20 November, 2024
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Si è svolta il 14 settembre la prima riunione della Consulta handicap di Carbonia, un organo consultivo ed autonomo, di cui fanno parte associazioni e cittadini, con l’obiettivo di tutelare le persone con disabilità. La Consulta è nata a seguito di un lungo lavoro di interlocuzioni portate avanti dalla IV commissione consiliare permanente (Servizi sociali, Pubblica istruzione, Politiche della casa, Patrimonio).
Nella seduta, alla quale ha partecipato anche la Giunta comunale, sono stati designati gli organi presidenziali della Consulta, che resteranno in carica per cinque anni.
Fabrizio Cucchiara è stato eletto all’unanimità presidente e sarà affiancato dal vicepresidente Marco Vargiolu. Come segretaria verbalizzante è stata nominata Martina Emmolo.
La Consulta è formata da 16 componenti, tra associazioni, cittadini e famiglie con persone disabili.

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Facciamo mente alla mente, difendendola dall’usura e migliorando le sue performance, senza spendere un euro: anche quest’anno sarà possibile, dal 18 al 23 settembre p.v., grazie ad Assomensana (www.assomensana.it), che per la decima volta organizza la Settimana di Prevenzione dell’Invecchiamento Mentale (SPIM). In 200 città italiane, da Nord a Sud, l’Associazione non profit (per la ricerca neuropsicologica) metterà a disposizione degli iscritti oltre 350 specialisti aderenti che offriranno una valutazione gratuita delle condizioni cognitive di chi ne farà richiesta e daranno utili consigli per ostacolare il decadimento mentale.

Come nelle edizioni precedenti, chiunque, senza limiti di età o di livello culturale, potrà usufruire, dietro prenotazione, del check-up della mente, una verifica del proprio stato intellettivo, facile, divertente e anche gratuita. Durante la S.P.I.M., nelle sedi prestabilite, gli interessati saranno sottoposti dagli esperti a particolari TEST, assolutamente “culture-free”, senza rapporto con il grado di istruzione del soggetto ma messi a punto per stabilire le sue varie abilità mentali, come l’attenzione, la concentrazione, la memoria, ecc.

In circa 45 minuti, armato di carta e matita, il partecipante dovrà risolvere alcuni test in grado di dare una stima delle sue facoltà intellettuali. Alla fine della prova, i risultati forniranno un profilo neuropsicologico della persona che servirà agli specialisti per individuare eventuali punti deboli da rafforzare con strategie mirate. Tra queste, oltre agli alimenti capaci di sostenere il “muscolo-cervello”, come i mirtilli e il pesce azzurro, per il fitness della mente Assomensana propone la sua Ginnastica Mentale, ovvero un training cognitivo personalizzato a base di esercizi specifici, o saggi di abilità mentale, che potenziano le connessioni tra neuroni, migliorando l’agilità e la flessibilità del cervello.

Ma per la X edizione della S.P.I.M., a parte l’allenamento del cervello, il “food and mind” ed altre tecniche all’avanguardia contro il decadimento neurocognitivo, si preannunciano importanti novità, come riferisce il brain trainer e presidente di Assomensana, professor Giuseppe Alfredo Iannoccari: «Grazie alla “joint venture” con Privatassistenza e Amplifon, sponsor della SPIM, dal 18 al 23 settembre Assomensana sarà presente in molte città italiane con il Camper Tour, un viaggio attraverso lo stivale con un camper attrezzato che fornirà informazioni a tutti i cittadini su quali stili di vita aiutano a mantenere mente e cervello in forma a tutte le età».

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Si avvicina a grandi passi il “Festival delle Pro Loco”. Un evento che, giunto alla 12esima edizione, si propone come una vetrina regionale enogastronomica delle Sagre paesane. Uno degli appuntamenti più attesi dal popolo di buongustai e turisti che affollano l’Isola. La kermesse, sotto l’egida della Pro Loco di Sestu, con il contributo dell’assessorato regionale del Turismo, della presidenza del Consiglio regionale e dell’amministrazione comunale, si svolgerà sabato 30 settembre e domenica 1° ottobre nell’incantevole scenario del sagrato campestre di San Gemiliano. I volontari dell’Associazione Turistica cittadina sono già al lavoro per l’allestimento degli stand, all’interno delle lollas, attorno al santuario.

