20 November, 2024
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Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, in occasione della Giornata internazionale della Pace, celebrata il 21 settembre, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione numero 36/67 del 30 novembre 1981, invita tutte le scuole di ogni ordine e grado a promuovere in ogni realtà scolastica progetti che affrontino e sviluppino tematiche afferenti il valore della libertà, della giustizia, della democrazia. La libertà si afferma solo se esiste la solidarietà fra le persone;  così come il concetto di giustizia esclude l’esistenza di forme di prevaricazione che ogni conflitto bellico implica. In conclusione, possiamo affermare che la democrazia è un valore fondamentale per la difesa della pace. Crediamo che sia fondamentale rimuovere il più possibile dalla quotidianità di ciascuno tutti quei comportamenti che possano sfociare nell’aberrazione e nella volontà di predominio.

Il Coordinamento propone che in tale data si possa dedicare uno spazio all’interno delle lezioni per discutere circa i documenti e le personalità che hanno contribuito e contribuiscono allo sviluppo del concetto di pace; inoltre un’attività laboratoriale potrebbe essere costituita dalla simulazione di situazioni di conflitto, per poi procedere all’elaborazione di modalità operative finalizzate alla mediazione o alla risoluzione dello stesso.

Propedeutica all’intervento didattico proposto potrebbe essere l’illustrazione delle tecniche utilizzate per la salvaguardia della pace da parte dell’ONU.

L’educazione alla pace dovrebbe essere parte integrante dei PTOF di ciascuna scuola di ogni ordine e grado; soprattutto in ragione degli eventi drammatici di carattere politico che stanno destabilizzando gli equilibri mondiali.

E’ importante costruire le mappe dei conflitti del presente e del passato, per coinvolgere gli studenti in percorsi che conducano alla conoscenza delle ragioni che stanno alla base delle controversie.

«Se si vuole fare la pace con il nemico, si deve lavorare con il proprio nemico. Esso deve poi diventare il vostro partner.» (Nelson Mandela) 

prof. Romano Pesavento

Presidente Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani

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Prosegue a Villacidro la settimana culturale del trentaduesimo premio “Giuseppe Dessì”, in attesa di conoscere nella serata di sabato (23 settembre) i vincitori del concorso letterario. Iniziative per i più piccoli e incontri con autori sono gli ingredienti della giornata di domani (giovedì 21 settembre).

La mattina, alle 10.00, sono in programma due laboratori per le scuole: uno al Mulino Cadoni con Riccardo Francaviglia e Margherita Sgarlata, autori di libri illustrati e attivi da tempo con iniziative creative per l’infanzia; l’altro nella palestra della Scuola media “Satta” con Alberto Pellai e Barbara Tamborini, reduci dalla presentazione, la sera prima, del loro libro sulla preadolescenza “L’età dello tsunami”.

Due impegni in agenda nel tardo pomeriggio in piazza Zampillo. Alle 18.00, in una conversazione con la giornalista Francesca Madrigali, presenta il suo libro “Le mamme ribelli non hanno paura” (Garzanti), racconto ironico e leggero della sua maternità: un mestiere che s’impara sul campo, senza regole, leggi, dogmi imprescindibili, dove l’imperfezione l’unica verità. Giada Sundas è la mamma più famosa del web. I suoi post sulla sua esperienza di madre hanno avuto migliaia di condivisioni. “Le mamme ribelli non hanno paura” è il suo primo romanzo. Un debutto che partendo dalla vita parla al cuore di tutti. Un piccolo regalo a una bimba di due anni perché possa scoprire un giorno come è venuta al mondo, da quale amore, da quali errori, da quali scelte. Una storia sulla maternità, quella vera che si fa passo dopo passo, fatica dopo fatica, felicità dopo felicità.

