18 July, 2024
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Percussioni, cut-up sonoro e ricerca noise elettronica: il live set di Giacomo Salis, batterista, percussionista e noiser tra i più apprezzati nella scena underground cagliaritana da sempre interessato al rapporto musica e immagine e sonorizzazioni, inaugura venerdì 6 ottobre, nel consueto spazio culturale di via Giardini 149 a Cagliari, la seconda stagione autunnale 2017/2018 di Hangar, il laboratorio di idee e ricerca espressiva curato da Industrie Stirner e MayMask. Fondatore del progetto “Lady Radiator” con cui ha presentato in vari festival (“Signal”, “Solo il mio nero”, “L’immagine del suono”) la sonorizzazione del lungometraggio di David Lynch “Eraserhead”, l’artista originario di San Sperate ha curato le musiche del cortometraggio “L’Autobus” di Giovanni Columbu e del corto “Welcome Home” di Jule Körperich e si alterna fra diverse e numerose collaborazioni con il teatro, il cinema, la sperimentazione, il noise elettronico. Con il suo progetto solista “My Problem Child” affronta lo studio del cut-up sonoro e della ricerca noise elettronica, creando spazi sonori destinati ad incontrare altri linguaggi con una particolare attenzione alla video-arte, l’installazione e il teatro con un sound che oscilla tra dark ambient, noise, e sperimentazione elettroacustica.

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E’ in programma venerdì 6 e sabato 7 ottobre, all’hotel Catalunya di Alghero, la sesta edizione del congresso “Una giornata con il malato anziano”. La due giorni algherese, che negli anni è diventata un appuntamento fisso nel panorama della formazione e informazione nell’ambito della cura del malato anziano, offrirà spunti di lavoro e confronto sui temi quali la valutazione multidimensionale e le decisioni cliniche nell’anziano, la nutrizione artificiale in ospedale e sul territorio.

L’appuntamento, organizzato dall’unità operativa complessa di “Lungodegenza Post acuzie”, ha ottenuto il patrocinio dell’Aou di Sassari, dell’Ordine dei medici e del Collegio professionale Ipasvi della provincia di Sassari.

Numerose le discipline mediche interessate all’argomento, dai medici di medicina generale a quelli di Cardiologia, Chirurgia generale, Dermatologia e venereologia, direzione medica di presidio ospedaliero, Gastroenterologia, Geriatria, Igiene epidemiologia e sanità pubblica, Pneumologia, Medicina e Chirurgia di accettazione e urgenza, Medicina interna e Neurologia, Oncologia, Psicoterapia, Reumatologia e Urologia.

Nel corso del congresso si parlerà quindi di appropriatezza nelle cure dell’anziano, di approccio multidimensionale e decisioni cliniche, e ancora di embolia e ipertensione polmonare, scompenso cardiaco, dolore e farmaci. Sarà quindi preso in esame l’approccio alla broncopneumopatia cronica ostruttiva riacutizzata, le patologie tiroidee e la gestione delle comorbilità nell’anziano diabetico.

Una sessione sarà dedicata agli infermieri e, tra i vari temi, saranno affrontate problematiche cliniche importanti quali il paziente a rischio delirium, la gestione del paziente e le infezione ospedaliere.

La sessione conclusiva vedrà medici e infermieri assieme, in aula, sul tema comune della nutrizione artificiale.

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Venerdì 6 ottobre, dalle 18.00, il Forte Village, Santa Margherita di Pula, ospita la cerimonia di consegna dei Premi Ussi Sardegna 2017. L’evento, realizzato grazie al supporto del resort, prevede riconoscimenti per atleti e club isolani e nazionali che si siano messi in evidenza nel corso delle stagioni agonistiche 2016 e 2017. Madrine della serata le neoelette Miss Italia Cinema, Francesca Ena, e Miss Sardegna, Francesca Carrucciu.

