17 August, 2024
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Sono iniziati questa mattina i lavori di pulizia e manutenzione del letto dei corsi d’acqua che insistono sul territorio comunale di Carbonia. I lavori, che vedono impiegati gli operai della So.Mi.Ca. SpA, verranno realizzati grazie a un finanziamento regionale erogato in tre distinte annualità: la prima a dicembre 2015, la seconda a settembre 2016 e la terza a settembre 2017. Si tratta di fondi che l’Amministrazione Comunale ha deciso di utilizzare in un’unica soluzione, elaborando un progetto unitario, ad ampio respiro, dividendo i lavori in tre lotti funzionali. Una decisione ponderata, al fine di effettuare una pulizia completa dei tratti più significativi dei corsi d’acqua cittadini, tra cui il Rio Cannas ed il Rio Santu Milanu. I lavori di manutenzione, appena cominciati, si estenderanno lungo i 5 chilometri del Rio Cannas e i 2,4 del Canale di Santa Caterina.

«Abbiamo optato per una gestione progettuale unitaria piuttosto che per interventi tampone e incompleti, che avrebbero risolto, soltanto in minima parte, il problema dei rifiuti, dei detriti e delle erbacce che nel corso degli anni si sono riversati nell’alveo dei rii cittadini –spiega l’assessore delle Manutenzioni Gian Luca Lai -. Si tratta di lavori grazie ai quali potremo prendere le misure necessarie per fronteggiare apporti meteorici eccezionali e repentini, sempre più frequenti e tipici della stagione autunnale. Si conferma l’attenzione dell’Amministrazione Comunale nel mettere in atto tutte le azioni possibili rivolte alla riduzione del rischio idrogeologico, azione fondamentale per garantire la sicurezza dei nostri concittadini su questo versante. Gli interventi di manutenzione e pulizia dei corsi d’acqua non si esauriranno con questo progetto, ma proseguiranno nei prossimi anni – conclude Gian Luca Lai –, beneficiando del nuovo finanziamento di 316 mila euro, recentemente aggiudicatosi dal Comune di Carbonia per il triennio 2017-2019.»

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Torna a Cagliari “Sound and Vision”, la performance di musica e disegni dal vivo che vede insieme sul palco i Dorian Gray, formazione storica della scena indie nostrana, con un illustratore ogni volta diverso: mercoledì primo novembre al Fabrik, il locale in via Mameli, sarà l’artista sardo Gildo Atzori, già coinvolto in precedenti occasioni, a creare all’impronta le suggestioni visive che affiancheranno note e parole della band cagliaritana guidata dal cantante Davide Catinari con Samuele Dessì (chitarre, loops, voci), Nico Meloni (chitarre) e Andrea Viti (basso). Ospiti Riccardo Erba (flicorno), Stefano Cherchi (ex componente dei Nielsa e attuale leader dei Camera Oscura) e uno special guest del calibro di Blaine L. Reininger, il polistrumentista americano, cofondatore con Steven Brown, nel 1977, di una band di culto come i Tuxedomoon. Tutti musicisti presenti nelle tracce di “Moonage Mantra”, il settimo disco in studio dei Dorian Gray, pubblicato lo scorso inverno, che offrirà la materia prima all’appuntamento con “Sound and Vision” del primo novembre, insieme a brani tratti dai precedenti due album di Catinari e soci, ma anche dal repertorio dei Tuxedomoon e dalla produzione solista di Blaine L. Reininger.

Ad aprire la serata, con inizio alle 21.00, i brevi set (una ventina di minuti ciascuno) di due interessanti progetti isolani, freschi di pubblicazione dei rispettivi lavori: Carlo Addaris, musicista, autore e manipolatore sonoro di San Sperate con la sua proposta a metà strada tra cantautorato elettronico e sperimentazione, e i Madame Curie, gruppo “dream-pop” formato da Lorena Carta (voce), Fabio Desogus (tastiere), Manuel Deiana (chitarre) e Angelo Argiolas (basso).

