24 November, 2024
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Il presidente della Figc Carlo Tavecchio ieri sera è stato ospite d’onore alla  Sardegna Arena. Carlo Tavecchio, arrivato prima della gara Cagliari-Benevento, ricevuto dal presidente Tommaso Giulini e da tutta la dirigenza
rossoblù, ha visitato lo stadio e il percorso museale dedicato alla  storia del Cagliari allestito all’interno della Tribuna Centrale. Al  termine della visita il presidente Tavecchio ha rilasciato queste dichiarazioni a cagliaricalcio.com .
«La Sardegna Arena è un segnale che documenta l’efficientismo dell’impresa italiana. Un risultato eccellente. Ho apprezzato molto  anche la scelta di realizzare un percorso museale per valorizzare dei  ricordi meravigliosi della storia del club. Complimenti al Cagliari.»
Riva, un Mito che lega il Cagliari e la Nazionale: «Gigi Riva è della mia regione, è una persona perbene e di grande capacità intellettuali. Un serio professionista e grande campione. Come lui ce ne sono pochi».
Cosa possono fare istituzioni e FIGC per migliorare il calcio italiano in collaborazione con i club?: «In questo momento siamo tutti sul pezzo  per raccogliere il massimo della visibilità del campionato italiano nel
mondo. Abbiamo già ottenuto dei buoni risultati. Per i club ci saranno  sempre più risorse da ripartire, destinate agli investimenti  sull’impiantistica». Sulla possibilità di vedere la Nazionale a Cagliari, Carlo Tavecchio ha dichiarato: «La Sardegna Arena potrà ospitare un’amichevole degli Azzurri».

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Procedono a ritmo veloce, favoriti anche dal bel tempo, che non accenna a lasciare il nostro territorio, i lavori di pulizia del Rio Cannas, a Carbonia.
Gli operai della So.Mi.Ca. SpA, dalla giornata di ieri, sono all’opera per rimuovere le erbacce, le sterpaglie, i detriti ed i rifiuti depositatisi nel corso degli anni sul letto del rio cittadino.
Gli interventi di pulizia e manutenzione interessano anche il Canale di Santa Caterina.
Soddisfazione è stata espressa dall’assessore delle Manutenzioni Gian Luca Lai, che ha constatato come i lavori stiano procedendo secondo il cronoprogramma stabilito con la So.Mi.Ca. SpA: «Gli interventi che stiamo mettendo in campo costituiscono un’azione fondamentale di prevenzione, in grado di garantire il regolare deflusso delle acque e la riduzione del rischio idraulico. La bonifica delle aree del Rio Cannas e del Rio Santa Caterina non rappresenta soltanto un lavoro a difesa dei corsi d’acqua urbani, ma è soprattutto un intervento a difesa dei nostri concittadini, che saranno al riparo dai rischi derivanti da eventuali alluvioni».

 

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Lunedì 30 ottobre alle 17.30, presso la Biblioteca comunale di viale Arsia a Carbonia, nell’ambito della rassegna “Carbonia scrive”, si svolgerà la presentazione del libro di Gabriella Aru, dal titolo “L’ultimo guardiano della sacra pergamena”. «Una rassegna che sta registrando un ottimo apprezzamento da parte dei cittadini – ha affermato il sindaco di Carbonia, Paola Massidda -. Un numero sempre crescente di scrittori, molti dei quali residenti in città o nel territorio, hanno l’opportunità di far conoscere le loro opere, spesso afferenti a generi diversi, ma caratterizzate da un denominatore comune: la capacità di stimolare la curiosità dei lettori, incentivando e promuovendo la lettura».

