Il vicepresidente della Regione ha partecipato alla Fiera di Cagliari, alla presentazione del Piano triennale 2018-2020 dell’Istituto nazionale di Fisica Nucleare.
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Il vicepresidente della Regione Raffaele Paci ha partecipato, alla Fiera di Cagliari, alla presentazione del Piano triennale 2018-2020 dell’Istituto nazionale di Fisica Nucleare. Proprio nella terra dei Progetti Aria e Sar-Grav, l’INFN ha scelto infatti di confrontarsi sul suo futuro e condurre l’analisi della propria politica scientifica.
«Entrambi questi progetti sono legati a teorie che hanno vinto il premio Nobel, e questo può dare visibilità e reputazione anche alla nostra regione – ha detto nei saluti iniziali il vicepresidente Raffaele Paci -. La Sardegna è una terra di grande qualità della vita, di clima eccellente, di ambiente ottimo, di cultura, tradizioni e archeologia ma anche di tecnologia e innovazione. Ed è su tutto questo che vogliamo puntare, come dimostra bene il fatto di utilizzare altissima tecnologia e innovazione per riconvertire luoghi storici come le nostre miniere. Siamo un’isola, a volte difficile da raggiungere, ma vogliamo creare connessioni con le competenze, le idee, il capitale umano, i ricercatori che qui trovano un ecosistema ideale.»
Il progetto Aria, grazie a un Accordo di Programma tra INFN, Regione Sardegna, Carbosulcis, e con la collaborazione delle Università di Cagliari e Sassari, attuerà la conversione della miniera di Seruci, in chiusura, in un’infrastruttura tecnologicamente avanzata che riuscirà a produrre Argon 40 puro, necessario alle attività dell’esperimento DarkSide nel Gran Sasso. Anche per il secondo progetto, Sar-Grav, viene utilizzata una miniera, quella di Sos Enattos a Lula, dove ci saranno laboratori per lo studio delle onde gravitazionali ed esperimenti di fisica fondamentale.
«Come Regione siamo fortemente convinti di andare in questa direzione, stiamo investendo molte risorse economiche e supportando i progetti – ha assicurato il vicepresidente della Regione -. Nel Piano delle infrastrutture, per esempio, il presidente Pigliaru ha insistito perché venissero messi 30 milioni di euro per la ricerca di base fatta con le Università e i centri pubblici. Su questo vogliamo continuare a puntare: ricerca, innovazione e idee. Abbiamo una collaborazione con l’Inaf per il Radiotelescopio di San Basilio che ha seguito il tuffo della sonda Cassini, abbiamo il Joint Innovation Center di Huawei e Crs4 punto di riferimento italiano per le Smart and Safe City, abbiamo eccellenze e professionalità importanti, e imprese che vengono qui a investire e creare posti di lavoro. E quindi – ha concluso Paci – voglio ribadire e confermare in questa occasione che c’è la totale disponibilità della Regione a continuare la collaborazione su questi e altri progetti, per far diventare la Sardegna il punto centrale di incontro e confronto dei network internazionali di ricerca.»
«Entrambi questi progetti sono legati a teorie che hanno vinto il premio Nobel, e questo può dare visibilità e reputazione anche alla nostra regione – ha detto nei saluti iniziali il vicepresidente Raffaele Paci -. La Sardegna è una terra di grande qualità della vita, di clima eccellente, di ambiente ottimo, di cultura, tradizioni e archeologia ma anche di tecnologia e innovazione. Ed è su tutto questo che vogliamo puntare, come dimostra bene il fatto di utilizzare altissima tecnologia e innovazione per riconvertire luoghi storici come le nostre miniere. Siamo un’isola, a volte difficile da raggiungere, ma vogliamo creare connessioni con le competenze, le idee, il capitale umano, i ricercatori che qui trovano un ecosistema ideale.»
Il progetto Aria, grazie a un Accordo di Programma tra INFN, Regione Sardegna, Carbosulcis, e con la collaborazione delle Università di Cagliari e Sassari, attuerà la conversione della miniera di Seruci, in chiusura, in un’infrastruttura tecnologicamente avanzata che riuscirà a produrre Argon 40 puro, necessario alle attività dell’esperimento DarkSide nel Gran Sasso. Anche per il secondo progetto, Sar-Grav, viene utilizzata una miniera, quella di Sos Enattos a Lula, dove ci saranno laboratori per lo studio delle onde gravitazionali ed esperimenti di fisica fondamentale.
«Come Regione siamo fortemente convinti di andare in questa direzione, stiamo investendo molte risorse economiche e supportando i progetti – ha assicurato il vicepresidente della Regione -. Nel Piano delle infrastrutture, per esempio, il presidente Pigliaru ha insistito perché venissero messi 30 milioni di euro per la ricerca di base fatta con le Università e i centri pubblici. Su questo vogliamo continuare a puntare: ricerca, innovazione e idee. Abbiamo una collaborazione con l’Inaf per il Radiotelescopio di San Basilio che ha seguito il tuffo della sonda Cassini, abbiamo il Joint Innovation Center di Huawei e Crs4 punto di riferimento italiano per le Smart and Safe City, abbiamo eccellenze e professionalità importanti, e imprese che vengono qui a investire e creare posti di lavoro. E quindi – ha concluso Paci – voglio ribadire e confermare in questa occasione che c’è la totale disponibilità della Regione a continuare la collaborazione su questi e altri progetti, per far diventare la Sardegna il punto centrale di incontro e confronto dei network internazionali di ricerca.»
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