19 November, 2024
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Il programma per lo sviluppo delle attività popolari, il disegno di legge per l’istituzione dell’anagrafe regionale studenti, il piano di dimensionamento scolastico e il punto sul contratto di servizio Rai ed il testo unificato sulla lingua sarda: sono stati questi gli argomenti oggetto dell’audizione in Seconda commissione dell’assessore regionale della Pubblica istruzione e della Cultura, Giuseppe Dessena.

In merito al programma degli interventi previsti dalla legge n. 64/86 per il sostegno alla associazioni e ai complessi bandistici, ai gruppi polifonici e folcloristici, l’assessore non ha potuto non evidenziare l’esiguità dei fondi a disposizione per il 2017 che, a fronte di uno stanziamento complessivo di 600mila euro, sconta anche una riserva di 350mila euro destinata alle spese per le attività didattiche 2016/2017. «È evidente – ha dichiarato a questo proposito il presidente della commissione, Gavino Manca – che 250mila euro di risorse disponibili, per realizzare il programma del 2017, rendono di fatto inefficace la legge 64 ed è anche per tale ragione che mi assumo l’impegno, anche a nome dell’intera commissione, perché sia incrementata la somma a disposizione per il 2018». Per il prossimo anno l’obiettivo prefissato è un aumento di circa 500mila euro rispetto alle 900mila euro stanziate (ma solo 550mila sono destinate al programma di interventi in quanto 350mila sono riservate alle attività didattiche e formative).

Si è passati agli argomenti attinenti la scuola e l’assessore ha illustrato il disegno di legge della Giunta regionale n. 440 che prevede l’istituzione dell’anagrafe degli studenti, al fine di “monitorare l’abbandono scolastico in tempo reale” e si propone di acquisire puntuali e tempestive informazioni su tutto ciò che attiene l’andamento scolastico ed i risultati di ogni singolo alunno. «La tracciabilità dei percorsi scolastici dei singoli studenti sardi – ha affermato l’assessore – è il nostro obiettivo, per arginare e combattere con strumenti adeguati la piaga dell’abbandono scolastico in Sardegna che ha ormai raggiunto livelli non più accettabili». Nel corso del breve confronto che si è sviluppato in commissione (sono intervenuti i consiglieri Paolo Dessì, Misto; Rossella Pinna e Gianmario Tendas, Pd; Roberto Desini, Pds; Paolo Zedda, Sdp) sono emerse anche le problematicità riguardanti il trattamento dei dati e le competenze ministeriali in materia ma non è mancato tuttavia il sostanziale sostegno della commissione per l’iniziativa proposta dall’assessore insieme con la disponibilità a procedere in tempi rapidi per favorire l’approdo del disegno di legge in Aula quanto prima.

Condivisione e sostegno che l’assessore Giuseppe Dessena ha registrato anche sulle tempistiche ed il metodo fino ad ora utilizzati per l’approvazione del cosiddetto piano di dimensionamento scolastico. «Portiamo oggi in Giunta l’approvazione della delibera con oltre quattro mesi di anticipo rispetto allo scorso anno – ha precisato l’assessore – e non prevediamo alcun accorpamento o chiusura di istituti scolastici, proponendoci di accettare e valutare soltanto quelli che saranno eventualmente richiesti dagli Enti Locali, sulla base delle linee guida approvate lo scorso anno». L’assessore, dunque, ha evidenziato la mancanza di ben 65 dirigenti scolastici nell’Isola ed ha annunciato che il piano di dimensionamento scolastico sarà sostituito con la riorganizzazione dell’offerta formativa.

In conclusione dell’audizione il consigliere Paolo Zedda (Art. 1 – Sdp) ha illustrato all’assessore le modifiche apportate al testo unificato sulla lingua sarda, in linea con le indicazioni emerse nel corso delle audizioni sul tema, e la commissione ha quindi concluso concordando con l’assessore Giuseppe Dessena circa l’esigenza di promuovere una serie di audizioni e di confronti con il governo ed i vertici della Rai, al fine di garantite le risorse necessarie alla valorizzazione e alla salvaguardia della lingua sarda, all’interno delle misure e dei programmi previsti nel  contratto di servizio con la Rai.