«Sarà un villaggio del gusto e delle tradizioni – dice il presidente della Pro Loco di Sestu Mario Ziulu – che vedrà coinvolte diverse associazioni di volontari impegnate nella promozione del turismo. Nel corso della rassegna non mancheranno esibizioni folkloristiche e momenti culturali.»

Tra le Pro Loco partecipanti ci saranno Uri, Sestu, Segariu, Samatzai, Sarroch, Donori, Ussana, San Giovanni Suergiu, Furtei, Pula e Soleminis. Negli spazi delle lollas ci sarà la preparazione dei piatti tipici di ogni centro isolano. Non mancheranno le seadas di Bauladu e le pennette al tonno di Portoscuso. Nel percorso tra gli stand sarà ricavato lo spazio anche per la preparazione del pane tradizionale isolano nel forno a legna. Immancabili le castagne arrosto e le panadine sestesi, accompagnate dai vini delle cantine Golostai di Oliena e dell’azienda Cossedda di Sestu. Verrà riproposta anche la “Sardamatriciana Sestese”. Attraverso la collaborazione degli Amici volontari di San Gemiliano e dei ragazzi dell’istituto alberghiero Azuni di Cagliari si ritaglieranno dei percorsi conoscitivi della chiesa campestre e dei cibi tipici della Sardegna. Gli studenti della scuola si cimenteranno nella preparazione di diversi gioielli della tavola isolana, con delle vere e opere d’arte gastronomiche per i visitatori. La rassegna si avvale anche della collaborazione dei gruppi folk I Nuraghi e San Gemiliano di Sestu che si faranno da cornice negli stand con le maschere tipiche de Is Mustayonis e S’orku foresu, con il gruppo Scout Il Ponte che si attiverà per la raccolta differenziata.

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Riprendono dalla settimana prossima gli appuntamenti della formazione continua dei giornalisti. L’incontro formativo “Notizie fuori dal ghetto. Giornalisti insieme per conoscere e applicare la Carta di Roma” organizzato dall’Ordine dei Giornalisti della Sardegna in collaborazione con l’Associazione Carta di Roma, si svolgerà a Cagliari lunedì 25 settembre, nella sala-auditorium dell’Unione Sarda, in piazza Unione Sarda, con inizio alle ore 14.00 e conclusione alle 17.00.
La “Carta di Roma” è il protocollo deontologico vincolante per i giornalisti sui migranti, richiedenti asilo, rifugiati e vittime della tratta firmato nel 2008 da Ordine dei Giornalisti, FNSI e UNHCR (Agenzia ONU per i rifugiati) e entrato a far parte del “Testo unico dei doveri del giornalisti” in vigore dal febbraio 2016. Verranno presentate e discusse le linee guida per l’applicazione della Carta di Roma, le norme pratiche sull’uso dei termini per comprendere come meglio trattare i temi della migrazione e dell’asilo nel quotidiano della trattazione giornalistica. Si parlerà di rifugiati, cronaca, tratta di essere umani, ecc. fornendo dati specifici a riguardo con esempi concreti e cercando di confrontarci sulle difficoltà e opportunità di migliorare la qualità del lavoro redazionale nel quotidiano.

Introdurrà i lavori Francesco Birocchi (presidente Ordine dei giornalisti della Sardegna). Le relazioni saranno svolte da Giovanni Maria Bellu (presidente nazionale Associazione Carta di Roma), Federico Fossi (UNHCR) e dalla dottoressa Silvana Tilocca (direttrice Dipartimento di Prevenzione; Direttrice Servizio di Promozione della Salute – ASSL Cagliari).

L’evento è inserito nel programma di formazione continua dei giornalisti della Sardegna e la partecipazione darà diritto all’assegnazione di cinque crediti.

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Il recordman Luca Colombo e la sua moto da cross Suzuki Valenti RMZ 450 dotata di pattini con cui ha attraversato il Lago di Como è al 57º Salone Nautico di Genova presso lo stand W50 insieme a “Sicuro inMare”.

Il pilota milanese ha stabilito, il 30 luglio scorso, il record di percorrenza su acqua dolce compiendo la traversata del Lago di Como nel tratto di 5,5 km che separa Gravedona da Colico alla velocità di oltre 43 nodi (80 km/h circa), pari a oltre 21 metri al secondo. La moto di Luca è allestita con pattini nautici e una gomma dotata di pale speciali che le forniscono la spinta idrodinamica necessaria a far planare sull’acqua gli oltre 230 kg di stazza a pieno carico a una velocità minima di 22 nodi (40 km/h). Questo significa che Luca, per non affondare, ha sempre dovuto tenere il gas spalancato nonostante il moto ondoso. Con la sua impresa Luca ha riscosso grande interesse in tutto il mondo.

