25 November, 2024
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Cagliari 17 Ottobre 2017. Open day al Policlinico Duilio Casula per la giornata mondiale della menopausa che si terrà sabato 21 ottobre, con un programma ricco di eventi. La mattina sarà dedicata a un approfondimento sul tema: nella sala congressi della “Spina Didattica”, in Cittadella alle 9.30, si terrà un convegno dal titolo “La donna dai 45 in poi: parliamone”. Dopo il saluto dei vertici aziendali, interverranno i medici della Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari: il professor Gian Benedetto Melis, la professoressa Anna Maria Paoletti, professor Quirico Mela, le dottoresse Monica Pilloni, M. Francesca Marotto, Manuela Neri, Elena Giancane, Valentina Corda, Alessandra Saba, M. Elena Malune, Paola Abis, Roberta Piras.

Il pomeriggio, dalle 15.00 alle 18.00, al Blocco Q, i medici della Clinica Ostetrica e Ginecologica della Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari incontreranno le donne che desiderano ulteriori informazioni sulla menopausa, sulla perimenopausa e sulla salute della donna con colloqui personalizzati e/o visite.

Per gli incontri e visite del pomeriggio è necessaria l’iscrizione delle persone che volessero partecipare, telefonando la mattina dalle 10.00 alle ore 12.30 al seguente numero: 07051093251 (Roberta Collu) o per email all’indirizzo gineca.rcollu@tiscali.it .

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Anche quest’anno la hall della Fondazione di Sardegna sarà la culla della rassegna Storytelling, evento in cui la Sardegna è protagonista, sfondo di cinque importanti eventi storici e di cronaca, organizzato dalla Compagnia dei Figli d’Arte Medas.

Verranno liberati cinque fatti della storia, intrappolati nel tempo col rischio di essere dimenticati, e saranno portati al pubblico con la naturalezza propria della narrazione, senza trascurare l’accuratezza storica.
Scrittura, cinema, narrazione, radiodramma ci aiutano a proseguire con la sperimentazione.

L’intento è dar vita ad una sorta di sincretismo tra le varie forme di comunicazione, che consenta di cogliere il meglio di ognuna, per portare al pubblico una “notizia” non asettica ma nemmeno romantica e intrisa di sentimentalismo.

L’obiettivo è di riportare alla luce l’umanità della notizia senza tentare un inquinamento dei fatti, elevandola dall’appiattimento della Cronaca per tramutarla in Storia da raccontare.

Il 20 ottobre, alle ore 21.00, si apre la rassegna con “Il giovane Gramsci“, di e con Gianluca Medas, all’ organetto Massimo Perra, con l’esplorazione di alcune pagine della vita del giovane Gramsci da sempre trascurate ma necessarie per comprendere l’uomo, l’intellettuale e il politico.

La storia è un affresco veloce e ironico della società sarda ed italiana tra la fine del XIX secolo e i primordi del XX secolo, si sviluppa percorrendo insieme i luoghi della memoria di Gramsci.

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«La sovrappopolazione di cervi e cinghiali sta creando una situazione insostenibile in diverse zone della Sardegna, soprattutto nel Sulcis Iglesiente. Provocano danni enormi alle coltivazioni, che costano fior di quattrini in termini di risarcimenti all’amministrazione regionale, ma soprattutto vi sono i rischi legati alla diffusione delle malattie. Occorre provvedere con urgenza al trasferimento degli esemplari in eccedenza verso le zone meno popolate».

Lo scrive in un’interrogazione il consigliere regionale dei Riformatori Michele Cossa. «La popolazione dei cervi ammonta ad oltre 8.000 unità, mentre i cinghiali sono oltre 35.000. Una situazione che implica gravi rischi, considerato che superato un certo limite la natura si difende riducendo la popolazione attraverso le malattie, che dagli animali selvatici si trasmettono facilmente al bestiame da allevamento. In aggiunta ci sono i numerosi incidenti causati dai cinghiali – aggiunge Michele Cossa -. In alcuni aerali la popolazione dei cervi si attesta oltre le 20 unità per chilometro quadrato: il Trentino superate le quattro unità ne autorizza l’abbattimento. Le centinaia di migliaia di euro di risarcimenti che la Regione (i contribuenti) paga ogni anno ai privati si sommano ai danni economici complessivamente arrecati al sistema Sardegna, che sono ancora  più rilevanti. La Giunta non può stare a guardare senza far nulla: intensifichi l’opera di trasferimento degli animali già intrapreso da Forestas, o in caso contrario – conclude Michele Cossa – l’unica alternativa diventerà ben presto il prelievo controllato.»

