18 July, 2024
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Analisi laboratorio, microscopio

Gli esami effettuati dall’Istituto zooprofilattico sulle uova di un allevamento del cagliaritano hanno fatto emergere una lieve contaminazione da Fipronil su tre campioni e la assenza di questo insetticida sugli altri sette campioni sottoposti ad analisi. Lo comunicano l’assessorato della Sanità e l’IZS. La lieve positività all’insetticida, considerato dall’Organizzazione mondiale della sanità un prodotto di tossicità moderata, assicurano i tecnici dell’Istituto, non costituisce un rischio significativo per la salute pubblica: si tratta di quantità minime, venti/trenta volte inferiori ai livelli considerati potenzialmente pericolosi. L’allarme Fipronil nell’allevamento in questione era scattato nei giorni scorsi a seguito di un primo riscontro positivo su due partite di uova da parte di un laboratorio privato. I servizi dell’ATS, allertati dal titolare dell’allevamento, che ha fornito la massima collaborazione, sono intervenuti prontamente, mettendo in atto tutte le misure di controllo previste dalle procedure stabilite dal ministero della Salute e dalla Commissione europea, incluso il ritiro delle partite di uova sospette dagli esercizi commerciali e il blocco della immissione in commercio delle uova successivamente prodotte nell’intero allevamento. I servizi veterinari dell’ATS continueranno alla luce dei risultati di oggi, il loro lavoro di verifica della situazione in allevamento e decideranno in conseguenza se confermare o rimuovere il blocco, che per il momento resta in vigore. L’Istituto zooprofilattico sottolinea che uova dello stesso allevamento erano state precedentemente sottoposte a tre controlli nell’ultimo mese, sempre con esito favorevole. Stesso esito hanno finora fornite gli altri ottanta controlli effettuati sulle produzioni degli allevamenti di galline ovaiole della Sardegna. I controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni.

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La Giunta regionale ha approvato due delibere proposte dall’assessore del Lavoro Virginia Mura, con le quali si imprime un ulteriore avanzamento nel percorso che riguarda i lavoratori dell’Area Parco Geominerario, provenienti dall’ex Bacino “Ati-Ifras”.
Il primo provvedimento interviene sul Programma di accompagnamento all’esodo dei lavoratori del bacino, il quale, avendo avuto più adesioni del previsto da parte dei lavoratori, ha richiesto un’integrazione delle risorse stanziate originariamente per questa azione. Nel dettaglio la dotazione finanziaria passa da 6,7 milioni di euro a 7,1 milioni. Con questo intervento, la società partecipata IN.SAR.Spa, a cui la Giunta ha affidato l’esecuzione dell’intervento, potrà far fronte a tutte le adesioni pervenute da 136 lavoratori: 2 per l’incentivo al pensionamento (Ape), 5 per l’incentivo al pensionamento anticipato e ben 129 per l’Incentivo una tantum all’esodo volontario. IN.SAR ha già pubblicato un primo elenco dei lavoratori aderenti, lista che verrà ora integrata alla luce della delibera della Giunta, con la previsione di concludere la procedura entro l’esercizio 2017.
La seconda delibera riguarda la gara internazionale in forza della quale sarà individuato il nuovo soggetto che realizzerà il piano di intervento nell’ambito del Parco Geominerario storico e ambientale della Sardegna, e che dovrà farsi carico degli stessi addetti attualmente parte del bacino occupazionale. Come concordato al Tavolo Parternariale con le parti sociali, la consistente modifica del bacino originariamente definito, che da un lato si è allargato in misura al momento non ancora quantificabile puntualmente in seguito alla legge recentemente approvata dal Consiglio regionale (la L.R.18 del 3 agosto 2017) e dall’altro si è ridotto proprio grazie alle numerose adesioni pervenute al Piano di incentivo all’esodo, impone una ridefinizione dell’avviso di pre-informazione indetto dall’Aspal alla fine del 2016.
Questa situazione richiede una rimodulazione sia delle attività oggetto della gara, sia della dotazione finanziaria necessaria per la contrattualizzazione dei lavoratori e per la realizzazione degli interventi di politica attiva. La Giunta, dunque, ha deciso di modificare la sua precedente delibera del 25 novembre del 2016, nella parte in cui prevede che l’ASPAL proceda entro il 31/12/2017 all’espletamento della procedura ad evidenza pubblica e di procedere alla quantificazione della nuova, diversa, consistenza del bacino e della conseguente, necessaria dotazione finanziaria, terminata la quale procederà, con una successiva delibera di Giunta, a definire gli elementi essenziali che consentano ad ASPAL di indire una nuova procedura ad evidenza pubblica.

