18 July, 2024
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«Il 22 ottobre prossimo, Lombardia e Veneto, con il sostegno di tutti i partiti politici, andranno a votare i referendum leghisti che chiedono maggiore autonomia ma, soprattutto, chiedono di trattenere al nord le risorse economiche. Si tratta di referendum con esclusivo valore consultivo, che però sembrano puntare al cuore della coesione nazionale, mettendo ancora una volta i ricchi contro i poveri.»

Lo dichiarano Pierpaolo Vargiu, deputato dei Riformatori Liberali nel gruppo Direzione Italia e Roberto Frongia, presidente del Comitato Referendario sardo. 

«Non si può negare che la Padania abbia le sue ragioni – aggiungono Pierpaolo Vargiu e Roberto Frongia – per cui la risposta non può certo essere la difesa dello status quo: il sistema della redistribuzione delle risorse va ripensato, non più per garantire assistenza, ma per tutelare pari opportunità che aiutino la competizione con analoghi punti di partenza!» 

«E’ la risposta scelta dalla Sardegna – sottolineano i promotori del referendum isolano -: in contemporanea con la campagna elettorale padana, un comitato referendario, promosso dai Riformatori Liberali, a cui aderiscono esponenti politici di tutti i partiti, sta raccogliendo le firme per un referendum sardo, che preveda l’inserimento del principio di insularità nella Costituzione Italiana.»

«Per la Sardegna, questa sarebbe una vera rivoluzione copernicana – concludono Pierpaolo Vargiu e Roberto Frongia -: il Comitato referendario è infatti convinto che sia terminata la stagione dell’assistenzialismo e delle elemosine di Stato. In nome della coesione nazionale, i sardi chiedono invece di avere le compensazioni infrastrutturali (trasporti, energia, reti tecnologiche, alta formazione, sanità, fiscalità di vantaggio), legate allo svantaggio dell’insularità, che consentano diritti di cittadinanza e punti di partenza uguali al resto d’Italia. I sardi chiedono cioè le precondizioni per dimostrare quanto vale ciascuna regione italiana, senza che ci siano corse ad handicap.»

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Maggiori controlli sul rispetto del divieto di fumo ma anche attività di sensibilizzazione alla disassuefazione da fumo di sigaretta. Sono alcune attività che l’Aou di Sassari sta portando avanti, da una parte, incrementando la vigilanza nelle sue strutture e, dall’altra, con i programmi che vengono portati avanti dall’ambulatorio del fumo della clinica di Pneumologia.

Il fumo di tabacco rappresenta la principale causa prevenibile di morbilità e mortalità a livello globale. Sono circa 90mila ogni anno in Italia i morti per patologie correlate al fumo. Secondo alcuni dati recenti, in Sardegna fuma circa il 27 per cento della popolazione, mentre la prevalenza di fumatori nel sassarese è pari al 28 per cento.

L’obiettivo dell’Aou è quello di rendere migliore l’esperienza del paziente in ospedale perché «il nostro compito – afferma la direzione generale – è quello di tutelare la salute dei nostri pazienti, oltre che di tutti i cittadini che frequentano le nostre strutture ospedaliere. Inoltre, vogliamo tenere in ordine e pulite le aree degli ospedali e degli uffici, evitando l’abbandono di cicche di sigaretta».

Dal 2003 la legge numero 3, all’articolo 51, dà disposizioni per la tutela della salute dei non fumatori. Disposizioni che nel 2016, con il decreto legislativo numero 6, sono state ulteriormente rafforzate con l’estensione del divieto di fumo nelle aree ospedaliere, sia all’interno che all’esterno.

Nei presidi ospedalieri dell’Aou sono presenti numerosi cartelli che ricordano questo divieto. Adesso, in virtù di questo, la direzione strategica intensificherà i controlli.

Accanto a questa attività l’Azienda sta valutando anche l’ipotesi di costituire un gruppo di lavoro per la definizione di un programma di diffusione della cultura antifumo all’interno dell’ospedale.

