18 July, 2024
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Dal 7 al 9 settembre, Napoli ospiterà l’VIII Congresso AISU (Associazione Italiana di Storia Urbana): “La città, il viaggio, il turismo. Percezione, produzione e trasformazione”. Tra i relatori sarà presente l’assessore della Cultura del comune di Carbonia Sabrina Sabiu che, in veste di studiosa di storia locale, presenterà un intervento dal titolo “La memoria del terzo paesaggio: il sistema industriale integrato nel territorio del Sulcis Iglesiente”. Un’occasione utile per far conoscere la storia di Carbonia e del territorio al di fuori dei confini isolani.

Nella sua relazione, l’assessore Sabiu concentrerà l’attenzione anche sulle attività minerarie che hanno caratterizzato l’asse portante dell’economia della città di Carbonia fino agli anni Cinquanta. «L’industria estrattiva e le attività ad essa collegate hanno lasciato un segno indelebile nei territori in cui hanno operato, come nelle comunità che a quelle intraprese hanno partecipato. La conservazione delle testimonianze, il riutilizzo delle aree interessate da queste attività e la conservazione della memoria antropologica costituiscono oggi una sfida – ha detto Sabrina Sabiu -. I siti minerari e gli apparati industriali dismessi smettono di essere un’eredità ingombrante per essere trasformati in una nuova risorsa economica come giacimento culturale, che pone in primo piano la riqualificazione degli spazi ormai deindustrializzati, urbani o rurali che siano, il ripristino del territorio e la conservazione del patrimonio architettonico, tecnico e della memoria».

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Dopo il doppio incarico del sindaco eletto l’11 giugno, Ignazio Locci, che a distanza di quasi tre mesi non ha ancora esercitato l’opzione tra la carica di primo cittadino e quella di vicepresidente del Consiglio regionale, c’è un nuovo motivo di scontro aperto tra maggioranza e minoranza al comune di Sant’Antioco, l’avviso pubblico (datato 23 agosto 2017) per il conferimento di un posto di Istruttore amministrativo “Capo di gabinetto” – Cat. C1 da assegnare all’ufficio di staff del Sindaco ai sensi dell’art. 90 del D.lgs. 267/2000.

Due settimane fa il comune di Sant’Antioco ha indetto una procedura selettiva pubblica per titoli e colloquio ai sensi dell’articolo 90, del D.Lgs. 267/2000, finalizzata alla formazione di un elenco di candidati idonei da cui attingere per l’assunzione a tempo determinato, part-time 30 ore settimanali (83,33%), per un anno, di 1 istruttore amministrativo “Capo di Gabinetto”, cat. C1, da destinare all’ufficio di staff del Sindaco e della Giunta, salvo proroga espressa. La durata del mandato non potrà comunque superare la scadenza del mandato del sindaco.

I candidati prescelti dovranno fornire attività di supporto al Sindaco nell’elaborazione ed attuazione delle politiche pubbliche, curare le connesse attività di comunicazione, i processi partecipativi con la cittadinanza e le istituzioni locali; dovrà occuparsi dei rapporti con i componenti della maggioranza consiliare, i partiti politici e gli altri enti locali del territorio; e, infine, svolgere attività di supporto relative alle funzioni di rappresentanza ed onorificenze pubbliche, al cerimoniale di manifestazioni civili, religiose, culturali e sportive.

La reazione delle opposizioni a questa scelta del sindaco e della Giunta di dotarsi della figura del Capo di Gabinetto con le competenze suelencate, è stata durissima ed oggi il gruppo consiliare Genti Noa ha manifestato la sua contrarietà in un video che alleghiamo, realizzato dal capogruppo Alberto Fois e dai consiglieri Ester Fadda e Daniela Dessena.

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Dura presa di posizione dei consiglieri regionali del gruppo Art. 1 – Sdp Eugenio Lai, Daniele Secondo Cocco, Luca Pizzuto e Paolo Zedda. sulla chiusura del reparto di radiologia pediatrica all’ospedale Microcitemico di Cagliari.

Il mancato riconoscimento, nell’atto aziendale dell’Azienda Ospedaliera Brotzu, della Struttura Semplice Dipartimentale di radiologia pediatrica del Microcitemico, è di assoluta gravità – si legge in una nota -. Ricordiamo che la Struttura Semplice Dipartimentale di radiologia pediatrica sarebbe l’unica in Sardegna e con la sua eliminazione saremmo l’unica regione Italiana a non avere una radiologia pediatrica dedicata, con autonomia tecnico-professionale e gestionale-organizzativa.

