20 November, 2024
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Domenica 17 settembre, alle ore 17.30, nel Parco di Villa Sulcis si svolgerà la terza edizione dell’Addio all’Estate, un evento organizzato dall’associazione culturale Sturmtruppen con il patrocinio del comune di Carbonia. Una festa dedicata ai bambini fino ai 15 anni di età, che potranno dilettarsi con i gonfiabili, la lotteria, i balli e i canti.
È previsto anche l’angolo del truccabimbi, con tante idee fantasiose per dipingere il volto dei bambini. La manifestazione è intitolata a Francesca Medau, la giovane donna scomparsa tre anni fa, che verrà ricordata con un targa da consegnare ai familiari.

L’Addio all’Estate è un’iniziativa che si inserisce all’interno dell’ampio calendario di eventi programmati dall’Amministrazione comunale nel mese di settembre, con l’obiettivo di favorire una destagionalizzazione dei flussi turistici. Un obiettivo che si è concretizzato attraverso il convegno “Prepariamoci alla vendemmia” e, soprattutto, con il “Carbonia Wine Festival” che, tra venerdì 8 e sabato 9 settembre, ha fatto registrare una vendita di 1.100 tickets per la degustazione dei migliori vini della Sardegna. Nel calendario dei prossimi appuntamenti, si segnala: domenica 17 settembre il NurArcheoFestival; dal 23 al 30 settembre la mostra di pittura dell’artista Luigi Angius; il 29 settembre la Notte Europea dei Ricercatori con visite guidate alla piattaforma Pilota e ai laboratori chimico-fisici del centro di ricerca Sotacarbo; venerdì 29 e sabato 30 settembre le grandi emozioni della musica anni Ottanta e Novanta con l’evento REVIVAS, che vedrà la partecipazione di cantanti come Gazebo, Richard Sanderson e Neja, accompagnati da alcuni tra i migliori dj del panorama sardo, come Carlo Oliva, Sandro Murru, Cesare Monni, Dario Prefumo, Robertino Gessa.

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Il Comitato Faunistico regionale, convocato dall’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, ha respinto a maggioranza l’ipotesi di modificare il calendario venatorio per accogliere le indicazioni, arrivate dall’Ispra, di limitazione del prelevamento di alcune specie ornitiche.
Il Comitato, organo deliberativo, non ha tenuto conto della proposta dell’assessore di valutare una modifica del calendario in funzione delle indicazioni arrivate dall’Ispra, basate su argomentazione importanti quali la straordinaria siccità che ha colpito anche la Regione Sardegna e per la quale la Giunta ha assunto atti a favore delle campagne. Il comitato sarà riconvocato dopo il pronunciamento del Tribunale Amministrativo sul ricorso proposto da alcune associazioni ambientaliste.

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Vincenza Palmieri.

La Corte di Cassazione (Sez. 5, n. 40291/17) ha recentemente riaffermato il rispetto della responsabilità genitoriale, attestando che uno psicologo a scuola senza il consenso dei genitori è una “violenza privata”. La sentenza ha riscosso l‘entusiasta approvazione di parecchi cittadini, professionisti della scuola, associazioni a tutela dei minori e genitori. Lo stesso Ordine degli Psicologi, ripetendo ciò che il CCDU ha sempre sostenuto, ha commentato in una nota: «La Corte di Cassazione ha ribadito quanto è già previsto nelle procedure professionali degli psicologi, i quali operano sempre nei contesti minorili col consenso dei genitori e nell’esclusivo interesse del minore».

La prof.ssa Vincenza Palmieri, fondatrice dell’Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare, che da anni ribadisce la necessità di un intervento sulla didattica, e condanna con forza l’approccio medicalizzato che ha investito la scuola a seguito della L. 170 sui DSA (i cosiddetti Disturbi Specifici dell’Apprendimento – dislessia, disgrafia, discalculia e disortografia), si è occupata personalmente di interventi concreti in favore di bambini e famiglie vittime di abusi diagnostici e, nel corso di una conferenza stampa congiunta con la senatrice Enza Blundo sul tema «DSA e abuso diagnostico a Scuola – Gli interventi istituzionali verso il cambiamento annunciato», aveva riaffermato l’urgenza di una riforma.

