A cinque anni esatti dalla firma, ammontano a 600 milioni di euro le risorse del Piano Sulcis impegnate con obbligazioni giuridiche perfezionate nella misura dell’86% del totale.
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A cinque anni esatti dalla firma (posta il 13 novembre 2012 nel vertice con i ministri Passera e Barca), ammontano a 600 milioni di euro le risorse del Piano Sulcis impegnate con obbligazioni giuridiche perfezionate nella misura dell’86% del totale, pari a 708 milioni e 572mila euro. Il resto delle risorse programmate, ma non ancora impegnate con obbligazioni giuridiche vincolanti, ammonta invece a circa 100 milioni di euro. La dotazione finanziaria pubblica, contabilizzata e monitorata, è ripartita in cinque macro programmi: Imprese (circa il 38% delle risorse), Infrastrutture (oltre il 30%), Bonifiche (circa il 24%), Scuola e Ricerca tecnologica (oltre il 7%), per un totale di 72 interventi. È quanto si rileva dallo Stato di attuazione del Piano redatto dal Coordinamento del Piano Sulcis alla data del 31 ottobre di quest’anno. Gli interventi, che vedono in qualità di soggetti attuatori le Amministrazioni e i soggetti statali (Mise, Invitalia, Anas, Enea), la Regione, la Provincia, i Comuni e altre istituzioni, stanno agendo da leva per rilevanti investimenti privati nel programma Imprese e in alcuni casi nel programma Ricerca tecnologica. Le aziende, inoltre, investono notevoli risorse proprie nella messa in sicurezza e nella bonifica dell’area industriale di Portovesme, mentre alcune attività del Piano, come per esempio le vertenze industriali e la riforma del Parco Geominerario, già portata a buon fine, assorbono un notevole impegno da parte del Coordinamento.
Nel Programma Imprese (267,2 milioni di euro) sono stati stipulati due Contratti di Sviluppo e un terzo Contratto è in fase avanzata di definizione. È a regime la Zona Franca Urbana di cui beneficiano oltre 4.300 micro e piccole imprese. I bandi conclusi di incentivazione di nuove iniziative e di piccole imprese esistenti hanno registrato 164 proposte di cui 69 hanno superato positivamente l’istruttoria di merito. Su un precedente bando 12 proposte sono state finanziate e i contributi sono in erogazione, e anche nel 2017 sono stati emessi nuovi bandi. Di particolare importanza l’attivazione del Contratto d’Investimento per progetti di maggiore dimensione (sino a 20 milioni di euro) che registra un buon numero di adesioni. I programmi Scuola, Sviluppo Competenze e Ricerca Tecnologica (per complessivi 56 milioni di euro) sono a regime. I programmi di bonifica delle aree minerarie ed ex Sardamag (oltre 164 milioni di euro) hanno cumulato ritardi negli anni scorsi, soprattutto a causa della messa in liquidazione di IGEA. Tuttavia, la rimessa in bonis della società e l’affidamento di alcuni progetti di bonifica ai Comuni hanno consentito lo sblocco del programma. Significativa la conclusione della rimozione dei rifiuti pericolosi generati dalla demolizione della ex Sardamag. Il programma Infrastrutture, invece, registra 22 opere con appalti aggiudicati per un importo di circa 112 milioni di euro e 18 cantieri di dimensione medio-piccola in corso o conclusi. Devono essere ancora appaltate opere per circa 100 milioni di euro che riguardano l’interconnessione delle dighe e i porti di Sant’Antioco, Carloforte, Calasetta e Buggerru. Per queste opere è in corso la progettazione. Il termine ultimo per l’assunzione degli impegni con obbligazioni giuridiche vincolanti è fissato al dicembre 2019.
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