L’autrice, Gabriella Aru, sposata e madre di tre figli, è dirigente delle professioni sanitarie e lavora presso l’ASSL di Cagliari. È stata per circa dieci anni capo scout del gruppo Carbonia 1. Fin da ragazza ha nutrito una profonda passione per la scrittura, culminata con la realizzazione della trilogia composta da “Oltre quel portone… Mebaithel”, “La battaglia delle sette Chiese” e, ora, con “L’ultimo guardiano della sacra pergamena”, che verrà presentato lunedì 30 Ottobre in un incontro al quale prenderanno parte, oltre all’autrice, il relatore Gianni Cancedda, ex Rettore dell’Università della Terza Età di Sant’Antioco, e Sabrina Sabiu, assessore della Cultura del comune di Carbonia.

 

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Giorgio Madeddu, responsabile scientifico dell’Associazione AMICI della VITA, Gruppi di Auto Aiuto per Alcol Tossicodipendenti, Malati Tumorali, Autismo, ha inviato una lettera aperta alla Giunta ed al Consiglio regionale, sulla mancata applicazione della legge regionale N. 12 del 13 giugno 2014 “Interventi regionali per la prevenzione della fetopatia alcolica”.

Di seguito il testo integrale.

PIGLIARU, ARRU, GANAU: CHE DELUSIONE!

Signori Amministratori della Sardegna,

la vostra indifferenza e superficialità dopo la trionfale approvazione della legge regionale N. 12 del 13 giugno 2014 “Interventi regionali per la prevenzione della fetopatia alcolica” ancor oggi inapplicata, merita la nostra più severa disapprovazione e pubblica indignazione.

13 giugno 2014: il Consiglio regionale dopo la presentazione dell’assessore della Sanità Luigi Arru e gli entusiastici interventi di numerosi onorevoli regionali vota all’unanimità dei presenti (cinquanta) la legge N. 12. Arrivava a fine corsa l’emozionante avventura cominciata nel sulcis 25 anni prima nel Centro alcologico “Don Vito Sguotti” e, apparentemente, licenziata nella cagliaritana via Roma. La proposta di legge elaborata dall’Associazione Amici della Vita Sulcis nella trincea del bisogno e della solitudine fu affiancata da iniziative divulgative e di sensibilizzazione nelle scuole, parrocchie e associazioni, ottenendo costante adesione e partecipazione delle Amministrazioni Comunali, Curia, dei consiglieri regionali del Sulcis e il sostegno di Tore Cherchi, Giunta e Consiglio provinciale che finanziarono la prima brochure italiana sulla fetopatia alcolica.

I punti qualificanti della L.R. 12:

a) Riconosce la possibilità di prevenire le conseguenze dell’abuso alcolico in gravidanza ma, soprattutto, propone una premura e un rispetto mai dimostrato prima dal legislatore per la malata di Alcol dipendenza, nessun giudizio morale, la stessa dignità che il mondo sanitario e le istituzioni riconoscono alle altre patologie.

b) Adozione di Linee guida, questionari, percorsi di presa in carico attraverso Consultori, Serd, Associazioni.

c) Incoraggia e valorizza la collaborazione tra tutte le figure professionali sanitarie competenti in materia.

d) Riconosce la gratuità dei rilevatori (GammaGT e Transferrina Desialata) d’abuso alcolico per le donne in epoca pre concezionale o in stato di gravidanza ampliando di fatto (in Sardegna) quanto garantito dal decreto ministeriale del 10 settembre 1998.

La Legge prevedeva inoltre:

1) Delibera della Giunta regionale “entro 60 giorni di linee guida”.

2) Istituzione entro 60 giorni del “tavolo permanente per la prevenzione della fetopatia alcolica e i problemi alcol correlati”.

Novembre 2016: segnaliamo a stampa e televisioni la vostra inadempienza e registriamo un sussulto d’orgoglio: il 2 dicembre 2016, infatti, con delibera di Giunta regionale 64/5 il presidente Francesco Pigliaru da mandato all’assessore Luigi Arru di istituire un tavolo tecnico che elabori linee guida e tavolo permanente ( dai 60 giorni previsti dagli artt. 2 e 4 della L.R.12/2014 ai 910 giorni della delibera). Evitando le facili polemiche riconoscerete, impegnati in altrettanti fronti e criticità, di avere sottovalutato l’importanza sociale, scientifica e morale che ha animato gli irriducibili sostenitori della legge.