Secondo la prof.ssa Palmieri la sentenza della Cassazione rappresenta: «Un risultato che afferma un punto di vista irrinunciabile: il rispetto della Genitorialità, della Scuola deputata a istruire e formare e non a fare test «predittivi» del disturbo che «sarà», della dignità delle Professioni. La Legge 170 sui DSA deroga su questo e nelle sue linee guida introduce anche screening e valutazioni, dando origini ad equivoci interpretativi. La Cassazione, con questo, fuga i dubbi: interesse del minore e consenso dei genitori! Ripensiamo alla Didattica, ai ragazzi, alle famiglie e ai bravi docenti di cui è piena la nostra Scuola».

«Vediamo tutti i giorni i danni causati sui bambini dalla legge 170, soprattutto per quanto concerne il diritto all’apprendimento – dichiara Antonella Marzaroli, ex insegnante elementare, Responsabile Nazionale contro la Medicalizzazione della scuola del CCDU Onlus -. La sentenza della Cassazione rafforza quanto noi sosteniamo da anni: le linee guida sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) stanno trasformando gli insegnanti da esperti della didattica in una sorta di psicologi clinici che osservano i bambini per individuare i sintomi di questi disturbi inseriti nel Manuale Diagnostico Statistico – il testo sacro della psichiatria. Questa sentenza rafforza i nostri dubbi di legittimità su alcuni aspetti della legge 170 già criticati da più parti in relazione al rischio di medicalizzazione della scuola. Secondo la Cassazione, infatti, la mancanza dell’esplicito consenso da parte di chi è legittimato a prestarlo «integra certamente una compressione della libertà di autodeterminazione del soggetto passivo».

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Si è svolta questa mattina, presso il piazzale “Silvio Olla” della Caserma “Pisano” di Teulada, sede del 1° Reggimento Corazzato e del 3° Reggimento Bersaglieri, la cerimonia del 81° anniversario della costituzione del 1° Reggimento Corazzato, alla presenza del sottosegretario di Stato della Difesa, on. gen. Domenico Rossi, già comandante del 1° Reggimento Corazzato di Teulada, del Comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, Generale di Divisione, Giovanni Domenico Pintus, dell’on. Paolo Luigi Dessì e di tutte le autorità civili (tra le quali una decina di sindaci dei Comuni del territorio) e militari del Sulcis Iglesiente. Nel corso della cerimonia sono state rivissute la storia e le imprese del 1° Reggimento Corazzato. Al termine, il comandante del 1° Reggimento, col. Fabrizio Giardini, il generale Cosimo D’Arrigo, già comandante del 1° Reggimento, ed il sottosegretario della Difesa Domenico Rossi, nel corso di una breve cerimonia hanno consegnato dei doni a Salvatore Sulas, imprenditore di Carbonia, per il rapporto di amicizia avuto con il 1° Reggimento per alcuni decenni.

Nell’ambito della cerimonia sono stati schierati sul piazzale lo stendardo del 1° Reggimento corazzato, la banda della Brigata “Sassari” ed i gonfaloni dei comuni di Teulada e Sant’Anna Arresi.

La storia del Reparto

Il 1° Reggimento Fanteria Carrista fu costituito a Vercelli il 15 settembre 1936. Nel 1940 il 3° battaglione carri M 13/40, venne inviato in supporto alla Brigata Corazzata Speciale in Libia. Nello stesso anno il Comando di Reggimento ed un battaglione carri L, raggiunsero l’Africa Settentrionale. Il 26 dicembre 1940 il battaglione carri L, da poco giunto in Libia, passò alle dirette dipendenze del X C.A.. Il 1° gennaio 1942 fu sciolto a causa delle perdite subite ed il suo personale fu assorbito dal Centro Carristi A.S.. La 3ª Compagnia nel frattempo, operò da luglio a settembre con la colonna Santa Maria, quindi passò in rinforzo alla divisione “Savona” e dovette essere considerata dispersa a seguito della caduta di “Sollum”. La 2ª Compagnia operò a sua volta, a fine novembre, nella zona di “Tobruk”. Anche il Comando del 1° Reggimento, nel gennaio del 1941, venne inviato in Africa Settentrionale, dove si sciolse a causa degli eventi bellici nel mese successivo, nel corso dei combattimenti determinati dalla prima offensiva britannica.