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Via libera all’intesa regionale per la cessione di oltre 30 milioni di spazi finanziari a Comuni e Province dopo il parere positivo espresso nei giorni scorsi dalla Conferenza permanente Regione-Enti locali: 81 dei Comuni hanno una popolazione inferiore ai mille abitanti (si spartiranno 20 milioni 461mila euro), 44 oltre i mille (si divideranno i restanti 9 milioni 854mila euro). La priorità è stata data ai Comuni che avevano progetti immediatamente cantierabili. Approvati, inoltre, sempre su proposta dell’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, i criteri e le modalità di accesso ai finanziamenti per l’esercizio associato delle funzioni svolte dalle Unioni di Comuni. Sono stati infine ripartiti 4 milioni a favore di Province e Città metropolitana di Cagliari, secondo le modalità già previste per il Fondo Unico.

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Ammonta a circa 800mila euro lo stanziamento per i danni causati dalla fauna selvatica. Su proposta dell’assessore Donatella Spano, la Giunta regionale ha approvato i criteri per la ripartizione delle somme disponibili. Il 15 per cento dell’importo totale, circa 117mila euro, va a favore delle province di Oristano, Sud Sardegna, Nuoro, Sassari e Città metropolitana di Cagliari per il censimento dei cormorani quale indennizzo dei danni nei compendi ittici sardi, che da quest’anno avverrà secondo le modalità della delibera di Giunta 40/36 dello scorso settembre. La restante cifra è destinata alle province di Oristano, Sud Sardegna, Nuoro, Sassari e Città metropolitana di Cagliari per i danni causati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole e zootecniche. 

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Su proposta dell’assessore della Pubblica istruzione Giuseppe Dessena, la Giunta regionale ha approvato le Linee guida per la programmazione dell’offerta formativa della rete scolastica per l’anno 2018/2019. La nuova offerta prevede l’innalzamento qualitativo e una più armonica articolazione nel territorio, sostegno nel recupero delle materie agli studenti e supporto agli insegnanti nell’approccio con i nuovi metodi educativi attraverso strumenti e tecnologie avanzati per la didattica. L’obiettivo è sempre, nell’ambito del diritto allo studio e parallelamente ai progetti regionali di Iscol@ e Tutti a Iscol@, quello di ridurre la dispersione scolastica.

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Risultano nella media dei limiti di legge i primi dati della qualità dell’aria rilevati nella zona vicina al Parco di Molentargius. Si tratta dei valori degli inquinanti in atmosfera, registrati ieri della stazione mobile e validati oggi dall’Arpas. Infatti, come annunciato ieri al Coc (Centro operativo comunale) di Quartu Sant’Elena, alla presenza dell’assessora della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, la Direzione tecnico-scientifica dell’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente ha oggi potuto fornire i primi risultati della campagna di monitoraggio della qualità dell’aria realizzata con la stazione mobile ubicata nella scuola di via Turati. Tutto il dettaglio è stato inviato oggi al Coc.
L’anidride solforosa (SO2) evidenzia un massimo orario di 3,5 microgrammi per metrocubo. La normativa prevede che la media oraria di 350 microgrammi per metrocubo non debba essere superata per più di 24 volte per anno civile. La media giornaliera di SO2 è di 2,9 microgrammi per metrocubo, a fronte di un limite di legge fissato a 125 microgrammi per metrocubo da non superare più di 3 volte in un anno civile. Il biossido di azoto (NO2) ha manifestato un massimo orario di 14 microgrammi per metrocubo. Il limite normativo è di 200 microgrammi per metrocubo, da non superare più di 18 volte nell’anno civile. L’ossido di carbonio (CO) presenta massimi orari di 0,5 milligrammi per metrocubo. Il limite normativo è di 10 milligrammi per metrocubo sulla media di otto ore. Si evidenzia per l’ozono (O3) una media oraria massima di 97 microgrammi per metrocubo; non si rileva il superamento del valore obiettivo dell’ozono (la normativa indica che la media di otto ore di 120 microgrammi per metrocubo non deve essere superata per più di 25 volte come media triennale). Le soglie di informazione, di 180 microgrammi per metrocubo, e quella di allarme, di 240 microgrammi per metrocubo, non sono state superate. In relazione alle polveri sottili (PM10), non si riscontra il superamento della media giornaliera, con un valore di 41 microgrammi per metrocubo; si evidenzia che contemporaneamente la stazione della rete regionale CENQU1 (Quartu Sant’Elena, via Perdalonga) si registra una media giornaliera di 22 microgrammi per metrocubo. La normativa indica che la media giornaliera di 50 microgrammi per metrocubo non deve essere superata per più di 35 volte in un anno civile. Per quanto concerne il benzene (C6H6), i valori hanno una media giornaliera di 2,5 microgrammi per metrocubo; si rileva che contemporaneamente la stazione della rete regionale CENQU1 si registra una media giornaliera di 0,2 microgrammi per metrocubo. La normativa indica che la media annuale non deve essere superiore a 5 microgrammi per metrocubo. Si sottolinea che prosegue regolarmente il campionamento finalizzato alla determinazione di idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e diossine (PCDD e PCDF). In conclusione, non si evidenzia nessun superamento dei limiti normativi, sebbene siano evidenti, per PM10 e benzene, dei valori più elevati rispetto alla stazione rappresentativa dell’inquinamento medio cittadino (CENQU1).
I dati di diossina e IPA (idrocarburi policiclici aromatici) contenuti nelle polveri sottili richiederanno una tempistica più lunga, perché la metodologia, per avere una risposta analitica significativa, necessita di una quantità di campione sufficiente da prelevare quindi su più giorni.

