L’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, ha incontrato i giovani dell’Anci per parlare di riordino ed urbanistica.
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L’assessore regionali degli Enti locali ed Urbanistica Cristiano Erriu ieri pomeriggio ha incontrato la Consulta di Anci Giovani, composta da numerosi amministratori comunali, per discutere di alcune problematiche legate alla legge di riordino degli enti locali (la n. 2/2016) e al DDL sul governo del territorio. Nella sala anfiteatro di via Roma, a Cagliari, i lavori sono stati introdotti dal coordinatore regionale Francesco Piludu e seguiti da sindaci e consiglieri comunali giunti da tutta l’Isola. Ha poi preso la parola l’assessore Cristiano Erriu, il quale ha risposto alle domande che gli sono state poste sui vari argomenti. Molte le preoccupazioni espresse dai rappresentanti della Consulta sul futuro delle Province, in particolare sul dissesto finanziario che si preannuncia per il 2018 e sui disservizi che inevitabilmente avranno ripercussioni sui cittadini e le imprese. Cristiano Erriu ha più volte precisato che «bisognerà mettere mano al più presto al problema, a livello nazionale».
Tra gli argomenti che hanno suscitato maggiore interesse nei giovani amministratori locali, il futuro delle Unioni di Comuni, insieme alle difficoltà finanziarie e alle carenze di personale lamentate da tutti i Comuni. «Le Unioni, che anche in Sardegna esistono da parecchi anni, servono a far funzionare meglio i servizi nei singoli territori e razionalizzare la spesa pubblica – ha sottolineato Cristiano Erriu -. La legge di riordino punta molto sulla collaborazione intercomunale oltre che sugli ambiti territoriali omogenei, con una doverosa premessa: i Comuni, al di là dell’esercizio delle funzioni fondamentali, devono essere gli attori protagonisti del governo del territorio. Le proposte di sviluppo devono partire dalla singole comunità, contrariamente al passato quando le decisioni venivano calate dall’alto».
Cristiano Erriu ha poi precisato che «la regionalizzazione della finanza locale è un tema delicato e importante da affrontare al più presto. La ripartizione delle risorse dovrà essere stabilita attraverso un accordo tra la Regioni e il sistema delle autonomie locali. Non sarà facile trovare un punto di equilibrio perché, anche tra gli enti locali, c’è spesso la tendenza a ragionare nell’ambito dei confini comunali piuttosto che in ambiti territoriali più ampi».
Tra gli argomenti che hanno suscitato maggiore interesse nei giovani amministratori locali, il futuro delle Unioni di Comuni, insieme alle difficoltà finanziarie e alle carenze di personale lamentate da tutti i Comuni. «Le Unioni, che anche in Sardegna esistono da parecchi anni, servono a far funzionare meglio i servizi nei singoli territori e razionalizzare la spesa pubblica – ha sottolineato Cristiano Erriu -. La legge di riordino punta molto sulla collaborazione intercomunale oltre che sugli ambiti territoriali omogenei, con una doverosa premessa: i Comuni, al di là dell’esercizio delle funzioni fondamentali, devono essere gli attori protagonisti del governo del territorio. Le proposte di sviluppo devono partire dalla singole comunità, contrariamente al passato quando le decisioni venivano calate dall’alto».
Cristiano Erriu ha poi precisato che «la regionalizzazione della finanza locale è un tema delicato e importante da affrontare al più presto. La ripartizione delle risorse dovrà essere stabilita attraverso un accordo tra la Regioni e il sistema delle autonomie locali. Non sarà facile trovare un punto di equilibrio perché, anche tra gli enti locali, c’è spesso la tendenza a ragionare nell’ambito dei confini comunali piuttosto che in ambiti territoriali più ampi».
Nel mostrare apprezzamento per l’iniziativa (è la prima volta che un assessore degli Enti locali incontra i giovani dell’Anci), Cristiano Erriu ha annunciato che «il nostro Assessorato dispone di fondi riservati alla formazione degli amministratori pubblici, che devono essere impiegati per corsi di aggiornamento mirati. L’ultima generazione di amministratori, aperta all’innovazione e alle nuove tecnologie, deve saper cogliere le nuove sfide che si presentano dinnanzi. La Regione è pronta a dare tutto il sostegno, ma a loro spetta fornire un contributo di proposte e azioni che aiutino a riportare la politica al centro della vita dei nostri Comuni».
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