Cosa accomuna uno sport “estremo” e la sicurezza in acqua?

«Trovarsi soli con 250 metri di acqua sotto alla moto e la certezza di inabissarsi se qualcosa va storto ti fa capire che non puoi scherzare con la sicurezza: sono uno sportivo, non un incosciente! – dice il pilota Luca Colombo -. Indosso un giubbotto e due dispositivi di galleggiamento Kingii ai polsi che con peso e ingombro minimi garantiscono una spinta di galleggiamento di oltre 150 Newton e affido la mia sicurezza in acqua e quella della moto ad una carovana tecnica coordinata dal Team di Aquabike da soccorso K38 Italia sotto la guida di Fabio Annigoni ex campione italiano di moto d’acqua e fondatore di K38 Italia.»

Kingii, la boa salvavita indossabile pensata per gli amanti del mare e dello sport

Kingii Wearable è il più piccolo dispositivo di galleggiamento al mondo, ma quando ci si trova in difficoltà in acqua può fare una grande differenza. Kingii si porta al polso come un orologio e in caso di bisogno è sufficiente tirare una levetta per azionare un cuscino autogonfiante che si dispiega in soli due secondi ed è capace di mantenere a galla una persona di 130 Kg. Dopo l’uso Kingii è facilmente riutilizzabile: basta ripiegare il cuscino nel suo alloggiamento e sostituire la cartuccia di CO2.

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Il bando per la selezione dei dirigenti della Regione sarà pubblicato entro settembre. Lo ha annunciato l’assessore Filippo Spanu (personale) rispondendo alle domande dei componenti della Prima commissione guidata dal presidente Francesco Agus.

L’esponente della Giunta Pigliaru ha ringraziato anche la commissione per le domande sul tema della legge 37/2016 (in materia di personale) che in questi giorni sta terminando il suo iter: «Adotterò – ha detto – tutti gli atti amministrativi conseguenti alle questioni sollevate dai commissari».

Soddisfatto per l’annuncio del bando sui dirigenti, il presidente Agus ha commentato: «Più in generale ci attendiamo che anche nella Regione Sardegna, come annunciato a livello nazionale, maturi la stagione dei concorsi pubblici, che permetta finalmente quel ricambio generazionale non più rimandabile. Siamo convinti che l’apparato regionale, ormai alle corde, abbia urgente bisogno di queste immissioni in servizio. E, soprattutto, che abbia bisogno di persone giovani, preparate e motivate, che finalmente siano messe in condizione di assumere le proprie e pubbliche responsabilità. In questi anni ci siamo accorti dei limiti dell’apparato regionale, che risente di un’impostazione datata e non è per nulla adeguato alla complessità dell’attuale pubblica amministrazione, oltre che essere obiettivamente sottodimensionato».  

In apertura di, seduta la commissione ha programmato i lavori: la prossima settimana affronterà il tema della riforma della legge elettorale. Sul tema Forestas, invece, il presidente Agus ha scritto all’Inps per acquisire una serie di informazioni sulla situazione giuridica dei lavoratori per poter calendarizzare prossimamente un’audizione in commissione necessaria a proseguire l’istruttoria del testo in un quadro di certezze.

All’ordine dei lavori della Prima commissione, c’è anche l’esame del testo di riforma del Corpo forestale.

