20 November, 2024
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Domani, venerdì 15 settembre 2017, alle ore 10,30, nel “Piazzale Silvio Olla” della Caserma “S. Pisano” di Teulada, sede del 1° Reggimento Corazzato e del 3° Reggimento Bersaglieri, alla presenza del Comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, Generale di Divisione, Giovanni Domenico Pintus e di tutte le autorità civili e militari del Sulcis Iglesiente, verrà celebrato, con una breve cerimonia militare l’81° anniversario della costituzione del 1° Reggimento Corazzato, nel corso della quale verranno rivissute la storia e le imprese del reggimento.

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Il dibattito sulla riforma della rete ospedaliera è sempre più acceso alla vigilia dell’approdo del testo in Consiglio regionale per l’approvazione definitiva.

«Prendiamo atto delle difficoltà della maggioranza sul disegno, visti i continui rinvii e i dissensi delle autonomie locali – attaccano Pietro Pittalis ed Edoardo Tocco, rispettivamente capogruppo e consigliere regionale di Forza Italia –. In questo clima di incertezza  che aleggia  sul futuro della sanità sarda auspichiamo che i presidi ospedalieri del Nuorese, dal Nostra Signora della Mercede di Lanusei sino al San Francesco di Nuoro e al San Camillo di Sorgono, vengano salvaguardati, evitando così il depotenziamento dei servizi sanitari indispensabili per la salute dei cittadini, viste anche le condizioni di alcune strade di collegamento per i poli sanitari di Sassari ed Olbia, che rendono difficile trasportare anziani e pazienti con patologie croniche negli altri ospedali del territorio.»

«Vigileremo e daremo battaglia – concludono Pittalis e Tocco, entrambi componenti della commissione salute dell’aula di via Roma – affinché i territori dell’interno dell’Isola non vengano sviliti, con la desertificazione dei servizi sanitari che possa eventualmente essere decisa da futuri atti aziendali, con una particolare attenzione a distretti sanitari fondamentali come quello di Siniscola. Il depotenziamento del poliambulatorio costituirebbe, infatti, un salto nel buio rispetto alle richieste di un vasto bacino di utenza che si allarga da Siniscola a Posada sino ad arrivare ad Orosei. E’ necessario – concludono Pietro Pittalis ed Edoardo Tocco – si tuteli il diritto alla salute di un compendio che abbraccia circa 45 mila residenti, a cui si somma il movimento vacanziero ospite di alberghi e seconde case durante la stagione estiva, con la moltiplicazione dei residenti nei mesi tra giugno e settembre.»

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Si è svolto oggi, a Cagliari, un incontro organizzato dall’assessorato regionale dell’Industria per illustrare i dettagli del Piano sulla mobilità elettrica, per il quale la Giunta nel giugno scorso ha stanziato 15 milioni di euro.
Sul progetto c’è forte interesse da parte delle imprese, delle case automobilistiche e delle associazioni di categoria nei confronti del Piano, uno dei cardini del Piano Energetico Regionale già in fase di attuazione. Lo hanno confermato i rappresentanti delle aziende più importanti del settore presenti all’incontro.
«Il Piano, uno dei primi in Italia di questo genere, incassa il gradimento degli operatori del settore: gli interventi previsti, infatti, mettono la Sardegna all’avanguardia nel campo della mobilità sostenibile e nelle azioni da attuare per ridurre le emissioni di CO2 e salvaguardare l’ambiente – ha commentato l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras -. Abbiamo voluto sentire il parere delle imprese e degli enti pubblici perché il Piano, attualmente in fase di redazione, è sempre migliorabile e suscettibile di variazioni. Abbiamo tutti un obiettivo comune: fare della Sardegna una regione sempre più green e attenta alle esigenze ambientali. Lo stanziamento di 15 milioni è il primo di una serie di interventi sui quali concentreremo le nostre azioni in futuro. Costruiremo le infrastrutture, le colonnine di ricarica lungo le strade principali, nei territori con maggiore densità abitativa e sperimenteremo progetti pilota a La Maddalena e Carloforte, centri turistici che ben si prestano a testare i nostri interventi. Uno degli obiettivi è stimolare il mercato che, in prospettiva è in linea con quanto accade in molti paesi del Nord Europa, è destinato a crescere in misura esponenziale nella transizione dalla mobilità tradizionale a quella elettrica.» 
«Con questo primo Piano stiamo ponendo le basi per assecondare diverse esigenze – ha aggiunto l’assessore Piras -. Da un lato, veniamo incontro alle necessità legate all’equilibrio tra sviluppo economico e tutela ambientale, dall’altro, cogliamo l’opportunità di tenere il passo con le innovazioni tecnologiche che, grazie alle smart grid e alle smart city, trasformeranno molto presto il nostro modo di vivere.»
Le risorse del Piano, che è solo un pezzo della strategia della Regione sulla mobilità sostenibile, saranno utilizzate, oltre che per realizzare le infrastrutture, per favorire l’acquisto dei veicoli elettrici da parte di operatori privati, in particolare le compagnie di taxi, le imprese di trasporto e di noleggio, le strutture alberghiere e turistiche e le società di gestione di porti e aeroporti.