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Sono stati aperti al pubblico questa mattina i parcheggi al sottopiano della nuova ala del Santissima Annunziata. Si tratta di 33 stalli che, aggiunti ai 97 già presenti all’interno dell’area del presidio ospedaliero di via De Nicola, portano a 130 il numero totale dei posti auto per esterni.

Nei giorni scorsi gli operai dell’ufficio tecnico aziendale hanno tracciato gli stalli di colore blu, hanno posizionato la segnaletica e la cartellonistica informativa.

Il proprietario dell’auto, una volta parcheggiata la vettura nel sottopiano dell’ospedale dovrà uscire a piedi dai parcheggi per accedere al nosocomio dall’ingresso principale, su via De Nicola.

Al momento quindi, agli utenti con difficoltà di deambulazione è consigliato il parcheggio della vettura nell’area antistante l’ingresso. È previsto a breve, infatti, un raddoppio degli stalli riservati a portatori di disabilità che saranno realizzati nella zona antistante l’ingresso del Santissima Annunziata.

L’incremento dei parcheggi (+34 per cento) a disposizione degli utenti agevola notevolmente l’accesso ai servizi sanitari dell’Azienda ospedaliero universitaria e rappresenta solo una prima parte delle novità che interesseranno l’area esterna del Santissima Annunziata.

Sono in previsione, infatti, l’installazione di videocamere di sorveglianza e l’attivazione del nuovo servizio di sorveglianza antincendio, al quale sarà affiancato una ulteriore vigilanza a garanzia che le auto siano parcheggiate coerentemente con quanto indicato dalle apposite segnaletiche.

Si ricorda che tutto ciò si aggiunge ai 270 stalli già presenti situati nell’area del parcheggio delle cliniche universitarie.

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Il presidente dell’Associazione Consumatori Sardegna, Marco Mameli, ha diffuso una nota sulla procedura autorizzativa per la realizzazione della nuova discarica della Portovesme srl, resasi necessaria per l’esaurimento della discarica di Genna Luas. Dopo aver ricostruito gli eventi degli ultimi mesi, che hanno portato prima all’autorizzazione per un ampliamento di Genna Luas per 25.000 mc di rifiuti, per ulteriori due mesi circa di operatività (fino a novembre), poi alla riunione congiunta tra Presidenza della Giunta, Azienda e Sindacati che ha portato alla determinazione, nella situazione transitoria, di costruire un deposito provvisorio, Marco Mameli rileva che «il riesame ed eventuale approvazione del progetto, comporta non meno di 3-4 mesi e la costruzione del primo lotto della nuova discarica, non meno di 9 mesi (come da crono programma presentato); tutto ciò vuol dire che il nuovo impianto potrà ottimisticamente entrare in esercizio non prima di 12-14 mesi dall’esaurimento dell’ampliamento autorizzato. In questo tempo la produzione di rifiuti supererà i 100.000 mc. Trattandosi di rifiuti pericolosi, il deposito preliminare individuato come toccasana, è un impianto soggetto a VIA ed AIA, i cui tempi tecnici minimi superano i sei mesi dalla pubblicazione del progetto, che non risulta tuttora avvenuta. E’ quindi evidente – aggiunge Marco Mameli – che per novembre/dicembre, periodo di esaurimento dell’ampliamento ottenuto e per almeno ulteriori 12 mesi non saranno disponibili né il deposito preliminare (ammesso che sia autorizzabile), né la nuova discarica».

«A questi quesiti – conclude Marco Mameli – sono dovute risposte chiare ed ufficiali da parte degli Enti (Regione, Provincia) e dell’Azienda, visto che l’applicazione (obbligatoria) delle procedure vigenti, non consente la continuità operativa dello stabilimento.»