 

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Riprenderanno domani, mercoledì 25 ottobre, i lavori delle commissioni permanenti del Consiglio regionale. In mattinata, alle 10,00, si riunirà la Quinta Commissione “Attività Produttive” guidata da Luigi Lotto (Pd) per la verifica dello stato di attuazione della legge n. 20/2017 sul sostegno alle imprese del comparto ovicaprino colpite da calamità naturali. Sull’argomento sarà sentito l’assessore all’agricoltura Pierluigi Caria. Al termine dell’audizione lo stesso assessore, insieme al collega della Sanità Luigi Arru e al responsabile dell’Unità di Progetto Alessandro De Martini, riferirà sullo stato di attuazione del Piano di eradicazione della peste suina africana.

Alle 10,30, si riunirà invece la Seconda Commissione “Lavoro e Cultura”, presieduta da Gavino Manca (Pd). All’ordine del giorno l’audizione dell’assessore alla Pubblica Istruzione Giuseppe Dessena sulla programmazione dell’offerta formativa e della rete scolastica per l’anno 2018/2019. All’esame del parlamentino anche il Dl 440 “Istituzione dell’anagrafe regionale degli studenti” ed il Testo Unico sulla lingua sarda.

Giovedì 26 ottobre si riuniranno la Prima e Terza.

La commissione Bilancio, presieduta da Franco Sabatini (Pd), inizierà alle 9,30 l’esame della Manovra finanziaria 2018-2020 approvata dalla Giunta. I lavori proseguiranno nel pomeriggio.

Per le 11.00 è invece convocata la Commissione Autonomia, guidata da Francesco Agus. In programma le audizioni degli assessori del Personale e dell’Ambiente Filippo Spanu e Donatella Spano su questioni riguardanti il personale dell’Agenzia Forestas e l’esame della situazione finanziaria delle province e delle Città metropolitane. All’ordine del giorno anche lo Schema d.lgs 5/XV (Norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione Sardegna per l’istituzione del Collegio dei revisori dei Conti in attuazione dell’articolo 14, comma 1, lettera e) del decreto legge n. 138 del 2011 convertito con modificazioni in legge 14 settembre 2011, n. 148), il P/64 (Adozione Piano di riordino territoriale. Legge regionale 4 febbraio 2016, n. 2 “Riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna”, art. 4) e la mozione 239 (Rubiu e più) sulle tematiche relative al poligono militare di Teulada e ai progetti di implementazione della base.

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Due ambulatori chirurgici, uno per le prime visite e uno per le medicazioni, per la preparazione all’intervento e per le visita del chirurgo plastico. Quindi ancora un ambulatorio multidisciplinare per le visite degli altri specialisti, un ambulatorio infermieristico con postazione telefonica – compreso il numero verde dedicato – e una sala d’attesa utilizzabile anche per le riunioni del team. Sono i nuovi locali della Senologia multidisciplinare aziendale coordinata che, a cinque mesi dalla sua istituzione, e dopo essere stati ospitati nella Senologia del Palazzo Clemente, oggi sono stati aperti nella seconda “stecca bianca” dell’Aou di Sassari.

All’appuntamento, questa mattina assieme ai direttori dell’Aou – Antonio D’Urso, Nicolò Orrù e Lorenzo Pescini -, erano presenti l’assessore regionale della Sanità Luigi Arru, il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, l’assessore comunale alle Politiche sociali Monica Spanedda, il prorettore vicario Luca Deidda, il presidente dell’Ordine dei medici Francesco Scano. A portare i saluti dell’arcivescovo di Sassari è stato il cappellano don Mario Tanca che in apertura ha benedetto i nuovi locali della Smac.

«Si tratta di un percorso che è diventato realtà – ha detto il direttore sanitario Nicolò Orrù – e che ci ha consentito e continuerà a permettere una migliore integrazione tra le professionalità coinvolte. Un risultato ottenuto anche grazie allo sforzo delle associazioni di volontariato – ha sottolineato in chiusura – che hanno contribuito con l’acquisto di alcuni arredi.»

Il ruolo del volontariato e delle donne è stato messo in evidenza anche dal direttore generale Antonio D’Urso che ha riconosciuto come «le associazioni ci hanno messo a disposizione le loro intelligenze ed i loro consigli. Il risultato è una collaborazione, un modo nuovo di fare sanità a Sassari. La Smac, inoltre, è anche il frutto di un lavoro unitario, tra ospedalieri e universitari, un percorso che vede nel mirino l’obiettivo della breast unit, a Sassari ormai una realtà».