Il comando di Reggimento venne ricostituito in Patria il 15 marzo 1941, per trasformazione del comando Truppe al Deposito, e mobilitato dall’ottobre del 1941 all’8 settembre 1943. L’11 settembre 1943 il Reggimento ed il deposito vennero disciolti a causa dei noti avvenimenti conseguenti all’armistizio. Il 10 luglio 1948 lo Stato Maggiore dell’Esercito ordinò di costituire in Roma il Comando del 1° Reggimento Carristi che, incorporato il II Battaglione e dislocatosi nella caserma di “Pietralata”, nel settembre passò alle dipendenze dell’Ariete. Il 1° aprile 1949 il 1° Reggimento Carristi, cambiò la numerazione in 132°, spostandosi da Roma nella sede di Aviano il 28 aprile, ed incorporando il 1° Battaglione Carri che da “Casarsa” si portò ad Aviano (28 aprile 1950). Il 26 marzo 1959 fu costituito il Campo Addestramento Unità Corazzate (CAUC), in seguito all’esigenza dello Stato Maggiore dell’Esercito di creare un Campo di Addestramento per le Unità Corazzate, con sede a Capo Teulada. Il successivo 1° maggio 1959 prese vita a Capo Teulada il (CAUC), per lo specifico addestramento dei reparti che impiegano mezzi corazzati.

Il CAUC dal 1° maggio 1974 si trasformò in 1° Reggimento Fanteria Corazzato e nella circostanza ereditò la Bandiera di Guerra e le tradizioni del 1° Reggimento fanteria carrista. Il 9 marzo 1993 il Reggimento venne ridenominato “1° Reggimento Corazzato”. Il 3 ottobre 1999, a seguito dell’abolizione da parte dello Stato Maggiore dell’Esercito dei carristi come specialità dell’Arma di Fanteria, e con il conseguente passaggio di tutte le Unità carriste dall’Arma di Fanteria a quella di Cavalleria, il 1° Reggimento Corazzato, con solenne cerimonia tenutasi a Pinerolo alla presenza del Capo dello Stato, del Ministro della Difesa e del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, ricevette in consegna lo Stendardo, adottato dalle Unità dell’Arma di Cavalleria in luogo della Bandiera di Guerra. Il 25 novembre 2009, a seguito della ricostituzione a Teulada del “3° Reggimento bersaglieri”, ha perso il Battaglione corazzato ed ha assunto la configurazione di Comando poligono mantenendo la denominazione di “1° Reggimento Corazzato”.

Alleghiamo un ampio album fotografico della cerimonia con tre filmati e le interviste al sottosegretario di Stato della Difesa on. gen. Domenico Rossi e al generale di divisione Giovanni Domenico Pintus.

Giampaolo Cirronis

 

        

                                                                                                             

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Domenica, oltre a Carbonia – Carloforte, per la Coppa Italia di Promozione c’è anche Siliqua – San Marco Assemini ’80.

Per la San Marco Assemini ’80 subito una sfida dall’alto coefficiente di difficoltà contro un avversario determinato a far valere il fattore campo. La vigilia, in casa asseminese, è però del tutto serena: «La fase di preparazione è andata molto bene – spiega il tecnico Paolo Ledda – ho trovato un gruppo di ragazzi parecchio disponibili, e questo ha reso il lavoro più semplice. Ci siamo allenati consapevoli delle nostre possibilità, ma al tempo stesso consci del fatto che andremo ad affrontare il torneo di Promozione, a mio avviso, più difficile degli ultimi dieci anni, con tante formazioni oltre a noi che hanno allestito degli organici competitivi».

Prima di pensare al campionato, che scatterà il prossimo 1° ottobre con la sfida casalinga contro l’Andromeda, c’è però da pensare alla Coppa Italia. Competizione in cui la San Marco è determinata ad arrivare fino in fondo: “Non facciamo distinzioni tra campionato e Coppa – prosegue Paolo Ledda – per noi si tratta di un impegno ufficiale e ci teniamo a passare il turno. Schiererò la miglior formazione possibile e chiederò ai ragazzi il massimo dell’impegno, certo del fatto che risponderanno in maniera positiva.»