Sicuro di non offendere la vostra sensibilità, sintetizzo le drammatiche conseguenze che l’abuso alcolico in gravidanza determina in Sardegna ogni anno.

Alcolisti in Sardegna 40.000 (20.000 Donne, 15.000 in età fertile)

650 Aborti da abuso alcolico non diagnosticati definiti “spontanei” nelle cartelle cliniche ospedaliere.

65 Fetopatie Alcoliche (F.A.) caratterizzate da sindromi fenotipiche variabili e ritardo mentale grave.

I Bambini affetti da F.A. hanno identica aspettativa di vita dei loro coetanei, 75 anni, rappresenta non solo strazio, angoscia e sofferenze per la famiglia e la comunità ma anche un costo economico non indifferente. In 75 anni tra invalidità e accompagnamento, Legge 20, Legge 162, Insegnante di sostegno per, mediamente, 13 anni, Legge 104/92 per un genitore e spese sanitarie varie, una disabilità grave, perché di questo parliamo, supera il milione e mezzo di euro, ipoteca che non graverà su Voi e noi soltanto ma la trasmetteremo in eredità ai nostri figli, sì, distinti Onorevoli Pigliaru, Arru e Ganau i nostri figli e nipoti affiancheranno e si prenderanno cura di questa grave ma prevenibile disabilità che la vostra indolenza non ha considerato prioritaria.

Riflettete: quante delibere e risorse avete destinato negli ultimi tre anni alle sagre del pisello, fagiolo, della trippa, del tappo di sughero, del gomito e ginocchio destro, ai numerosi eventi che considerate “fisiologico supporto agli elettori e strascico per le prossime elezioni”. I 150.000 euro annui che la legge 12 prevedeva per il 2014/15/16 meritavano secondo noi, ma forse siamo esagerati, altrettanto interesse!

Riflettete: avete snobbato la prima legge in Europa che poteva incidere concretamente sulla prevenzione della più frequente forma di ritardo mentale da etiologia nota, avete privilegiato la cronaca e la visibilità delle inaugurazioni dove il clientelismo è tangibile (sanità, turismo, industria, cultura, lavori pubblici e…) trascurando i potenziali vantaggi economici e sociali ma soprattutto morali, anime propulsive della legge 12/2014.

Avete e state pensando alle prossime elezioni esattamente come chi vi ha preceduto, la stessa proposta da Voi tramutata in legge la Giunta regionale precedente la anestetizzò perché quando la proponemmo nella primavera del 2013 era già in corso la campagna elettorale.

Nell’essenza più profonda il centro-destra-sinistra si dimostrano geneticamente simili, le campagne elettorali scoppiettanti di buone intenzioni con patetici incoraggiamenti al Volontariato da tutti definito: «Risorsa insostituibile da valorizzare e sostenere», balle!

I politici, quasi a tutti i politici, corteggiano il volontariato se lo ritengono funzionale al proprio interesse, potere, visibilità; quando il Volontariato non chiede assistenza o contributi al politico di turno ma lavora, studia, propone in autonomia e senza servilismi quanto la vita insegna, l’entusiasmo scema, si trasforma in distanza, sospetto o, come in questa storia, indifferenza.

Presidente Pigliaru, 900 giorni dopo il mitico 13 giugno 2014 Lei stabilisce «l’istituzione del tavolo permanente di monitoraggio per la prevenzione della fetopatia alcolica e dei problemi alcol correlati». Ritengo Lei uomo intelligente ma le sue scelte sono stravaganti:

a) Inserisce nel tavolo permanente Amici della Vita senza chiederci scusa per gli 850 giorni di ritardo? Registri ufficialmente il nostro deciso rifiuto alla sua proposta, preveda da parte nostra massima collaborazione, esterna e autonoma, leale ma soprattutto si aspetti vigilanza sull’applicazione della legge 12/2014 sempre che la sua maggioranza sia in grado di trasformarla in realtà entro l’attuale legislatura.