«Un appuntamento importante – ha sottolineato Monica Spanedda – un percorso voluto dalla cittadinanza e significativi sono i passi fatti dall’Aou in un cammino di socio integrazione».

Una realtà voluta fortemente dalle donne per le quali, ha aggiunto Gianfranco Ganau, la breast unit diventa lo strumento per la «prevenzione, la diagnosi e la cura, con il coordinamento di tutti gli operatori. Un percorso che sarà ratificato questa sera con il riconoscimento della rete ospedaliera e delle breast unit a Sassari, Nuoro e Cagliari».

«È una giornata importante per la Sardegna – ha aggiunto l’assessore regionale Luigi Arru – ed un ringraziamento va alle donne che hanno svolto un importante ruolo di stimolo. Abbiamo steso una rete che ci unisce e collega per avviare un percorso di cambiamento e Sassari, in questo, è un modello per tutta la Sardegna.»

I nuovi locali sono stati ristrutturati dall’Aou di Sassari che, con 16 mila euro, ha acquistato armadi, mobili, sedie, poltrone e divanetti per l’attesa, scrivanie e ancora un lettino da visita, carrelli per le medicazioni e lampade da visita.

È stato di notevole importanza, inoltre, il supporto di alcune associazioni di volontariato che, attraverso una raccolta fondi realizzata con eventi e menifestazioni, hanno contribuito ad arredare i locali.

Tra queste il Coro Polifonico Caras che ha organizzato una serata dedicata, con raccolta fondi per l’acquisto del carrello chirurgico per l’ambulatorio senologico della Smac. Quindi l’Associazione Cuore di Donna che ha dato vita a un evento il cui ricavato è stato destinato all’acquisto degli arredi della sala d’attesa dell’ambulatorio senologico della Smac.

A questi si aggiunge un quadro donato dalla pittrice sassarese Liliano Cano.

L’atto aziendale deliberato il 10 ottobre scorso, che ha superato la verifica di conformità definitiva da parte della Regione, ha confermato all’interno del dipartimento Onco-ematologico la struttura semplica dipartimentale di Coordinamento Breast unit.

Sono 433 le donne prese in carico dalla Senologia multidisciplinare aziendale coordinata dal 5 giugno al 15 ottobre. Significativo della bontà del percorso attivato il fatto che sono 260 le donne sintomatiche prese in carico e una soltanto asintomatica che si è rivolta alla Smac. A giugno, il mese dell’apertura, sono state 71 (alle quale si aggiunge una donna asintomatica), ad luglio sono state 57, ad agosto 41, a settembre 57 e sino al 15 ottobre 34.

In totale sono 115 le donne in follow up, 10 quelle provenienti dallo Screening, 10 quelle dalla Senologia radiologica e 38 quelle provenienti da medico di base o altre strutture sanitarie.

E ancora in 148 sono le donne che si sono rivolte in maniera diretta alla Smac, 269 attraverso il numero, una sola attraverso la mail e 14 con altra procedura.

In questi mesi, nel percorso Smac, sono stati effettuati 296 esami radiologici, 5 visite dei chirurghi plastici, 128 visite dei chirurghi senologi, 5 visite fisiatriche, 5 visite oncologiche, 1 visita psicologica, 2 visite di radioterapia, 25 visite di senologia radiologica e 6 esami istologici. Il team multidisciplinare si è riunito 19 volte.

A questi dati si aggiungono quelli dell’attività operatoria realizzati con un progetto finalizzato alla riduzione delle liste d’attesa mediante prestazioni aggiuntive. Da maggio a settembre sono stati eseguiti 53 interventi chirurgici su donne colpite da tumore al seno.

Nella tabella di seguito le tipologie di intervento:

TIPOLOGIA DI INTERVENTO

22

QUADRANTECTOMIA + LINFONODO SENTINELLA

2

QUADRANTECTOMIA + LINFONODO SENTINELLA+ REPERE

1

MASTECTOMIA + LINFONODO SENTINELLA BILATERALE

1

MASTECTOMIA + LINFONODO SENTINELLA BILATERALE

2

MASTECTOMIA + LINFONODO SENTINELLA BILATERALE + RICOSTRUZIONE BIL.