Dopo un’estate tormentata il Siliqua, avversario di turno, è stato grande protagonista sul mercato, ed ha portato in riva al Cixerri tanti esponenti di spicco del panorama calcistico regionale. Tra questi il bomber Cacciuto, l’esperto centrocampista Dessì e il difensore ex Muravera Chessa: “Si tratta di una squadra tosta e quadrata – aggiunge l’allenatore della San Marco – guidata in panchina da un tecnico esperto come Titti Podda. Sono ambiziosi, e all’esordio davanti al loro pubblico vorranno senz’altro fare bella figura. Nutriamo grande rispetto nei loro confronti, ma non abbiamo paura e andremo a Siliqua per fare risultato.»

Per la sfida in casa del Siliqua, mister Ledda avrà a disposizione tutti i propri effettivi. A cominciare dai nuovi arrivati Fanni, Mastromarino, Meloni e Porcu, desiderosi di ben figurare alla “prima” con la San Marco.

Calcio d’inizio domenica 17 settembre alle ore 17.00, al “Comunale” di Siliqua. Arbitrerà Luca Casula di Carbonia, assistito da Annamaria Sabiu di Carbonia e Mattia Farris di Cagliari.

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L’assessorato della Pubblica Istruzione ha apertoi termini per la presentazione delle domande di accesso per i contributi a sostegno delle testate quotidiane e periodiche esclusivamente on line. Beneficiari dell’avviso sono le testate quotidiane e periodiche esclusivamente on line costituite, in qualsiasi forma giuridica, entro l’anno precedente a quello in cui è richiesto il contributo e che abbiano regolarmente pubblicato dalla data della loro costituzione, siano state costantemente aggiornate, operino e realizzino almeno il 90 per cento del fatturato nel territorio della Sardegna.
Le domande dovranno pervenire entro il 9 ottobre 2017 preferibilmente tramite (Pec) all’indirizzo: pi.cultura.sarda@pec.regione.sardegna.it .
In alternativa, la domanda potrà essere inviata tramite raccomandata A/R al seguente indirizzo:
“Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport – Direzione Generale dei Beni Culturali – Servizio Lingua e Cultura sarda Editoria e Informazione – viale Trieste n. 186 – 09123 Cagliari”. 

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E’ stato compiuto un altro passo avanti verso il recupero e la valorizzazione dei beni ex minerari del Sulcis Iglesiente, nel corso di un incontro, svoltosi nella sede della Presidenza della Giunta regionale, tra i sottoscrittori dell’Accordo di programma per la riqualificazione del sito della Laveria La Marmora.
La soprintendenza del MIBACT ha comunicato ufficialmente che la prima fase, cioè la messa in sicurezza d’emergenza, si è conclusa positivamente. Ora partiranno le fasi successive che porteranno al recupero definitivo del bene, uno dei gioielli del patrimonio di archeologia industriale della Sardegna. Oltre al recupero degli edifici della Laveria, è previsto un intervento sull’approdo, la discenderia e la sentieristica.
Questo consentirà di rendere accessibile il sito sia da terra che da mare. Passi avanti anche sul progetto di riuso del bene, definito “Museo di se stesso”: sarà verificata la possibilità di riqualificare altri spazi per offrire ulteriori servizi ai visitatori. Si procederà, dunque, alla redazione del progetto preliminare che sarà oggetto di discussione del prossimo tavolo tecnico. Gli interventi sono il frutto della positiva collaborazione tra diversi soggetti che stanno operando fattivamente, ognuno nel proprio ambito di competenza, per il recupero del sito. Il coordinamento è stato assunto dalla soprintendenza archeologica di Cagliari, le risorse sono state messe a disposizione interamente dal Parco Geominerario, mentre la stazione appaltante è la provincia del Sud Sardegna.
L’ARST, infine, fornirà il supporto tecnico per la realizzazione di un sistema di trasporto passeggeri su rotaia, compatibile con il contesto storico e paesaggistico del sito monumentale. Il Parco Geominerario, oltre che finanziatore dell’intervento, sarà anche il gestore del bene insieme al Comune di Iglesias e IGEA.
 