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La Sardegna è la prima Regione in Italia, insieme al Friuli Venezia Giulia, ad aderire al Sistema di Sorveglianza della Mortalità Materna istituito presso l’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Nei giorni scorsi, a Cagliari, sono partite le attività di formazione/informazione sul progetto, rivolte agli operatori dei punti nascita, delle Ginecologie, delle Ostretricie.
Gli obiettivi principali del sistema di sorveglianza sono la riduzione delle morti materne, la prevenzione di quelle evitabili e la limitazione degli esiti conseguenti a complicazioni di gravidanza, parto e puerperio che sono aspetti cruciali della pratica ostetrica, priorità di Salute Pubblica e principali indicatori di qualità, efficacia ed appropriatezza di un sistema sanitario.
Il sistema di sorveglianza, coordinato dall’ISS, nasce come “progetto pilota” nel 2012 coinvolgendo 6 regioni italiane (Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Campania e Sicilia) a cui, nel 2015, si aggiungono altre 2 regioni (Lombardia e Puglia) con una copertura del 73% dei nati in Italia, pari a circa 375.000 nati annui.
I risultati del “progetto pilota” hanno messo in luce la necessità di istituire anche in Italia un sistema di sorveglianza sul modello delle confidential enquires del Regno Unito che permetta di monitorare non solo l’andamento del fenomeno, ma anche i suoi determinanti al fine di migliorare la qualità e la sicurezza dell’assistenza alla gravidanza, parto e puerperio e di ridurre al minimo la mortalità e la grave morbosità materna evitabile; dimostrano, inoltre, come anche nel nostro paese più della metà delle morti materne sono prevenibili mediante un’analisi delle cause cliniche e organizzative e una loro correzione (http://www.iss.it/itoss/).
La sorveglianza attiva è in grado di rilevare la totalità delle morti materne incidenti, attribuire le cause dei decessi ed evidenziare eventuali criticità assistenziali e/o organizzative con l’obiettivo di migliorare la pratica clinica e ridurre la mortalità e la grave morbosità materna evitabile. Le morti materne, sottostimate in diversi Paesi socialmente avanzati, potrebbero essere ridotte del 50% grazie al miglioramento degli standard assistenziali.

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La Regione ha presentato questa mattina, a Cagliari, lo stato di avanzamento della attività di pianificazione, condotta in collaborazione con Arst, in qualità di soggetto attuatore, e con il CIREM dell’Università di Cagliari, della rete regionale degli itinerari ciclabili, in occasione della settimana europea della mobilità.
Sono 5 i primi interventi prioritari per i quali l’Arst ha già bandito le gare per la progettazione, per un totale di 677 km di percorso e un finanziamento di circa 8 milioni di euro del cosiddetto “Mutuo Infrastrutture”. Gli itinerari sono i seguenti: Alghero – Porto Torres – Sassari – Badesi (115,84 km); Ozieri/Chilivani – Illorai (Stazione Tirso) – Macomer – Bosa (164,17 km); Cagliari – Elmas – Assemini – San Gavino – Sanluri – Isili (113,78 km); Tharros – Oristano – Terralba e Oristano – Bosa (133,79 km); Santa Margherita di Pula – Cagliari – Villasimius – Villaputzu (149,75 km).
Con altri 7 milioni di euro a valere sul POR FESR 2014-2020 sono finanziati gli itinerari che consentiranno il collegamento tra la rete ciclabile regionale e le aree metropolitane ed urbane di Cagliari, Sassari ed Olbia, per la cui progettazione è imminente la pubblicazione dei bandi di gara.
Il progetto totale, che comprende 42 itinerari per complessivi 2.000 chilometri, oltre a 4 compresi nel Piano Sulcis, uno di penetrazione urbana della città di Cagliari, 6 che abbinano l’utilizzo della bici e del treno e 11 parchi ciclistici, è ora in fase di VAS, Valutazione Ambientale Strategica.
Grazie a questo lungo lavoro di progettazione partito nel 2015, la Ciclovia della Sardegna è stata inoltre inserita nel Sistema nazionale delle ciclovie turistiche, a seguito della sottoscrizione del protocollo d’Intesa tra il Presidente Francesco Pigliaru, il ministro delle Infrastrutture e trasporti Graziano Delrio e il ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini, che permetterà alla Regione di avere ulteriori risorse per la realizzazione degli interventi.
Nel corso dei lavori sono stati presentati anche gli aspetti più innovativi del progetto complessivo, fra cui ad esempio la forte sinergia con il trasporto pubblico, e il logo della Rete, un insieme di figure circolari che richiamano il pignone, il nuraghe, i cesti tradizionali, realizzato secondo i canoni della comunicazione coordinata istituzionale della Regione. A breve, annunciato anche il lancio del portale dedicato alla Rete. 

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incontro migranti

L’assessore degli Affari generali Filippo Spanu, insieme a Angela Quaquero, delegata dal presidente Pigliaru per le tematiche relative all’accoglienza dei migranti, ha preso parte alla riunione del Tavolo regionale di coordinamento sui flussi migratori non programmati. 