10

MASTECTOMIA RADICALE

1

MASTECTOMIA SEMPLICE

1

MASTECTOMIA BILATERALE

1

QUADRANTECTOMIA

6

MASTECTOMIA + LINFONODO SENTINELLA

1

MASTECTOMIA + LINFONODO SENTINELLA + RICOSTRUZIONE

1

QUADRANTE + DISSEZIONE ASCELLARE

1

BIOPSIA DEL TESSUTO RETROAREOLARE

1

ASPORTAZIONE NODULO MAMMARIO

1

BIOPSIA SU REPERE

1

QUADRANTECTOMIA + LINFONODO SENTINELLA

53

INTERVENTI COMPLESSIVI

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Oggi, alle 19.00, le fanfare e bande militari dell’Esercito italiano si esibiranno contemporaneamente in 17 città italiane per ricordare, sulle note del “Silenzio d’ordinanza”, il centenario della battaglia di Caporetto. Il flash mob, organizzato dallo Stato Maggiore dell’Esercito, è legato alle commemorazioni del centenario della Grande Guerra per l’anno 2017, ed ha voluto ricordare il legame profondo tra i militari di oggi e le generazioni di soldati italiani che cento anni fa si sono immolati per la patria e nel segno del quale hanno creduto e combattuto. Le location sono a Cagliari in piazza dei Martiri, con la banda della Brigata Sassari; a Roma (Altare della Patria con la banda dell’esercito; piazza di Spagna, con la banda della Scuola Tramat; piazza Navona, con la banda del reggimento Granatieri di Sardegna; piazza del Pantheon, con la fanfara del reggimento Lancieri di Montebello; Bologna (piazza Maggiore con la banda dell’Artiglieria); Pisa (piazza XX Settembre, banda della brigata Folgore);; Messina (piazza Duomo, banda della brigata Aosta); Bari (piazza del Ferrarese, banda della brigata Pinerolo); L’Aquila (Parco del Castello, fanfara della brigata Taurinense); Udine (piazza Libertà, fanfara della brigata alpina Julia); Pozzuolo del Friuli (piazza Julia, fanfara della brigata Pozzuolo del Friuli); Altamura (piazza Zanardelli, fanfara del reggimento brigata Pinerolo); Napoli (piazza del Plebiscito, fanfara della brigata bersaglieri Garibaldi); Ragogna (area antistante il Museo della Grande Guerra, fanfara dell’11° reggimento brigata Ariete); Trapani (piazza Vittorio, fanfara del 6° A reggimento brigata Aosta); Cosenza (piazza dei Bruzzi, fanfara del reggimento brigata Garibaldi).

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Riparte, in Consiglio regionale, lo contro politico sulle province. «Diffidiamo la Giunta dall’adottare provvedimenti di rinvio delle elezioni provinciali e di proroga dei commissari, siamo per il ritorno alla normalità democratica ed al corretto funzionamento degli enti intermedi, nell’interesse dei territori.» Lo ha dichiarato il capogruppo dell’Udc, Gianluigi Rubiu, che assieme a tutte le forze di minoranza, ha criticato con forza una recente delibera della Giunta con cui, a fronte della scadenza naturale del 31 dicembre 2018, viene fissato un termine di ulteriori 90 giorni per indire le elezioni. «Siamo preoccupati per una questione di democrazia sostanziale – ha aggiunto Gianluigi Rubiu – ma anche per un altro motivo molto concreto: attualmente le Province sono scatole vuote che hanno grandi competenze ma non le risorse per esercitarle, in materie molto importanti per i cittadini come ambiente, pubblica istruzione e viabilità».

Per il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis è un fatto grave dal punto di vista politico «che si intervenga sull’organizzazione della autonomie locali dimenticando il risultato del referendum del 4 dicembre 2016 che, soprattutto in Sardegna, ha assunto dimensioni ancora maggiori rispetto al territorio nazionale». «Questo significa – ha aggiunto Pietro Pittalis – non solo che la Giunta ha dimostrato per l’ennesima volta di essere lontana dalla realtà ma che il voto popolare ha detto un’altra cosa, cioè che bisogna superare la legge regionale di riordino che ha portato alla paralisi tutti gli enti, come hanno detto gli stessi commissari nelle audizioni in commissione. Senza risorse ed investimenti – ha concluso Pietro Pittalis -, il sistema non può reggere e di questo il Consiglio deve occuparsi al più presto con un nuovo riordino che, fra l’altro, tenga conto dei cambiamenti di alcuni territori come la Gallura che giustamente esprimono istanze di autonomia mentre la Regione ha deciso addirittura di istituire una Provincia del Sud Sardegna ai confini della Città Metropolitana di Cagliari».