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E’ stato presentato questa mattina, nella sala biblioteca del Teatro delle Saline, il progetto “Residenze artistico-creative in Sardegna”. Ai lavori hanno preso parte Lelio Lecis, direttore artistico della compagnia Akròama, Andrea Dettori, Capo di gabinetto dell’assessorato regionale della Cultura, Marina Mura, direttore amministrativo dell’Akròama, il regista portoghese Rui Madeira e gli attori della compagnia negli abiti di scena e sui trampoli.

«È una residenza artistica, un grande progetto di costruzione di uno spettacolo possibile, che sarà pronto alla fine del percorso laboratoriale» dice Lelio Lecis.

Coinvolgere giovani allievi sardi ma anche provenienti da altri paesi europei ed extraeuropei come Polonia, Austria, Argentina e Spagna. Oltre a Lelio Lecis che è il regista dello spettacolo, verranno coinvolti altri maestri come Raimondo Guarino, docente al DAMS di Roma (università Roma 3), Pino Di Buduo del Teatro Potlach, il miglior esperto di teatro di strada, Rui Madeira regista portoghese specializzato in messinscene in spazi di valore architettonico e artistico.

Oltre a ciò è prevista la partecipazione di attori come Lea Gramsdorff, Simeone Latini, Tiziana Martucci nel ruolo di docenti ma spesso anche interpreti.

«Il progetto sulle residenze è un ottimo esempio di multidisciplinarietà artistica diffusa», ribadisce Andrea Dettori, Capo di gabinetto dell’assessorato regionale alla cultura.

Saranno inoltre coinvolti due attori nazionali quali Valentina Capone e Andrea Cosentino nel ruolo di docenti ma anche attori nello spettacolo “Farsa nera”, ispirato ai fatti tragici di cronaca di Erba, in rapporto con un Macbeth contemporaneo.

I luoghi di residenza saranno Desulo (22 settembre), Lula (23), Dorgali (24), Meana Sardo(25), spazi del Parco di Molentargius, Teatro delle Saline e quartieri di Cagliari.

La filosofia del progetto vede la Regione che con la partecipazione di fondi europei, finanzia la realizzazione degli spettacoli. La storia è il know-how dell’ Akròama, con la sua capacità di diffusione degli spettacoli conduce dalla produzione in residenza” alla distribuzione sul territorio nazionale e Europeo dei progetti prodotti.

 

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Dopo la pausa estiva, riprendono al Conservatorio di Cagliari, gli appuntamenti con le “32 Sonate per pianoforte” di Ludwig Van Beethoven, una delle più importanti raccolte della letteratura pianistica.  

Dal 22 settembre al 22 dicembre in nove distinti incontri saranno ripercorse altre 10 sonate (sino all’opera 90), quelle scritte dal grande compositore tedesco tra 1802 e il 1814.

Come di consueto le sonate saranno eseguite dagli stessi studenti del Conservatorio, e in qualche occasione dai suoi docenti. Ciascun appuntamento musicale sarà introdotto da un’analisi storica e critica a cura del maestro Mario Carraro.

Il ciclo di incontri (tutti in programma nell’Aula Magna del Conservatorio alle 18.00) si apre il 22 settembre con la prima delle tre sonate Op. 31, scritte da Beethoven in un momento di grande pienezza inventiva. Protagonista sarà il Maestro Francesco Giammarco. Si prosegue il 29 settembre, con Noemi Mulas che affronterà la seconda, mentre il 6 ottobre sarà di fronte al pubblico Francesco Ghiglieri, che eseguirà la terza.

Si va avanti sino al 22 dicembre, serata in cui, con la Sonata op. 90 calerà il sipario su questa nuova tranche di appuntamenti.

Figura chiave della musica colta ottocentesca, Beethoven scrisse le sue Sonate per pianoforte tra il 1795 e il 1822. Inizialmente i brani non costituivano un insieme unico, tuttavia oggi fanno parte delle più importanti collezioni dell’intera letteratura pianistica.

Per gli studenti di pianoforte le sonate del genio tedesco sono parte fondamentale del loro percorso formativo.