Tra i premiati la campionessa olimpionica di windsurf e vicepresidente Giunta nazionale Coni Alessandra Sensini, la medaglia di bronzo alle Paralimpiadi di Rio 2016 Giovanni Achenza, Fabio Pisacane del Cagliari, il coach della Dinamo Banco di Sardegna Federico Pasquini, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, il giornalista Franco Bragagna (Rai), Vittorio Lai, presidente Federazione pugilistica italiana, il campione mondiale Laser 4.7 Cesare Barabino, i nuotatori di fondo Marcello Guidi (campione italiano 2,5 km) e Kai Schirrmacher, Alessandro Bonan, Luca Marchegiani e Fayna (Sky tv), il presidente del Comitato regionale Fip Bruno Perra, il giornalista Luigi Garlando (Gazzetta dello sport), i velocisti Filippo Tortu, Wanderson Polanco e Dalia Kaddari, gli hockeisti su prato approdati in serie A1 della Juvenilia Uras, il campione italiano di surf Under 16 Matteo Calatri, il direttore sportivo del triathlon Challenge Forte Village Sardinia Andrea Mentasti, All’evento prendono parte, tra gli altri, la sindaca di Pula Carla Medau e l’assessora al Turismo Ombretta Pirisinu, l’assessore regionale Pubblica istruzione Giuseppe Dessena, gli assessori comune Cagliari allo Sport e alla Comunicazione, Yuri Marcialis e Claudia Medda, i presidenti del Coni Sardegna, Gianfranco Fara e della Dinamo Banco di Sardegna, Stefano Sardara, il coordinatore televisivo Sky Davide Bucco. Attesi, a sorpresa, anche alcuni campioni del calcio internazionale.

I Premi Ussi – su “Sport: tra diritti, doveri e buone pratiche”, oltre a riconoscere gli exploit sportivi ed etici in ambito regionale – sono un’occasione per riflettere e ampliare il confronto su temi d’attualità, con forti riverberi mediatici locali e nazionali. I Premi hanno, tra gli altri, il patrocinio di presidenza Giunta regionale, assessorato regionale Sport, Coni, Coni Sardegna, Ussi nazionale, Università di Cagliari, corso laurea Scienze comunicazione. La manifestazione è supportata da Banco di Sardegna, Coni Sardegna, Fondazione Banco di Sardegna, Intesa San Paolo e Ordine dei giornalisti Sardegna. L’evento prevede i premi “Ussi-Joseph Vargiu” per Vittorio Lai, “Ussi-Banco di Sardegna” per Federico Pasquini, “Ussi-Intesa San Paolo” per Fabio Pisacane, “Ussi – Sportivi per diletto” per Antonello Cabras e Ordine degli ingegneri di Cagliari.

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«Deve essere il governo a venire in Sardegna, basta viaggi inutili a Roma. Ha ragione il presidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini, che mette sotto tutela la Giunta Pigliaru, ma gli ricordo che quella che lui cerca di difendere è la stessa Giunta che non ha resistito in giudizio per la questione “accise”. Tutto perché il Governo aveva promesso di evitare ulteriori accantonamenti per la Sardegna.»

Lo scrive, in una nota, Pietrino Fois, coordinatore regionale dei Riformatori sardi.

«Siamo a 3,3 miliardi di denari che lo Stato si trattiene e veniamo trattati come tutte le altre regioni a statuto ordinario. Questo dopo decine di incontri  fatti a Roma con le relative promesse. Franco Sabatini chieda al governo di venire in Sardegna – conclude Pietrino Fois – e non abbia paura di sostenere il nostro referendum sul principio di insularità che rimane l’unico principio solido su cui contare per avere un rapporto alla pari in forma definitiva.»

