18 July, 2024
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E’ stato presentato oggi a Roma il nuovo Master in Pedagogia Familiare INPEF. Non si tratta esclusivamente di un percorso formativo; la notizia, infatti, è che il lavoro scientifico intorno alla Pedagogia Familiare, nata in maniera pionieristica molti anni fa grazie alla intuizione italiana di Vincenza Palmieri, continua ad articolarsi e ad evolversi sempre di più, a seguito di stimoli da parte di tutti coloro i quali in questi anni hanno lavorato nell’ambito della Pedagogia Familiare.

I Pedagogisti Familiari ANPEF, dunque, che hanno messo in pratica e standardizzato i primi modelli operativi e criticamente hanno portato novità anche in ambito progettuale e contenutistico ma grazie anche alle sollecitazioni interne da parte degli studenti che, nel corso degli anni, hanno frequentato il master e hanno presentato interessanti istanze in tal senso.

L’ultimo Congresso Internazionale tenutosi a Montecitorio – con la partecipazione di rappresentanti ONU, testimonial dei Diritti Umani, esponenti del Governo, missionari africani, accademici internazionali – ha, poi, aperto nuovi, originali filoni di ricerca scientifica. Pertanto gli studi, ampliandosi, hanno dato modo ulteriormente di rendere il programma sempre più aderente alla ricerca scientifica e, contemporaneamente, in costante contatto con i bisogni del territorio e della società tutta.

A questo non possiamo non aggiungere anche l’evoluzione legislativa e giurisprudenziale al riguardo, grazie alla Legge 4/2013, che ha organizzato le nuove libere professioni ma ha anche fissato una serie di paletti a garanzia degli utenti del servizio e degli stessi professionisti. 

Tale cambiamento legislativo – assieme all’istituzione dei Registri Nazionali, alla formazione continua, all’attestazione di qualità e a tutti i servizi previsti o prodotti dagli stessi professionisti – rende questa scienza sempre più attuale.

Inoltre – possiamo dire con una punta di orgoglio – a differenza di altre scienze che rimangono statiche a tal punto da rappresentare l’archeologia dei modelli interpretativi e di intervento sui bisogni della persona e della società, la Pedagogia Familiare si connota come una Scienza in crescita, che tiene conto dell’evoluzione sociale, dell’organizzazione economica, dei cambiamenti economici e geografici che stanno investendo la nostra società.

E, soprattutto, tiene conto delle nuove fragilità delle famiglie che sono portatrici di quei bisogni su cui il Pedagogista Familiare va ad intervenire. Non dimentichiamo le famiglie “oncologiche”, le famiglie che hanno subito degli allontanamenti, le famiglie adottive, le famiglie multirazziali, multiproblematiche che sono a loro volta il cuore della ricerca.
Per questa ragione, il prodotto culturale in uscita va ad assumere una cornice su cui siamo sempre pronti a continuare a regalare riflessione ma anche buone pratiche.
Lo scopo trasversale rimane, infatti, sempre lo stesso: la difesa dei Diritti Umani e dei Diritti dei Bambini attraverso le buone pratiche della Pedagogia Familiare.

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A Monastir, dopo il successo dello scorso anno, sabato 9 settembre, alle ore 21.00, torna a Roccaverde Poolside “Suggestioni Di Moda a Roccaverde”.

Una serata dedicata alla moda con stilisti provenienti da varie località dell’isola, l’evento ospita fashion designer testimonial di una realtà produttiva in Sardegna e dell’artigianato realizzato interamente a mano.

Il défilé si terrà presso i giardini dell’Hotel Palladio, in un incantevole scenario ai bordi della piscina sfileranno eleganti abiti sartoriali, preziose creazioni orafe, scialli ricamati che ripropongono i colori e disegni della nostra tradizione, in passerella 12 bellissime modelle professioniste indosseranno  le creazioni di: Maria Conte, Marinella Staico, Daniele Sitzia, Priama Pili, Monia Taras, Simona Goxhoi.

La serata sarà presentata da Max Sabetta con l’animazione di Alberto e Sakina, fotografia Insoliti Scatti di Carlo Soro, coordinamento Antonio Perra, Hair Style Stile Parrucchieri, Make up Marco Salis.

La serata sarà accompagnata da intrattenimenti musicali, ospiti: Laura Aramu, Rebecca Piras, Arianna Barra, Marianna Contu, Gianna Melis.