b) L’istituzione formale del “tavolo permanente” risale alla sua delibera N. 64/5 del dicembre 2016, sono trascorsi 10 mesi e nessun tavolo è stato apparecchiato né convocato dal suo delegato assessore Luigi Arru, o il suo collaboratore non la prende sul serio o per tutti voi “permanente” è sinonimo di futuro prossimo.

c) L’alto dirigente regionale Alessandro De Martini, certamente uomo integerrimo, ha sottoscritto la delibera 64/5 del 2 dicembre scorso, meriterebbe un aggiornamento sull’art. 6 comma 3 della Legge 12, norme finanziarie, «Gli oneri della presente legge gravano sull’UPB S05.01.001 del bilancio di previsione della regione per gli anni 2014- 2016 e su quelle corrispondenti dei bilanci per gli anni successivi», Il dott. Alessandro De Martini avrebbe dovuto rimproverarla per l’intempestività o meglio miastenia che ha caratterizzato la sua azione in questa occasione, lo faccio io: Lei è moroso!

Presidente Pigliaru:

rilegga l’art. 5 della legge 12: «La Giunta regionale presenta ogni due anni al Consiglio regionale una dettagliata relazione che illustra i dati concernenti l’attuazione della presente legge, con particolare riferimento alla verifica dell’efficacia degli interventi», considerando il ritardo di 850 giorni sulle linee guida e tavolo permanente le previsioni su “relazione, risultati ed efficacia” della Legge 12 sono per il 2044.

Prima dell’incoraggiamento finale ad essere coerenti, risvegliarsi da un patologico letargo e trasformare le attuali due paginette del Consiglio regionale ( la Legge 12/2014) nel più affascinante e innovativo dispositivo europeo a favore della Vita debolissima momentaneamente accolta nella Vita fragile delle Alcoliste e Tossicodipendenti, un’ultima considerazione:

«Sgomenta pensare che l’assessore Arru ed il presidente Ganau sono medici e non hanno destinato una goccia del loro sudore alla Fetopatia Alcolica».

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Sono 3.023 le imprese dell’autoriparazione che, in Sardegna, aggiustano e manutengono 1.023.462 veicoli civili. L’82,2% delle aziende registrate alle Camere di Commercio, ben 2.513 realtà, sono artigiane.

Sono questi i dati del dossier sull’Autoriparazione, realizzato dall’Osservatorio per le Micro e Piccole Imprese di Confartigianato Imprese Sardegna su fonte UnionCamere-Infocamere e Annuario Statistico ACI 2017.

L’analisi sottolinea la crisi che nell’Isola attanaglia il settore artigiano delle manutenzioni e riparazioni di autoveicoli. Per l’ottavo anno consecutivo, infatti, il bilancio tra aperture e chiusure (2017 su 2016) è risultato negativo con un saldo finale di -11 imprese attive e una percentuale del -0,8%, in calo rispetto allo scorso anno che si chiuse con -1,37%.

Una situazione critica si registra anche nei territori: nell’ultimo anno la provincia di Oristano ha perso il 2.8% delle imprese artigiane (-6 aziende), seguita da Sassari con -1,3% (-11), da Nuoro con -0,4% (-2) e da Cagliari con –0,2% (-2). A livello nazionale il decremento registrato è stato dell’1,0 % (-733).

All’abusivismo e alla concorrenza sleale, mali cronici del settore, a incidere negativamente è anche la persistente situazione economica congiunturale e mancanza di liquidità delle famiglie. Infatti, i sardi fiaccati dalla crisi decidono di risparmiare sulla manutenzione della propria auto esponendo così il veicolo, e loro stessi, a gravi rischi per la sicurezza.

«Dai nostri artigiani riceviamo, sempre più spesso, segnalazioni di autovetture in condizioni critiche causa la scarsa manutenzione – afferma Antonio Matzutzi, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – anche se sono formalmente in regola grazie alle revisioni, il loro stato d’uso è preoccupante

Inoltre, gli autoriparatori, sempre più frequentemente, ricevono richieste di riparazioni al ribasso da clienti che forniscono loro anche i pezzi di ricambio, alterando, in maniera significativa, il tradizionale rapporto tra automobilista e autofficina.