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mucche

L’Istituto Zooprofilattico della Sardegna acquisterà 20 mila dosi di vaccino per il siero tipo 4 della Blue Tongue. Lo comunicano gli assessori della Sanità, Luigi Arru, e dell’Agricoltura, Pierluigi Caria. I vaccini, fanno sapere i due esponenti della Giunta, serviranno per consentire l’immunizzazione dei 10 mila capi bovini che si stima saranno movimentati nei prossimi mesi. I fondi per l’acquisto delle dosi sono previsti in uno specifico capitolo di spesa dell’assessorato dell’Agricoltura.

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Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e il direttore dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, questa mattina hanno presentato l’Accordo di collaborazione operativa sottoscritto oggi a Villa Devoto. Due gli obiettivi dell’Accordo: la valorizzazione del patrimonio marittimo-costiero della Sardegna, nell’ambito del progetto nazionale Valore Paese-Fari, Torri ed Edifici costieri e del programma regionale Orizzonte_Fari, e l’adesione al progetto Cammini e Percorsi per il recupero degli immobili pubblici prossimi ai percorsi ciclopedonali ed ai cammini religiosi.
La Regione individua in tal modo modalità operative e tempistiche per dare concreta attuazione al programma Orizzonte_Fari, deliberato dalla Giunta lo scorso mese di giugno, volto al recupero ed alla valorizzazione di una serie di edifici costieri di particolare pregio storico, artistico e paesaggistico, come i primi dieci fari inseriti nel programma. La riqualificazione e il riutilizzo di questi beni, che si vuole mettere nelle condizioni di creare reddito e occupazione, consentiranno di sviluppare attività turistico, ricettive e museali in luoghi di straordinaria bellezza. Con l’adesione al Progetto Cammini e Percorsi, di cui la Regione curerà la cabina di regia, la Giunta mira invece a riqualificare gli immobili di proprietà pubblica prossimi ai cammini religiosi e alle ciclovie, per creare attività a servizio del cosiddetto turismo lento e per la riscoperta del territorio, in particolare nelle zone interne. Il Progetto esalterà, completandola, l’altra iniziativa strategica della Regione connessa alla realizzazione delle ciclovie turistiche (1.230 km dislocati in tutta l’Isola), creando i servizi per il cicloturista.
«Non possiamo permettere che luoghi di tale suggestione rischino il degrado. Al contrario, vogliamo che contribuiscano alla ricchezza della nostra regione trovando nuova vita in un contesto volto a preservare la bellezza ambientale, che è poi ciò che dà il valore – ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru -, l’attrazione che esercitano verso un turismo molto interessato alla qualità. Chi arriva in Sardegna richiamato dal fascino dei fari e dallo straordinario paesaggio in cui sono calati è certamente un turista particolarmente attento e deve poter trovare dei percorsi mirati a far scoprire anche la bellezza altrettanto importante e densa delle zone più interne. Per questo abbiamo voluto unire in uno stesso discorso l’adesione al progetto Cammini e Percorsi, che si andrà ad interfacciare con altre iniziative volute da questa Giunta: i cammini storico-religiosi e le ciclovie turistiche. È la connessione di tutti questi elementi che consente la crescita ed è la declinazione, nel caso specifico, di una visione generale: diffondere un benessere basato su ciò che abbiamo di diverso, sulle nostre bellezze, sulle nostre qualità paesaggistiche, culturali, enogastronomiche.»