L’evento è organizzato dall’associazione “Arte e Moda in Atlante”, in collaborazione con l‘associazione Castello di Batatuli, con l’obiettivo di mettere in risalto il Handmade e di creare una serata all’insegna della moda e del glamour.

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Il NurArcheoFestival torna nel Sulcis, dove domani, sabato 9 settembre, a Portoscuso, nell’antica Tonnara di Su Pranu, Gianluigi Tosto porta in scena, alle 21.30, la “sua” Iliade, altra produzione nazionale in prima assoluta regionale. Tosto (già presente con successo al NurArcheoFestival lo scorso anno con l’Odissea), attore allievo di Orazio Costa, con all’attivo molte esperienze e collaborazioni importanti (ha studiato anche danza moderna), da alcuni anni ha orientato il suo lavoro verso la narrazione e la recitazione poetica, ponendo molta attenzione alla musicalità del verso e della parola e alla loro relazione con la musica arcaica strumentale. In questo contesto rientrano gli spettacoli sui poemi omerici, Iliade e Odissea, e sul poema virgiliano, Eneide, che costituiscono la trilogia “Il Canto e la Memoria”.

Nell’Iliade di Omero (la traduzione utilizzata è soprattutto quella di Vincenzo Monti, forse la più evocativa secondo Tosto), i sentimenti non conoscono mezze misure e da tale integrità scaturisce la struttura netta, decisa, a tinte forti, della narrazione. L’ira di Achille, la superbia e l’arroganza di Agamennone, la celebrazione della potenza dell’esercito greco, la cruenza delle battaglie, lo slancio giovanile di Patroclo, l’eroismo di Ettore, il dolore di Priamo: tutto assume dimensioni epiche e un sapore ancestrale, quasi primitivo, ogni situazione esprime un sentimento nella sua totalità.

La voce dell’attore incarna i personaggi omerici ed esprime emotivamente i ritmi della narrazione. Il suono di guerra del djembé accompagna la lite fra Achille e Agamennone; mazze di ferro ritmano le cruente battaglie fra i due eserciti; il gong annuncia l’intervento sempre decisivo degli dèi; i campanellini indiani fanno emergere dal mare Teti, la madre di Achille, e la innalzano in cielo al cospetto di Giove; la ciotola tibetana evoca il sogno di Agamennone o celebra le esequie funebri di Ettore.

Sempre domani, 9 settembre, ma a Tortolì, nell’area archeologica S’ortali e su Monte, viene proposto il nuovo allestimento de “L’uomo che sognava gli struzzi”, di Bepi Vigna, sceneggiatore, regista e direttore del Centro Internazionale del Fumetto, con la regia di Rita Atzeri. Una coproduzione fra Il Crogiuolo e Nues, il festival internazionale dei fumetti e dei cartoni nel Mediterraneo, che vede in scena Antonio Luciano, i pupazzi di Alessandra Fadda, con le musiche di Marco Argiolas al sax e al clarinetto.

Prima, alle 20.30, viene presentato l’omonimo libro di Vigna, novità editoriale targata Centro Internazionale del Fumetto di Cagliari, illustrato da Giovannella Monaco, in arte GioMo. Dopo l’incontro con gli autori andrà in scena lo spettacolo tratto dal racconto.

Si narra una storia di cento anni fa, quando nel 1910, in piena Belle Époque, in uno sperduto paesino sardo, il maestro elementare Peppino Meloni ha un’idea curiosa: allevare degli struzzi per venderne le piume, molto usate nella moda del tempo per ornare i cappelli e confezionare i boa esibiti dalle dive del teatro. Peppino riesce a realizzare il sogno e per qualche anno gli affari vanno bene, ma poi scoppia la guerra e tutto sembra finire. Meloni è però un sognatore caparbio e così trasforma il suo allevamento in uno “struzzodromo”, dove abili fantini in groppa agli struzzi si affrontano in spericolate ed emozionanti gare. Inizia così un’avventura che porterà Peppino, suo figlio Franceschino, il fantino Periccu, e gli struzzi, a esibirsi nelle principali città europee: Vienna, Parigi, Bruxelles. La forma scelta è quella di uno spettacolo teatrale che, pur con qualche licenza, racconta avvenimenti realmente accaduti e parla di personaggi veri di cui a distanza di tanti anni si è sbiadito il ricordo.
Alle 19 è in programma la  visita guidata al sito di S’Ortali e su Monte a cura della Cooperativa Irei.