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La Nasa in Sardegna per seguire le fasi finali di una delle più importanti missioni aerospaziali di sempre: domani la sonda Cassini si tufferà dentro Saturno, dopo averne attraversato gli anelli e fino a perdere il segnale concludendo così la sua missione ventennale. Al centro dell’attenzione internazionale il Radiotelescopio di San Basilio: i segnali radio della sonda verranno captati proprio in Sardegna dal Sardinia Deep Space Antenna (Sdsa). Ingegneri e dirigenti della Nasa, guidati dal deputy director di Nasa Scan Badri Younes, sono stati ricevuti oggi dal vicepresidente della Regione Raffaele Paci insieme al presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) Nicolò D’Amico, al portavoce del presidente di Agenzia Spaziale Italiana (Asi) Andrea Zanini, al delegato del rettore dell’Università di Cagliari Massimo Vanzi.
«Siamo molto orgogliosi del ruolo della Sardegna a livello mondiale in una missione così importante, a conferma delle grandi professionalità su cui possiamo contare. La presenza della Nasaoggi qui da noi dimostra che abbiamo fatto bene a credere come Giunta nelle potenzialità dell’aerospazio: continueremo a sostenerlo, sempre più convinti che in questo settore la nostra regione possa collocarsi in una posizione di vera e propria eccellenza – dice Raffaele Paci -. Siamo una piccola isola, dobbiamo stare nei network internazionali di ricerca, di innovazione, di sviluppo, di formazione del capitale umano. E questo significa anche avere prospettive in termini di sviluppo e occupazione: per le professionalità che lavoreranno proprio a San Basilio, per tutte quelle che gravitano nel settore aerospazio e anche in termini di attrazione di investimenti, con le imprese che iniziano a insediarsi qui da noi, ricordiamo l’investimento di Avio a Villaputzu. Continueremo a sostenere con forza e convinzione questo settore, con una piattaforma di valenza internazionale che coinvolge imprese, università e centri pubblici di ricerca.»
Dopo aver sfrecciato per sei mesi fra gli anelli di Saturno, la sonda Cassini è ora vicinissima al “suo” pianeta che aveva già raggiunto13 anni fa. Adesso è pronta a tuffarsi nell’atmosfera giallastra del pianeta degli anelli: sarà una discesa rapidissima, il cui inizio è previsto poco prima delle 14 di domani. Tutto durerà una manciata di minuti, ma sarà un gran finale degno di una missione storica, nella quale l’Italia ha avuto un ruolo di primo piano. L’Asi ha infatti organizzato la missione al fianco di Nasa, Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Inaf. All’interno di questo importante network internazionale di ricerca si inserisce il Radiotelescopio di San Basilio che diventa parte integrante del Deep Space Network della Nasa e fornirà servizi di comunicazione e navigazione anche per le sonde interplanetarie europee, specializzandosi in particolare per quelle marziane, in vista della Human Exploration del pianeta.
«L’attenzione che la Nasa pone alle performance del radiotelescopio Srt e dei nostri laboratori di sviluppo aprono grandi prospettive e sono indicative dell’eccellenza accademica e scientifica che esiste in Sardegna – sottolinea il presidente Inaf D’Amico -. È il risultato di un investimento che nasce da lontano fatto da Asi, Inaf, Miur, dalla Regione Sardegna con tantissima attenzione e con il forte coinvolgimento dell’Università di Cagliari. Questa è un’iniziativa densa di prospettive per il territorio e siamo sicuri che avrà un grande successo». 
Prevedono il rafforzamento delle dotazioni strumentali e umane che permetteranno, entro il 2020, la piena capacità operativa del Sdsa nel fornire servizi completi come stazione per il deep space internazionale, affiancando all’attuale capacità di ricezione in banda X, quella in banda Ka e, a seguito di una opportuna fase di progettazione, la trasmissione nelle bande X e K, quest’ultima specificatamente per la radioscienza. Younes ha poi anticipato che la Sardegna avrà una ruolo di primissimo piano nella prossima missione lunare.