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Il Partito della Rifondazione Comunista terrà il suo ottavo congresso regionale sabato 21 ottobre a Cagliari, presso i locali dell’Exmà, in via San Lucifero 71.

I lavori saranno aperti alle ore 9.30 dalla relazione introduttiva delsegretario regionale uscente Giovannino Deriu. In serata è prevista la votazione sui documenti politici e, in conclusione, la nomina degli organismi dirigenti sarà definita con l’elezione del nuovo Segretario regionale del PRC sardo.

A fine mattinata è previsto l’intervento di Maurizio Acerbo, Segretario nazionale del Partito.

Maurizio Acerbo è stato eletto segretario di Rifondazione Comunista al congresso nazionale celebrato a Spoleto nella primavera di quest’anno e sabato 21 ottobre sarà per la prima volta in Sardegna nella sua nuova veste politica.

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La F.A.S.I. e i circoli dei sardi non hanno trascurato di valorizzare la figura e di divulgare il pensiero di Antonio Gramsci – l’intellettuale antifascista sardo (nato ad Ales il 22 gennaio 1891) le cui opere sono tradotte, conosciute ed apprezzate in tutto il mondo -, nella ricorrenza degli anniversari della sua morte, avvenuta il 27 aprile 1937, dopo oltre dieci anni di sofferenze nelle prigioni fasciste.

Nel 1997 la F.A.S.I. ha organizzato due convegni (il 29 novembre a Brescia; il 13 dicembre a Padova), per quali successivamente si è provveduto alla stampa degli atti in un unico volume dal titolo “Dibattito sull’attualità di Antonio Gramsci. Un sardo protagonista del Novecento ricordato nei circoli dei sardi a 60 anni dalla scomparsa” (240 pagine).

Nel 2007, a settant’anni dalla morte, la F.A.S.I. ed i circoli hanno organizzato una serie di manifestazioni, volte a commemorare e a diffondere la conoscenza della vita e delle opere del grande intellettuale sardo. In numerosi circoli della penisola, si sono svolti convegni, mostre, dibattiti, proiezioni di film e manifestazioni che hanno ripercorso la vita di Gramsci e il suo pensiero.

In particolare sono stati proposti tre spettacoli teatrali: “Il giovane Gramsci” ideato  e interpretato  da Gianluca Medas; L’albero del riccio: Antonio Gramsci, dal bambino all’adulto” scritto e interpretato da Giovanni Carroni; “Cena con Gramsci”, da un’idea di Roberto Rampi, testo di Davide Daolmi. Il progetto culturale elaborato da Rampi si è concretizzato anche nella realizzazione di una mostra e di un volume dal titolo “Nino. Appunti su Antonio Gramsci, 1937-2007” prodotti dall’Associazione Culturale ArteVox (referente Marta Galli).

La mostra ed il più ampio volume hanno inteso  favorire la scoperta della straordinaria attualità delle idee gramsciane nell’ambito della teoria  politica, della riflessione filosofica, dell’organizzazione culturale (con scritti di studiosi come Giuseppe Vacca, Edoardo Sanguineti, Giulio Giorello e di personalità della musica come Giorgio Gaslini e della pittura come Ernesto Treccani).

Questo volume curato da Rampi è ormai esaurito mentre nel 2012 è stato pubblicato, presso Becco Giallo di Padova, Cena con Gramsci”, a cura di Elettra Stamboulise e Gianluca Costantini, tratto dall’omonimo testo teatrale di Davide Daolmi sopracitato.

Gli otto istruttivi pannelli della mostra “Nino. Appunti su Antonio Gramsci. 1937-2007” mantengono intatto il loro valore documentario ed è intenzione della F.A.S.I. e dei circoli sardi  esporli in questo anno 2017,  in cui ricorre l’ottantesimo anniversario della morte di Gramsci, dichiarato “Anno Gramsciano” dalla Giunta regionale della Sardegna, e secondo quanto indicato da una mozione approvata all’unanimità il 2 marzo dalla Consulta regionale per l’Emigrazione della Regione Autonoma della Sardegna.

