Dopo il Sassuolo ed il Chievo, anche il Genoa ha violato la Sardegna Arena, infliggendo al Cagliari la quarta sconfitta consecutiva.
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Dopo il Sassuolo ed il Chievo, anche il Genoa ha violato la Sardegna Arena, infliggendo al Cagliari la quarta sconfitta consecutiva, la terza con dirette concorrenti nella lotta per la salvezza: 3 a 2 (reti di Galabinov all’8′, Taarabt al 35′, Paovoletti al 48′, Rigoni al 75′ e Joao Pedro su rigore al 79′). Al di là della sconfitta, è l’andamento della partita che preoccupa, considerato peraltro che i due portieri del Cagliari (Rafael è subentrato a Cragno, infortunato, nell’ultima mezz’ora), sono risultati i migliori in campo, sventando numerose occasioni da goal costruite da un Genoa che è sembrato rinato, dopo il disastroso avvio di stagione. Una delle poche note positive per il Cagliari è rappresentato dal primo goal in maglia rossoblu dell’ex Leonardo Pavoletti, che in avvio di ripresa ha illuso di poter riaprire la partita, poi richiusa dal terzo goal di Rigoni.
Il nuovo ko casalingo, inevitabilmente, mette in discussione la posizione del tecnico Massimo Rastelli che, a fine partita, ha riconosciuto la delicatezza del momento.
«Abbiamo disputato un primo tempo al di sotto delle nostre possibilità, facendo poco di quello che avevamo preparato in settimana, ovvero concedere pochi spazi e aspettare che il Genoa si scoprisse per colpire con veloci ripartenze – ha detto Massimo Rastelli –. Una squadra forte e fisica come il Genoa ne ha approfittato, muovendosi bene tra le linee: ha segnato due gol, ma avrebbe potuto farne altri. Il nostro errore, una volta preso il primo gol, è stato di volere andare subito a cercare di pareggiare, invece di mantenere gli equilibri ed attendere un loro rallentamento per prendere in mano la gara. Siamo stati bravi ad accorciare subito le distanze e a creare i presupposti per pareggiarla, anche col rigore di Joao Pedro, ma purtroppo è arrivata la sconfitta.»
«Un ciclo negativo mina le certezze ed agisce sulla testa e sulle gambe dei giocatori. Sapevamo che la partita era allo stesso tempo importante e pericolosa perché anche il Genoa cercava una vittoria scacciacrisi. I ragazzi si allenano con impegno – ha concluso Massimo Rastelli -, purtroppo in queste ultime quattro partite non hanno espresso quel che sanno fare.»
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