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Il Presidente Pigliaru alla conferenza Aisre

Innovazione, sistemi urbani e crescita regionale: questo il centro dei lavori della XXXVIII Conferenza scientifica annuale di AISRe, l’Associazione Italiana di Scienza Regionali, dove questo pomeriggio il presidente Francesco Pigliaru ha portato l’esperienza della Regione Sardegna. Ospitata nelle aule dell’Università, la Conferenza ha l’obiettivo di fare il punto sui nuovi percorsi di sviluppo oltre la crisi. Nel suo intervento il presidente Pigliaru ha illustrato alcune delle politiche principali della Giunta a cominciare dagli investimenti sulla scuola, in termini di energie e risorse, portati avanti attraverso il progetto Iscol@, sia sul fronte dell’edilizia scolastica che della didattica. Altro argomento sono state le scelte nell’ambito del lavoro, «dove puntiamo il più possibile sulle politiche attive». 

Francesco Pigliaru ha proseguito sottolineando come il tasso di disoccupazione sia calato al 15% nel secondo trimestre del 2017 «riallineandosi al 2012, prima cioè della fase più acuta della crisi che abbiamo attraversato. La Sardegna si è così posizionata decisamente al di sopra della media del Mezzogiorno». E ancora, «mettiamo molta attenzione sull’innovazione», ha specificato, ricordando che «la Sardegna è seconda dopo la Lombardia per gli investimenti in venture capital, che noi accompagniamo, dato ancora più clamoroso se messo in relazione con il numero degli abitanti». 

Illustrando poi la scelta di portare avanti una programmazione integrata delle risorse «che solo così possono essere spese in modo non frammentato ma, al contrario, indirizzate con precisione a ciò che davvero serve», il Presidente ha evidenziato come la Regione lavori sempre nella direzione di promuovere reti e unioni, «tra Comuni, territori, imprese, perché solo uniti si possono raggiungere risultati importanti. Ma lo stesso vale quando si affrontano discorsi più ampi – ha aggiunto – come quello sull’insularità. Per superare gli svantaggi oggettivi dati dalla condizione geografica, con particolare attenzione ai trasporti, abbiamo deciso di lavorare insieme a Corsica e Baleari per essere più forti ognuno con il proprio governo e tutti insieme davanti all’Unione Europea, che fatica a comprendere la necessità di incidere su alcune rigidità normative per consentire a territori come i nostri di conquistare pari opportunità di sviluppo con gli altri». 

Nella sua relazione ha poi trovato spazio la riflessione sul valore delle politiche regionali e locali, che ha definito «un enorme catalogo di esperienze e buone pratiche che dovrebbero essere raccolte, scambiate e fatte conoscere, perché molto spesso un territorio si trova a dover far fronte ad un problema che altri hanno già risolto e per il quale dunque esistono soluzioni già sperimentate. È un compito che dovrebbe prendere su di sé lo Stato – ha concluso Francesco Pigliaru – in una forma di decentramento in cui si ponga come coordinatore e generatore di buone pratiche, accompagnando i singoli percorsi».

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«I lavori per la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria presso il Piano di zona Sa Perda Bianca (Carbonia 2), inizieranno a breve.» Ne dà comunicazione, in una nota, l’Amministrazione comunale di Carbonia.