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L’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano è intervenuta alla conferenza internazionale sul tema dell’acqua e dell’uso del suolo organizzata da Impel, associazione internazionale che coinvolge le autorità ambientali dei paesi dell’Unione europea con l’obiettivo di promuovere e sostenere l’applicazione della legislazione ambientale all’interno degli Stati Ue.
Donatella Spano è intervenuta a proposito della scarsità delle risorse idriche e della siccità, che genera preoccupazioni in tutte le Regioni dell’Europa meridionale, e in particolar modo in Sardegna, temi portati all’attenzione del Governo attraverso la Commissione Ambiente ed Energia della Conferenza delle Regioni, che Spano coordina, sul contenimento del consumo di suolo. «Il riuso delle aree già urbanizzate e la rigenerazione delle stesse rappresentano uno strumento fondamentale per limitare l’uso del suolo – ha evidenziato l’assessore -. In sede di Conferenza delle Regioni è in discussione il disegno di legge sul Contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato, un importante provvedimento che individua nel territorio una risorsa vitale ma finita e non rinnovabile. È necessario un impegno comune, nazionale e regionale, per limitare l’utilizzo del suolo secondo gli obiettivi generali della legislazione europea». 
L’assessore ha inoltre sfruttato l’occasione per descrivere le azioni intraprese dalla Regione per la tutela della biodiversità, e più in generale per migliorare la qualità dell’ambiente naturale all’interno del territorio regionale, nonché le condizioni di attrattività degli stessi territori.
«In tema di protezione della biodiversità – ha osservato Donatella Spano – le zone umide rappresentano un patrimonio di eccezionale rilevanza ecologica, naturalistica ed economica. La salvaguardia delle zone umide è quindi senza dubbio uno strumento essenziale per supportare sia le misure di mitigazione che di adattamento, consentendo di rendere la nostra terra meno vulnerabile e più resistente agli eventi estremi meteorologici. Una corretta gestione delle zone umide è infatti cruciale per l’adattamento ai cambiamenti climatici. In Italia il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici è attualmente in consultazione pubblica e la Regione Sardegna ne coordina il Tavolo interregionale nell’Ambito della Commissione Ambiente ed Energia della Conferenza delle Regioni. Da parte nostra – ha concluso Donatella Spano -, la Regione Sardegna sta lavorando allo sviluppo del Piano regionale partendo dalle analisi di vulnerabilità del settore agricolo e del turismo.»

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L’assessore regionale degli Affari generali Filippo Spanu ha incontrato a Roma i vertici del ministero dell’Interno sull’emergenza migranti.

«La Sardegna è ora al di sotto della quota massima di accoglienza dei migranti ad essa destinata nell’ambito della Conferenza delle Regioni – ha detto l’assessore degli Affari generali Filippo Spanu al termine dell’incontro con Mario Morcone, capo di Gabinetto del ministro Marco Minniti e con Gerarda Pantalone, capo Dipartimento per le libertà civili e per l’immigrazione. Erano presenti anche le prefette di Cagliari e Nuoro, Tiziana Costantino e Carolina Bellantoni -. Il presidente Pigliaru in più occasioni aveva espresso al Governo l’urgenza di intervenire per riportare la soglia a livelli di normalità, ed aveva ricevuto garanzie dal ministro Marco Minniti per arrivare a un calo significativo delle presenze con un’azione comune di costante monitoraggio. Oggi prendiamo atto di un importante risultato. La quota attuale si attesta al 2,83%, (rispetto al totale delle presenze nel territorio nazionale), quindi al di sotto della quota concordata del 2,96%. Si tratta di circa 5.500 migranti presenti attualmente nei centri di accoglienza e negli SPRAR.»
«Con la diminuzione degli sbarchi dei richiedenti asilo e protezione internazionale possiamo gestire in modo più puntuale ed equilibrato il sistema dell’accoglienza e dell’inclusione e mettere in campo le iniziative previste nei Protocolli d’Intesa su accoglienza diffusa e volontariato sociale che sottoscriveremo nei prossimi giorni con Prefetture e Anci», ha chiarito Spanu.
Durante la riunione si è inoltre discusso dei flussi di migranti in arrivo dall’Algeria su cui il Governo, accogliendo le richieste della Giunta, ha avviato un confronto con le autorità del Paese nordafricano.
«Oggi – ha spiegato Spanu – i vertici del ministero dell’Interno ci hanno comunicato che la maggior parte delle persone che hanno utilizzato il canale algerino sono già fuori dal territorio regionale. Chi arriva con gli sbarchi diretti resta per pochi giorni e, al termine delle procedure amministrative, abbandona l’Isola. Abbiamo chiesto con forza che il Governo intensifichi il dialogo con le autorità algerine e percorra tutte le possibili strade per bloccare il flusso e dare corso ai rimpatri.»
È stato poi affrontato, relativamente agli sbarchi diretti, il tema dell’apertura di un Centro di Permanenza per i Rimpatri in Sardegna che rappresenta – è stato sottolineato – «un efficace strumento di dissuasione ad affrontare il viaggio dal nord Africa alla volta delle coste del Sulcis». 