«Questo atto – dice il vicepresidente del Consiglio regionale, Eugenio Lai – creerebbe un grosso danno ai bambini della Sardegna e alle loro famiglie. L’eliminazione della SSD, infatti, costringerebbe gli utenti all’esodo in altre strutture di rilievo a livello nazionale e internazionale, con grossi sacrifici e costi per i pazienti».

«Non si può non far notare, inoltre, che nella SSD di radiologia pediatrica è stato fatto un importante aggiornamento tecnologico, con costi pubblici di milioni di euro tra acquisto e manutenzioni – aggiungono i quattro consiglieri di Art. 1 – Sdp -. Si fa notare, ancora, come nel corso degli anni il personale già specializzato ha acquisito capacità e competenze di tipo pediatrico e non sarebbe ricollocabile in altre strutture a vocazione diversa da quella pediatrica. Il personale si è professionalizzato, con grosso investimento da parte dell’Azienda, attraverso stage e formazione presso ospedali di massimo rilievo nazionale e europeo al fine di implementare la specializzazione su malattie rare (tra cui la talassemia) che affliggono la nostra terra, su tumori infantili e malattie neurologiche e endocrinologiche. In ultimo, la cancellazione della SSD di radiologia pediatrica porterebbe alla soppressione degli esami pediatrici qualificanti attualmente offerti come unica struttura a livello regionale.»

Per tutti questi motivi il gruppo consiliare regionale Articolo 1 – SDP, prende le distanze da questa scelta aziendale, che andrebbe a scapito del servizio sanitario locale e dei suoi pazienti. Chiediamo pertanto a chi di dovere di rivedere al più presto questa decisione.

 

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Questa mattina, nell’assessorato regionale dell’Ambiente, si è tenuta una riunione per condividere con altri soggetti istituzionali interessati i contenuti del documento che la Regione Sardegna trasmetterà al ministero dell’Ambiente la prossima settimana, nei tempi previsti per la chiusura della fase di consultazione nell’ambito del procedimento di valutazione ambientale strategica (Vas) per il Programma Nazionale per la gestione del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi.
«Resta fermo il nostro no a un deposito delle scorie in Sardegna – ha ribadito l’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano con riferimento alla posizione già espressa nel 2015 -. Siamo assolutamente contrari a un deposito nella nostra terra e continuiamo a ripeterlo a ogni occasione anche quando, come in questo caso, la procedura non concerne la cosiddetta ‘Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee’, ancora non resa pubblica, ma le modalità gestionali del trattamento rifiuti nel futuro sito nazionale ancora da individuare. Abbiamo già detto no al nucleare in Sardegna davanti al Consiglio regionale, al ministro dell’Ambiente e al ministero per lo Sviluppo economico perché non vogliamo una nuova servitù, oltre quelle militari di cui l’Isola è già pesantemente gravata – ha concluso Donatella Spano -, mentre siamo impegnati in lunghe e complesse operazioni di bonifiche per restituire ai Sardi il loro territorio.»

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Novità editoriale targata Centro Internazionale del Fumetto di Cagliari: vede la luce “L’uomo che sognava gli struzzi”, un racconto di Bepi Vigna illustrato da Giovannella Monaco, in arte GioMo, che ripercorre l’avventura pionieristica di uno “struzzodromo” realizzato a Tortolì negli anni Dieci del secolo scorso dal maestro elementare Peppino Meloni.

La pubblicazione, edita da Grafica77 Editori, inaugura I Quaderni del cantastorie, collana ideata dallo stesso Bepi Vigna, sceneggiatore e regista nonché direttore del Centro Internazionale del Fumetto: un progetto editoriale che intende raccogliere e diffondere narrazioni di fatti reali che si sono tramandati nella tradizione orale; accadimenti sedimentati nella memoria di comunità e gruppi familiari, che hanno come protagonisti personaggi capaci di realizzare una loro piccola, speciale epopea e di rappresentare, con la loro straordinaria esperienza, il senso del tempo in cui sono vissuti.

Ne “L’uomo che sognava gli struzzi” tutto inizia nel 1910, in piena belle époque, quando in uno sperduto paesino sardo, il maestro elementare Peppino Meloni ha un’idea curiosa: allevare degli struzzi per venderne le piume, molto usate nella moda del tempo per ornare i cappelli e confezionare i boa esibiti dalle dive del teatro. Peppino riesce a realizzare il sogno e per qualche anno gli affari vanno bene, ma poi scoppia la guerra e tutto sembra finire. Peppino Meloni è però un sognatore caparbio e così trasforma il suo allevamento in uno “struzzodromo”, dove abili fantini in groppa agli struzzi si affrontano in gare spericolate ed emozionanti. Inizia così un’avventura che porterà Peppino, suo figlio Franceschino, il fantino Periccu e un gruppo di struzzi camelus, a percorrere le strade d’Europa, per esibirsi nelle principali città: Vienna, Parigi, Bruxelles. 

