14 November, 2024
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Dovranno attendere sino al 3 gennaio i 45 lavoratori ex Ati Ifras ancora da assumere all’interno di Igea. 

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Dovranno attendere sino al 3 gennaio i 45 lavoratori ex Ati Ifras ancora da assumere all’interno di Igea. 

Quello stesso giorno, infatti, l’agenzia formativa convenzionata comincerà l’attività di formazione. Nel frattempo, va avanti il percorso per il reimpiego dei 490 lavoratori dell’Area Parco Geominerario: complessivamente sono ormai definite in modo certo le posizioni di 189 lavoratori, mentre per altri 151 devono essere ancora completate anche con i progetti di enti locali e pubblici. 

E’ quanto emerso dall’ultimo incontro tenutosi ieri sera tra la Regione e i sindacati, sulla vertenza che si protrae da più di un anno.

I lavoratori che portano avanti dai primi di ottobre i due presidi sul tetto del Duomo di Sassari e sotto i portici del palazzo della Regione, però, non smobilitano in attesa del prossimo incontro del tavolo partenariale convocato, sempre dall’assessore degli Affari generali, Filippo Spanu, per il 20 dicembre.

Dopo il pressing dei lavoratori del presidio, intanto, il comune di Sassari ha presentato cinque progetti per l’inserimento lavorativo di 46 persone per le quali saranno avviate le procedure finalizzate all’assunzione. L’Aspal e l’assessorato degli Enti locali hanno istruito i piani finanziari ed i cronoprogrammi di alcuni degli Enti firmatari dell’accordo procedimentale. 

Sono 88 le assunzioni in programma, mentre il Parco Monte Arci non ha sottoscritto l’accordo e ha comunicato l’intenzione di riproporre un progetto ridimensionato. Un avviso dell’assessorato del Lavoro, con scadenza il prossimo 22 dicembre, servirà a tutelare il personale anche assunto a tempo determinato, collaboratori e consulenti a contratto del bacino ex Ati Ifras, mentre 111 lavoratori hanno sinora sottoscritto gli atti transattivi.

«Purtroppo, dal mese di marzo 2017, quando si era parlato per la prima volta delle assunzioni a oggi con la scadenza, al 31 dicembre, della Naspi da 400 euro per diversi lavoratori, possiamo affermare che la Regione non ha rispettato i tempi – dice Simone Testoni, dirigente sindacale dell’Ugl – a parte una quarantina di assunzioni già incamerate tutte le altre sono per ora solo sulla carta. Bisogna accelerare le procedure e la Regione non deve scaricare le responsabilità sui sindacati.»

E' in programma dome
Prosegue con success

giampaolo.cirronis@gmail.com

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