Sono 3.000 le firme raccolte nel primo Referendum day per “l’inserimento del principio insularità in Costituzione”.
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Sono 3.000 le firme raccolte nel primo Referendum day per “l’inserimento del principio insularità in Costituzione”, in 70 piazze dell’isola, più di un quarto di quelle necessarie per la consultazione referendaria. L’obiettivo sono le 100.000 firme che rendano palese l’unità dei sardi per l’ottenimento di un obiettivo storico.
Mezza Sardegna si è mobilitata a 10 giorni dal via per la raccolta firme dato dal Comitato promotore, un movimento del tutto trasversale, costituito da uomini di cultura e delle Istituzioni, Sindaci, imprenditori e cittadini disposti a battersi per la propria isola,appartenenti a tutte le aree politiche.
I risultati di questa prima giornata sono giudicati dai promotori entusiasmanti; grazie a centinaia di volontari sparsi nei comuni sardi, da Cagliari a Sassari, Olbia, Oristano, Iglesias, Carbonia e Nuoro fin nei comuni più piccoli, sono state raccolte oltre 2.000 firme. In pochi giorni le adesioni superano, dunque, le 3.000, più di un quarto di quelle necessarie ad indire la consultazione referendaria.
E’ stato fatto un grande passo verso l’obiettivo posto dal Comitato promotore: 100.000 firme al 31 dicembre, data ultima per la raccolta, che rappresenterebbe una partecipazione corale dei sardi capace di rendere palese la loro unità verso un obiettivo storico.
Di seguito i Comuni coinvolti nell’iniziativa: Cagliari, Alghero, Arzachena, Berchidda, Iglesias, Domusnovas, Villamassargia, Olbia, Olmedo, Palau, San Gavino, Sassari, Sinnai, Tuili, Carbonia, Pula, Selargius, Guasila, Giba, Quartucciu, San Sperate, Sestu, Bonorva, Monserrato, La Maddalena, Oristano, Laconi, Terralba, Cabras, Santa Giusta, Ghilarza, Abbasanta, Norbello, Pau, Morgongiori, Musei, Baradili, Busachi, Mogoro, Milis, Piscinas, Senis, Villanova Truschedu, Masullas, Zeddiani, Olzai, Fonni, Masullas, Ottana, Pau, Samugheo, Teti.
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