Il Parlamento europeo stamane ha approvato mercoledì in via definitiva delle norme più stringenti per contrastare le importazioni da paesi terzi oggetto di dumping e sovvenzioni.
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Il Parlamento europeo stamane ha approvato mercoledì in via definitiva delle norme più stringenti per contrastare le importazioni da paesi terzi oggetto di dumping e sovvenzioni.
Le regole UE sul commercio, per la prima volta a livello mondiale, imporranno ai partner commerciali extra-europei di conformarsi agli standard sociali e ambientali internazionali per evitare di subire misure anti dumping. L’obiettivo è rafforzare la protezione dei posti di lavoro e delle imprese UE contro le importazioni a basso costo provenienti da paesi terzi che interferiscono pesantemente nell’economia.
Le novità:
• il dumping sociale e ambientale sarà preso in considerazione nel valutare le misure antidumping,
• la Commissione europea monitorerà la situazione nei Paesi esportatori e le imprese dell’UE potranno basarsi sulle relazioni della Commissione per presentare reclami,
• non vi sarà alcun onere di prova supplementare per le imprese dell’UE nei casi di dumping, oltre all’attuale procedura,
• le piccole e medie imprese riceveranno assistenza nella gestione dei reclami, e
• tutte le parti interessate, in particolare i sindacati, potranno contribuire alle decisioni riguardanti le misure di difesa commerciale.
L’accordo informale sulle nuove norme, sottoscritto il 3 ottobre scorso dai deputati e dai negoziatori del Consiglio, è stato approvato dalla Plenaria con 554 voti a favore, 48 voti contrari e 80 astensioni.
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