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inizio scuole, assessore Dessena a Bono

Nel primo giorno del nuovo anno scolastico, l’assessore della Pubblica Istruzione Giuseppe Dessena ha visitato l’Istituto Comprensivo di Bono e ha incontrato i ragazzi del Liceo Scientifico, del Tecnico Commerciale e dell’Istituto Professionale per l’Agricoltura. Bono è uno dei Comuni che grazie al progetto Iscol@ promosso dalla Giunta Pigliaru, ha ricevuto un finanziamento di 4 milioni di euro per migliorare la scuola ed innalzare la qualità dell’istruzione. Partecipa, infatti, all’asse 1, “Scuole del nuovo millennio”, che vedrà nascere un nuovo istituto scolastico, a garanzia di una didattica innovativa e al passo con i tempi.
«Un progetto – ha detto l’assessore Dessena, rivolgendosi a studenti, insegnanti e dirigenti – molto complesso che ha richiesto l’impegno di amministratori e numerose figure professionali. Una sfida, che pesa 4 milioni di euro, per zone interne e più periferiche come questa del Goceano, doverosa. Dobbiamo innalzare il livello dell’istruzione per voi ragazzi, per garantirvi un futuro da professionisti competenti, dentro e fuori dall’isola». L’augurio di un sereno e proficuo anno scolastico per il titolare dell’Istruzione, passa infatti «dalle azioni concrete per abbattere la dispersione scolastica, dando avvio a tutti gli interventi in programma». 
Dopo il saluto agli studenti, l’assessore ha incontrato sindaci e amministratori del territorio, nella sede della Comunità montana, per discutere delle esigenze scolastiche e dell’organizzazione in base anche al problema dello spopolamento e al calo dei servizi.

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Asiago

Si svolgeranno da venerdì 15 a domenica 17 settembre, nell’Altopiano di Asiago, le celebrazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale. Saranno presenti l’assessore della Sanità della Regione Sardegna Luigi Arru, e i sindaci di diversi comuni dell’isola. E’ un’iniziativa del Comitato dei Comuni della Sardegna e del comune di Asiago. Quest’anno, infatti, ricorre il centesimo anniversario della Battaglia dell’Ortigara, in cui soldati sardi della Brigata “Sassari” si sono distinti per coraggio e spirito di sacrificio. L’obiettivo è dunque mantenere vivo il ricordo di un momento storico in cui l’isola ha svolto, con i “Diavoli Rossi” impegnati in azioni eroiche, un ruolo fondamentale.
Il 15 settembre, alle 16.30, è in programma, nel Parco delle Rimembranze di Asiago, la deposizione di una corona di alloro presso il Monumento in onore della Brigata Sassari.
Il 16 settembre, alle 10,30, si terrà la cerimonia nel cimitero di guerra di Casara Zebio, alla quale parteciperà anche una folta rappresentanza dei Sindaci dei Comuni della Sardegna dai quali provenivano i soldati della Brigata “Sassari” che nel cimitero hanno trovato sepoltura. Il 17 settembre, alle 10.00, è infine prevista una solenne cerimonia nel Sacrario Militare.
All’iniziativa hanno aderito i comuni di Alà Dei Sardi, Allai, Arbus, Armungia, Arzachena, Benetutti, Bessude, Bolotana, Bonorva, Bortigiadas, Borutta, Bosa, Bultei, Bulzi, Cagliari, Calangianus, Calasetta, Capoterra, Cheremule, Cossoine, Dorgali, Florinas, Fonni, Genoni, Giave, Guamaggiore, Guasila, Ittiri, Lodè, Luras, Macomer, Maracalagonis, Martis, Mores, Muros, Narcao, Nuxis, Nuoro, Olbia, Oristano, Ollolai, Orosei, Orotelli, Osilo, Ploaghe, Pozzomaggiore, Pula, Quartu Sant’Elena, Ruinas, San Nicolò D’Arcidano, San Nicolò Gerrei, San Vito, Sassari, Sedini, Sennariolo, Sennori, Seulo, Siligo, Sindia, Talana, Tempio Pausania, Terralba, Teulada, Tuili, Vallermosa, Sinnai, Villaspeciosa.
Da alcuni anni sull’Altopiano dei “Sette Comuni”, in provincia di Vicenza, è in corso una vasta e importante attività di recupero dei siti storici della Prima Guerra Mondiale. Tra il 1916 e il 1917 nelle Prealpi Vicentine si svolsero alcuni dei fatti d’arme più rilevanti del conflitto italo-austriaco nella Grande Guerra, ai quali la Brigata “Sassari” prese parte ispirando i racconti di Emilio Lussu nelle pagine di “Un anno sull’Altipiano”.
Sono stati inoltre avviati i gemellaggi tra la Brigata “Sassari”, i Comuni sardi di Armungia (paese di origine del capitano Emilio Lussu), Sinnai e Tempio Pausania (Comuni di formazione dei due reggimenti della Brigata “Sassari”, il 151° e il 152° Fanteria), e i Comuni veneti di Asiago e Foza.