Contro il fumo da sigarette, l’Aou di Sassari si muove anche in un’altra direzione. Da tempo, infatti, nella stecca bianca di viale San Pietro, nella clinica di Pneumologia diretta dal professore Pietro Pirina è attivo l’ambulatorio disassuefazione da fumo dove ogni mese si svolge un corso di tre sedute, con successivi controlli mensili. Dal 2006 a oggi, sono circa un centinaio all’anno gli utenti che partecipano al ciclo di incontri organizzato dalla struttura.

«In tanti, quando smettono di fumare, notano subito la differenza – afferma Francesca Polo, medico referente per l’ambulatorio disassuefazione da fumo -: non hanno più la tosse la mattina, dormono meglio, mangiano con piacere e apprezzano i sapori dei cibi, riescono a fare le scale con meno affanno. Insomma, sono felici, anche dal punto di vista economico perché risparmiano sul costo delle sigarette.»

Dopo 24 ore senza fumo il battito cardiaco si regolarizza e diminuiscono i rischi di aritmie cardiache. A distanza di qualche giorno la pressione arteriosa si abbassa e migliorano olfatto e gusto e la pelle diventa più rosea ed elastica. A distanza di un anno si dimezza il rischio di infarto cardiaco.

I medici dell’ambulatorio, poi, ci tengono a sottolineare che il rischio tumori si riduce in modo proporzionale al perdurare dell’astinenza.

«Le ricadute ci sono – afferma la dottoressa – in particolare quando, dopo aver smesso di fumare, i pazienti si accorgono di aver acquistato del peso, per condizioni di stress e sopratutto se non si segue bene la terapia. È per questo che bisogna essere fortemente motivati.»

Prima dell’ammissione al corso, gli specialisti sottopongono i pazienti a visita pneumologica, all’esame spirometrico quindi a un questionario che misura la dipendenza e la loro motivazione a smettere di fumare. Fatti i primi passi, l’utente viene inserito nelle sedute di terapia di gruppo, alle quali partecipano i medici della clinica. Tra gli argomenti degli incontri, oltre alle indicazioni e ai consigli per smettere di fumare, vengono date anche indicazioni sullo stile di vita adeguato e la corretta alimentazione. In genere, inoltre, viene iniziato il trattamento farmacologico o con compresse, oppure con sostituti della nicotina, cerotti e inalatori, per ridurre il desiderio di fumare e per contrastare l’astinenza. Tutto questo per cercare di far smettere di fumare senza soffrire.

Se al momento a fumare sono più gli uomini rispetto alle donne, «è anche vero – afferma ancora Francesca Polo – che queste ultime stanno risalendo di numero rispetto ai maschi». E se per le donne arriva il consiglio di non fumare in gravidanza, «perché si possono avere danni al feto, aborti, nascite premature, morti in culla, asma e leucemie. A preoccupare – sottolinea ancora la specialista – è anche il dato nazionale che riguarda i giovani fumatori tra i 15 e i 17 anni: in Italia sono circa 1.200.000».

Secondo un dato recente, infatti, a fumare è il 22 per cento dei quindicenni sardi, rispetto al 13,7 per cento del dato medio nazionale per la stessa fascia d’età.

Per questo motivo, gli specialisti dell’ambulatorio ogni anno scendono in piazza per partecipare alla giornata nazionale contro il fumo da tabacco, a maggio.

«Ci rechiamo anche nelle scuole – riprende -, e lo scorso anno abbiamo incontrato i ragazzi della scuola media numero 3 di via Monte Grappa, perché la prevenzione deve iniziare dai più giovani.»

Il centro, inoltre, in stretta sinergia con l’istituto Negri di Milano, sta anche per concludere uno studio sulla sigaretta elettronica per valutare se può essere un ausilio per la cessazione del fumo. Entro fine ottobre saranno inviati all’istituto lombardo un centinaio di questionari che sono stati sottoposti ai pazienti dell’ambulatorio, sia che fumino oppure no la sigaretta elettronica.

Gli interessati a intraprendere un percorso di disassuefazione da fumo possono chiamare ai numeri 079 228370 e 079 2151095 per ricevere maggiori informazioni.