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Sarà un settembre ricco di eventi quello programmato dall’Amministrazione comunale di Carbonia per favorire una destagionalizzazione dei flussi turistici. Stasera, mercoledì 6 settembre, è previsto l’ultimo appuntamento con Nottinsieme che, per la prima volta nella sua storia, non ha chiuso i battenti ad agosto, ma si protrae fino al primo mercoledì di settembre. Nottinsieme 2017 chiude in bellezza con il decimo appuntamento della rassegna, che sarà contraddistinto da animazioni, musica, esibizioni sportive di arti marziali e di minimoto.

Venerdì 8 e sabato 9 settembre Carbonia ospiterà il Carbonia Wine Festival, organizzato dall’Associazione Event’s Partners con il patrocinio e il contributo del comune di Carbonia. L’evento propone un variegato menù: dalle degustazioni guidate delle 25 cantine presenti e appartenenti ai Consorzi di Tutela dei Vini, al cibo e alla buona musica.

Il teatro sarà protagonista domenica 17 settembre del NurArcheoFestival, organizzato dalla compagnia il Crogiuolo, con il patrocinio e il contributo economico del comune di Carbonia, e la collaborazione della Cooperativa Mediterranea, che offrirà ai presenti, per l’occasione, una visita guidata a prezzo ridotto. Il NurArcheoFestival è una lezione-spettacolo di testi giullareschi, con un omaggio dedicato all’antica tecnica del grammelot, realizzata da Matteo Belli.

Sempre per la giornata di domenica 17 settembre, l’Associazione culturale Sturmtruppen ha organizzato, con il patrocinio del comune di Carbonia, l’Addio all’estate 2017 – in ricordo di Francesca – giunto alla sua terza edizione. Una festa dedicata ai bambini fino ai 15 anni di età. L’appuntamento è per le ore 17.30 nel parco di Villa Sulcis.

Dal 23 al 30 settembre presso la Saletta del portico, adiacente il Teatro Centrale, si terrà la mostra di pittura dell’artista Luigi Angius.

Venerdì 29 settembre, a partire dalle ore 16.30, nell’ambito della Notte europea dei Ricercatori 2017, la Sotacarbo ha organizzato, con il patrocinio del comune di Carbonia, visite guidate alla piattaforma pilota e ai laboratori chimico-fisici del centro di ricerca.

Venerdì 29 e sabato 30 settembre, nella cornice della Grande Miniera Sebariu, si potranno rivivere le emozioni della musica anni Ottanta e Novanta, con l’evento REVIVAS, con il cantante Gazebo, interprete di “I like Chopin”, e Richard Sanderson, con “Reality”, famosa colonna sonora del film “Il Tempo delle mele”. Saranno presenti sei dj noti nel panorama regionale, come Carlo Oliva, Sandro Murru, Dario Prefumo, Cesare Monni, Robertino Gessa e Luca Pescarolo.

Revivas è un evento organizzato dall’Associazione Primavera Sulcitana con il patrocinio del Comune di Carbonia.

 

 

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agricoltura

Sono stati pubblicati sul sito istituzionale i bandi di Argea, dedicati all’erogazione di aiuti per gli imprenditori produttori di cereali e di leguminose.
I bandi dell’agenzia regionale per la gestione e l’erogazione degli aiuti in agricoltura della Regione Sardegna sono frutto di due interventi, del valore di quasi 2 milioni di euro, deliberati dalla Giunta regionale lo scorso primo agosto su proposta dell’assessore dell’Agricoltura Pierluigi Caria. Con i provvedimenti dell’Esecutivo vengono premiate le coltivazioni del grano duro con 1,5 milioni di euro e, con uno stanziamento da 500mila euro, quelle dei cereali minori, grani antichi e leguminose da granella. In entrambi i casi interessa gli imprenditori che aderiscono ad accordi di filiera e, per quanto riguarda il grano duro, l’intervento comprende le adesioni con imprese sia di prima sia di seconda trasformazione (mulini, pastifici e panifici). Nel primo intervento la concessione degli aiuti prevista è pari a 150 euro per ettaro, incrementabili fino a 200 euro qualora vengano usate sementi certificate. La superficie minima è pari a cinque ettari per azienda, mentre quella ammissibile agli aiuti non può superare i 20 ettari. Nel secondo bando è fissata a 200 euro a ettaro la concessione per i produttori regionali di cereali minori, grani antichi e leguminose da granella. In questo caso, tenuto conto del carattere innovativo della misura, la superficie minima per azienda è di un ettaro, quella massima è di 20 ettari.
Il capofila degli accordi di filiera dovrà presentare ad Argea entro il 30 settembre la proposta di accordo, che sarà esaminata dagli Uffici regionali per una verifica di congruità. Seguirà la formalizzazione degli accordi e la presentazione delle domande delle imprese agricole secondo il calendario riportato negli avvisi pubblici. Le condizioni di accesso agli aiuti sono pubblicate sull’home page del sito della Regione. 