Alle 19.00, si rimane nel salotto letterario della settimana culturale villacidrese per un incontro con Federica Bosco intorno al suo romanzo “Ci vediamo un giorno di questi” (Garzanti), storia di un’amicizia femminile senza fine nata da un biscotto condiviso nel cortile della scuola. Le sue protagoniste sono Ludovica e Caterina, che da quel giorno sono diventate come sorelle. Sorelle che non potrebbero essere più diverse l’una dall’altra. Partecipa alla presentazione Cristina Caboni. Federica Bosco è una delle scrittrici italiane più amate, un’autrice da un milione di copie vendute. Ogni suo libro domina le classifiche e riceve il plauso della stampa. “Ci vediamo un giorno di questi” racconta l’amore ma anche il dolore, racconta le mille sfaccettature dell’animo umano. Racconta l’amicizia più forte e più variegata, l’amicizia più fragile ma anche più duratura: quella tra donne. 

Annullato lo spettacolo “Guardiana”, come già annunciato, che era in programma alle 21.30 a Casa Dessì, la serata si chiude con un reading musicale dell’attore Giacomo Casti e della cantautrice cagliaritana Chiara Effe che proporranno un excursus attraverso le rispettive passioni artistiche, spaziando dagli scrittori sardi al jazz, ai cantautori italiani di scuola genovese.

 

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«Il confronto con la Regione sarà all’insegna dell’ascolto e con un approccio umile e costruttivo: i temi sul tappeto sono tanti e diverse le priorità che devono essere districate nell’immediato, quali la continuità territoriale aerea da e per Cagliari e la riforma del trasporto pubblico locale.»

Lo ha detto l’assessore dei Trasporti, Carlo Careddu, ai rappresentanti sindacali durante l’incontro tenuto stamattina nella sede della Regione. «Dobbiamo avere la capacità di individuare un percorso condiviso – ha aggiunto Carlo Careddu – al fine di risolvere le emergenze che in questo momento è necessario affrontare». 
L’assessore dei Trasporti ha fatto sapere che sarà elaborato un calendario di incontri con gli enti locali, le parti sociali e le imprese, finalizzato ad analizzare il contesto nel quale dovrà essere realizzata la riforma del trasporto pubblico locale, obbligatoria per legge entro gennaio 2019. «Dobbiamo individuare i bacini di traffico e dirimere il tema degli affidamenti – ha spiegato Carlo Careddu – senza dimenticare la scadenza temporale imposta dal vincolo normativo». 
«Sulla continuità territoriale aerea da e per Cagliari siamo a buon punto – ha ribadito Carlo Careddu ai sindacati, ricordando che è in corso un confronto fitto con la Commissione europea per definire i contenuti del nuovo bando nel rispetto delle normative comunitarie e nazionali -. La Regione sta facendo la sua parte sino in fondo con un lavoro assiduo ora per ora in stretta collaborazione con il ministero dei Trasporti al quale spetta in ultima istanza pubblicare la gara per l’imposizione degli oneri di servizio.»
Un altro degli argomenti sul tavolo è la continuità territoriale marittima con il Continente: l’assessore dei Trasporti ha rimarcato la posizione che la Regione intende far valere: «La Sardegna deve avere un ruolo da protagonista nella programmazione e nella stesura del contratto di servizio – ha concluso Carlo Careddu – ma per far questo occorre un percorso già avviato dai parlamentari sardi che preveda una modifica normativa. Andremo avanti anche in questo caso con il massimo impegno».

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Dopo la presentazione della mozione di censura dei consiglieri regionali del Partito democratico, anche la Consulta Ambiente e Territorio della Sardegna ribadisce la propria solidarietà al soprintendente del Mibact architetto Fausto Martino e conferma tutte le premesse contenute nell’appello che ha ricevuto numerosi messaggi di apprezzamento e incoraggiamento.

Sardegna bene paesaggistico: fermiamo il Ddl Governo del territorio!