«Il ritardo, rispetto ai tempi programmati, è attribuibile al cambio, avvenuto nelle fasi preliminari, della ditta individuata come subappaltatrice – si legge nella nota -. Il Consorzio Galileo, attraverso la società consorziata esecutrice dei lavori, la Kimissa S.r.l., si avvarrà della collaborazione di un’impresa locale per la realizzazione di parte delle opere in subappalto.

L’impresa appaltatrice resta anche in attesa dell’approvvigionamento delle tubazioni necessarie per avviare le operazioni di scavo della rete idrica e fognaria. Al fine di ridurre i periodi di chiusura totale del traffico delle strade interne, minimizzando nel contempo i disagi per gli abitanti della zona, si è deciso di procedere in primo luogo alla posa delle tubazioni – impegnando solo parte della carreggiata – e successivamente allo sbancamento di tutta la sezione stradale.»

«Nel corso della prossima settimana – conclude la nota -, il Consorzio Galileo fornirà all’Ufficio tecnico del comune di Carbonia il cronoprogramma aggiornato dei lavori, che attesterà la capacità da parte dell’azienda di rispettare i termini previsti dal contratto, per concludere definitivamente le opere di urbanizzazione entro e non oltre la fine del mese di maggio 2018.»

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Il presidente del *consorzio biotecnomares, la dott.ssa Daniela Cacciuto, interviene sulla questione delle quote di ripartizione della pesca del tonno rosso e, in particolare, su quanto ha affermato il deputato di Unidos Mauro Pili, che dopo la bocciatura alla Camera del suo ordine del giorno ha accusato il Pd ed il Governo di essere contro i pescatori sardi.

«Le quote tonno rosso assegnate all’Italia per il 2017 sono state di 3.304 tonnellate e non di 1.950 tonnellate, come sostenuto dall’on. Mauro Pili – scrive in una nota Daniela Cacciuto – e le quote assegnate alla Sardegna sono state di 325 tonnellate e non di 165. Il sistema della circuizione è esclusivamente appannaggio della regione Campania con 12 imbarcazioni e non vi sono imbarcazioni della regione Sicilia che invece ha il sistema palangaro con 30 imbarcazioni – aggiunge Daniela Cacciuto -. Per il prossimo anno il Governo tramite l’ICCAT (organismo europeo che decide…sul tonno, ecc..) aumenterà le quote di circa 1.100 tonnellate rispetto alle 3.304 tonnellate di quest’anno; di queste 1.100 di aumento, gran parte andrà esclusivamente, il 70%, alle tonnare fisse, ed il 30% alla cosiddetta pesca indivisa sportiva, questo per far sì che si riaprano le tonnare fisse di Favignana, chiuse da oltre un decennio, in quanto anche Favignana così come la Sardegna, è un sito di riproduzione del tonno rosso.»

«Il consorzio biotecnomares, poiché nel 2008, attraverso il partner Università di Bari ha ottenuto la riproduzione del tonno rosso – aggiunge Daniela Cacciuto -, ha inviato alla Regione Sardegna la proposta di istituzione del distretto del tonno ed ora finalmente si sta avviando la sua costituzione.»

«Quindi vorrei dire all’on.le Mauro Pili – conclude la dott.ssa Daniela Cacciuto – che tutto quanto ha detto è completamente falso.»

* Il Consorzio Biotecno-Mares ha sede a Cagliari ed è costituito da piccole, medie imprese e università. Gli scopi del Consorzio si riferiscono alla realizzazione di attività che permettano uno sviluppo tecnologico sostenibile, eco-compatibile e di qualità (soprattutto nel campo dell’acquacoltura) per permettere un miglioramento ambientale. Le principali attività del Consorzio sono lo studio e la realizzazione di sistemi di sviluppo di competenze e di progettualità di ricerca nel settore delle biotecnologie, nonché delle metodologie eco-compatibili e sostenibili del comparto dell’acquacoltura.