«E’ necessario potenziare il sistema degli Sprar secondo il principio da sempre sostenuto dalla Giunta Pigliaru basato su un sistema di accoglienza dei migranti diffuso nel territorio – ha detto Filippo Spanu -. Dobbiamo passare da una fase di pura emergenza a una gestione ordinaria dei flussi migratori attraverso attività e iniziative che favoriscano il processo di inclusione.»
L’assessore ha inoltre ribadito la posizione del presidente Pigliaru e della Giunta sui flussi migratori diretti dall’Algeria: «Rappresentano un forte elemento di preoccupazione e un problema da arginare in modo efficace, con la collaborazione delle autorità del paese nordafricano, secondo un metodo operativo che il Governo, attraverso il ministro Minniti, ha assicurato di voler attuare». 
Si è discusso anche dell’accoglienza dei minori non accompagnati che hanno bisogno di vivere all’interno di strutture a loro esclusivamente destinate», ha spiegato Filippo Spanu.
E’ inoltre operativo l’accordo tra Regione e Questura di Cagliari che prevede un servizio di mediazione linguistico culturale in occasione degli sbarchi dei migranti: «I mediatori sono figure essenziali nella fase della prima accoglienza in grado di offrire, insieme alle altre figure professionali presenti, conforto e assistenza ai migranti». 
Nella sede dell’assessorato degli Affari Generali, a Cagliari. intanto, si è riunito il Tavolo interassessoriale sui flussi migratori non programmati per fare il punto sui progetti promossi dalla Regione per agevolare l’integrazione.

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RADIO TELESCOPIO SAN BASILIO

Il bando della Regione sull’Aerospazio pubblicato da Sardegna Ricerche per progetti di ricerca e sviluppo nell’ambito della S3 (Strategia di specializzazione intelligente) finanziato dal Por 2014-2020, scaduto ieri, ha avuto un grande successo.
Sono stati presentati 10 progetti per un investimento complessivo di 12 milioni di euro e una richiesta di contributi alla Regione di 8 milioni e 800mila euro rispetto a una disponibilità di 5 milioni. Dopo la fase di valutazione che inizia immediatamente, sarà pubblicata la graduatoria finale che permetterà di finanziare subito i progetti migliori. «I numeri del bando sono molto significativi, dimostrano una grande vitalità delle imprese del settore dell’aerospazio, che in Sardegna sta vivendo un momento particolarmente importante, ma anche una forte propensione all’innovazione e all’alta tecnologia, tutti elementi che consideriamo indispensabili per lo sviluppo, l’occupazione e il rilancio dell’economia – dice l’assessore della Programmazione Raffaele Paci -. Come già era successo per il bando innovazione, ma più in generale per tutti i bandi precedenti, anche in questo caso le richieste hanno superato l’importo del bando, e questo è un segnale positivo perché significa che davvero le imprese ricominciano a investire dopo anni di buio. È giusto perciò impegnarsi a sostenere questa voglia di ripresa da parte delle imprese, incoraggiate anche dai dati confortanti su Pil, export, occupazione». 
Sono state presentate domande su tre aree tematiche: droni e sensori per applicazioni civili e duali (4 progetti per 4,9 milioni di investimento e 3,5 milioni di contributo); monitoraggio ambientale del territorio basato su tecnologie satellitari (4 progetti, 5,5 milioni di investimento e 4 di contributo richiesto); dispositivi elettronici e meteorologici (2 progetti, 1,7 milioni di investimento e 1,3 di risorse chieste). L’importo medio dei progetti presentati è di 1,2 milioni e oscillano fra un minimo di 700mila euro a un massimo di 1,8 milioni.
Il bando prevedeva che i progetti venissero elaborati e presentati in collaborazione fra imprese e organismi di ricerca. Dei 20 soggetti complessivamente coinvolti, 14 sono imprese (di cui 7 socie del Distretto Aerospaziale della Sardegna) e 6 organismi di ricerca (5 del Dass). «Il Distretto Aerospaziale continua a svolgere un ruolo importante qui in Sardegna e sono sicuro che questo settore potrà essere un vero e proprio volano di sviluppo per la nostra regione grazie alla collaborazione fra tutti i soggetti coinvolti. Stiamo gradualmente passando dalla fase della ricerca a quella della ricaduta sul territorio, attraendo imprese che creano occupazione, come dimostra l’insediamento di Avio a Villaputzu, e le nostre eccellenze sono riconosciute anche dalla Nasa che in questi giorni era in Sardegna per la fase finale della missione della sonda Cassini seguita proprio dal Radiotelescopio di San Basilio. In questa direzione dobbiamo proseguire – conclude l’assessore Paci – le prospettive sono importanti, e l’impegno della nostra Giunta molto forte per garantire tutto il supporto necessario».