«Il Piano paesaggistico della Sardegna (2006), obbligatorio secondo il Codice dei beni culturali e del paesaggio, è strumento indispensabile per la difesa delle coste dell’Isola e ottimo esempio per altre esperienze di pianificazione. In questi dieci anni ha resistito al referendum abrogativo, contro la legge “Salvacoste” del 2004, suo presupposto, e a numerosissimi ricorsi presso i tribunali amministrativi oltre che al goffo tentativo di cancellarlo da parte del governo di Ugo Cappellacci – si legge nell’appello -. L’attuale governo di centrosinistra ha dato il via, nell’aprile 2015, a un piano-casa nella logica di Berlusconi, mentre nel marzo scorso ha approvato un disegno di legge con l’idea di “snellire” e “semplificare” i procedimenti, con gravi deroghe al PPR in violazione dell’art. 9 della Costituzione. La legge, se sarà approvata, sarà certamente dichiarata incostituzionale, ma nel frattempo produrrà la destabilizzazione della tutela del territorio dell’Isola, con effetti devastanti specialmente nella fascia costiera.»

«L’obiettivo del Ddl è, soprattutto, evidente in alcuni articoli che darebbero vita a un programma derogatorio durevole, con l’ampliamento di alberghi a pochi passi dal mare (art. 31), favorendo grandi progetti pure in contrasto con il PPR (art. 43), con l’aumento delle volumetrie turistiche già dimezzate da precedenti disposizioni (art. A4 ). Ma sono tanti altri i contenuti inaccettabili della normativa, ad esempio sull’uso delle aree agricole – si legge ancora nell’appello -. Allo stesso obiettivo di allontanamento dalla vigente disciplina di tutela vanno ascritte le insostenibili critiche mosse da esponenti della Giunta regionale al soprintendente Fausto Martino, al quale va la nostra solidarietà e il nostro apprezzamento per la benemerita azione che svolge in difesa dei beni culturali dell’Isola.»

«Sono queste le ragioni dell’appello che sottoponiamo al presidente Francesco Pigliaru – conclude la Consulta Ambiente e Territorio della Sardegna – chiedendogli di confermare il livello di tutela previsto dal PPR, da estendere alle zone interne, sospendendo nel frattempo l’iter di approvazione del Ddl, avviandone il riesame alla luce delle numerose e autorevoli critiche espresse in questi mesi.»

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L’Onlus Vorreiprendereiltreno, i pescatori Siciliani di Mazara del Vallo, la Fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus e don Virginio Rigoldi, sono i vincitori italiani del Premio Cittadino Europeo 2017. Gli Archivi Storici dell’Unione Europea e l’Ufficio d’Informazione in Italia del Parlamento europeo hanno organizzato la cerimonia nazionale di consegna del  Premio Cittadino europeo 2017, che si svolgerà a Firenze il prossimo venerdì 22 settembre, dalle ore 10.30 alle ore 13.30, presso gli Archivi Storici dell’Unione Europea, a Firenze. 

I quattro vincitori italiani a cui l’evento renderà omaggio sono l’Onlus Vorreiprendereiltreno, che ha per obiettivo quello di sensibilizzare a una maggiore integrazione delle persone con disabilità denunciando le barriere che ostacolano l’accesso ai mezzi di trasporto e la libertà di movimento dei disabili; i pescatori Siciliani di Mazara del Vallo per il loro impegno nei salvataggi di migranti nel Mediterraneo; la Fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus, che da 60 anni si occupa di dare assistenza alle persone anziane e in situazione di fragilità; don Virginio Rigoldi, cappellano del carcere minorile Cesare Beccaria di Milano, per il suo lavoro di promozione e lo sviluppo di interventi di solidarietà sociale in particolare a beneficio di giovani e minori ex detenuti. 