Il Circolo culturale “Nuraghe” di Fiorano modenese, presieduto da Mario Ledda, ha colto l’occasione della quinta edizione de “La Notte  Rossa”, cioè della Festa delle Case del popolo e dei Circoli culturali, non solo per esporre, presso la sede a Villa Cuoghi (a partire dal pomeriggio di sabato 14 ottobre), la mostra “Nino. Appunti su Antonio Gramsci” ma anche per organizzare un incontro sull’intellettuale sardo  annoverato, non solo in Italia, tra le figure più rilevanti della cultura del Novecento.

Al dibattito per cause di forza maggiore non ha potuto partecipare Luca Paulesu (nato a Firenze nel 1968, nipote di nonna Teresina Gramsci, sorella prediletta di Antonio, e di nonno Paolo Paulesu, che ebbero quattro figli: Franco, Mimma sposata con Elio Quercioli, Diddi e Marco; Luca è figlio di Marco), che alla professione di avvocato unisce un apprezzato lavoro di vignettista che gli ha permesso di pubblicare “Nino mi chiamo. Fantabiografia del piccolo Antonio Gramsci” (Milano, Feltrinelli, 2012).

Davanti a un nutrito uditorio, dopo i saluti del presidente Ledda e del sindaco Francesco Tosi (che ha lodato le iniziative “sempre di qualità” del circolo), stimolati  dalle domande di Alberto Venturi, addetto stampa del comune di Fiorano, sono intervenuti i relatori.

Maria Paola Bonilauri, docente di storia e filosofia, ha messo in evidenza che Gramsci, contro l’apatia degli “indifferenti”, ci richiama alla responsabilità e all’impegno individuale e sociale; egli propone una visione non meccanicistica della storia, in una proiezione futura che fa leva, sì, sul “pessimismo della ragione” ma anche sull’“ottimismo della volontà”. Compito dell’intellettuale, per Gramsci, è conoscere i problemi, ed abituare a diffidare dei “modelli assoluti” favorendo al contrario il formarsi  di una coscienza che consenta di respingere le manipolazioni provenienti dall’alto.   

Gerardo Bisaccia, vicepresidente dell’ARCI provinciale, ha sottolineato il ruolo decisivo delle case del popolo per la diffusione della cultura come la intendeva Gramsci (quindi non un sapere accademico fine a se  stesso). Ha sottolineato la forte vena pedagogica insita nelle riflessioni gramsciane e l’invito che in esse traspare ai valori della “partecipazione” e dell’“organizzazione” se si vuole immaginare una società basata su principi democratici. La Resistenza e la Costituzione sono nate dalla concretizzazione di questi fondamenti ideali.

Il senatore Stefano Vaccari ha definito “linfa vitale” per le comunità il ruolo delle case del popolo sia per la loro azione aggregatrice, sia per il fatto che consentono, soprattutto ai giovani, di formarsi una idea sulle questioni relative ai diritti (per esempio, in questo momento, i diritti di cittadinanza, lo “Ius Soli”). Stefano Vaccari ha sottolineato l’importanza del riconoscimento, voluto dal Parlamento, della casa Gramsci come monumento nazionale.

Nell’occasione è stato possibile anche presentare due libri su Gramsci editi in Sardegna. Franco Sonis, autore di Antonio Gramsci. Le radici materne” (edizioni Sguardi Sardi di Mogoro, Oristano, 2016), a seguito di approfondite ricerche d’archivio, ha sviscerato tutte le vicende delle famiglie degli ascendenti di Peppina Marcias, eroica mamma di Gramsci, figura di eccezionale forza fisico-morale, della quale ha certificato che non era nata a Terralba, come era stato finora ripetuto, ma che aveva origini riferite ai due paesi di Pabillonis, e Forru, oggi Collinas.

Tonino Cau, leader dei “Tenores di Neoneli”, sull’esempio di “Zuighes”, ha pubblicato (presso Nero a Colori, di Oristano), un volume intitolato “Gramsci, un’Omine, una Vida”). Centonovanta pagine, ciascuna delle quali riporta cinque ottave in sardo (con traduzione in italiano) scritte da Cau per raccontare la vita di quest’Uomo eccezionale qual è stato Antonio Gramsci.

Scrive Cau, in chiusura: «Io ho creato ‘un presupposto’, cioè il libro, un racconto in maniera originale (in lingua sarda, logudorese) della vita di Gramsci. Dal libro discende poi lo spettacolo dei Tenores di Neoneli, che abbiamo già cominciato a proporre e a lungo proporremo ovunque sarà richiesto. Il pubblico dirà, come sempre, e darà  il suo responso».