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E’ stato presentato presso il MEM (Mediateca del Mediterraneo) di Cagliari l’evento “Mama Sardigna, Artistas pro sa Terra“, un progetto che vede impegnati artisti, sponsor, tecnici, partner che supportano la realizzazione della manifestazione.

Paolo Frau, assessore della cultura del comune di Cagliari, si ritiene molto soddisfatto per l’iniziativa proposta con il fine di salvaguardare l’ambiente attraverso la raccolta di fondi per la realizzazione di una nuova area verde che andrà ad accentuare la bellezza e la qualità della vita nella zona che si sceglierà di intervenire.

Giuseppe Pulina, Amministratore Unico Agenzia Forestas ha detto che in Sardegna ci sia un forte squilibrio nelle zone urbane rispetto alle zone extraurbane nel rapporto uomo/alberi ed ha aggiunto: «Occorre quindi intervenire affinché ci siano più alberi nelle città, non solamente perché creano bellezza ma perché offrono i servizi ecosistemici necessari».

Scopo della manifestazione è la raccolta di fondi destinati al rimboschimento in alcune aree simboliche della Sardegna.

Alberto Filippini, Presidente Assocazione Sardos ha evidenziato con fermezza che uno degli obiettivi dell’associazione Sardos è proprio quello di sensibilizzare i sardi sui problemi ambientali. «L’idea è stata quella di dare un piccolo segnale per poter intervenire nelle zone danneggiate dagli incendi» ed ha aggiunto con grande soddisfazione: «Tutti hanno aderito al progetto, dimostrando che unendosi si è più forti e si può fare qualcosa di utile e vero per la Sardegna».

L’idea dell’associazione SARDOS, che coordina l’organizzazione, è stata accolta e fatta propria da ISDE – Medici per l’Ambiente Sardegna, WWF, Italia Nostra, Gruppo d’Intervento Giuridico, Consulta Ambiente e Territorio della Sardegna, Consulta ATE (Ambiente, Territorio, Energia), Associazione “Aria noa”, Comitato per la Riconversione della RWM di Domusnovas, Non Solo Ippocrate, FederParchi, MedSea, Sardarch. Patrocinio del comune di Cagliari e della Agenzia Forestas.

Il comune di Cagliari ha concesso l’Arena Grandi Eventi Sant’Elia per questa manifestazione che si terrà venerdì 15 settembre e che vede coinvolti artisti e organizzazioni. Spiccano nomi importanti come il grande artista sempre in prima linea per quanto riguarda temi sociali e politici della nostra terra “Piero Marras” e i “Tazenda” amatissimi dal popolo sardo.

Partecipano le Scuole in coro-Studium Canticum, Paolo Carrus ensemble, Arrogalla e Giacomo Casti, Non solo Ippocrate, Andrea Andrillo, Elio Arthemalle e Mohamed Kambaliba, Claudia Crabuzza, Tenores di Neoneli, Armeria dei Briganti, Cinquetto, Maria Giovanna Cherchi, Rossella Faa, Nicola di Banari, Chiara Effe, Joe Perrino e Veronica Mereu, Fàulas, Dr. Drer & CRC Posse, Bujumannu, Sista Namely, Brinca.

Gli sponsor che sostengono l’evento sono: E.JA energia SpA, Ucnet, Birdi, Abclex, Primavera Sulcitana, Sardinia is my life. Mediapartner Ejatv, Inoke, Emmeffe comunicazione, Unica Radio, Radio Sintony. Sponsor tecnico: Rockhouse, Compagnia Cantante.