Tra le autorità presenti il 22 settembre a Firenze, l’eurodeputata siciliana Michela Giuffrida, il Vicesindaco di Firenze Cristina Giachi, il Sindaco di Fiesole Anna Ravoni, il Direttore dell’Ufficio di informazione in Italia del Parlamento Europeo Gian Paolo Meneghini, il presidente dell’Istituto Universitario Europeo Renaud Dehousse e il direttore degli Archivi storici dell’Unione Europea Dieter Schlenker.

A scandire la cerimonia di premiazione gli interludi musicali dei ragazzi della scuola di musica di Fiesole e la performance teatrale degli studenti del Liceo Gobetti Volta, protagonisti del progetto “First Play, Europa in teatro”. Sarà presente alla premiazione anche la classe V D del liceo Elsa Morante di Firenze, vincitrice del concorso “Un nuovo trattato per l’Europa” .

Il “Premio Cittadino Europeo” è stato lanciato dal Parlamento europeo nel 2008 come riconoscimento per i cittadini, associazioni e organizzazioni che con le loro attività si sono distinti per l’eccezionale impegno nell’agevolare la cooperazione transfrontaliera o transnazionale nell’Unione europea, promuovendo una migliore comprensione reciproca e una maggiore integrazione tra gli abitanti degli stati membri. Il Premio è conferito anche per attività quotidiane che mettono in pratica i valori custoditi dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.

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Si è svolto con un ampio coinvolgimento dei ragazzi delle scuole di La Maddalena il seminario dal titolo “La citizen science e la ricerca in campo marino: uno strumento efficace per studiare le specie di cetacei nel loro ambiente naturale” organizzato dall’associazione SEA ME Sardinia onlus, dal Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale di La Maddalena. Un’occasione di approfondimento scientifico che ha perfettamente raggiunto il suo obiettivo prioritario: coinvolgere la comunità locale e in particolare le generazioni più giovani rispetto all’importanza della ricerca in un territorio particolarmente ricco di biodiversità marina.

La ricercatrice Chiara Giulia Bertulli, principale relatrice del seminario ha guidato i ragazzi alla scoperta della sua personale esperienza di indagine sui mammiferi marini coinvolgendoli in un appassionante viaggio fotografico intrapreso tra Inghilterra, Norvegia, Islanda, Australia, Nuova Zelanda e Stati Uniti provando a spiegare i contenuti organizzativi e scientifici della “citizen science” che coinvolge direttamente i cittadini e le comunità locali  nella raccolta di dati scientifici, tecnica utilizzata da anni anche in Sardegna da SEA ME Sardinia. La dottoressa Bertulli, impegnata da diversi anni nella ricerca e nella conservazione dei mammiferi marini, ha studiato principalmente il comportamento, l’abbondanza delle popolazioni, i parametri sociali e sanitari e gli impatti indotti dal cambiamento climatico sulla distribuzione e sul movimento stagionale delle popolazioni costiere di cetacei nell’Oceano Atlantico settentrionale. La ricercatrice si è occupata inoltre dello sviluppo e dell’evoluzione dei modelli di colorazione nei mammiferi marini e della loro utilità nel determinarne la specie, il sesso, l’età e l’affiliazione della popolazione.

L’iniziativa, nata grazie alla collaborazione tra Ente Parco e SEA ME Sardinia che opera nel campo della ricerca sui cetacei e nell’educazione ambientale e patrocinata dall’Amministrazione comunale di La Maddalena, è stata ancora una volta l’occasione per fare il punto sulla specificità dell’Arcipelago rispetto alla sua adesione alla carta di partenariato: “Santuario Pelagos” un’area marina protetta di 87.500 km² nata da un accordo tra l’Italia, Principato di Monaco e Francia per la protezione dei mammiferi marini: «Compito del Parco – ha spiegato il commissario straordinario Leonardo Deri ai ragazzi presenti nella sala del Consiglio comunale – è quello di coinvolgere il mondo dell’associazionismo con iniziative di sensibilizzazione come questa, in grado di trasferire la consapevolezza di vivere in un ambiente privilegiato con caratteristiche che meritano politiche di tutela e un coinvolgimento costante anche dei cittadini».

