Il presidente Pigliaru e l’assessore Paci al Premier Gentiloni: «La Sardegna pretende risposte certe in tempi brevi».
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«Sapevamo che sarebbe stato un incontro complesso, perché complessa è la situazione della Sardegna sul fronte delle questioni aperte con il Governo. Se su alcuni dei punti affrontati possiamo dirci soddisfatti, su altri certamente no.»
Lo ha detto il presidente della Regione, Francesco Pigliaru al termine dell’incontro con il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, questa sera a Palazzo Chigi, al quale ha partecipato anche l’assessore della Programmazione Raffaele Paci.
«È il caso degli accantonamenti – ha spiegato il presidente Pigliaru -. Abbiamo apprezzato la disponibilità personale del presidente Gentiloni, ma certamente dopo mesi di riunioni tecniche, di nostre denunce sul livello ingiustificato ed ingiusto degli accantonamenti, ci aspettavamo una risposta netta che non è arrivata neanche in questa occasione. Abbiamo comunque l’impegno del presidente del Consiglio a presentarci una proposta prima della chiusura della legge di stabilità.»
Altro argomento portato al tavolo è quello dell’agenzia delle entrate, «sul quale abbiamo ribadito la nostra forte richiesta per il ritiro del ricorso», ha sottolineato Francesco Pigliaru.
«Sul fronte dell’insularità siamo invece soddisfatti dell’impegno assunto dal Governo di affiancarci nelle nostre richieste in tema di continuità territoriale per portarle ai massimi livelli delle istituzioni europee e sostenere il diritto della Sardegna alla mobilità – ha aggiunto il presidente Pigliaru -. Il Governo si è impegnato ad affiancarci anche per quanto riguarda la battaglia per l’attuazione dell’articolo 174 del trattato UE, attraverso la definizione e formalizzazione di aiuti specifici per le realtà insulari come la nostra. Prevediamo di discutere una proposta operativa entro un mese.»
Ancora, la questione La Maddalena, su cui c’è la conferma dei 21 milioni per finanziare l’accordo tra Stato e Mita e la decisione di definire entro l’anno gli altri aspetti, a partire dal commissariamento, per accelerare i lavori e la spesa dei 50 milioni già disponibili. «Sul tema servitù militari – aggiunge Francesco Pigliaru – abbiamo chiesto conto dei ritardi e della inaccettabile incertezza con la quale vengono di volta in volta definite le compensazioni. Ci aspettiamo un approfondimento in tempi molto brevi. La sintesi – ha concluso il presidente Pigliaru – è che ci sono ancora importanti questioni aperte che chiedono soluzioni in tempi rapidi. Faremo la nostra parte con determinazione. Il tempo stringe e la Sardegna pretende risultati».
«È il caso degli accantonamenti – ha spiegato il presidente Pigliaru -. Abbiamo apprezzato la disponibilità personale del presidente Gentiloni, ma certamente dopo mesi di riunioni tecniche, di nostre denunce sul livello ingiustificato ed ingiusto degli accantonamenti, ci aspettavamo una risposta netta che non è arrivata neanche in questa occasione. Abbiamo comunque l’impegno del presidente del Consiglio a presentarci una proposta prima della chiusura della legge di stabilità.»
Altro argomento portato al tavolo è quello dell’agenzia delle entrate, «sul quale abbiamo ribadito la nostra forte richiesta per il ritiro del ricorso», ha sottolineato Francesco Pigliaru.
«Sul fronte dell’insularità siamo invece soddisfatti dell’impegno assunto dal Governo di affiancarci nelle nostre richieste in tema di continuità territoriale per portarle ai massimi livelli delle istituzioni europee e sostenere il diritto della Sardegna alla mobilità – ha aggiunto il presidente Pigliaru -. Il Governo si è impegnato ad affiancarci anche per quanto riguarda la battaglia per l’attuazione dell’articolo 174 del trattato UE, attraverso la definizione e formalizzazione di aiuti specifici per le realtà insulari come la nostra. Prevediamo di discutere una proposta operativa entro un mese.»
Ancora, la questione La Maddalena, su cui c’è la conferma dei 21 milioni per finanziare l’accordo tra Stato e Mita e la decisione di definire entro l’anno gli altri aspetti, a partire dal commissariamento, per accelerare i lavori e la spesa dei 50 milioni già disponibili. «Sul tema servitù militari – aggiunge Francesco Pigliaru – abbiamo chiesto conto dei ritardi e della inaccettabile incertezza con la quale vengono di volta in volta definite le compensazioni. Ci aspettiamo un approfondimento in tempi molto brevi. La sintesi – ha concluso il presidente Pigliaru – è che ci sono ancora importanti questioni aperte che chiedono soluzioni in tempi rapidi. Faremo la nostra parte con determinazione. Il tempo stringe e la Sardegna pretende risultati».
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