«C’è la disponibilità del comune di Macomer a ospitare il Cpr con precisa richiesta di garanzie. Su questo argomento – ha dichiarato l’assessore Spanu – la Regione, che aveva già posto condizioni simili, ha richiesto al tavolo ministeriale una risposta formale su alcuni punti: la struttura deve essere esclusivamente destinata ai migranti in arrivo dall’Algeria, è necessario un rafforzamento dei contingenti di polizia nei territori interessati sia al momento dello sbarco che nella fase di detenzione amministrativa nel Cpr, non deve esserci sovrapposizione con altre forme di accoglienza e deve essere favorito il coinvolgimento attivo degli operatori locali nelle attività di assistenza e servizio.»
Il prefetto Morcone ha confermato che l’apertura di un Cpr deve avvenire in tempi celeri ma con la condivisione della Regione e della comunità interessata. Per perseguire questi obiettivi, condivisa l’impostazione generale, i vertici del Ministero hanno garantito che entro 15 giorni verranno istruiti tutti i passaggi tecnici per accelerare il processo ed inviati i relativi atti formali. L’assessore ha illustrato, infine, le iniziative finanziate dalla Regione per il volontariato dei migranti che potranno partire a breve nei Comuni che hanno manifestato il proprio interesse.

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Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, la Giunta ha approvato ieri le direttive di attuazione del programma di interventi, da 45 milioni di euro, a sostegno delle imprese del comparto ovino e caprino per far fronte al deterioramento delle condizioni di produzione e di mercato del latte nella campagna 2016/2017. Al fine di accelerare i tempi di attuazione del provvedimento, gli aiuti saranno erogati conformemente a quanto previsto dal decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, che regola l’accesso agli interventi del Fondo di solidarietà nazionale (FSN). Si favorirà così la ripresa economica e produttiva delle imprese agricole nelle zone colpite da calamità naturali o eventi eccezionali. Saranno quindi concessi, direttamente ai pastori, 13 euro a capo presente in azienda al 30 giugno 2017.
L’anomalo andamento climatico dei primi sei mesi del 2017 ha determinato su tutto il territorio della Sardegna uno stato di grave siccità che ha già posto l’intero comparto zootecnico in una condizione di forte sofferenza e raggiunto livelli tali da assumere il carattere di straordinaria emergenza. Dall’attività di accertamento dei danni condotta dall’Agenzia Argea emerge, infatti, che i danni a carico dei pascoli e delle produzioni foraggere delle aziende ovicaprine hanno intensità variabili tra il 50 e il 70%, a seconda che le superfici ricadano o meno all’interno dei comprensori irrigui dei Consorzi di bonifica. Per questa ragione, con la deliberazione n. 45/12 del 27 settembre 2017, la Giunta ha già richiesto al ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali (Mipaaf) il riconoscimento del carattere di eccezionalità della prolungata siccità per la primavera e l’estate 2017, che ha interessato l’intero territorio regionale, per i danni ai pascoli e alle produzioni foraggere del comparto ovino e caprino, e il riconoscimento delle provvidenze previste nel decreto legislativo n. 102/2004.
L’aiuto è concesso per tutti i capi ovini e caprini presenti in azienda al 30 giugno 2017, secondo gli elenchi riportati dalla Banca dati nazionale dell’anagrafe zootecnica (BDN) e relativi alla consistenza dei capi identificati elettronicamente o dal censimento degli animali detenuti. L’importo unitario dell’aiuto è determinato dal rapporto tra i 45 milioni disponibili per il programma e il numero complessivo di capi ovini e caprini ammissibili. L’importo unitario dell’aiuto è quindi fissato in 13 euro, mentre le eventuali risorse che si rendessero disponibili, come per esempio quelle del Fondo di solidarietà nazionale, saranno ulteriormente ripartite. Possono ricevere l’aiuto le piccole e medie imprese (PMI) attive nella produzione agricola primaria, operanti nel territorio regionale, condotte da imprenditori agricoli singoli o associati e che allevano ovini e caprini. Il beneficiario deve inoltre essere proprietario e detentore degli animali. Qualora il richiedente sia esclusivamente detentore di animali, è necessario fornire una dichiarazione di assenso del proprietario che autorizzi la presentazione della domanda. Gli animali devono infine essere detenuti nel rispetto degli obblighi di identificazione e registrazione.
Per l’accesso agli aiuti, le imprese dovranno comunicare i quantitativi di latte prodotti e conferiti al primo acquirente nel corso delle campagne 2015/2016 e 2016/2017. Nel caso di produttori che provvedano direttamente alla trasformazione in azienda, tale comunicazione riguarderà i quantitativi trasformati. Le imprese dovranno quindi predisporre copia delle fatture o di documenti contabili di valore probatorio equivalente. In mancanza di tale comunicazione e delle relative fatture si è esclusi dal beneficio. La comunicazione sui quantitativi di latte prodotti e conferiti al primo acquirente o trasformati in azienda non ha rilevanza ai fini istruttori, su cui sarà fatto un controllo finalizzato a determinarne la congruità.
L’assessorato dell’Agricoltura si impegna ad adottare l’avviso con la fissazione dei termini per la presentazione delle domande entro 10 giorni dall’approvazione del programma di sostegno. A tal proposito, sarà predisposto un supporto informativo ad hoc per la compilazione delle domande, alimentato con le informazioni disponibili nel fascicolo aziendale del Sistema informativo agricolo nazionale (SIAN) e nella BDN. Le domande di aiuto potranno essere presentate, nelle more dell’adozione del decreto di declaratoria da parte del Mipaaf, a decorrere dalla data fissata con l’avviso predisposto dall’Assessorato e, comunque, entro 45 giorni dalla pubblicazione del decreto di declaratoria nella Gazzetta Ufficiale. I pastori potranno presentate le domande negli Sportelli unici territoriali (SUT) dell’Agenzia Laore che, sulla base delle informazioni pre-caricate nel supporto informativo, assisteranno le imprese nella verifica delle informazioni già disponibili e nella compilazione di quelle mancanti. Sono 32 i SUT dislocati in tutta la Sardegna. L’Agenzia Argea provvederà invece all’erogazione degli aiuti.
Su tutte le domande presentate sarà fatto un controllo teso a verificare la sussistenza dei requisiti di ammissibilità, la correttezza e completezza documentale, in particolare sulla presenza della comunicazione riguardante i quantitativi di latte prodotti. Sarà inoltre effettuato un controllo a campione su almeno il 5% delle domande pervenute, così da verificare la veridicità delle dichiarazioni, il rispetto delle condizioni di accesso, i requisiti di legittimazione e dei presupposti per l’accesso all’aiuto.