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Il dirigente del Commissariato di Polizia di Carbonia, la dottoressa Gabriella Comi, ha tenuto stamane una conferenza stampa negli uffici di via Trieste, sull’operazione che ieri ha portato all’arresto di sette persone, nel quartiere di via Dalmazia, a Carbonia, e al sequestro di circa 100 grammi di sostanze stupefacenti (hashish, cocaina ed eroina), tre piccole pistole cariche e funzionanti, una granata, coltelli, sciabole e vari oggetti di varia natura frutto di furti compiuti negli ultimi mesi in città e nel territorio, e una piccola somma di danaro.

A finire in carcere, a Uta, sono stati Nicola Muntoni, 44 anni; Bruno Piras, 47 anni; Paolo Secci, 60 anni; Giovanni Musu, 45 anni; Mauro Pillittu, 46 anni; Alessio Arceri, 36 anni; Gianluca Pillittu, 42 anni, tutti di Carbonia. L’operazione, coordinata dal Commissariato di Polizia diretto dalla dottoressa Gabriella Comi, è stata portata a termine con la collaborazione degli uomini del Reparto Prevenzione Crimine Sardegna di Abbasanta, della Questura e dell’Unità cinofila di Oristano.

Vediamo l’intervista realizzata con la dottoressa Gabriella Comi.

   

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Con l’inizio della stagione autunnale, da oggi, giovedì 21 settembre, fino al 20 giugno 2017, il Museo del Carbone della Grande Miniera di Serbariu, osserverà nuovi orari di apertura:

da martedì a domenica, dalle ore 10.00 alle ore 18.00. La chiusura della biglietteria è prevista per le ore 17.00.

Il Museo del Carbone resterà chiuso i lunedì (non festivi), Natale e Capodanno (il 24 e il 31 dicembre sarà aperto dalle 10.00 alle 13.00).

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Dopo la pausa estiva domani (venerdì 22 settembre) riprendono nel Conservatorio di Cagliari gli appuntamenti con le “32 Sonate per pianoforte” di Ludwig Van Beethoven, una delle più importanti raccolte della letteratura pianistica.  

Sino al 22 dicembre in nove distinti incontri saranno ripercorse altre 10 sonate (sino all’opera 90), quelle scritte dal grande compositore tedesco tra 1802 e il 1814.

Dopo un’introduzione a cura del Maestro Mario Carraro, che proporrà un’analisi storica e critica, come di consueto le sonate saranno eseguite dagli stessi studenti del Conservatorio, e in qualche occasione dai suoi docenti.

Domani il ciclo di incontri (tutti in programma nell’Aula Magna alle 18) si apre con la prima delle tre sonate Op. 31, scritte da Beethoven in un momento di grande pienezza inventiva. Protagonista sarà il maestro Francesco Giammarco. Si prosegue il 29 settembre, con Noemi Mulas che affronterà la seconda, mentre il 6 ottobre sarà di fronte al pubblico Francesco Ghiglieri, che eseguirà la terza.

Si va avanti sino al 22 dicembre, serata in cui, con la Sonata op. 90 calerà il sipario su questa nuova tranche di appuntamenti.

Figura chiave della musica colta ottocentesca, Beethoven scrisse le sue Sonate per pianoforte tra il 1795 e il 1822. Inizialmente i brani non costituivano un insieme unico, tuttavia oggi fanno parte delle più importanti collezioni dell’intera letteratura pianistica.

Per gli studenti di pianoforte, le sonate del genio tedesco sono parte fondamentale del loro percorso formativo.

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La borgata di Pozzo San Nicola è pronta a fare festa per il patrono. Tre giorni, da venerdì 22 settembre a domenica 24 settembre, ricchi di appuntamenti, da quelli religiosi, con la processione per le vie della borgata con il simulacro di San Nicola in programma domenica, agli eventi musicali, gastronomici, giochi e intrattenimenti per bambini.

