18 July, 2024
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Si è svolta questa mattina, presso la banchina n. 5 (cosiddetta nuova banchina traghetti) del porto di Portovesme, la cerimonia del passaggio di consegne al Comando dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Portoscuso. Il tenente di vascello Rocco Chiuri, arrivato due anni fa, per la precisione il 2 settembre 2015, e subentrato al capitano di corvetta Matteo Prantner, ha lasciato il comando della Guardia Costiera al tenente di vascello Paolo Renzi, alla presenza del capitano di fregata Fernando Fanari. Hanno partecipato alla cerimonia, il comandante della Guardia Costiera di Sant’Antioco, tenente di vascello Maria Teresa Ostuni; il comandante della Guardia Costiera di Carloforte Christian Amin; i sindaci di Portoscuso Giorgio Alimonda, di Gonnesa Hansel Cristian Cabiddu, di Buggerru Laura Cappelli; l’assessore del Bilancio del comune di Iglesias Gianfranco Montis; rappresentanze della Polizia locale di Portoscuso, di tutti i corpi delle Forze Armate, dei Vigili del Fuoco, delle Associazioni Nazionali Marinai d’Italia del territorio (con lo scambio di crest tra il presidente dell’ANMI di Portoscuso ed il comandante Rocco Chiuri), dell’Avis di Portoscuso e delle Associazioni di Volontariato di Protezione Civile.

Paolo Renzi è alla seconda esperienza in Sardegna, dopo aver ricoperto alcuni anni fa, dal 2011 al 2014, un incarico alla Direzione Marittima di Cagliari. Rocco Chiuri va a guidare la Guardia Costiera di Gallipoli, nelle Puglie.

 

                                  

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Domani, 8 settembre, a partire dalle ore 21.00, l’ l’Anfiteatro del Parco Urbano di Capoterra ospiterà il concorso “Miss & Mister Baby 2017”

Moda mare, elegante e sportivo, musica e intrattenimento. 

Ospite della serata Cinzia Cingolari con le sue coreografie. 

Sono aperte le iscrizioni, gratuite, e possono partecipare tutti i bambini e le bambine dai 4 ai 10 anni.

L’evento è organizzato da Capoterra 2000, associazione che vanta un’esperienza ventennale nel settore della moda, dello spettacolo e della cultura. 

 

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Riparte il Sardegna Jumping Tour 2017, evento-clou dell’equitazione in programma nell’impianto di Tanca Regia, ad Abbasanta, dal 15 al 17 settembre e dal 22 al 24 settembre. La manifestazione, che attende un pubblico di appassionati e di produttori di cavalli, riservata al cavallo nato e allevato nell’Isola viene organizzata dal comitato regionale Fise, la Federazione italiana sport equestri, e dall’agenzia regionale per l’innovazione in agricoltura Agris.
«La Giunta Pigliaru ha dedicato una nuova attenzione per risollevare il mercato ippico sardo, piuttosto sofferente sia sotto l’aspetto dell’allevamento che della commercializzazione. Sosteniamo finanziariamente questa manifestazione di eccellenza nel nostro disegno di rilancio del comparto, che più di altri, ha bisogno di programmazione» ha affermato l’assessore dell’Agricoltura Pierluigi Caria. Su sua proposta l’Esecutivo aveva approvato il programma annuale di interventi a favore del comparto ippico con una dotazione finanziaria di un milione di euro, trasferita all’Agenzia Agris.