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Il presidente Daniela Marras, ha convocato una seduta straordinaria aperta del Consiglio comunale di Carbonia per martedì 26 settembre, alle 10.00, presso il Consiglio regionale, a Cagliari, nel giorno in cui l’assemblea regionale inizierà il dibattito sulla proposta di riforma della rete ospedaliera approvata dalla Giunta Pigliaru.

Mercoledì il Consiglio comunale ha approvato un documento unitario sul riordino della rete ospedaliera. Di seguito il testo integrale.

«Il Consiglio Comunale ha da tempo intrapreso un percorso volto a valutare, previo coinvolgimento dei cittadini e delle forze sociali, le ricadute in termini di qualità e sicurezza delle cure per gli abitanti dei propri territori. 
Questo percorso conoscitivo è culminato nella seduta del Consiglio comunale di Carbonia del giorno 20 settembre. Nel corso della seduta, tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione hanno esposto le proprie argomentazioni critiche nei confronti della proposta di riordino della rete ospedaliera, qualora applicata in maniera integrale.
Pur nella consapevolezza che un atto di riorganizzazione ed ottimizzazione debba comunque essere intrapreso, è parere di questo Consiglio comunale che sia necessaria una più attenta valutazione della legge stessa, per approvare la proposta correlata della migliore e più equa assistenza sanitaria possibile, per tutti i cittadini del territorio.

Per quanto sopra, il Consiglio comunale di Carbonia, riunitosi in seduta straordinaria in data odierna, esprime unanimemente la sua posizione di contrarietà all’approvazione della proposta di legge sul riordino della rete ospedaliera, così come formulata, e chiede una sospensione del procedimento che porti alla formazione della legge in modo che sia dato spazio ad un maggiore ascolto delle parti sociali e dei Sindaci, rappresentanti della collettività.
Il Consiglio comunale impegna il Sindaco a tutte le azioni volte ad ottenere quanto chiesto, compreso un Consiglio straordinario a Cagliari, con il più ampio coinvolgimento dei cittadini per protestare anche contro la mancata presa in conto delle istanze del territorio che esso rappresenta.»

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Ogni anno migliaia di giovani sardi partecipano all’estero a importanti attività di formazione, studio e volontariato. Altrettanti ne giungono in Sardegna da ogni parte del mondo contribuendo a spezzare l’isolamento dell’isola. Ciò è reso possibile lavoro delle associazioni sarde del settore della mobilità internazionale che progettano e realizzano iniziative nell’ambito di programmi comunitari e internazionali.

Per favorire il riconoscimento di un settore che consente a tanti giovani di vivere importanti esperienze per il proprio futuro e al territorio di beneficiare dei finanziamenti europei, si è costituito ufficialmente a Cagliari il Comitato delle Associazioni Sarde del Settore della Mobilità Internazionale.

Il Comitato intende rapportarsi con Istituzioni e parti sociali nell’ottica di un dialogo finalizzato alla crescita della comunità. Nel programma di lavoro del comitato vi sono anche la promozione dell’educazione non formale e della trasmissione delle competenze trasversali. Vale da dire quelle competenze che, a prescindere da titolo studio o qualifica, rappresentano la base del vivere come cittadini attivi e partecipi.

Al comitato, che ha eletto come suo portavoce Luca Frongia, hanno aderito fino ad ora: Acli della Provincia di Cagliari, AEGEE Cagliari, Associazione ABìCì, Associazione Culturale Malik, Associazione Interculturale NUR, Associazione Studenti per la Città, ESN Cagliari, IPSIA Sardegna, Mine Vaganti NGO, MV International, Sulcis Youth, TDM 2000 International, TDM 2000, YouSardinia.

Tra le prossime attività del Comitato vi sarà un ciclo di incontri in vari centri dell’Isola per la  sensibilizzazioni di giovani, famiglie, educatori e rappresentanti istituzionali sull’importanza della mobilità internazionale e dell’educazione non formale.