Dopo l’intervento del sindaco di Oristano, Andrea Lutzu, secondo il quale «dopo il referendum del 4 dicembre le proroghe delle gestioni commissariali si pongono in forte contrasto con la volontà popolare», ha preso la parola il consigliere di Forza Italia Stefano Tunis, che ha ricordato la contraddizione fra la legislazione regionale e nazionale (la cosidetta legge Delrio) ed esito voto, sostenendo che «i cittadini hanno fatto scelte diverse alle quali la legislazione si deve adeguare e deve farlo al più presto possibile. Solo in questo modo riusciremo a riavvicinare le istituzioni ai cittadini, possiamo discutere di tutto il resto ma non possiamo continuare a girare attorno ai problemi della rappresentanza».

Sulle pesanti difficoltà finanziarie delle amministrazioni provinciali si è infine soffermata la vice capogruppo di Forza Italia Alessandra Zedda. «Tutti gli enti – ha detto – sono a rischio di dissesto a causa dell’interruzione dei trasferimenti dello Stato ed è evidente che la parziale copertura di questo buco da parte della Regione non mette gli enti nelle condizioni di funzionare con un minimo di efficienza».

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Los Angeles, Londra e Singapore: è in queste tre città che, in poco meno di un mese a partire da domani, si concentreranno alcune delle iniziative più importanti promosse dalla Regione per favorire l’export delle imprese sarde e attrarre nell’Isola nuovi investitori stranieri. La partecipazione degli imprenditori sardi agli eventi, agli incontri e ai vari workshop è il frutto delle numerose azioni sostenute dall’assessorato dell’Industria con il Programma Triennale per l’Internazionalizzazione. Il Programma è stato avviato nel 2015 ed è in pieno svolgimento: dall’erogazione di finanziamenti e aiuti alle micro, piccole e medie imprese ai servizi di assistenza e alle attività istituzionali di promozione. I risultati sono positivi e l’Assessorato sta seguendo da vicino l’attuazione delle diverse iniziative, monitorando i progetti di penetrazione commerciale predisposti dalle imprese che hanno partecipato ai bandi e ai percorsi formativi organizzati a Cagliari, Sassari e negli altri territori. Ai bandi hanno partecipato oltre 200 aziende in forma singola e associata e l’obiettivo è continuare a far sì che le imprese si aggreghino per cogliere le opportunità offerte dai mercati esteri.
Il 25 e il 26 ottobre, a Los Angeles, le start up e le imprese innovative sarde che hanno risposto al bando pubblicato nello scorso mese di agosto saranno promosse e presentate a un pubblico selezionato di investitori e potranno avvalersi dell’esperienza di un gruppo di professionisti a loro dedicati. Questi ultimi supporteranno gli imprenditori nell’attività di check up con particolare attenzione all’aspetto commerciale, di comunicazione e di organizzazione. Negli Stati Uniti sbarcano quindici imprese rappresentanti di filiere strategiche: smart manifacturing, moda e design, food e foodtech, energy, ICT e innovazione finanziaria. Tra loro, ci sono aziende che si occupano di sistemi per info-mobilità, di installazione di panchine tecnologiche, di software di interazione tra uomo e macchina, di sistemi per la produzione e lo sfruttamento di energia e di prodotti innovativi come letti in sughero. Gli eventi, organizzati dall’assessorato dell’Industria in collaborazione con ICE Agenzia, si terranno al Kretz Innovation Campus di Los Angeles e nell’acceleratore Expert Dojo a Santa Monica. Sono previste anche sessioni di formazione e incontri B2B con investitori locali.
Le specialità dell’agroalimentare sardo voleranno invece a Londra la prossima settimana per partecipare al “Real Italian Wine and Food” che si terrà nella capitale britannica il 30 e il 31 ottobre prossimi. Le imprese partecipanti, selezionate dall’assessorato dell’Industria, sono 27 e coprono l’intera filiera produttiva, dai vini ai formaggi, dai salumi alla pasta, dalla birra artigianale ai prodotti dolciari e da forno. Il programma delle due giornate è particolarmente intenso. Lunedì ci sarà una dimostrazione di cucina con chef e ristoratori di Londra al prestigioso Westminster Kingsway College, evento al quale parteciperanno anche gli allievi del College e alcuni giornalisti di riviste specializzate. A seguire, nel corso di un incontro con importatori e distributori locali, le aziende sarde saranno presentate al mercato britannico. Il 31, all’interno del Real Italian Wine & Food, nella Church House di Westminster, sono programmati masterclass, incontri B2B, degustazioni di prodotti e workshop informativi.
Si stanno definendo gli ultimi dettagli della partecipazione della delegazione sarda all’Italian Innovation Day che si svolgerà nella penultima settimana di novembre a Singapore. Oltre alla Regione, saranno presenti le Università di Cagliari e Sassari, il CRS4, Sardegna Ricerche e undici imprese isolane che offrono prodotti e servizi altamente innovativi. Anche questa iniziativa, inserita nel Programma per l’Internazionalizzazione predisposto dall’Assessorato dell’Industria, vede la collaborazione del MISE e di ICE Agenzia. La partecipazione ha un duplice obiettivo: attrarre nuovi investimenti esteri e promuovere start up e imprese innovative. La manifestazione di Singapore non prevede attività di commercializzazione di prodotti di consumo, ma darà agli imprenditori l’opportunità di incontrare possibili partner e investitori. La Sardegna si presenterà con la punta più avanzata del sistema tecnologico e innovativo: incubatori, start up, aziende dei settori bio life, bio technologies, life science, green power e medtech.