«Nell’azione di rilancio – ha aggiunto l’assessore dell’Agricoltura – contempliamo anche il parametro dell’attrattività turistica e dell’artigianato per il contesto territoriale di pregio dell’Isola e quello della rivitalizzazione delle strutture di Agris che ben si prestano a queste iniziative. Ci auguriamo che sia un’edizione di successo e una valida vetrina per i nostri produttori. Due settimane di permanenza in Sardegna degli animali in gara, infatti, permetteranno ai compratori di entrare in contatto con il mondo dell’allevamento sardo per valutare l’acquisto di esemplari nati e allevati in Sardegna». 
Agris, impegnata in tutte le azioni di impulso all’allevamento e di valorizzazione del comparto, gioca un ruolo di primo piano anche in qualità di co-organizzatore e ospita la manifestazione nei suoi impianti di Tanca Regia, ad Abbasanta.
«L’Agenzia, tra i compiti di innovazione che le competono e ai fini di un programma coordinato di interventi per il rilancio del comparto, porta avanti un programma di selezione finalizzato alle peculiarità e agli obiettivi del sistema allevatoriale della Sardegna. Agris ha tra l’altro sviluppato una buona sinergia con la Fise Sardegna per l’organizzazione e la promozione delle discipline sportive di riferimento, finalizzate anche a verificare gli esiti dei processi selettivi nelle varie discipline», hanno spiegato il direttore generale dell’Agenzia, Roberto Zurru, e il direttore Dipartimento di ricerca per l’incremento ippico, Raffaele Cherchi.
Come nell’edizione passata, infatti, la manifestazione richiama nell’isola cavalieri di prestigio nazionale, patiti del salto ostacoli e il mondo degli allevatori che verificheranno le performance degli esemplari in gara. Il montepremi è di 98.200 euro divisi per due concorsi nazionali ‘6 stelle’ a weekend, con un totale di 60 gare. Inoltre, si disputerà la finale del ‘Trofeo Nuraghe’, riservato ai cavalli nati e allevati in Sardegna con un montepremi di 56mila euro ripartito nelle quattro categorie (4, 5, 6 e 7 o oltre 7 anni), come ha spiegato il presidente del Comitato regionale Fise, Stefano Meloni, presente alla conferenza stampa insieme al responsabile tecnico Gianleonardo Murruzzu.
«Siamo riusciti a fare un trofeo per il cavallo sardo, il Trofeo Nuraghe e se riusciamo a dargli continuità i cavalieri riprenderanno ad acquistare cavalli sardi – ha sottolineato Stefano Meloni -. Negli ultimi anni si sono preferiti cavalli esteri. Un tempo il cavallo italiano era il cavallo sardo. Dobbiamo ritornare a quella situazione: Agris deve riprendere in mano l’allevamento sul solco della selezione sarda tendendo conto degli orientamenti genetici attuali, la Fise deve alzare la competizione per far diventare competitivo il cavallo sardo. Siamo al top nazionale, questo è un concorso a 6 stelle. Se riusciamo a programmarlo per almeno cinque anni possiamo raggiungere gli obiettivi.»

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“Settembre il mese azzurro”, questo il titolo della nuova rassegna teatrale firmata Il Crogiuolo. Parole tratte dal verso iniziale di una nota poesia di Bertolt Brecht, autore caro alla compagnia cagliaritana nella lunga ricerca dedicatagli dal suo storico fondatore, Mario Faticoni; verso scelto, in questo caso, anche per il felice riferimento cromatico che consente un immediato accostamento alle arti visive, richiamato nel sottotitolo della rassegna: il teatro interpreta l’arte visiva. Dal 9 al 30 settembre un cartellone denso di proposte, con alcune, significative, ospitalità nazionali – scelte fra le realtà più interessanti del nostro panorama teatrale – e gli spettacoli (diverse le prime assolute regionali) che si svolgeranno nello spazio Fucina Teatro, alla Vetreria di Pirri, ma non solo: al Museo Archeologico, al Museo delle Cere Anatomiche, nella Galleria Comunale d’Arte di Cagliari.

Per Rita Atzeri, direttrice artistica del Crogiuolo e ideatrice del progetto, la possibilità di portare avanti un’indagine sistematica del rapporto fra teatro e arti visive è iniziata ai tempi della collaborazione con il Centro Culturale Man Ray di Wanda Nazzari.

«Immergersi con il teatro nell’universo dell’arte visiva – sottolinea Rita Atzeri – significa rivedere i codici di quest’arte, offrire allo spettatore un’esperienza inedita, recuperando un aspetto originario del teatro, così come della creazione, da parte dell’artista, della sua opera. Significa, con sensibilità contemporanea, ritrovare i diversi paradigmi dell’espressione artistica, per indagare quella coscienza collettiva a volte percepita come priva d’anima, così lanciata com’è nel suo consumo di immagini, informazioni, emozioni”.

La rassegna “Settembre il mese azzurro” è organizzata da Il Crogiuolo, su idea e progetto di Rita Atzeri, con il sostegno dell’assessorato della Cultura del comune di Cagliari e la collaborazione del Museo Archeologico, dell’Università (Museo delle Cere Anatomiche “Clemente Susini”) e dei Musei Civici di Cagliari.