Ma gli autoriparatori di Confartigianato, anche per non andare in contro a problemi di natura legale, non ci stanno e danno l’allarme su quanto sta accadendo.

«I veri professionisti dell’autoriparazione non stanno accettando queste condizioni – aggiunge Antonio Matzutzi – e si rifiutano di eseguire riparazioni contrarie alle specifiche prescrizioni tecniche di settore o che compromettano le condizioni minime di sicurezza attiva del veicolo.»

Gli esperti del mestiere, infatti, hanno l’obbligo di informare i propri clienti circa i rischi in cui potrebbero incorrere e sono chiamati a svolgere il proprio lavoro a regola d’arte utilizzando i pezzi di ricambio più idonei e applicando le regole professionali.

Per dare risposte agli interrogativi che sempre più spesso vengono posti in un’autofficina, quando si parla con il cliente di garanzia sui lavori eseguiti o sui pezzi sostituiti, il comparto dell’Autoriparazione di Confartigianato in Sardegna organizzerà seminari territoriali dedicati ai professionisti sui temi delle responsabilità e delle garanzie del mondo delle riparazioni. Con il contributo di esperti legali e assicurativi, si farà chiarezza sulla complessità che investe la filiera degli operatori del mondo dell’automotive.

«Per sostenere il settore a livello nazionale abbiamo proposto che gli utenti possano detrarre sia il costo dei tagliandi di manutenzione programmati, sia le riparazioni di meccanica e carrozzeria di una certa entità”. “Se andasse in porto tale iniziativa – conclude il presidente di Confartigianato Sardegna – costituirebbe un importante incentivo all’economia del comparto e garantirebbe il mantenimento dell’efficienza del parco auto, con evidenti, conseguenti vantaggi sulla sicurezza stradale e sull’ambiente”, conclude l’associazione di categoria.»

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E’ un Cagliari obbligato a vincere quello che scenderà in campo alle 20.45 alla Sardegna Arena contro la matricola Benevento, per la decima giornata del campionato di serie A (dirige Massimiliano Irrati di Pistoia, assistenti Alfonso Marrazzo di Roma e Stefano Bellutti di Trento). E’ la partita d’esordio a Cagliari per il nuovo tecnico rossoblu Diego Lopez, dopo la trasferta dell’Olimpico che ha segnato la quinta sconfitta consecutiva, al ritorno in Sardegna dopo una lunghissima carriera da calciatore, durata 12 anni, dal 1998 al 2010, e due stagioni da tecnico, dal 2012 al 2014.

L’avversario, sulla carta, è il più abbordabile che ci possa essere in questo momento, il Benevento, una neopromossa che ha finora perso tutte le partite disputate, ma sarebbe un errore gravissimo sottovalutarlo e ritenere che la vittoria sia scontata. I campani, peraltro, già assolutamente bisognosi di sbloccarsi per entrare finalmente nel campionato, per loro nuovo in assoluto, hanno uno stimolo in più per cercare di fare bene, dopo che in settimana la società ha effettuato il cambio in panchina, esonerando Marco Baroni, il tecnico della storica promozione, e chiamando al suo posto Roberto De Zerbi, un giovane che con Diego Lopez condivide una sfortunata una breve esperienza alla guida del Palermo (Roberto De Zerbi aveva iniziato la stagione 2016/2017 e venne esonerato dopo sette sconfitte consecutive; Diego Lopez assunse la guida della squadra rosanero il 26 gennaio 2017 e venne esonerato l’11 aprile).

E’ la prima volta che Cagliari e Benevento si trovano di fronte in campionato. Le strade delle due squadre non si sono mai incrociate. L’unico precedente risale all’agosto 1982, al Sant’Elia, partita di Coppa Italia. Finì 1-1, per il Cagliari segnò Gigi Piras, in campo c’era Waldemar Victorino, sulla panchina rossoblù sedeva Gustavo Giagnoni.

