L’iniziativa di CasaPound che, in occasione della sua festa regionale, inaugurerà le nuove sedi di Cagliari e Carbonia, accende il clima politico.
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L’iniziativa di CasaPound che, in occasione della sua festa regionale, inaugurerà le nuove sedi di Cagliari e Carbonia, accende il clima politico. Luca Pizzuto, consigliere regionale di Articolo UNO – SDP, interviene con una nota molto critica, nella quale scrive che «il panorama nazionale ed internazionale presenta una situazione assai preoccupante, in cui la “cultura” e la politica dell’odio cercano di fare breccia in quelle fasce di popolazione che più di altre pagano il prezzo della crisi economica. Le destre, quelle più violente e razziste, che incitano all’odio, si stanno affermando in tutta Europa e non solo. Sono le stesse che vogliono far passare, per solidarietà, le azioni di discriminazione, anche su base etnica, dividendo la società in persone di seria A e serie B, fomentando così una pericolosissima guerra tra poveri. Sono di questi giorni, per esempio, le loro disdicevoli campagne contro lo Ius Soli, in cui persino ai bambini vengono negati i più elementari diritti di eguaglianza».
«Se non vogliamo essere anche noi travolti da questo processo pericolosissimo, non possiamo fare finta di niente – aggiunge Luca Pizzuto -. Dobbiamo essere tutti consapevoli che l’odio si traduce soltanto in violenza e oppressione. In questo ultimo periodo, anche la Sardegna sta assistendo ad un pericoloso incremento di atti di violenza di natura politica, contro i migranti o contro chi si oppone all’avanzata di formazioni inneggianti all’odio. Una società democratica e libera non può permettersi tutto questo. E’ un dovere, prima di tutto morale e poi politico, opporsi a chi si ispira, con orgoglio, alla stagione criminale del fascismo in Italia; non possiamo far finta di niente davanti a politiche che fomentano l’odio verso l’Altro; non possiamo non contrastare chi vuole riportare l’intolleranza al governo.»
Le presidenze ANPI di Cagliari e Carbonia, in riferimento all’inaugurazione delle sedi di CasaPound a Cagliari e Carbonia, hanno inviato una lettera aperta al prefetto, al questore e ai sindaci di Cagliari e Carbonia.
«Le presidenze dell’ANPI di Cagliari e Carbonia, raccogliendo l’indignazione e le preoccupazioni di un ampio fronte di cittadini e di associazioni democratiche e antifasciste, esprimono contrarietà e sconcerto per questo nuovo tassello che si colloca in un contesto di espansione e recrudescenza delle forze neofasciste, razziste e xenofobe – si legge nella lettera -. Ciò accrescerà, come avvenuto in altri contesti ove questo movimento ha aperto sedi, quelle attività politiche, accompagnate da atti di violenza e intimidazioni, di chiara impronta razzista e xenofoba nei confronti dei migranti e di cittadini e associazioni democratiche, Le presidenze di ANPI di Cagliari e Carbonia segnalano alle Istituzioni e alle Autorità i rischi insiti in simili operazioni e le invitano a porre in essere tutte le misure necessarie per punire e sanzionare chi non rispetta le vigenti leggi concernenti il reato di apologia di fascismo, razzismo e xenofobia (Leggi Scelba e Mancino).»
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