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Sono passati sei decenni da quando, nel 1957 venne fondata tra i minatori la Fraternità dei piccoli Fratelli a Bindua. Quest’anno la Comunità eremo di Padenghe sul Garda ha deciso di fare un pellegrinaggio nei luoghi dei Piccoli Fratelli in Sardegna. Da Nuoro-Ottana a Bindua, tappa principale assieme a Iglesias e Carbonia, continuando poi con Cagliari. L’obiettivo è quello di ascoltare le testimonianze di amici, passare dove i piccoli fratelli hanno lavorato, condiviso e pregato con la gente e dove hanno costruito delle belle amicizie. L’associazione Amime sosterrà i pellegrini e metterà a disposizione sostegno logistico e supporto per questa tappa sarda.

Durante la presenza, dall’8 al 10 settembre, è prevista una visita alla Chiesa di San Severino (in ricordo di quel primo arrivo dei Piccoli Fratelli del Vangelo Arturo Paoli, Paul Cheval e Marcel Laffage il 4 agosto del 1957) e al Parco Memoriale dei caduti in miniera situato dietro la chiesa. Naturalmente si tratta di un momento particolare e importante che non si limiterà a ricordare chi ha dato un forte contributo alla comunità locale, sia dal punto di vista spirituale, sia dal punto di vista culturale e sociale, ma andrà oltre creando quella sintonia con luoghi differenti uniti da elementi comuni. Un legame che i volontari dell’Associazione Onlus Amime e degli amici dei Piccoli Fratelli sentono e vogliono, in tutti i modi, rinforzare e valorizzare in modo da lasciare una testimonianza importante e significativa anche per le prossime generazioni. 

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Nell’ambito del progetto di Open Innovation di BacktoWork24 e Aprilia Racing, Veranu espone la sua mattonella intelligente e green nella zona Box del Paddock del Gran Premio di Misano, dall’8 al 10 settembre 2017.

Per l’occasione, Veranu ha realizzato una pedana speciale che riporta il logo della startup e i colori Aprilia Racing. Quando i passanti ci cammineranno sopra, questa si illuminerà e comunicherà i dati registrati a un totem che riporterà le informazioni relative al numero dei passi, quantità di energia generata, CO2 risparmiata e prodotta.

Soluzione innovativa a elevato valore aggiunto per la pavimentazione 2.0 che converte, per effetto piezoelettrico, l’energia cinetica dei passi in energia elettrica pulita. La soluzione Veranu, che include servizi IoT, è di facile installazione e si integra perfettamente con ogni tipo di pavimentazione tradizionale poiché si colloca al di sotto, direttamente sul massetto, o sul pavimento già esistente, diventando invisibile agli utilizzatori. Questa proprietà permette l’applicazione anche in zone urbane senza deturpare l’urbanistica. Le prestazioni sono elevate: con un solo passo si può erogare fino a 2 W di potenza; sono sufficienti 20 passi per accendere un lampione a luci LED in una piazza e 10.000 per ricaricare interamente la batteria di uno smartphone (energia media 11.5 Wh). La tecnologia è realizzata con materiali riciclati che abbattono le emissioni di CO2, riducono i costi di produzione e rispondono al fabbisogno energetico dei clienti finali, principalmente aziende pubbliche e private con aree di transito o spazi di aggregazione (piazze, aeroporti, stazioni di treni/bus e uffici). Per ottimizzare il prodotto, vengono implementati componenti IoT sviluppati dal team R&D dell’azienda per garantire l’interfaccia tra il prodotto e il cliente.

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La Camera di Commercio I.A.A. ha pubblicato il bando che prevede la concessione di contributi “de minimis” a sostegno del sistema produttivo territoriale per nuove imprenditorialità e per l’innovazione delle imprese esistenti. A tal fine, destina la somma complessiva di € 450.000,00 per l’annualità 2017, di cui € 250.000,00 per le nuove imprese e € 200.000,00 per l’innovazione delle imprese esistenti.

Il programma ha come scopo la creazione di occupazione stabile di cittadini comunitari che, alla data di pubblicazione del presente bando, abbiano residenza nell’ambito territoriale della CCIAA di Nuoro attraverso l’incentivazione alla creazione di micro-imprese al fine di generare imprenditorialità e attraverso il potenziamento di imprese esistenti.

Il totale degli importi stanziati per le scorse annualità è di € 1.850.000,00. A fronte della consistente somma destinata, i dati relativi alle nuove imprese e ai nuovi occupati, nati grazie ai contributi “de minimis”, sono stati decisamente incoraggianti, con 72 nuove imprese e 137 nuovi occupati.