Domenica 10 settembre, a Villa Verde, nel complesso nuragico di Brunk’e s’Omu (loc. Mitza Margiani) viene riproposto alle 19.00 Deinas, testo di Clara Murtas e regia di Rita Atzeri.

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E’ indetto un concorso, per esami, a 320 posti di magistrato ordinario. Ma vediamo quali sono i requisiti per essere ammessi al concorso:

a. sia cittadino italiano;

b. abbia l’esercizio dei diritti civili;

c. sia di condotta incensurabile;

d. sia fisicamente idoneo all’impiego a cui aspira;

e. sia in posizione regolare nei confronti del servizio di leva al quale sia stato eventualmente chiamato;

f. non sia stato dichiarato per tre volte non idoneo nel concorso per esami alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda;

g. rientri, senza possibilità di cumulare le anzianità di servizio previste come necessarie nelle singole ipotesi, in una delle seguenti categorie:

1) magistrati amministrativi e contabili;

2) procuratori dello Stato che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;

3) dipendenti dello Stato, con qualifica dirigenziale o appartenenti ad una delle posizioni corrispondenti all’area C,

4) appartenenti al personale universitario di ruolo docente di materie giuridiche in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;

5) dipendenti, con qualifica dirigenziale o appartenenti alla ex area direttiva, della pubblica amministrazione, degli enti pubblici a carattere nazionale e degli enti locali, che hanno costituito il rapporto di lavoro a seguito di concorso per il quale era richiesto il possesso del diploma di laurea in giurisprudenza

6) abilitati all’esercizio della professione forense e, se iscritti all’albo degli avvocati, non incorsi in sanzioni disciplinari;

7) coloro i quali hanno svolto le funzioni di magistrato onorario (giudice di pace, giudice onorario di tribunale, vice procuratore onorario, giudice onorario aggregato) per almeno sei anni senza demerito, senza essere stati revocati e che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;

8) laureati in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un…

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://vittoriocaraglia.wixsite.com/diariolavoro/copia-di-magistrati .

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Un fine settimana ricco di appuntamenti quello organizzato a Stintino dal priore della Confraternita della Beata Vergine della Difesa, Agostino Maddau, in occasione della festa patronale.

Sabato 9 settembre la mattina sarà tutta dedicata ai giochi per i ragazzi. Alle 10.00, al porto Minori, tutti in gara per l’albero della cuccagna a mare. Alle 16.00, invece, saranno protagonisti i bambini con giochi e intrattenimento tutti dedicati a loro. Alle 22.00 l’artista stintinese Beppe Dettori, già voce leader dei Tazenda dal 2006 al 2012, si esibirà in piazza dei 45.

Domenica 10 settembre, alle 11,30, sarà ancora sport con il palio remiero, una vera e propria tradizione per gli stintinesi, in programma nella rada del porto Mannu. Alle 21,30, nella chiesa parrocchiale dell’Immacolata Concezione è in programma il concerto della corale studentesca “Città di Sassari”. Nata nell’autunno del 2014 la corale è diretta da Vincenzo Cossu con il maestro accompagnatore Irene Dore. La corale “Città di Sassari” si caratterizza come il primo coro interscolastico delle scuole superiori della Sardegna.

Attualmente la corale comprende studenti provenienti da otto istituti superiori del territorio: il liceo scientifico “Spano” ed il Liceo scientifico “Marconi” di Sassari, il liceo Canopoleno sempre di Sassari, l’Iti “Angioy”, l’istituto “Dessì-La Marmora e Devilla” di Sassari, il liceo artistico “Figari” di Sassari, il liceo “Castelvì” di Sassari e l’istituto “Paglietti” di Porto Torres.

Durante il concerto, saranno proposte Adiemus di Karl Jenkins, lo spiritual Steal Away, Badde lontana di Antonio Costa, un tradizionale canto africano Hamba Nathi, Stand by me di Ben E. King, Nanneddu Meu, il Medley dal Signore degli Anelli di Howard Shore, poi ancora Hallelujah di Leonard Cohen, Be Like Him di Kirk Franklin e Deus Ti Salvet Maria.