Sarà piazza Leonardo da Vinci a ospitare tutti gli spettacoli previsti nel cartellone realizzato dal comitato organizzatore che, quest’anno, è composto dai membri del coro parrocchiale.

I pomeriggi di venerdì e sabato, a partire dalle 16,30, la piazza sarà tutta dei bambini con giochi e gonfiabili.

Venerdì 22 settembre, inoltre, alle 17.00, ad allietare i bambini saranno anche giochi divertenti con i personaggi dei cartoni e dei fumetti: i Minios, Minnie e Topolino. Alle 18,30 si apriranno gli stand dell’artigianato e dell’enogastronomia. Alle 19,30 l’appuntamento atteso e rinomato della festa patronale: la sagra della pecora. Saranno allestite tavolate nella piazza Leonardo da Vinci, per accogliere i buongustai che, ogni anno, sono sempre numerosi.

Alle 21,30, la piazza ospiterà la musica del gruppo folk Sassari Vecciu.

Sabato 23 settembre, serata tutta dedicata al cabaret. Sul palco della piazza principale della borgata, direttamente dalla trasmissione Colorado, salirà il comico Alberto Farina con la Cover Band.

Domenica 24 settembre, alle ore 17.00, il parroco di Stintino, don Andrea Piras celebrerà la messa in onore del patrono. A seguire la processione del simulacro di San Nicola per le vie del paese che, oltre ai fedeli e all’amministrazione comunale, vedrà la partecipazione della Confraternita della Beata Vergine della Difesa e delle bandiere del territorio.

Alle 18,30, il coro parrocchiale offrirà un piccolo rinfresco. Alle 20.00, infine, musica liscio, latino americana e balli di gruppo con la Blu Band.

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Primo passo falso casalingo del Cagliari, contro il Sassuolo, nella quinta giornata del campionato di serie A. A decidere il match è stato un calcio di rigore trasformato dall’ex Alessandro Matri, dopo che lo stesso centravanti del Sassuolo si era fatto neutralizzare un precedente tiro dal dischetto dal portiere rossoblu Alessio Cragno.

La sconfitta punisce troppo severamente il Cagliari che non ha brillato ma avrebbe meritato il pari, per il gioco espresso e le occasioni da goal costruire e non sfruttate. La squadra di Massimo Rastelli ha pagato anche l’uscita forzata di Leonardo Pavoletti all’inizio della ripresa per un infortunio e i problemi fisici accusati da Luca Ceppitelli nel finale.
Massimo Rastelli inizialmente ha confermato la squadra che ha vinto Ferrara, con l’unica eccezione di Diego Farias al posto di Marco Sau. Il Sassuolo ha iniziato meglio, impegnando subito Alessio Cragno con gli ex Simone Missiroli e Alessandro Matri. Il Cagliari ha replicato con Pol Lirola, Diego Farias e Leonardo Pavoletti, senza riuscire ad impensierire il portiere del Sassuolo.

Alla mezz’ora il primo calcio di rigore per il Sassuolo, concesso per un fallo commesso da Leonardo Pavoletti su Alessandro Matri. Lo stesso centravanti si è incaricato della battuta, trovando una splendida risposta di Alessio Cragno, bravo ad opporsi d’istinto. Il Cagliari si è scosso, cercando più volte la via della rete del vantaggio, ma per la difesa del Sassuolo non sono maturati grandi pericoli.

L’avvio della ripresa ha visto mettersi in evidenza subito Leonardo Pavoletti con un colpo di testa neutralizzato da Andrea Consigli e dopo pochi minuti lo stesso Pavoletti ha dovuto lasciare il campo per un fastidio muscolare.
Al 15′ il calcio di rigore che ha deciso la partita. Stefano Sensi entra in contatto in area con Fabio Pisacane, va giù e l’arbitro fischia il secondo calcio di rigore per il Sassuolo. Questa volta Alessandro non sbaglia e con un tiro angolatissimo batte Alessio Cragno e porta in vantaggio il Sassuolo.