 

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Grande impresa del Carbonia, espugna Arbus con un netto 4 a 0 e vola ai quarti di Coppa Italia. Dopo il pareggio senza goal maturato nel match di andata al Comunale “Carlo Zoboli”, la squadra di Andrea Marongiu s’è presentata sul campo dell’Arbus di Nicola Agus, capolista in campionato a punteggio pieno con 4 punti di vantaggio sulle più immediate insegutirici, senza timori reverenziali e fortemente decisa a giocarsi fino in fondo le proprie carte per tentare di proseguire l’avventura in Coppa Italia. Entrambe le formazioni sono scese in campo fortemente rimaneggiate per le numerose assenze determinate da squalifiche ed infortuni: nell’Arbus mancavano gli squalificati Falciani, Floris e Picciau e l’infortunato Festa; nel Carbonia gli assenti erano ben sei: Concas, Loi, Biccheddu, Garofalo, Foddi e Milia. Andrea Marongiu ha portato ad Arbus una rosa di 18 elementi, con ben 13 fuori quota (nel finale negli 11, i fuoriquota erano ben 7).

Il primo tempo, terminato senza goal, è stato sostanzialmente equilibrato, senza occasioni da goal da entrambe le parti, anche se è stato il Carbonia a lasciarsi preferire per la qualità del gioco espresso. Nel secondo tempo, sbloccato il risultato con un calcio di rigore trasformato da Fabrizio De Gradi, la partita ha cambiato volto, con il Carbonia assoluto padrone del campo, in goal ben altre tre volte, nell’ordine ancora con Fabrizio De Gradi, abile a sfruttare un preciso assist di Federico Zucca; Momo Konatè, su assist rasoterra di Momo Cosa, scatenato sulla fascia sinistra; e, infine, Alessio Lintas.

A fine partita, grande festa sotto la postazione dei Briganti, entusiasti per la prestazione e la nettissima vittoria della loro squadra del cuore che domenica, in campionato, ospiterà il Seulo 2010.

Sugli altri campi, qualificazione della San Marco Assemini ’80, vittoriosa per 1 a 0 a Siurgus Donigala, sul campo dell’Andromeda, con un goal su punizione realizzato da Claudio Mura (ex Carbonia), dopo il 3 a 2 della gara d’andata; il Sant’Elena Quartu ha vinto 2 a 1 sul campo del La Palma Monte Urpinu e va ai quarti (all’andata era finita 1 a 1); l’Usinese ha superato il Cus Sassari con il punteggio di 2 a 1 ma a passare il turno è la squadra sassarese che all’andata aveva vinto per 4 a 0; la Macomerese ha superato la Tharros per 3 a 1 (all’andata finì 3 a 3) ed accede ai quarti, nei quali incontrerà il Carbonia); la Dorgalese ha espugnato il campo dell’Idolo per 4 a 2, ribaltando lo 0 a 1 subito in casa; il Porto Rotondo, infine, ha battuto 2 a 0 ed eliminato il Castelsardo (andata 3 a 3).

 

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PENSARE & PROGETTARE: l’impatto locale delle politiche europee per la gioventù della programmazione UE 2021-2027. Cittadinanza, partecipazione e mobilità transnazionale per l’apprendimento. E’ il titolo dell’evento che si è svolto oggi, mercoledì 25 ottobre, a Cagliari negli spazi della Manifattura Tabacchi. Un seminario pubblico rivolto agli stakeholder delle politiche giovanili (giovani appartenenti ad associazioni, consulte e forum giovanili, giovani amministratori locali, dirigenti e funzionari pubblici con delega alle politiche giovanili, operatori di servizi rivolti alla gioventù, insegnanti) e promosso dal Centro Eurodesk dell’URP della Presidenza della Regione Autonoma della Sardegna in collaborazione con il Coordinamento della rete nazionale italiana Eurodesk (Eurodesk è la rete ufficiale del programma europeo Erasmus+ per l’informazione sui programmi e le iniziative promosse dalle istituzioni comunitarie in favore dei giovani nei settori della mobilità internazionale, cultura, formazione, del lavoro e volontariato).

