Il gruppo consiliare di maggioranza del comune di Tratalias, replica alle accuse dei quattro consiglieri di minoranza sui progetti per il Borgo medioevale.
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La replica del gruppo consiliare di maggioranza del comune di Tratalias, alle accuse dei quattro consiglieri di minoranza Claudia Cuccu, Iside Fonnesu, Massimiliano Loddo e Gerardo Pisà, di “svendere il Borgo antico”, non s’è fatta attendere. E’ arrivata con una lettera aperta ai cittadini.
«Cari cittadini, a seguito del recente Consiglio Comunale, che si è tenuto in data 12.09.2017, e delle voci che circolano in paese su una presunta “vendita” del nostro caro Borgo Medioevale, come gruppo di maggioranza ci sentiamo in dovere di recapitarvi questa lettera, una lettera in cui cerchiamo di darvi quelle risposte utili a capire come è facile insinuare dubbi e notizie tendenziose senza conoscere la realtà. La lettera è semplice: leggetela per intero e solo alla fine traete le dovute conclusioni. Ribadiamo per qualsiasi chiarimento restiamo sempre a disposizione: ci trovate sia in municipio che in paese, durante la vita quotidiana. Chiedere non costa niente e, soprattutto, non ci dà alcun disturbo.
1. Nel nostro programma elettorale non si è mai parlato di vendere il vecchio Borgo Medioevale. Al contrario, ci chiediamo allibiti: come potremmo noi, cittadini di Tratalias, vendere la nostra memoria, la nostra storia, i luoghi che ci hanno visto nascere e che viviamo quotidianamente, anche grazie alle tante iniziative promozionali e culturali che organizziamo nel borgo? Se lo “vendessimo”, come potremmo trasmettere ai nostri figli e alle generazioni future quei ricordi che ci emozionano ogni volta che percorriamo le vie e la piazza attorno alla nostra Cattedrale? Chi può essere tanto scellerato da pensare solo lontanamente a vendere la propria identità?
2. In tutti gli atti comunali, attuali e degli ultimi 12 anni di amministrazione, non abbiamo inserito alcun immobile del Borgo Medioevale nel piano di alienazione immobiliare. Mai. Questo, per chi non lo sapesse, è l’unico strumento pubblico che autorizzerebbe l’eventuale vendita del patrimonio immobiliare comunale. Quindi come si può arrivare a dire che “dobbiamo vendere il borgo”? Gli immobili presenti nel borgo sono concessi in gestione: tutte le attività, sia di imprenditori privati, come i due ristoranti, che di hobbisti o associazioni culturali (i laboratori), sono concessi in gestione. Qualche assegnatario ha un regolare contratto, qualcun altro è in fase di perfezionamento e altri sono in attesa perché vorrebbero avere le stesse opportunità di chi ha già un immobile concesso. Ma il termine gestione è ben differente dal termine “vendita”: di sicuro la maggior parte della popolazione conosce la differenza, altri ne ignorano il significato, magari volutamente. Se poi sentiamo associare il termine “vendita” al termine “debito”, quasi viene l’idea di costituirsi in giudizio per diffusione di informazioni tendenziose e palesemente false, volte a denigrare il nostro operato e il buon nome del comune di Tratalias.
3. Noi non siamo esperti del settore come altri si professano: per questo, riconoscendo un nostro limite, abbiamo ampliato le vedute chiedendo un supporto tecnico certificato per capire come si potrebbe gestire l’intero Borgo Medioevale. Ed è per questo che, in quest’ultimo anno, grazie al lavoro fatto direttamente dal nostro sindaco, siamo riusciti a far inserire nei progetti del Piano Sulcis uno studio di consulenza tecnico-amministrativo fatto da esperti del settore, con competenze qualificate e certificate sull’eventuale modalità di gestione dell’intero Borgo in termini produttivi e di valorizzazione ai fini turistici. Costo per la comunità? ZERO. Questo passaggio ha permesso una piena imparzialità nello studio: l’unico dato richiesto, oltre alle tavole tecniche, è stato la raccolta dei contratti di gestione attivi, in scadenza o da regolarizzare. Questo documento è stato pubblicato nel sito del Comune di Tratalias e lo scorso 12 settembre è stato presentato come “presa d’atto” in Consiglio comunale. Chiunque abbia detto diversamente, prima e dopo questa data, ha distorto la realtà e raccontato un’altra storia, forse per accaparrare qualche consenso in paese. I documenti, ribadiamo, sono a disposizione di tutti. In questi due anni si è detto di tutto: spesso ci siamo passati sopra serenamente perché siamo consapevoli che non tutti sono così ingenui da abboccare alle chiacchiere propagandistiche di pochi. Questa volta, però, si è superato il limite e abbiamo deciso di parlare a tutti cittadini, anche a chi non ci ha sostenuto: il nostro gruppo, per chi non se lo ricordasse, sta amministrando per conto di tutto il paese e il bene della comunità resta un obiettivo comune. Siamo giunti alla fine di questa breve lettera: vi ringraziamo per il tempo trascorso a leggerla. Conservatela e scoprirete in futuro dove sta la verità.
Il Gruppo Consiliare di Maggioranza Obiettivo Comune Tratalias
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