La reazione del Cagliari è stata decisa ma le occasioni per riportarsi in parità sono state poche e nel finale, in contropiede il Sassuolo ha sfiorato anche il raddoppio con Antonino Ragusa. evitato da una prodezza di Alessio Cragno.

Il Sassuolo espugna la Sardegna Arena, conquistando la prima vittoria stagionale. Il Cagliari ferma la sua corsa dopo due vittorie consecutive ed ora ha subito l’occasione di riscattarsi, visto che il calendario gli propone la seconda partita casalinga consecutiva, contro il Chievo, una diretta concorrente nella lotta per la salvezza.

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Il Circolo Me-Ti prende posizione sulla TARI nella città di Cagliari, definendo la città capoluogo della Sardegna “Capitale Italiana della tassa sui rifiuti”.

«Le bollette della tassa sui rifiuti arrivano questo mese, con scadenza al 30 settembre, e con un aumento del 10% – si legge in una nota –. Una TARI che a Cagliari umilia pensionati e disoccupati e che conferma Cagliari capitale italiana della tassa sui rifiuti. Il Circolo Me-Ti invita le cagliaritane e i cagliaritani a combattere la frustrazione e la rabbia facendosi sentire. Paghiamo per un servizio pessimo: la politica si disinteressa del costo che paghiamo, che dipende  dalla scelta costosa ed inquinante degli inceneritori, e di un mega appalto  da 200 milioni per i rifiuti senza che si veda all’orizzonte l’avvio, atteso dal 2011, della raccolta differenziata.»

«La smart city cagliaritana, tutta start up e innovazione alla panna, si smonta miseramente quando si parla di rifiuti: niente differenziata, riciclo al lumicino, ciclo dei rifiuti che si conclude sempre nel percorso tra i cassonetti in strada, l’inceneritore di Macchiareddu, e il colletto finale per i cittadini – aggiunge la nota del Circolo Me-Ti -. Il fallimento della Giunta Zedda, che si balocca tra Cagliari capitale di qualcosa, tavolini sparsi ovunque, via Roma pedonale ed altre amenità, sta tutto nella assenza di politica. Zedda si conferma in perfetta, soporifera continuità con i sindaci di destra che lo hanno preceduto: una visione miope e provinciale che ha attenzione solo per quello che esce in cartolina, mentre le periferie sono proiettate verso un futuro senza scopo, e la città continua a perdere commerci, reddito e talenti, dove i residenti alla frutta pagano la passività  del sindaco in bicicletta con servizi scadenti a prezzi da strozzo.»

«La TARI cagliaritana pesa particolarmente sui ceti meno abbienti, con un calcolo estremamente piatto delle tariffe che umilia i pensionati e i disoccupati. I correttivi che dovrebbero attrarre giovani e studenti sono un palliativo per una città che a giovani e studenti offre baretti e ristorazione a poco prezzo – sottolinea ancora il Circolo Me-Ti -. Bisogna combattere la frustrazione che cittadine e cittadini vivono per una maggioranza che governa guardando alternativamente l’ombelico e il portafoglio, ed una minoranza inerte e silenziosa.»

«Scrivere un messaggio sui social media, mandare una lettera all’URP del Comune, spedire una cartolina, un SMS, farsi sentire in ogni modo – conclude il Circolo Me-Ti – serve a ricordare ai nostri rappresentanti eletti che ci saranno altre elezioni, e che dovremo presentargli il conto.»

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Nasce a Sant’Antioco “Isola in Fermento”, un viaggio immaginario della Sardegna tra birre artigianali, slow-food e tanto, tantissimo divertimento. L’evento, organizzato dall’Amministrazione comunale in collaborazione con il birrificio “Rubiu”, è stato pensato per soddisfare le esigenze di tutti e capace di far confluire in un unico contenitore le degustazioni delle rinomate birre artigianali e del cibo da strada all’insegna dello slow-food, con attività collaterali di gusto naturalistico e culturale che conducono alla scoperta dell’isola di Sant’Antioco attraverso suggestive escursioni. Il tutto arricchito dalla musica di qualità del cantautore nuorese Piero Marras, della band di Carbonia Molly’s Chamber e dall’intrattenimento degli artisti di strada. Centro della manifestazione, in programma il 30 settembre e il primo ottobre prossimi, sarà l’Arena Fenicia, splendido spazio all’aria aperta immerso tra innumerevoli testimonianze archeologiche dell’antica Sulky.