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Dal 23 settembre la saletta del Portico, adiacente al Teatro Centrale, a Carbonia, ospiterà la mostra personale di Luigi Angius, organizzata con il patrocinio del comune di Carbonia. L’inaugurazione si terrà alle ore 18.00. La mostra sarà visibile fino a sabato 30 settembre, nei seguenti orari: la mattina dalle 10.00 alle 12.00, la sera dalle 18.00 alle 20.00. L’artista Luigi Angius mostrerà al pubblico lavori di grafica e incisioni di pregevole livello, attraverso lastre zincate, aquafortis e bulini. Opere d’arte dotate di elevato senso estetico, ma anche ricche di legami contenutistici con la storia dell’autore e della città di Carbonia.

«L’iniziativa di Luigi Angius – spiega l’assessore della Cultura Sabrina Sabiu – è stata accolta con piacere e soddisfazione da parte dell’Amministrazione comunale, che sta proseguendo nella sua azione di promozione della vita culturale della città, favorendo e organizzando eventi in grado di rivitalizzare il tessuto artistico locale.»

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“Not here not now” è il titolo dello spettacolo che Andrea Cosentino, uno dei profili più interessanti della scena italiana, presenta domani, giovedì 21 settembre, alle 21.00, nello spazio Fucina Teatro per la rassegna del Crogiuolo “Settembre il mese azzurro” il teatro interpreta l’arte visiva. La regia è di Andrea Virgilio Franceschi, il video di Tommaso Abbatesciani, una produzione di Pierfrancesco Pisani (in coproduzione con Fondazione Campania dei Festival – E45 Napoli Fringe Festival, con il sostegno del progetto Perdutamente del Teatro di Roma).
Dove è e che cosa è davvero l’arte? Cosentino, con ironia e sfrontatezza, come nel suo stile, porta sul palco una riflessione sull’opera di vere e proprie icone dell’arte contemporanea, da Marina Abramović a Marcel Duchamp.

Ha ancora senso parlare di una finzione che si tramuti in esperienza? Basta mettersi in una teca e lasciarsi guardare per essere oggetti artistici? É più vero il sangue di una performer o il ketchup dell’attore? Oppure, ancora, è sufficiente credere a qualsiasi idiozia pur di apparire colti, aggiornati, caparbiamente contemporanei? Sono gli interrogativi che si pone e pone l’attore abruzzese, risolvendoli nello sberleffo, nello stupidario voluto della sua recitazione. Ecco allora, per esempio, un grande naso finto per fare il verso alla Abramović, presa di mira da Sorrentino in una famosa scena de La Grande Bellezza o, ancora più recentemente, da Virginia Raffaele in una delle sue esilaranti imitazioni mentre va ripetendo la parola “performance”. Il “performare” di Cosentino non vuole altro che prendere le distanze dal dover essere visti per dover essere: “Not here not now”, appunto.

L’attore di Chieti, nei suoi lavori come autore-attore, si distingue per una comicità colta e diretta che mescola impegno, paradosso, intrattenimento e cultura popolare. Oscillando da anni tra la scena off e i circuiti nazionali, ha creato un suo personalissimo modo di fare teatro, a cavallo tra affabulazione e nonsense.

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«Dopo la visita al porto di Genova a inizio agosto, ho presentato un’interrogazione scritta alla Commissione europea, perché la continuità territoriale per la Sardegna e per i Sardi continua ad essere un diritto negato. Ho chiesto nuovamente conto alla Commissione europea proprio per riaffermare la negazione di questo diritto e per chiedere all’Europa di individuare gli estremi per una procedura di infrazione ai danni dell’Italia. I recenti scioperi dei controllori di volo hanno gravemente compromesso la corretta applicazione dello  strumento della continuità territoriale aerea in Sardegna, impedendo l’adeguato collegamento dell’isola, così come l’attuale normativa italiana in materia di continuità territoriale non risulta essere idonea a garantire, a tutti i richiedenti e in ogni periodo dell’anno, una soddisfacente libera circolazione dei cittadini europei nelle zone insulari e periferiche. I costi proibitivi dei trasporti marittimi in regime di continuità territoriale impediscono che tali mezzi di trasporto possano essere considerati una valida alternativa al trasporto aereo.»

