19 November, 2024
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Abbanoa: «Sentenza definitiva sulla legittimità delle quote fisse richieste ai proprietari delle oltre duemila unità abitative di Costa Paradiso».

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L’Isola Rossa (Costa Paradiso).

Abbanoa ha diffuso una nota nella quale segnala che i giudici della Suprema Corte hanno chiuso definitivamente in suo favore il lungo contenzioso legale relativo alle fatturazioni dei consumi idrici nell’esclusivo comprensorio di Costa Paradiso (Trinità d’Agultu). E’ stata depositata oggi in Cassazione la sentenza che rigetta il ricorso presentato lo scorso anno dai precedenti amministratori del condominio: chiedevano la riforma della sentenza della Corte d’Appello di Sassari che già si era espressa riconoscendo la correttezza delle fatture di Abbanoa.

«Il condominio contestava la legittimità delle quote fisse pretendendo di doverne pagare soltanto una e non un numero pari a tutte le unità abitative come prevede il regolamento del Servizio idrico integrato – si legge nella nota di Abbanoa –. Prima la Corte d’Appello e ora la Cassazione hanno riconosciuto la corretta attuazione delle regole contrattuali applicate da Abbanoa in tutta la Sardegna come gli altri operatori applicano nelle altre regioni. Il Gestore sardo, per comprensori di più unità abitative così come per condomini verticali (composti da più appartamenti) applica, infatti, l’articolazione tariffaria disposta dall’Ente d’Ambito che a sua volta si basa sulle disposizioni nazionali dell’Autorità per l’Energia elettrica, gas e servizi idrici Aeegsi. All’interno del sistema tariffario, consumi e quote fisse sono indissolubilmente legati gli uni alle altre. Tale interpretazione costituisce un importantissimo elemento di garanzia per i comprensori di tutta la Sardegna – stesse regole, uguali per tutti – oltre che  di vantaggio in termini economici per gli stessi clienti perché, nel calcolo, metri cubi d’acqua e quote fisse vengono divisi per unità immobiliari, evitando quindi che si vada a gravare eccessivamente nella fascia tariffaria più alta. Paradossalmente, infatti, le contestazioni mosse dai legali di Costa Paradiso avrebbero portato a un aumento degli importi se i Giudici avessero accolto la loro tesi.»

«La sentenza della Corte di Cassazione mette definitivamente la paralo fine al contenzioso. In precedenza anche il Tribunale ordinario di Sassari aveva riconosciuto la legittimità dello slaccio dell’utenza condominiale a suo tempo gravata da un’ingente morosità. Problema superato – conclude la nota di Abbanoa – grazie agli accordi raggiunti con la nuova amministrazione del condominio con la quale è stato concordato un piano di rientro del debito che porterà, tra l’altro, l’attivazione di un sistema di riparto dei consumi tra le diverse unità abitative tramite l’installazione di contatori individuali muniti di sistema di telelettura.»

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