“Si tratta – ha commentato il direttore dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi – di una solida collaborazione, quella che l’Agenzia del Demanio sta portando avanti con la Regione Sardegna. La condivisione del programma Orizzonte_Fari ne è un esempio, conferma la volontà comune di voler rafforzare una gestione integrata del patrimonio immobiliare pubblico che sia capace di rigenerare le numerose strutture costiere presenti nell’Isola, creando occasioni di sviluppo per l’economia e per il turismo. L’Agenzia ha già infatti ottenuto ottimi risultati con il progetto nazionale Valore Paese Fari, che in soli due anni ha assegnato ben 24 edifici costieri. Proprio la prossima settimana presenteremo il nuovo bando con nuovi beni distribuiti in tutta Italia. Siamo orgogliosi di ampliare questa rete mettendo a disposizione il nostro know-how per creare un dialogo aperto e diretto con il territorio. La Sardegna rappresenta già uno dei circuiti turistici più esclusivi del nostro Paese e grazie alla riqualificazione di queste strutture costiere e di altri beni situati lungo percorsi ciclopedonali e itinerari storico-religiosi, inseriti nel progetto Cammini e Percorsi, sarà possibile attrarre ulteriori investitori nazionali ed internazionali.»
«Entro l’anno – ha precisato l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu – saranno pronti i bandi di gara per la concessione di valorizzazione dei dieci fari, per una durata massima di 50 anni sino al raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario degli investitori pubblici o privati. I fari di tutto il mondo evocano grandi suggestioni e questa tipologia di beni vanta uno straordinario appeal anche nei confronti degli investitori. La priorità sarà data ai progetti più ambiziosi che contribuiscano al rilancio economico e turistico dei territori, nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio. Con il Progetto Cammini e Percorsi, invece, puntiamo a riqualificare quei beni in prossimità di ciclovie e cammini storico-religiosi per fornire servizi di sosta, permanenza, svago e relax al camminatore, al pellegrino ed al ciclista, in un’ottica che tenda alla destagionalizzazione dell’offerta turistica. In questo caso i beni, costituiti per lo più da costruzioni tipiche della tradizione locale o dei sistemi a rete (case cantoniere, caselli idraulici e piccole stazioni, che saranno individuati entro la fine dell’anno) potranno essere assegnati a titolo gratuito con procedure ad evidenza pubblica in favore di imprese, cooperative ed associazioni costituite in prevalenza da giovani sotto i quarant’anni. Sarà prezioso l’apporto dei Comuni che vorranno aderire al progetto e che metteranno a disposizione gli immobili di loro proprietà. Questo format sarà utilizzato anche in analoghe procedure di concessione di valorizzazione di altri beni immobili di proprietà della Regione,»

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Che giocando si impari è una massima le cui origini si perdono nella notte dei tempi. Del resto il gioco è universalmente riconosciuto quale elemento centrale nel processo di crescita e maturazione dei bambini. Sulla base di tali presupposti, a partire dal 2010, si è sviluppata una tendenza detta del “gamefication” che consiste nell’utilizzo di elementi ludici in contesti e finalità che esulano dalla pratica del gioco. In tal modo compiti e funzionalità,  altrimenti sgradevoli e ripetitivi, acquisiscono un differente “appeal” grazie alla connotazione ludica attribuita loro. Il gamefication conosce ormai innumerevoli applicazioni che vanno dall’e-commerce alle campagne d’opinione e includono i contesti lavorativi, formativi, sociali e di marketing.