I birrifici artigianali “Rubiu” di Sant’Antioco, “Mezzavia” di Selargius, “Marduk Brewery” di Irgoli, “4Mori” di Guspini e “P3 Brewing Company” di Sassari, accompagneranno i visitatori attraverso un cammino alla scoperta della birra artigianale: dalla produzione, con i laboratori condotti dai mastri birrai che illustreranno dal vivo le varie fasi della preparazione, alla degustazione, con operatori slow-food che guideranno verso un abbinamento consapevole alle varie tipologie di cibo presenti negli stand, tra formaggi, salumi e altre ghiottonerie.  

«Il nostro obiettivo – spiega l’assessore del Turismo del comune di Sant’Antioco, Roberta Serrenti – è allungare la stagione turistica nell’ottica della destagionalizzazione. Nel contempo vogliamo creare ulteriori occasioni di aggregazione e divertimento per gli antiochensi: non a caso la manifestazione prevede alcune attività dedicate anche ai più piccoli, come la presenza degli artisti di strada. Intendiamo portare a Sant’Antioco, crocevia di popoli, visitatori provenienti da ogni angolo della Sardegna. Per questo invito le attività commerciali antiochensi, ricettive e di ristorazione, a proporre varie tipologie di sconti e convenzioni appetibili per il potenziale turista». Ulteriori informazioni sulle modalità di partecipazione verranno fornite nel sito istituzione del Comune www.comume.santantioco.ca.it e sulla pagina Facebook “Isola in Fermento”. «Un particolare ringraziamento – aggiunge Roberta Serrenti – va allo staff del birrificio “Rubiu”, una delle eccellenze della nostra città, che ha collaborato alla riuscita della manifestazione e, per l’occasione, aprirà al pubblico i suoi laboratori di produzione.»

L’evento prenderà il via il 30 settembre, alle 18.00, con l’apertura degli stand, mentre alle 21.30 si terrà il concerto di Piero Marras, terza esibizione della prima e fortunatissima edizione di “Arena Fenicia Festival”, che ha visto esibirsi sul palco dell’Arena Fenicia Max Gazzè e Alex Britti. La serata prevede anche la possibilità di gustare i piatti di alcune tra le più importanti attività di ristorazione rientranti nell’orbita slow-food: “Bue rosso” dello chef Pietro Vivarelli e “Lucitta”, food-truck (cibo da strada). Oppure, ci si può orientare verso le specialità culinarie dell’associazione di Calasetta “Ancilla Domini”. La manifestazione proseguirà il giorno seguente con un ricco cartellone di appuntamenti (segue programma completo).

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Moby e Tirrenia sostengono come sponsor “Vita da aMare”, evento giunto alla sua ottava edizione, che coinvolge più di cento persone, dedicato ai ragazzi diversamente abili, a cui viene fatta vivere una tre giorni in barca a vela.

Una splendida iniziativa, patrocinata dalla Regione Sardegna, dalla Regione Lombardia e dal Comune di Olbia, alla quale Moby e Tirrenia non hanno fatto mancare il loro supporto.

Le due Compagnie garantiscono il trasporto gratuito dei tre mezzi della Croce Rossa Italiana, indispensabili per trasferire a Olbia derrate alimentari e strutture necessarie per la realizzazione della manifestazione che si svolgerà dal 22 al 24 settembre nello splendido scenario di Porto Rotondo.

Nell’edizione di quest’anno le imbarcazioni a vela sono aumentate (da 10 a 18), e questo dà la possibilità agli organizzatori dell’evento di ospitare un numero ancora superiore di ragazzi rispetto al passato (alla fine saranno circa un centinaio), ai quali vanno aggiunte altre sessanta persone tra skipper, equipaggi, volontari e medici.