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Si è tenuto questa mattina a Villa Devoto un nuovo incontro tra i rappresentanti della Regione e del comune di Cagliari per fare il punto sui numerosi beni immobili di proprietà statale e regionale che presto potrebbero essere riqualificati o ceduti all’Amministrazione del capoluogo. Hanno partecipato il presidente Francesco Pigliaru, gli assessori degli Enti locali Cristiano Erriu, dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini e dei Trasporti Carlo Careddu, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda ed il vicesindaco Luisanna Marras.
In merito al progetto di riqualificazione e ammodernamento di piazza Matteotti, con l’obiettivo di dare un maggiore respiro alla viabilità a ridosso del porto e realizzare il nuovo centro intermodale, adiacente alla stazione ferroviaria, le parti hanno condiviso la necessità di avviare un’interlocuzione con il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio, per l’istituzione di un tavolo tecnico con il coinvolgimento dei vertici di Rfi, Arst ed Autorità portuale.
Un altro tavolo sarà istituito nelle prossime settimane e vedrà coinvolti, insieme a Regione e Comune, l’Agenzia del Demanio, il Mibact e l’Università di Cagliari: insieme dovranno ragionare circa il futuro utilizzo dell’ex carcere di Buoncammino.
Si è discusso poi dell’ex ospedale Marino, sulla cui vocazione naturale – turistico-ricettiva – le parti concordano in pieno. Tra le decine di immobili di interesse pubblico figurano l’area della Fiera internazionale della Sardegna, il compendio di Sa Illetta (realizzato su terreni di proprietà del Cacip), piazzale Trento, piazza Deffenu ed il parcheggio di viale La Plaia.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Sanità, Luigi Arru, ha ripartito le risorse annuali destinate alle Case di accoglienza e ai Centri antiviolenza e stabilito che questi ultimi possano passare dagli attuali otto a sedici, con una divisione provinciale o sub-provinciale.
L’assessore ha ribadito l’impegno ad assicurare, anche per l’anno in corso, continuità e piena funzionalità agli interventi a sostegno delle donne vittime di violenza e dei loro figli. «Sul territorio regionale i Centri antiviolenza e le Case di accoglienza costituiscono un riferimento ormai consolidato per il contrasto della violenza di genere – spiega l’assessore della Sanità – avendo maturato modalità d’intervento coerenti rispetto agli obiettivi e alle azioni del Piano nazionale. E’ fondamentale il coordinamento regionale sulle politiche contro la violenza di genere e l’utilizzo integrato delle risorse disponibili sia di fonte regionale che di fonte nazionale, nell’ottica di una programmazione unitaria degli interventi».
Per il 2017 la Giunta ha ripartito 900mila euro, come contributo alle attività degli 8 Centri antiviolenza e delle 5 Case di accoglienza, già finanziati negli anni scorsi e con il trasferimento delle risorse in un’unica soluzione per garantire continuità nell’attività svolta.
Il 70% delle risorse (pari a 630mila euro), sono destinate alle Case di accoglienza e il restante 30%, (pari a 270mila euro) andranno ai Centri antiviolenza, attribuendo lo stesso importo a ogni Centro e prevedendo una maggiorazione del 50% ai Centri titolari di ulteriori sedi operative, per assicurare a tutte le strutture, intese come nodi della rete regionale, adeguate potenzialità di ascolto e di accoglienza.
Altre risorse arrivano da stanziamenti statali: circa 515mila euro sono vincolati all’istituzione di nuovi Centri e nuove Case di accoglienza (il 33%), mentre il 67% (250mila euro) finanzia le realtà già esistenti e operative. Ci sono poi 384mila euro del Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale di genere, da destinare a quattro linee d’azione: formazione, inserimento lavorativo, interventi di autonomia abitativa, implementazione sistemi informativi.