Alessio Satta, Consulta Ambiente e Territorio della Sardegna, ha aggiunto: «Mama Sardigna vuole lanciare un forte messaggio attraverso la musica, sensibilizzare le persone sui problemi relativi agli incendi ma anche affrontare tematiche diverse affinché si possa riflettere su problemi attuali come lo spopolamento nei paesi della Sardegna».

Davide Corriga, sindaco di Bauladu, ha ricordato che la cultura è fondamentale per lo sviluppo e la crescita dei nostri Comuni ed eventi come questi che richiamano tematiche importanti hanno lo scopo proprio di veicolare la cultura.

Piero Marras, artista, è intervenuto inizialmente con un tocco poetico «c’è la voglia di scoprire un po’ di musica nell’ambiente e questa sensibilità va scoperta a largo raggio. Partecipare a qualcosa che cerca di stimolare le coscienze per qualcosa di diverso, ma soprattutto per cercare verità» ed ha proseguito con toni decisi «stiamo vivendo una situazione drammatica che vede una forte crisi del territorio. E’ il momento di agire e la mia adesione significa lanciare un grido di dolore vero, perché mi sento davvero coinvolto.»

Piero Marras ha denunciato inoltre la mancanza di trasparenza ed ha aggiunto: «Viviamo un bel momento nello sport, attendiamo trasparenza nelle vicende che coinvolgono la società del Presidente del Cagliari Calcio, la giustizia farà il suo corso e io vorrei trasparenza su questo e in tutte le cose.»

Tore Cubeddu, direttore artistico, ha conclusp ringraziando tutti gli artisti, le associazioni e gli sponsor in particolare ha sottolineato «la presenza di aziende quali Ucnet srl di Elmas ed E.JA energia Spa di Cagliari, sponsor ufficiali di questo evento, confermano che esistono aziende sarde che stanno progettando piani d’azione per la sostenibilità ambientale».

A breve partirà l’evento Eneroad che vede come protagonista il mondo della mobilità sostenibile. Un progetto con la finalità di rispondere a tutte le curiosità sul mondo della mobilità elettrica. E.JA energia installerà in tutta la Sardegna 15 torrette di ricarica per le autovetture a trazione elettrica.

Hanno concluso la presentazione dell’evento i presentatori della serata: Matteo Bruni e le Lucido Sottile, con battute scherzose e tanta energia.

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L’Amministrazione comunale di Iglesias ha pubblicato un avviso pubblico per l’acquisizione di manifestazioni di interesse a partecipare alla procedura per la gestione del Teatro Electra.

Le domande dovranno pervenire entro le ore 18.00 del 14 ottobre 2017.

Bando e modulistica sono disponibili sul sito istituzionale del Comune (www.comune.iglesias.ca.it).

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E’ durissimo il giudizio espresso dal sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, fino a due giorni fa vicepresidente del Consiglio regionale, sulla riforma della rete ospedaliera approvata lo scorso luglio dalla Giunta Pigliaru e dalla prossima settimana al vaglio del Consiglio regionale per l’approvazione definitiva.

«Ora che il documento sul Riordino della rete ospedaliera è stato definito ed è pronto per approdare in Consiglio regionale per la definitiva approvazione, senza timore di smentita possiamo affermare che la Sanità del Sulcis Iglesiente ne esce con le ossa rotte – attacca Ignazio Locci -. I servizi sanitari intesi come prestazioni garantite a tutti i cittadini, soprattutto, alle fasce deboli, sono ormai un lontano ricordo. Questa riforma, infatti, ci dice chiaramente che soltanto i cittadini facoltosi potranno permettersi, pagando, una sanità rispondente alla domanda di salute. Tutti gli altri saranno costretti a subire le pene dell’inferno, confrontandosi con un sistema malato che di fatto non esiste più. I presupposti che, secondo l’assessore della Sanità Luigi Arru ed il super manager Fulvio Moirano, avrebbero dovuto ispirare la riforma (caratteristiche dei territori, densità abitativa, viabilità, etc.) sono stati tutti disattesi. Il risultato è un taglio generalizzato dei servizi che non tiene conto di nulla, né del territorio del Sulcis Iglesiente, né della densità abitativa, figuriamoci se si cura dei diritti dei cittadini. E ciò che più stupisce è che questa “riforma farsa” arriva con il beneplacito di quella parte politica che da sempre si riempie la bocca di enunciazioni sul sostegno dei più deboli e promette maggiore attenzione verso i cosiddetti ultimi.»