Il bando ha come obbiettivo il consolidamento e lo sviluppo del tessuto imprenditoriale e si rivolge a tutti coloro che vogliano costituire una nuova impresa o vogliano rinnovare un’impresa esistente, attraverso le agevolazioni e i contributi previsti dal regolamento.

La scadenza per la presentazione delle domande è prevista per le ore 14.00 del 15 settembre 2017.

Per ulteriori informazioni si può consultare il sito della Camera di Commercio di Nuoro alla pagina dedicata: http://www.nu.camcom.it/contenuti/?id=286

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La Regione Molise punta a potenziare gli uffici dei centri per l’impiego con l’inserimento di 53 nuove figure professionali. I concorrenti dovranno avere, come titolo di studio richiesto un qualsiasi diploma di scuola secondaria quinquennale. Ovviamente il concorso è rivolto a tutti i cittadini italiani e non solo a quelli della regione. Ma vediamo nel dettaglio i profili professionali richiesti:

1. profilo professionale “amministrativo contabile”, posizione economica “C1”, presso i Centri per l’Impiego di Campobasso – Termoli e Isernia, di n. 14 unità di personale, di cui n. 12 unità da assegnare ai Centri per l’Impiego di Campobasso – Termoli e n. 2 unità da assegnare al Centro per l’Impiego di Isernia;

2. profilo professionale “tecnico amministrativo”, posizione economica “C1”, presso i Centri per l’Impiego di Campobasso – Termoli e Isernia, di complessive n. 3 unità di personale, di cui n. 2 unità da assegnare ai Centri per l’Impiego di Campobasso – Termoli e n. 1 unità da assegnare al Centro per l’Impiego di Isernia (allegato B);

3. profilo professionale “amministrativo contabile”, posizione economica “D1”, presso i Centri per l’Impiego di Campobasso – Termoli e di Isernia, di n. 36 unità di personale (allegato C).

Per scaricare i bandi completi e i modelli di domanda puoi cliccare quihttp://vittoriocaraglia.wixsite.com/diariolavoro/copia-di-regione-molise .

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La Fondazione di Sardegna ha concluso la valutazione selettiva delle proposte progettuali ricevute dalle scuole dell’obbligo della Sardegna che hanno partecipato al Bando del Progetto Scuola 2017.

L’investimento complessivo della Fondazione relativo a questo Bando è pari a 1 milione e 700.000 euro ed andrà a finanziare complessivamente 168 iniziative, il cui percorso realizzativo sarà oggetto di un’attenta attività di monitoraggio e valutazione.

Si tratta principalmente di progetti didattici innovativi, di ammodernamento delle dotazioni informatiche, tecniche e scientifiche degli istituti e di soluzioni per favorire l’integrazione degli studenti con il mondo del lavoro.

Il processo valutativo ha premiato i progetti che hanno evidenziato la migliore capacità di coinvolgimento dei destinatari, di impatto concreto, di pronta realizzabilità e, sul piano economico-finanziario, di congruità e sostenibilità delle iniziative previste.

Nell’ambito della propria attività istituzionale, la Fondazione di Sardegna, grazie anche alla fattiva collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale, con l’avvio del Progetto Scuola ha inteso offrire un supporto attivo al settore scolastico regionale chiamato ad affrontare vecchie e nuove difficoltà, tra le quali si evidenzia il fenomeno della dispersione scolastica.

Sulla base della risposta positiva da parte del mondo della scuola e del livello quanti-qualitativo delle progettualità espresse, la Fondazione proseguirà anche nell’anno scolastico 2018-2019 il Progetto Scuola, attraverso ulteriori forme di intervento.

L’elenco dei progetti ammissibili è consultabile nel sito www.fondazionedisardegna.it .

La sede della Fondazione di Sardegna a Sassari.

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Il SISN – Sindacato Sociale Notarile, firmatario del Codice di Autoregolamentazione delle Astensioni Collettive dalle Funzioni e/o dalle Attività svolte dai Notai (Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana Serie Generale n. 233 del 7/10/2016), ha proclamato l’astensione collettiva dei notai dalle loro funzioni.

«L’articolo 4 della legge 16 febbraio 1913 n. 89 prevedeva che ad ogni sede notarile corrispondesse una popolazione di almeno 7.000 abitanti ed un reddito annuo di almeno 50.000 euro di onorari professionali – spiega Edoardo Mulas Pellerano, presidente del SISN Sindacato Sociale Notarile -. Tale minimo reddito è stato oggi abrogato con il provvedimento in oggetto.