Paolo Pulina    

Foto di Giulio Cesare Pittalis: da sin. Gerardo Bisaccia, Maria Paola Bonilauri, Francesco Tosi, Stefano Vaccari, Paolo Pulina, Alberto Venturi.

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Un video ironico e dissacrante per dire no alla caccia e sostenere la campagna di raccolta firme che sabato 21 e domenica 22 ottobre vedrà la LAV (Lega Anti Vivisezione) protagonista in tutte le piazze d’Italia. Lo hanno girato Le Lucide, ovvero le artiste cagliaritane Tiziana Troja e Michela Sale Musio, che con il loro breve ma efficace video esprimono, col loro inconfondibile e irresistibile stile, la loro contrarietà alla caccia e chiedono il rispetto alla vita di qualsiasi essere vivente.

«Siamo molto contenti che Tiziana e Michela abbiano appoggiato la nostra campagna e le ringraziamo per aver realizzato questo video per darci una mano a promuovere queste importanti giornate in piazza», afferma Roberto Corona, responsabile della sede LAV di Cagliari.

Sabato 21 e domenica 22 ottobre la LAV sarà, infatti, nelle principali città d’Italia e dell’isola con una petizione a sostegno di una proposta di legge per l’abolizione della caccia e a difesa degli animali selvatici, da presentare al nuovo Governo, che si insedierà verosimilmente nella primavera 2018.

Un obiettivo semplice e chiaro, per porre fine al massacro legale di milioni di animali, e che Le Lucide hanno deciso di sostenere.

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Si svolgerà domani 18 ottobre, dalle 8,30 alle 13,30, nella Clinica di Psichiatria, al villaggio San Camillo, la prima edizione dell'(H)-Open day dedicato alle donne in menopausa.

L’appuntamento, che si aggiunge all'(H)-Open day della salute mentale che si è svolto il 12 ottobre scorso sempre a San Camillo, è stato promosso da Onda, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna, in occasione della giornata mondiale della menopausa. Strutture sanitarie e ospedali con i Bollini rosa – 110 in Italia e tra questi l’Aou di Sassari – apriranno le proprie porte alla popolazione femminile con consulenze, colloqui, esami strumentali, dedicati alla salute mentale e alla promozione del benessere in menopausa.

La menopausa è una tappa fisiologica nella vita della donna e rappresenta un momento particolarmente delicato per le profonde modificazioni fisiche e patologiche correlate. «Le reazioni e le modalità di risposta a questo grande cambiamento dipendono da numerosi fattori che – spiega la direttrice della Clinica Liliana Lorettu – possono influire in modo rilevante sulla qualità e sul benessere della donna». Un ruolo fondamentale lo gioca la prevenzione primaria e la valutazione generale dello stato di salute, per identificare situazioni di rischio e definire strategie efficaci di prevenzione e cura.

L’obiettivo di questa giornata è quello di sensibilizzare la popolazione, per far capire che i disturbi delle donne, la depressione, sono patologie che possono essere curate. «La soluzione c’è, è a portata di mano e può migliorare la qualità della vita», conclude Liliana Lorettu.

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Un’occasione per parlare del futuro degli impianti sportivi a Cagliari. Il Panathlon International Cub Cagliari, in occasione della cena conviviale del prossimo 19 ottobre (ore 20,30 al Caesar’s Hotel di via Darwin), ha organizzato un incontro con l’assessore comunale dei Lavori pubblici, Gianni Chessa, dal titolo “Collaborazione pubblico-privato, non solo Sardegna Arena. Quale futuro per gli impianti sportivi cittadini?”. 

Nel corso dell’incontro sarà ricordato Piero Caravano, recentemente scomparso, socio fondatore del club Panathlon di Cagliari nel 1958, apprezzato atleta e giornalista sportivo.

Il Panathlon, associazione non governativa, senza fini di lucro, aconfessionale, apartitica, senza distinzione di razza o di sesso, si impegna per l’affermazione degli ideali sportivi e dei suoi valori umani e culturali per la formazione delle persone.