«Il Sirai di Carbonia e il CTO di Iglesias, che insieme dovrebbero costituire un ospedale di Primo livello, sono solo una brutta copia di quello che dovrebbe essere un vero ospedale di Primo livello. I reparti di Laboratorio, Trasfusionale, Otorino, Farmacia, Fisioterapia, Professioni sanitarie, sono stati infatti tutti ridimensionati, di fatto tagliati – aggiunge Ignazio Locci -. Attenendoci sempre ai documenti ufficiali, scopriamo che, al contrario, all’ospedale di Lanusei hanno conservato tutti i primariati, sebbene inizialmente i progetti fossero ben diversi. Evidentemente hanno prevalso logiche politiche a noi sconosciute, mentre nel Sulcis la mannaia del duo Arru-Moirano è stata semplicemente spietata. Il Riordino prospettato da Arru avrebbe dovuto mettere in relazione gli ospedali con le strutture territoriali. Ma le Case della salute e l’Ospedale di Comunità (il Santa Barbara di Iglesias) di fatto non esistono, sono rimaste solo le dichiarazioni di principio. Ma non finisce qui, perché a monte c’è il fatto che l’ASSL Carbonia funziona malissimo: chi la amministra non conosce minimamente il territorio; non esiste più alcun rapporto di confronto tra sindaci e struttura, nonché tra medici e struttura; il personale sanitario non ha più punti di riferimento.»

«Come sindaco di Sant’Antioco faccio un appello ai colleghi del territorio affinché ci si riunisca quanto prima nell’ambito della Conferenza Socio-sanitaria, con lo scopo di portare all’attenzione dell’ATS Sardegna i gravi problemi che insistono sul sistema locale. Purtroppo, ho scarsa fiducia sulla possibilità che possano ascoltare le nostre legittime rivendicazioni (anche il Cal si è aggiunto al lungo elenco di quanti hanno bocciato il Riordino, e in tutta risposta Luigi Arru ha fatto sapere che procederà comunque), ma cercheremo di fare il possibile per salvare la Sanità nel Sulcis Iglesiente. Non vogliamo essere costretti – conclude il sindaco di Sant’Antioco – a raggiungere il capoluogo tutte le volte che risultano necessarie cure mediche.»

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Dal 19 settembre, per quattro giorni, i notai si asterranno dal lavoro. La decisione di bloccare l’attività è stata presa dal SISN Sindacato Sociale Notarile per protestare contro la legge annuale sulla concorrenza, che determina un artificioso e pericoloso raddoppio delle sedi notarili (già oggi oltre mille sono vacanti), sganciato da ogni riferimento al tessuto economico dei luoghi in cui il notaio opera; verrà meno la certezza, essenziale per la funzione pubblica notarile, che il notaio possa sostenere le spese di gestione dello studio per poter eseguire adeguatamente l’incarico affidatogli dalla legge.

«Questo ingiustificato aumento è idoneo a determinare non solo il fallimento economico di molte sedi notarili (il comparto occupa circa 35.000 dipendenti) ma soprattutto – si legge in un documento del SISN – la “fuga” dei notai verso le zone più prospere del Paese e la prevedibile desertificazione dei servizi notarili nelle zone economicamente disagiate.»

«E’ la prima volta nella storia – spiega il presidente del SISN Edoardo Mulas Pellerano – che un sindacato notarile indice l’astensione dal lavoro. La nostra protesta è a garanzia dell’interesse pubblico: il numero programmato delle sedi notarili, dislocate con equilibrio economico anche nei luoghi più disagiati e poveri della Nazione, assicura la prestazione di un servizio fondamentale a vantaggio di tutti i cittadini, senza distinzione di residenza geografica e di classe sociale. Temiamo inoltre che il concorso pubblico notarile venga reso meno severo per l’inesistente necessità di nominare nuovi notai. Le nuove norme rischiano di incidere sul sistema-notariato italiano, tanto imitato nel mondo, e sulla sicurezza delle contrattazioni dei cittadini. I notai sono al servizio del Paese e, in quanto attributari di una funzione pubblica – conclude Edoardo Mulas Pellerano -, per essi non può valere la concorrenza economica tipica delle imprese.»