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Progres Progetu Repùblica invierà a Barcellona una delegazione di attivisti in qualità di osservatori internazionali al referendum catalano del 1° Ottobre. Con loro il segretario nazionale Gianluca Collu.

«Il 1° ottobre 2017 sarà una data storica per la #Catalogna. Per quel giorno i catalani sono chiamati a decidere il proprio futuro come nazione, e in parte anche quello dell’Europa, nel modo più democratico e rappresentativo: con un semplice segno sulla scheda referendaria – si legge in una nota -. Ma, a differenza di quanto successo nel 2014 in Gran Bretagna in occasione del simile #referendum sull’indipendenza della Scozia, lo stato centrale spagnolo sta mostrando un atteggiamento repressivo e violento che riporta alla memoria l’epoca oscura del franchismo. I soprusi, gli atti ostili, le intimidazioni verso la società e le istituzioni catalane al fine di impedire il voto democratico sono ormai all’ordine del giorno.»

«Con lo scopo di essere testimoni della giornata storica, ma anche per essere vicini ai fratelli e alle sorelle catalane in questo clima di alta tensione, Progres Progetu Repùblica ha deciso di essere presente con una sua delegazione per seguire, in qualità di ‘international observers’, il giorno del referendum. Vogliamo essere testimoni di una nuova pagina della storia europea, una storia finalmente scritta dai Popoli – conclude Progres Progetu Repùblica -. Oggi in #Catalunya, domani in Sardegna.»

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Le Giornate Europee del Patrimonio fanno tappa anche a Carbonia, sabato 23 settembre, dalle 16.00 alle 20.00, nel Museo di Villa Sulcis. L’archeologa Sabrina Cisci guiderà visitatori e turisti alla conoscenza del ciclo di vita dei reperti: dopo lo scavo, infatti, la scoperta non si conclude, ma si perfeziona e continua nei depositi, prima di fare bella mostra di sé nelle vetrine di un museo o nelle pagine di un libro. Tutto ciò senza perdere di vista la stretta relazione che lega ciascun reperto al territorio.

Nel Museo di Villa Sulcis sono conservati numerosi reperti provenienti dal territorio di Carbonia e del Sulcis Iglesiente, nonché alcune raccolte, prima in possesso di privati, tra cui la Collezione Pispisa e la Collezione Doneddu.

A conclusione della serata si esibirà il complesso vocale “Carmina Vocum” di Villamassargia, diretto dalla maestra Marina Figus.

Le Giornate europee del Patrimonio sono promosse ogni anno dal ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo. Il tema principale dell’evento del 2017 è il rapporto tra cultura e natura.

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Dopo l’approvazione da parte del Consiglio regionale della Sardegna dell’ordine del giorno per esprimere solidarietà e vicinanza al popolo catalano, il segretario nazionale del PSd’Az Christian Solinas, proponente primo firmatario del documento, ieri sera ha dichiarato: «Esprimo soddisfazione per l’approvazione, in Consiglio regionale, dell’ordine del giorno unitario scaturito dal mio intervento in apertura dei lavori di questa mattina per esprimere la solidarietà al Popolo Catalano in questa drammatica congiuntura storica, riaffermando il diritto naturale ed inviolabile degli individui e dei popoli alla propria libertà ed autodeterminazione e per garantire alla Catalogna il diritto ad esprimersi nel referendum per l’indipendenza. Nell’occasione ribadisco però l’invito (contenuto nella originaria proposta di ordine del giorno da me presentata insieme ad altri 14 colleghi) affinché la Giunta regionale della Sardegna offra, alla Generalitat de Catalunya, la disponibilità a stampare e stoccare in Sardegna le schede per il regolare svolgimento del referendum, con l’impegno a consegnarle a loro richiesta nei modi e nei tempi da convenirsi».