Hanno partecipato al seminario Vito Borrelli, vice-capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, e Ramon  Magi, Presidente di Eurodesk Italy. Sono intervenuti, fra gli altri, Enrico Murgia, Capo di Gabinetto dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione della Regione Sardegna, in rappresentanza dell’assessore Giuseppe Dessena, e l’assessore alle Politiche Giovanili della Regione Campania Serena Angioli.

«Il nostro scopo, come Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, è quello di creare un legame stretto fra il centro e la periferia dell’Unione, fra Bruxelles, spesso percepita come entità astratta, e il territorio, le regioni d’Europa, anche le più isolate – ha dichiarato Vito Borrelli. E’ nostro compito fare in modo che i giovani possano partecipare sempre più attivamente ai programmi di mobilità transnazionale per la formazione, come Erasmus Plus. E’ importante, inoltre, seguire l’esempio di regioni come la Sardegna – ha sottolineato Vito Borrelli – che con il progetto Camineras porta gli uffici di informazione e orientamento direttamente sul territorio. Questo dà ai giovani la possibilità di conoscere i programmi dell’Unione europea a loro rivolti, aumenta la partecipazione alla riflessione sul futuro dell’Europa e accresce il loro grado di cittadinanza attiva, il senso di appartenenza a un progetto comune europeo. I giovani – ha concluso Vito Borrelli – possono così guardare con maggiore fiducia al futuro in termini di acquisizione di nuove competenze finalizzate a garantire prospettive più solide di occupabilità·»      

«L’importanza di politiche per la gioventù più incisive, sia in termini finanziari che programmatici, è resa palese dalla condizione giovanile odierna – ha detto il presidente di Eurodesk Italy Ramon Magi -. In molte regioni dell’Unione Europea, tra cui diverse italiane i giovani combattono contro una disoccupazione sempre più preoccupante, causata dai ritardi dei sistemi nazionali di istruzione e formazione. L’Unione Europea sta puntando molto sui programmi di mobilità educativo-formativa transnazionale, per far acquisire ai giovani quelle competenze trasversali sempre più indispensabili per una buona occupabilità.»

«E’ fondamentale discutere con i nostri giovani – ha dichiarato in una sua nota l’assessore della Pubblica Istruzione della Regione Sardegna, Giuseppe Dessena – e cercare di capire le loro necessità, i desideri e le aspettative, ovvero come l’Europa e il resto del mondo possano essere davvero luoghi adatti alla loro crescita. Dobbiamo aiutarli con politiche concrete affinché acquisiscano una maggiore consapevolezza delle opportunità e fare in modo che utlizzino al meglio le competenze maturate, per uno sviluppo migliore anche della società.»

I lavori del seminario si sono aperti con i saluti di Michela Melis, Direttore Generale Comunicazione della Regione Sardegna, Emiliano Deiana, Presidente Anci Sardegna, e di Yuri Marcialis, assessore della Pubblica istruzione del comune di Cagliari. Il laboratorio si è articolato in due sessioni, mattutina (incentrata su un dialogo con gli amministratori e il relativo dibattito aperto ai contributi del pubblico presente in sala), e pomeridiana (imperniata su una serie di tavoli tematici sulle strategie e sinergie, a livello regionale e locale, messe in campo per favorire i giovani nella utilizzazione dei programmi europei). Ha avuto l’obiettivo di valutare l’attuale stato dell’arte delle politiche in favore della gioventù e iniziare a immaginare quelle da sviluppare a livello locale e regionale per rispondere alle sfide della nuova programmazione dell’Unione europea per il 2021-2027. A conclusione della mattinata si sono susseguiti due momenti di approfondimento. Il primo ha offerto una riflessione sui temi dell’integrazione dei giovani migranti, con la partecipazione di Riccardo Porcu (Regione Autonoma della Sardegna), Elisabetta Gola (Università degli Studi di Cagliari) e Fabrizio Meloni (Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari).