I prossimi appuntamenti sono per sabato 16 settembre, alle ore 19.00, in piazza dei 45, con la sagra del pesce, quindi domenica 17 settembre con la cerimonia dello scambio della bandiera tra uscente e nuovo priore.

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Durissime critiche alla Giunta Pigliaru sulla riforma della rete ospedaliera arrivano anche dal segretario regionale del Partito della Rifondazione Comunista, Giovannino Deriu.

«Da questa Giunta ancora in carica non ci si può aspettare nulla di buono per la Sardegna – attacca Giovannino Deriu -. Ma dal Consiglio regionale sarebbe lecito attendersi un sussulto di dignità, uno scatto di orgoglio. E invece, l’approvazione del piano di riordino della rete ospedaliera in sede di Commissione rappresenta l’ennesima brutta pagina di questa legislatura.»

«Quel che resta della maggioranza di centrosinistra si mostra sempre più refrattaria alle istanze, alle osservazioni, alle esigenze dei territori e del popolo sardo – aggiunge Giovannino Deriu -. Questo piano è concepito da Pigliaru e Arru con criteri ragionieristici e, se approvato dell’assemblea legislativa regionale, è destinato a peggiorare la qualità del servizio sanitario in Sardegna ben lungi dall’intervenire sugli sprechi, sulle inefficienze, sugli apparati clientelari.»

«La manifestazione voluta dalla Rete sarda “Difesa sanità pubblica” e dai Comitati civici territoriali – conclude il segretario regionale del Partito della Rifondazione Comunista – mette al centro il tema del diritto alla salute per tutti i sardi; la lotta va sostenuta fino alla fine.»

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Il capogruppo dell’UDC in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, lancia un nuovo allarme, con una mozione urgente, sul futuro della Portovesme srl e sollecita la Giunta regionale a favorire la realizzazione della nuova discarica, indispensabile per evitare la fermata degli impianti e la chiusura della fabbrica.

«E’ assurdo che possa essere ancora incerto il destino dello stabilimento – sostiene Gianluigi Rubiu -. La questione pareva risolta già lo scorso mese, con lo stoccaggio temporaneo dei residui nel nono argine, per poi passare alla realizzazione del nuovo sito con l’allargamento dell’area di Genna Luas. Martedì scorso l’amara sorpresa, una retromarcia che potrebbe rimettere in gioco tutta la partita – aggiunge Gianluigi Rubiu – con la conferenza dei servizi che ha decretato lo stop ad una soluzione per il trattamento degli scarti di lavorazione. C’è il sospetto che ci sia la volontà di far chiudere l’azienda. Si tratta di un atteggiamento incomprensibile ed illogico. Non vorremmo che la Portovesme Srl fosse obbligata allo smaltimento presso le aziende private. Una strategia ridicola ed ambigua, che potrebbe produrre la fuga della multinazionale. E’ opportuno – conclude Gianluigi Rubiu – che la Giunta trovi una soluzione in grado di evitare l’interruzione dell’attività dello stabilimento e realizzare il nuovo impianto di stoccaggio all’interno dell’area industriale».

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Oggi e domani, al parco Bunnari di Sassari, si tiene la prima festa regionale di Energie per l’Italia. Tore Piana è il coordinatore per la Sardegna del movimento di Stefano Parisi e si sta occupando di sviluppare il progetto politico nell’isola. «Con Energie per l’Italia – spiega Tore Piana – i movimenti civici, come Italia Attiva, trovano un luogo che possano chiamare casa e un’occasione di valorizzazione».

Domani, alle 15.00, sarà presente il fondatore di Energie per l’Italia Stefano Parisi che si confronterà con il senatore di Forza Italia ed ex sindaco di Cagliari Emilio Floris ed il padrone di casa, Tore Piana, sui temi di politica nazionale e regionale compresi, quelli della coalizione di centrodestra, con particolare riferimento alle prossime elezioni regionali nell’Isola

«Oggi – aggiunge Tore Piana – c’è una grande confusione mentre servirebbe un disegno politico forte per far tornare l’Italia a essere un paese prospero. La distanza tra istituzioni e cittadini è drammatica:  Energie per l’Italia si rende conto di questa frattura, ricordiamoci che il 50% degli italiani non vota. Epi chiede la loro partecipazione: sicuramente alle urne, ma anche e soprattutto nel momento di elaborazione della proposta politica.»

