22 November, 2024
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Il PdS sollecita la Giunta ad intervenire per assicurare defibrillatori e personale abilitato al loro uso in ogni campo sportivo dell’Isola.

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Il Partito dei Sardi sollecita la Giunta regionale ad intervenire per assicurare defibrillatori e personale abilitato al loro uso in ogni campo sportivo dell’Isola.

Una mancanza dovuta a ritardi e inadempimenti della Regione e dell’Azienda tutela della salute, denunciata dal gruppo PdS in Consiglio regionale che ha presentato una mozione (primo firmatario Gianfranco Congiu) ed un’interrogazione (primo firmatario Roberto Desini) per sollecitare la Giunta a intervenire tempestivamente per risolvere due aspetti paradossali di questa situazione.

Un anno e mezzo fa il Consiglio regionale ha approvato la legge di stabilità 2016 e, grazie ad un emendamento presentato dal consigliere PdS Roberto Desini, ha stanziato un fondo di 400mila euro per la concessione di contributi per l’acquisto di defibrillatore semiautomatico esterno (DAE) da parte dei proprietari o gestori di impianti sportivi, nonché delle società ed associazioni sportive dilettantistiche con sede nel territorio regionale. Successivamente è stata autorizzata la spesa di altri 200mila euro come contributi a favore delle società ed associazioni sportive dilettantistiche sarde per la formazione di personale in qualità di esecutore BLSD (Basic Life Support Defibrillation), demandando alla Giunta regionale la definizione dei criteri e delle modalità di concessione dei contributi stessi. Anche in questo caso la somma è stata inserita nella legge di stabilità accogliendo un emendamento presentato da Roberto Desini come primo firmatario, e sottoscritto da tutto il Gruppo PdS.

«Questi provvedimenti – si legge in una nota del PdS – sono stati emanati per consentire alle società ed associazioni sportive dilettantistiche dell’Isola di adempiere al decreto del ministro della Salute 24 aprile 2013 (disciplina della certificazione dell’attività sportiva non agonistica e amatoriale e linee guida sulla dotazione e l’utilizzo di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri dispositivi salvavita), il cui articolo 5 pone in capo alle società sportive sia professionistiche che dilettantistiche l’obbligo di dotarsi di DAE. Decreto entrato in vigore il 1° luglio 2017, senza più deroghe.»

Ad oggi però tutto il sistema normativo messo in piedi per poter affrontare le eventuali emergenze dovute ad arresti cardiaci nei campi sportivi è paralizzato, come denunciano la mozione presentata dal presidente del Gruppo consiliare PdS, Gianfranco Congiu, e l’interrogazione depositata da Roberto Desini.

«Da una parte si assiste alla mancata recezione da parte della Giunta regionale dell’Accordo Stato, Regioni, Province Autonome del 30 luglio 2015, relativamente alla parte del documento che disciplina organicamente l’erogazione dei corsi di formazione BLSD/PBLSD, il riconoscimento e/o l’accreditamento dei centri formatori e il rilascio dell’autorizzazione all’uso del defibrillatore, compresa, tra le altre cose, la regolare tenuta dell’elenco aggiornato dei soggetti riconosciuti e/o accreditati, reso pubblico via web, e del registro dei nominativi delle persone abilitate all’uso – aggiunge la nota del PdS -. Sempre riguardo a questo aspetto l’Accordo contempla la facoltà di delegare il rilascio delle autorizzazioni all’impiego del DAE ai soggetti riconosciuti e/o accreditati all’erogazione dei corsi di formazione anche al fine di garantire la tempestiva abilitazione delle persone che, in ottemperanza al decreto Balduzzi, sono individuate dalle società e associazioni sportive per assicurare, ove si renda necessaria, la precoce e corretta defibrillazione della vittima di arresto cardiaco.»

È stata istituita una Commissione regionale per la valutazione delle richieste di accreditamento dei Centri di formazione, ma questa non è operativa, con la conseguenza che le istanze per l’accreditamento dei centri ed enti di formazione continuano a essere inoltrate e gestite dalle centrali operative del 118, di per sé già oberate di lavoro e funzioni.

«A questo problema nel Nord Sardegna si aggiunge la mancata assegnazione dei contributi regionali per l’acquisto delle macchine salvavita perché la Assl di Sassari non ha mai stilato la graduatoria delle società che hanno fatto richiesta entro il 10 luglio scorso, come indicato nel relativo bando pubblicato dalla Azienda sassarese. Nonostante siano trascorsi un anno e mezzo dall’entrata in vigore della legge regionale che ha stanziato le somme necessarie per la concessione dei contributi e oltre novanta giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle relative domande – conclude la nota del Partito dei Sardi -, ad oggi non risulta pubblicata la graduatoria dei beneficiari e non si ha alcuna notizia dello stato del procedimento, per il quale la ASSL non ha nemmeno pubblicato il nominativo del responsabile.»

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