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Questo pomeriggio, alle 14.30 circa, a Carbonia, i carabinieri della Compagnia di Carbonia hanno arrestato in flagranza di reato un trentenne originario del luogo, nullafacente, con precedenti penali, per essersi reso responsabile dei reati di tentata rapina aggravata, furto aggravato e porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere. In particolare, alle ore 13.55 odierne, in via delle Poste, l’uomo, dopo essersi avvicinato ad un’anziana signora l’ha aggredita alle spalle utilizzando uno spray urticante e, nel tentativo di impossessarsi della sua borsa, l’ha strattonata facendola cadere rovinosamente a terra. Tuttavia, non riuscendo nell’intento, anche a causa della fattiva resistenza opposta dalla vittima, il malvivente si è dileguato nella via limitrofa dove, per garantirsi la fuga, ha sottratto un furgone che si trovava parcheggiato, di proprietà di una ditta di trasporti. Nel frattempo, i militari dell’aliquota operativa e della stazione dei carabinieri di Nuxis, prontamente allertati dalla centrale operativa della Compagnia carabinieri di Carbonia, all’esito di accurati accertamenti investigativi, condotti attraverso le acquisizioni dei dati rilevati dal sistema gps installato a bordo del mezzo rubato, anche grazie alle indicazioni fornite da un testimone dell’evento, sono riusciti, poco dopo, a rintracciare il malvivente nei pressi del cimitero di Carbonia.

Il trentenne, sorpreso dai militari nell’atto di aprire alcuni pacchi presenti all’interno del veicolo, vistosi braccato dai militari, ha tentato inutilmente di darsi alla fuga a piedi, al fine di sottrarsi all’arresto. Subito raggiunto dagli operanti dopo un breve inseguimento, è stato bloccato definitivamente e arrestato. Inoltre, a seguito della perquisizione personale, il fermato è stato trovato in possesso di un coltello con lama lunga 10 cm.

La refurtiva è stata interamente recuperata e restituita al legittimo proprietario, mentre l’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato trasferito presso le camere di sicurezza del Comando Compagnia, in attesa della celebrazione del rito direttissimo a disposizione dall’autorità giudiziaria competente.