«Per questo durante la festa – conclude Tore Piana – ci saranno tre tavole rotonde alle quali si alterneranno le diverse forze politiche e i cittadini potranno interloquire con loro. Sabato si chiuderà alle 15:00 con il fondatore di Epi Stefano Parisi e Emilio Floris (Fi), con loro parleremo dei temi di politica nazionale e del futuro del centrodestra. Venerdì, alle 18.00, i coordinatori provinciali di tutti i partiti di Sassari si incontreranno per ricominciare a dialogare. Sabato mattina alle 12:00, invece, consiglieri regionali di tutte le forze politiche parleranno di sanità, trasporti, agricoltura e turismo e risponderanno alle domande dal pubblico.»

Durante la due giorni, verranno allestiti gazebo dove si raccoglieranno le adesioni al nuovo movimento di Stefano Parisi. Sarà una grande festa popolare con momento di svago, ed esposizione di prodotti locali espressione della tradizione locale che è un pilastro dell’economia sarda e nazionale. Non più coraggiosi potranno iscriversi alla gara di chi beve più velocemente due litri di birra o ammirare i rapaci addestrati al volo e tanta musica a contorno della festa.

Tore Piana.

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E’ durissima la presa di posizione del deputato di Unidos Mauro Pili, ex presidente della Regione, contro la riforma della rete ospedaliera approvata due giorni fa dalla commissione Salute del Consiglio regionale, sulla quale si stanno scatenando opposizioni da forze politiche di opposizione e, soprattutto, dalle amministrazioni locali e dai movimenti organizzati in tutte le province della Sardegna.

«Siamo contro questo devastante piano della sanità pubblica che impone logiche estranee al diritto alla salute e nega i servizi più elementari ai territori più deboli – attacca Mauro Pili –, favorendo una gestione affaristica e clientelare della sanità sarda. Unidos si impegna ad opporsi in ogni sede a questo piano, comprese le aule giudiziarie per tutelare il sacrosanto diritto alla salute dei sardi.»

Mauro Pili ha pubblicato il documento di Unidos che in 15 punti ribadisce la netta contrarietà alla proposta di riorganizzazione della rete ospedaliera sarda.

«È un piano dei poteri forti contro i territori più deboli – sostiene Mauro Pili – una pseudo riforma che taglia servizi e funzioni essenziali per salvaguardare gli affari di Stato e di partito. Occorre attivare un modello di efficienza ed innovazione gestionale in grado di restituire ai medici e ai pazienti il rapporto diretto e puntare alla riscoperta e valorizzazione dei piccoli ospedali che si vorrebbero eliminare.» 

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Apre martedì prossimo BixiNAU, la nuova iniziativa di supporto gratuito del circolo Me-Ti di via Mandrolisai 60 a Cagliari, rivolta agli abitanti dei quartieri di Is Mirrionis/San Michele.

Basata sulla piattaforma de “s’agiudu torrau”, vuole essere uno sportello di quartiere, il punto di incontro tra l’ offerta di volontariato e le esigenze dei cittadini,  in modo da creare  una rete solidale,

BixiNAU prevede tre giorni di apertura settimanale al pubblico (martedì e giovedì dalle 17.00 alle 19.00, mercoledì dalle 10.00 alle 12.00).

Consulenza legale, consulenza sanitaria, lotta agli ostacoli della burocrazia, all’aggressività dei monopolisti dei servizi essenziali, ai rapaci che profittano dell’ignoranza dei consumatori, al semplice ascolto, fino all’istanza politica per i servizi ai cittadini: questi i primi obiettivi di BixiNAU.

Per autofinanziare e presentare BixiNAU il circolo Me-Ti propone una cena casteddaia, sabato 9 settembre, a partire dalle ore 19.00, presso la sede di via Mandrolisai 60. Si potranno gustare, a prezzi popolari, i piatti ed i vini della tradizione culinaria cagliaritana.

Chi si rivolge allo sportello di quartiere, se vuole può sdebitarsi, mettendo a disposizione le proprie capacità o il proprio tempo, o di entrambi.

Entro un mese avremo una mappa delle disponibilità, e chi vorrà potrà chiedere di accedere a quelle disponibilità, creando un circuito virtuoso.

Is Mirrionis/San Michele è un quartiere dove grandissime doti umane e tecniche vengono disperse nell’isolamento e nella disperazione. Vogliamo aiutare il quartiere a ricreare quelle reti sociali esistenti solo in potenza.