Dopo “Striscia la notizia”, l’on. Rossella Pinna (Pd) ha presentato un’interrogazione sul cantiere abbandonato da AREA in località Seddas, a Guspini.
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Il consigliere regionale del Partito democratico Rossella Pinna ha presentato un’interrogazione all’assessore regionale dei Lavori pubblici, sottoscritta anche dagli altri consiglieri del grippo, con la quale ha chiesto «i necessari chiarimenti sui ritardi dei lavori di completamento della costruzione dei 20 alloggi previsti in località Seddas, in comune di Guspini, i quali, a dieci anni di distanza, si trovano in fase di avanzata esecuzione ma in condizioni di abbandono».
«Il tema della casa e dell’emergenza abitativa sono temi più che mai attuali – dice Rossella Pinna – e la costruzione di 20 alloggi da concedere in locazione a canone convenzionato accessibile, come previsto dal Programma sperimentale, approvato fin dal 2001, di edilizia residenziale “20.000 abitazioni in affitto” rappresentava una, seppur parziale, risposta a un disagio abitativo.»
«Già diversi anni fa, poiché la ditta aggiudicataria, sottoposta a procedura di messa in liquidazione, aveva interrotto l’attività di cantiere – aggiunge Rossella Pinna -, da sindaco del Comune di Guspini avevo rivolto più volte, all’ AREA Sardegna, Ente gestore, ripetuti solleciti e richieste di risoluzione della problematica, ottenendo ogni volta ampie rassicurazioni e l’impegno per la riapertura del cantiere, in tempi brevi, anche attraverso l’ indizione di una nuova gara d’appalto. A ciò si aggiunge un recente servizio della nota trasmissione “Striscia la notizia” che ha puntato i riflettori sui ritardi, sullo stato di abbandono, sullo sperpero di denaro pubblico e sul visibile degrado in cui versa l’area interessata.»
«Ho chiesto pertanto l’intervento urgente dell’assessore dei Lavori pubblici – conclude Rossella Pinna – per conoscere, non solo l’aggiornamento della situazione, le ragioni dei ritardi, la disponibilità delle risorse, ma anche per sapere se non ritiene opportuno assumere urgenti iniziative volte ad accelerare la ripresa e il completamento delle opere, ovvero accertare eventuali omissioni.»
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