La norma originaria non tutelava l’interesse del singolo notaio ad un guadagno minimo garantito, bensì l’interesse pubblico:

– al corretto esercizio della funzione notarile (il notaio deve essere incorruttibile, giacché a lui sono affidate dall’ordinamento funzioni pubbliche essenziali, quali tra le altre l’esazione delle imposte da versare allo Stato);

– alla regolare distribuzione ed effettiva occupazione delle sedi notarili in tutto il territorio nazionale (anche in quei luoghi geografici ad economia depressa che sarebbero poco appetibili per l’esercizio della funzione pubblica per l’esiguo numero di atti ordinariamente richiesti al notaio).

Le sedi notarili devono essere dislocate anche nei luoghi più remoti, disagiati e poveri della Nazione, in modo tale da assicurare la prestazione di un servizio pubblico fondamentale, che deve essere a vantaggio di tutti i cittadini, senza distinzione di luoghi di residenza geografica e di classe sociale.»

«Per la legge notarile (quanto alla norma oggetto di abrogazione), pertanto, tanto più le Regioni ed i Comuni sono sviluppati e floridi sotto l’aspetto economico, tanto maggiore deve essere il numero delle sedi notarili loro assegnati, secondo un principio di intuitiva ragionevolezza – aggiunge Edoardo Mulas Pellerano -. In mancanza del criterio economico suddetto (che l’appena approvata legge “Concorrenza” ha abrogato), si determinerà giocoforza un’artificiosa e pericolosa moltiplicazione delle sedi notarili, sganciata da ogni riferimento al tessuto economico dei luoghi in cui il notaio opera e senza alcuna assicurazione che costui abbia alcuna prospettiva di poter sostenere le spese di gestione dello studio e di poter ricavare un guadagno, seppur minimo. In conseguenza di tale modifica legislativa, le zone più remote del Paese saranno di fatto abbandonate e si accentuerà la loro deriva di sottosviluppo economico.»

«Il dato reddituale connesso a ciascuna sede notarile attribuiva alla funzione pubblica un connotato sociale e solidaristico, in assenza del quale si verificherà una “fuga” dei notai verso le zone più prospere del Paese e quindi la desertificazione dei servizi notarili nelle zone economicamente depresse – sottolinea ancora Edoardo Mulas Pellerano -. La generale crisi economica e la riduzione di svariate competenze in capo ai notai hanno già fortemente compromesso la tenuta del sistema notarile (circa il 70% dei notai italiani riporta un reddito pari allo stipendio di un quadro intermedio senza particolari responsabilità; di questi, circa il 25% ha un reddito che consente a malapena di sostenere le spese di studio, e solo una ristretta minoranza gode di guadagni così elevati da sollevare di molto la media statistica dei redditi notarili aggregati); ciò senza tener conto degli elevati costi di gestione di uno studio notarile.

Tenuto conto di questi dati oggettivi, sarà davvero difficile sopportare, senza danni sistemici, ulteriori aperture nel numero dei notai, a meno di una sostenutissima ripresa economica e dell’attribuzione di nuove competenze alla categoria. Oltre alla desertificazione notarile di vaste zone depresse, si prevede come concreto il rischio di vero e proprio fallimento economico di molti Notai della Repubblica, con la conseguente ricaduta occupazionale – circa 35.000 addetti nel comparto – e, per altro verso, il rischio di sostegno alla sciagurata organizzazione imprenditoriale/capitalistica degli studi notarili, fonte di corruttela del tutto incompatibile con l’esercizio della funzione pubblica.»

«Poiché quindi il dato reddituale minimo delle sedi notarili è fondamentale per la buona ed equilibrata fruizione, da parte dei cittadini e delle imprese, della funzione pubblica notarile, il SISN Sindacato Sociale Notarile, quale organizzazione di tutela sindacale dei richiamati interessi settoriali all’interno della categoria e richiamando altresì la propria funzione sociale, proclama l’astensione collettiva dei notai per protestare contro l’approvazione del cosiddetto “DDL Concorrenza”.

L’astensione – conclude Edoardo Mulas Pellerano – riguarderà le attività notarili, ad eccezione di quelle prestazioni indispensabili di cui all’articolo 5 del vigente Codice di Autoregolamentazione, che saranno comunque garantite.»

L’astensione avrà decorrenza dalle ore 00.01 del giorno 19 settembre 2017 fino alle ore 24.00 del giorno 22 settembre 2017.