Attualmente è in corso di realizzazione un progetto internazionale, YES – Youth Engagement in Society, che vede la partecipazione di organizzazioni provenienti da Norvegia, Germania e Italia finalizzato alla promozione della cittadinanza attiva giovanile attraverso strumenti di gamefication. Nello  specifico il progetto si baserà sull’utilizzo di una piattaforma digitale contenente delle carte intorno alle quali si formeranno delle squadre che si sfideranno su tematiche d’attualità supportando differenti punti di vista. Attraverso l’uso del gioco, si vuole in questo modo spingere le nuove generazioni a un maggiore attivismo sociale e a una maggiore consapevolezza sul proprio ruolo di cittadinanza partendo proprio da una simulazione ludica di fattispecie realmente esistenti.

Il progetto è realizzato nell’ambito del programma comunitario Erasmus plus e coinvolge l’associazione sarda TDM 2000 International, Terram Pacis (Norvegia), University Paderborn-UPB (Germania), Ingenious Knowledge-IK (Germaania).

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Il 25 settembre il comune di Carbonia ha assunto, per tre mesi, 11 “lavoratori in utilizzo”, che rientrano nei cosiddetti “Cantieri verdi”: 3 di questi operatori saranno impiegati proprio all’interno del comune di Carbonia, mentre gli altri 8 presteranno servizio nelle strutture della provincia del Sud Sardegna.

Il contratto stipulato tra il comune di Carbonia e i lavoratori dei “Cantieri verdi” avrà durata dal 25 settembre al 31 dicembre 2017. Al termine del contratto, a tutte le maestranze saranno garantite le prestazioni dell’indennità di disoccupazione Naspi, la nuova assicurazione sociale per l’impiego.

L’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Paola Massidda ha espresso soddisfazione per questo piccolo ma nel contempo importante risultato raggiunto. «Si tratta di una boccata d’ossigeno per 11 persone con figli a carico. La nuova formula contrattuale, appena stipulata, è in grado di assicurare ai lavoratori condizioni migliorative rispetto al contratto precedentemente in essere, soprattutto dal punto di vista previdenziale», ha affermato l’assessore degli Affari generali e del Personale Paola Argiolas.

«Siamo contenti di essere riusciti a venire incontro alle legittime richieste dei lavoratori, la cui attività sarà molto utile alla collettività – ha spiegato il vicesindaco Gian Luca Lai -. Nello specifico, gli operatori coadiuveranno l’ufficio Ambiente nei controlli legati al rispetto del capitolato d’appalto stipulato con De Vizia Transfer S.p.A. Inoltre, vigileranno su eventuali difformità nella raccolta differenziata dei rifiuti da parte degli utenti.»

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Nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della 1ª Guerra Mondiale il Comando Militare Esercito Sardegna e il Comitato Sardo per il Centenario della Grande Guerra hanno sviluppato un progetto di analisi storica e culturale incentrato sulla ricorrenza del 100° anniversario dai fatti d’arme di Caporetto.

Infatti, alle due della mattina del 24 ottobre di cento anni fa, le armate austriache e tedesche, dopo un incessante fuoco di artiglieria, dettero il via alla dodicesima battaglia dell’Isonzo, determinando un  duro e sanguinoso cimento all’Esercito Italiano.

Per rivivere quei tragici momenti e per non dimenticare coloro che perirono e si sbandarono, nonché quelli che seppero reagire, organizzarsi e combattere, contro un nemico numericamente superiore ed emotivamente più agguerrito, il Comando Militare Esercito Sardegna e il Comitato Sardo per il Centenario della Grande Guerra hanno organizzato un ciclo di conferenze storiche che porteranno a riflettere su molteplici aspetti della battaglia di Caporetto divenuta, nel tempo, simbolo e metafora degli insuccessi nazionali.

Il ciclo di conferenze si svolgerà, in successione settimanale, presso i quattro capoluoghi di Provincia sardi e si aprirà venerdì 29 settembre 2017, alle ore 17:00, presso l’Aula Magna dell’Università di Sassari. Il generale Giovanni Domenico Pintus, comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, introdurrà la manifestazione dando poi spazio agli interventi del professore Guido Pescosolido, professore ordinario di Storia moderna alla Luiss e all’Università La Sapienza di Roma, e della professoressa Giuseppina Fois, professore associato di storia contemporanea presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Sassari.

A seguire, nel capoluogo turritano, in  Piazza Castello, “la notte europea dei ricercatori 2017″, evento curato dall’Università degli Studi di Sassari.