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Le due Unioni di Comuni Terralbese e Linas uniscono le forze e presentano un’unica manifestazione d’interesse per la programmazione territoriale all’assessore della Programmazione Raffaele Paci, accolto a Terralba dal sindaco Sandro Pili, dai presidenti delle Unioni, dai sindaci e dal partenariato economico e sociale del territorio. Il progetto coinvolge 9 Comuni (Arborea, Marrubiu, San Nicolò Arcidano, Terralba, Uras, Arbus, Gonnosfanadiga, Guspini e Villacidro) per un totale di quasi 64mila abitanti e numerosi imprenditori, che la Regione ritiene una presenza necessaria ed irrinunciabile nell’elaborazione dei progetti.
«Sono convinto che la decisione di aggregarsi e presentare una sola manifestazione d’interesse con un’unica idea di sviluppo del territorio sia la scelta giusta – ha detto Raffaele Paci -. In questo territorio ci sono elementi caratterizzanti come fascia costiera, ambiente, allevamento e produzioni agricole e possono essere fortemente valorizzati per creare sviluppo e dunque occasioni di lavoro. Tradizione e innovazione sono le parole che più ho sentito negli interventi degli imprenditori, e questa credo sia la strategia vincente: siamo in grado di garantire prodotti primari molto migliori di tutti gli altri grazie al nostro ambiente. Poi però quei prodotti devono essere riconosciuti e riconoscibili, perché questo aiuta ad aumentarne il valore sul mercato e dunque il prezzo di vendita, quindi è giusto puntare sulla qualità come volete fare col vostro progetto per garantire quella unicità che il consumatore, ma ormai anche il turista, cerca.»
Il vicepresidente della Regione ha poi ricordato alcuni fra i più importanti stanziamenti destinati dalla Giunta per promuovere lo sviluppo nei territori: per fare solo qualche esempio, 300 milioni per la programmazione territoriale, 20 milioni per le zone umide, 30 per l’irriguo dove urge installare contatori per il controllo del consumo dell’acqua e avviarsi così sempre più verso una agricoltura di precisione, 50 milioni per le dighe che potranno finalmente essere collaudate e potranno così invasare più acqua, più di 50 milioni erogati a Comuni e Province per rifare l’asfalto delle loro strade oltre a quelli per le strade rurali, la banda ultralarga. E, nello specifico per questo territorio, 16 milioni contro il dissesto idrogeologico del Terralbese e il bacino del rio Mogoro. «Purtroppo, i tempi di realizzazione delle infrastrutture importanti in Italia sono lunghissimi, ma le risorse le stiamo mettendo – ha assicurato Raffaele Paci -. Faremo ancora di più sulla semplificazione ma siamo, e io per primo, quotidianamente impegnati sul fronte della burocrazia per ridurre i tempi e semplificare ancora di più le procedure».
La strategia punta tutto sulla Qualità. Che si declina nell’intero territorio in processi produttivi, lavoro, prodotti, benessere animale, genuinità delle produzioni alimentari e ambiente. Dieci le azioni proposte in due Assi (Sviluppo Economico e Servizi alla persona): servizi tecnologici migliori (acqua, energia, internet a banda larga); riordino fondiario; snellimento delle procedure amministrative e attrazione di investimenti; ripristino della rete viabile comunale, provinciale e rurale; crescita e diffusione delle competenze; promozione dell’associazionismo e della collaborazione tra imprese attraverso la creazione di un unico grande brand delle produzioni del territorio; pianificazione territoriale delle ex miniere minerarie; sviluppo turistico attraverso l’integrazione fra coste e interno; potenziamento dei servizi ai cittadini una gestione condivisa tra le amministrazioni interessate (migliore viabilità interna, servizi per l’infanzia, aggregazione sociale attraverso cinema, teatri, piscine, parchi all’aperto, più edilizia popolare e migliore gestione del servizio di smaltimento rifiuti).
Da oggi inizia il lavoro dei tavoli tecnici con la Regione, per arrivare in tempi rapidi alla definizione puntuale degli interventi e quindi alla firma dell’accordo di programma nel più breve tempo possibile.