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Sono tre le imprese che hanno partecipato alla gara per l’affidamento ed esercizio del servizio di elisoccorso della Regione Sardegna. Si tratta di due ditte italiane, la Airgreen srl e la Babcock mission critical service Italia spa, e di un azienda belga, la Nhv Nv (che si è presentata con un raggruppamento temporaneo di impresa insieme all’azienda italiana Rotar Italia sas).
Questa mattina nei locali della Assl di Olbia si è tenuta, alla presenza dei rappresentanti di diverse ditte, la seduta pubblica per l’accesso alla documentazione amministrativa delle imprese che hanno partecipato al bando.
«Sono soddisfatto che alla gara d’appalto abbiamo partecipato ben tre imprese – ha detto il direttore dell’Ats, Fulvio Moirano -. Si tratta di un importante passaggio in vista dell’aggiudicazione del contratto d’appalto che, per la prima volta nell’Isola, consentirà di attivare il servizio di elisoccorso, che avverrà presumibilmente entro l’anno.»
Così come da convenzione siglata con l’Anac, l’elenco degli offerenti, insieme all’elenco dei candidati commissari di gara, verranno inviati all’Autorità nazionale anticorruzione per la valutazione ad essa riservata.
In seguito a questo parere, l’Ats procederà alla nomina della Commissione di gara che avrà il compito di valutare le offerte e aggiudicare la gara.

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case

E’ stata pubblicata la graduatoria definitiva del “bando fitto-casa” per gli studenti universitari che hanno frequentato corsi fuori dall’isola. La Regione ha stanziato 1 milione di euro nell’ambito del diritto allo studio.
La graduatoria fa riferimento all’Anno Accademico 2016/2017. I beneficiari sono 421, divisi in 4 graduatorie.
Sono 120 gli studenti iscritti al primo anno di corso di Laurea triennale o Laurea Magistrale a ciclo unico, 87 i giovani del primo anno di corso di Laurea Magistrale, 140 gli iscritti ad annualità successive di un corso di Laurea triennale o Laurea Magistrale a ciclo unico e, infine, 74 beneficiari tra gli iscritti al secondo anno o al primo anno fuori corso di Laurea Magistrale (biennale). 

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Il capogruppo dell’UDC in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, prende ancora posizione sulla riforma della rete ospedaliera, alla vigilia della nuova manifestazione di protesta in programma domani mattina, a partire dalle 9.30 in Piazza del Carmine, a Cagliari.

«Il piano di riordino della rete ospedaliera è distante dalle esigenze dei territori – Gianluigi Rubiu -. La bocciatura del Consiglio delle Autonomie locali segnala il malcontento delle aree periferiche della Sardegna contro una riforma che rischia di cancellare le eccellenze della sanità isolana, centralizzando i servizi nei due poli ospedalieri di Cagliari e Sassari ai danni del resto del territorio sardo. Si svuotano i piccoli ospedali, con il ridimensionamento dei reparti, si chiudono i servizi e si spostano gli operatori sanitari. Non basta. Nei presidi di pronto soccorso si registrano tempi di attesa interminabili per i pazienti, che sono inconcepibili per i cittadini. Un intasamento che andrebbe eliminato con il rafforzamento dei servizi di emergenza urgenza sul territorio.»

«Nel Sulcis Iglesiente si va verso un progressivo arretramento della sanità, con ripercussioni negative per i cittadini tra Iglesias e Carbonia. Auspichiamo – conclude Gianluigi Rubiu – che ci possa essere un ulteriore confronto con le rappresentanze territoriali per evitare delle sforbiciate senza senso e tenere conto delle esigenze che provengono dalle aree periferiche.»