Riccardo Porcu, Direttore del Servizio comunicazione istituzionale e coordinamento rete Urp della Presidenza della Regione, sul focus del seminario ha voluto sottolineare: «La Regione Sardegna ha investito da oltre 2 anni nella partnership con Eurodesk Italy per garantire all’interno degli Uffici Relazioni con il Pubblico un’informazione puntuale e diffusa sulle opportunità di formazione e aggiornamento offerte dall’Unione europea. Ai servizi già offerti dalla Regione si affiancano quelli del Centro Eurodesk, che mirano a favorire l’integrazione, l’ascolto e la creazione di reti civiche, con particolare riferimento al target giovani 14-29 anni».

Alla discussione sulle politiche per l’integrazione ha fatto seguito, in chiusura della sessione mattutina, la relazione di Vito Borrelli, vice-capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, che ha tracciato una panoramica sullo stato dell’Unione europea e sulle sfide che la nuova programmazione 2021-2027 proporrà agli Stati membri. La sessione pomeridiana del seminario si è chiusa con l’intervento di Ramon Magi, presidente di Eurodesk Italy.

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L’organizzazione del sistema territoriale ambulatoriale, le prospettive future in fisiopatologia respiratorio e le nuove strategie terapeutiche in asma e bronco pneumopatia cronica ostruttiva saranno i temi d’apertura del congresso in programma il 26 e 27 ottobre ad Alghero. Ad ospitare l’importante appuntamento, dal titolo “La pneumologia oggi: specialisti a confronto”, sarà l’hotel Catalunya che, per l’occasione, vedrà una delle sue sale attrezzate per una sessione pratica su un simulatore. Quaranta giovani penumologi si eserciteranno con un robot, su casi clinici particolari.

Il congresso, organizzato in collaborazione con il Centro studi della Società italiana di pneumologia (Sip), vede in qualità di responsabili scientifici il direttore della Pneumologia dell’Aou Pietro Pirina e il presidente regionale della Sip Alessandro Fois.

I lavori inizieranno il pomeriggio del 26 ottobre, alle ore 15.00. Subito al centro del congresso argomenti che metteranno a confronto esperti provenienti dalla penisola con specialisti della nostra regione. Sono già 120 i partecipanti iscritti.

Si spazierà dalle strategie terapeutiche per asma e Bpco all’analisi critica delle linee guida, dalla fibrosi polmonare ideopatica al tumore polmonare e alla sindrome delle apnee ostruttive nel sonno.

La giornata del 27 ottobre sarà dedicata alla pneumologia interventistica e consentirà, durante la mattinata, di analizzare e confrontare diverse metodiche interventistiche per varie patologie. La sessione della mattina si chiuderà proprio con l’esercitazione sul un robot. La sessione pomeridiana, dalle 15,30, prevede la partecipazione dell’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, che interverrà sul ruolo della competence professionale medico-infermieristica nella governance sanitaria.

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Lunedì 30 ottobre, dalle ore 9.30, presso la sede della Camera di Commercio di Nuoro (via Papandrea 8), si terrà un seminario tecnico-formativo di orientamento ai mercati internazionali destinato alle PMI manifatturiere, ai consorzi, alle reti di impresa e ai poli tecnologici della Sardegna, organizzato dall’ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, in collaborazione con la Regione Autonoma Sardegna. Le imprese avranno l’opportunità di sviluppare leloroe conoscenze e competenze tecnico-manageriali, con l’obiettivo di accrescere il business e la competitività sui mercati esteri.

Nel corso della giornata, verranno trattati diversi argomenti inerenti le principali tematiche relative ai processi di internazionalizzazione d’impresa, con particolare riguardo al marketing internazionale, all’analisi strategica, alla valutazione dei competitors, al marketing operativo e al posizionamento nei mercati esteri. La docenza è affidata ad esperti di marketing e tecniche del commercio estero.