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Lo stato di attuazione della legge regionale n. 20 sul sostegno alla produzione ovicaprina per il calo del prezzo del latte, approvata dal Consiglio regionale lo scorso 14 settembre, sarà al centro dei lavori della V commissione “Attività Produttive” convocata per mercoledì 25 ottobre alle 10,00. Il parlamentino presieduto da Luigi Lotto (Pd) sentirà in audizione l’assessore dell’Agricoltura Pierluigi Caria.

Nella stessa giornata sono previste anche le audizioni sul piano di eradicazione della peste suina africana. Saranno sentiti lo stesso assessore Caria, il collega della Sanità Luigi Arru e il responsabile dell’Unità di Progetto Alessandro De Martini.

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Il 26, 27 e 28 ottobre, a Roma, con l’Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare e l’Associazione Nazionale dei Pedagogisti Familiari, si celebrerà il Diritto allo Studio, contro ogni filiera diagnostica. Proposte, Atti Istituzionali, interventi di studenti, docenti ed esperti che ogni giorno cercano, attraverso strategie didattiche ed interventi istituzionali, di garantire il Diritto all’Apprendimento: un DIRITTO DI TUTTI.

In data 26 ottobre, dunque, presso la Sala Zuccari del Senato della Repubblica, si terrà il Convegno “Dal Diritto allo Studio al Diritto all’Apprendimento”, patrocinato dal Senato e dalla Camera dei Deputati, con la partecipazione di esponenti del mondo istituzionale, scolastico, politico e giornalistico e con le testimonianze di Studenti INPEF e Pedagogisti Familiari ANPEF.

Un importante momento di riflessione, nella consapevolezza che le Riforme Sociali e gli impegni legislativi recenti rappresentino i primi fondamentali passi per il cambiamento auspicato dalle famiglie e dagli stessi insegnanti, desiderosi di tornare a ricoprire il ruolo di educatori e formatori, contrastando il rischio della medicalizzazione dell’apprendimento.

A seguire, il 27 e il 28 ottobre, presso lo splendido Centro Congressi Roma Eventi a Fontana di Trevi, si terranno due “GIORNATE DI DIDATTICA EFFICACE®”, un Evento Formativo promosso con l’intento di riconfermare la Didattica Efficace, la buona scuola ed i buoni insegnanti come la migliore soluzione possibile alle criticità del sistema scolastico.

«Quando si vuole far cambiare ‘il vento’, sostenere i Diritti Umani e i Diritti dei Bambini, bisogna partecipare. Ognuno con le proprie forze. Grazie a quanti tra genitori, giornalisti, artisti, parlamentari, cantanti, accademici, docenti e studenti hanno già aderito – spiega la presidente Vincenza Palmieri -. A conclusione di queste Giornate, poi, il 2 dicembre, nella meravigliosa cornice dello Sheraton, si svolgerà il Galà a Sostegno dei Diritti Umani, che sarà l’occasione per condividere le Conclusioni e le Raccomandazioni dettate dai convenuti alle Giornate del 26, 27 e 28 ottobre.»