polonara (18 punti e 7 rimbalzi), ed è rimasta ancora in partita al 30′, sul 63-57.

La Dinamo ha retto ancora in avvio di ultimo quarto, ha cercato di rientrare trascinata da Achille Polonara (alla fine miglior realizzatore con 23 punti) ma un Peric già in gran forma ha vanificato tutti i tentativi della Dinamo e la Reyer ha chiuso il match sul 86-79, qualificandosi così per la finale in programma questa sera contro l’Olimpia Milano che nella prima semifinale aveva superato Trento con il punteggio di 74 a 65.

Umana Reyer Venezia 86 – Dinamo Banco di Sardegna 79

Parziali: 15-15; 23-16; 25-26; 23-22

Umana Reyer Venezia. Haynes 7, Peric 21, Johnson 10, Bramos 15, De Nicolao 10, Jenkins 2, Orelik 6, Bolpin, Ress 4, Biligha 2, Cerella, Watt 9. All. Walter De Raffaele.

Dinamo Banco di Sardegna. Spissu 1, Bamforth, Planinic 2, Devecchi 2, Randolph 7, Pierre 14, Jones 13, Stipcevic 17, Polonara 23, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini.

«La partita è stata segnata dal 24-7 che abbiamo preso alla fine del primo quarto e in avvio di secondo – ha commentato coach Federico Pasquini -. Abbiamo perso un po’ di ritmo e poi penso che ciò che ci è mancato sia la giocata per rientrare dentro la partita. Qualche errore nel secondo quarto a livello offensivo, nel terzo e nell’ultimo quarto a livello difensivo, ci ha impedito di raggiungere Venezia, complimenti a loro.»

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Il tecnico del Carbonia Andrea Marongiu recupera Marco Foddi e Simone Giovagnoli, assenti a Villamassargia per squalifica, e Cristian Garofalo, reduce da un infortunio. Sono ancora indisponibili Riccardo Milia (squalificato), Giovanni Congiu e Fabrizio De Gradi (infortunati).
Il Carloforte, deluso per la decisione del giudice sportivo, ritenuta ingiusta perché il calciatore Gianluca Recano avrebbe dovuto scontare la squalifica quando militava nel Selargius, nella stagione 2015/2016, non si dà per vinto ed è fermamente intenzionato a tentare il ribaltamento del risultato sul campo.
Venerdì e sabato sono stati disputati sette anticipi e ci sono quindi le prime squadre qualificate per gli ottavi di finale.

Selargius – Andromeda 1 a 1 (andata 0 a 0), qualificata l’Andromeda.

Gonnosfanadiga – Arbus 3 a 4 (andata 0 a 2), qualificato l’Arbus.

Bosa – Macomerese 1 a 2 (andata 1 a 0), qualificata la Macomerese.

Fonni – Ovodda 3 a 0 (andata 2 a 3), qualificato il Fonni.

Cus Sassari – Bonorva 5 a 1 (andata 0 a 3), qualificato il Cus Sassari.

Ilvamaddalena – Porto Rotondo 3 a 4 (andata 0 a 0), qualificato il Porto Rotondo.

Porto Torres – Castelsardo 4 a 5 ai calci di rigore (andata 0 a 1), qualificato il Castelsardo.

San Marco Assemini ’80 – Siliqua (andata 1 a 1)

Vecchio Borgo Sant’Elia – Palma Monte Urpinu (and 0 a 3)

Sant’Elena Quartu – Quartu 2000 (andata 1 a 1)  

Tharros – Arborea (andata 1 a 1)

Dorgalese – Bari Sardo (andata 2 a 3)

Seulo 2010 – Idolo (andata 1 a 2)

Posada – Ozierese (andata 1 a 3)

Usinese – Polisportiva Ossese (andata 0 a 0).

 

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Nuovo sbarco di migranti, nel corso della notte, a Sant’Antioco. Alle 3.00, un barchino con a bordo 12 algerini è arrivato al porto, in località Ponti. Sono stati rintracciati dalla Guardia di Finanza, sezione navale di Sant’Antioco, i cuoi uomini hanno provveduto a tutte le incombenze di competenza. Il barchino, con un motore da 40 cavalli, è stato posto sotto sequestro.