Lo scrive, in una nota, l’europarlamentare di Forza Italia Stefano Maullu, di origini sarde.

«Per tutti questi motivi con lo strumento dell’interrogazione ho chiesto formalmente alla Commissione europea se ritiene che l’attuale disciplina italiana relativa alla continuità territoriale sarda sia sufficiente a garantire la piena attuazione del principio di coesione economica, sociale e territoriale e in particolare a ridurre il ritardo dello sviluppo della Sardegna dovuto alla sua condizione di insularità ai sensi degli articoli 174 e 175 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea. Ho chiesto soprattutto alla Commissione se ritiene che vi siano gli estremi per aprire una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia per presunta violazione del diritto dell’UE. I Sardi – conclude Stefano Maullu – meritano queste risposte.»

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Un percorso accattivante e ricco di sorprese: la ricerca scientifica dell’Università di Cagliari in scena venerdì 29 settembre nella Cittadella universitaria di Monserrato per la Notte europea dei ricercatori. La più importante manifestazione europea di comunicazione scientifica coinvolge oltre 300 città, 25 in Italia. Coordinato in ambito nazionale da Frascati Scienza, l’evento rientra nella Settimana della scienza (23-30 settembre). Per l’ateneo, lo staff guidato dal pro rettore per la Ricerca scientifica Micaela Morelli ha predisposto un programma che prevede decine di eventi dedicati alla scienza, al ruolo del ricercatore e all’impatto delle scienze sulla quotidianità. La “Notte” si sviluppa con laboratori, esperimenti, dimostrazioni, conferenze e incontri moderati da un pool di giornalisti. L’obiettivo è quello di sensibilizzare soprattutto i giovani sull’importanza della ricerca scientifica. Di fatto, un evento che vede i docenti dell’Università del capoluogo raccontare e raccontarsi con un taglio informale e divulgativo, diretto alle scuole, alle nuove generazioni e alle famiglie. L’appuntamento – previsto anche uno spazio musicale live, l’esposizione e la degustazione di prodotti agroalimentari tipici – si apre alle 17 e si chiude intorno alla mezzanotte.

Nel campus di Monserrato gli organizzatori hanno costruito un mix affascinante di competenze e saperi tesi a divulgare argomenti di forte attualità. Da giochi e leggende di matematica a fisica e chimica, ambiente e acqua, inquinamento, criminalità in Sardegna, prevenzione dei tumori e assistenza medica. Ma anche neutrini, coccodrilli e squali a Cagliari, automazione nella società, internet delle cose, asteroidi “pericolosi”, protesi artificiali, sistemi intelligenti per gli scarichi degli yacht, impronte digitali, spiagge, nuovo ruolo di un’amministrazione pubblica moderna e funzionale, microbi, formaggi e pomodori, risposta all’invasione delle specie aliene, nanoparticelle e sicurezza alimentare, olfatto e gusti a tavola. Con un intrigante percorso che si snoda per laboratori, gazebo, Science café, Angoli della ricerca. Previste anche le visite guidate ai musei dell’ateneo (di antropologia ed etnografia, fisica, chimica, geologia e paleontologia, mineralogia). Le conferenze e gli incontri saranno moderati da Anna Piras (Rai Sardegna), Sandra Sallemi (La Nuova Sardegna), Giuseppe Amisani (Ufficio stampa comune Cagliari), Mario Tasca (Sardegna Uno), Michele Ruffi (Unione Sarda), Mariangela Lampis (Videolina).