L’energia rinnovabile nuova occasione di sviluppo per il Sulcis? Seminario di ODG e Sulciscienza giovedì 16 novembre a San Giovanni Suergiu.
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C’è chi ipotizza che l’intero territorio del Sulcis possa diventare un’unica centrale elettrica verde, per operare sia nel campo della produzione che in quello della distribuzione ed entrare nel mercato globale dell’energia elettrica, favorendo un nuovo tipo di sviluppo eco sostenibile. Si tratta, per ora, solo di un’idea che però testimonia la grande volontà del territorio di non abbandonare quella cultura industriale che lo ha caratterizzato in passato e ancora lo caratterizza, ma puntando su un nuovo ruolo nell’ambito della ricerca scientifica nel campo delle nuove tecnologie dell’energia, indirizzata verso i sistemi energetici più efficienti nel rispetto delle peculiarità ambientali e ai programmi per il risparmio energetico.
Un dibattito serrato che pone una serie di importanti interrogativi a partire da quello sulle reali ricadute economiche per il territorio delle trentanove torri eoliche dell’Enel che da cinque anni contendono alle ciminiere il complesso skyline di Portovesme.
“Nuove energie (rinnovabili) per risollevare i territori” è il titolo del seminario organizzato dall’Ordine dei giornalisti della Sardegna nell’ambito di “SulciScienza – Idee per la cultura, per la società, per la scienza”. Si svolgerà nella sala del Consiglio comunale di San Giovanni Suergiu, giovedì 16 novembre dalle 14.00 alle 17.00.
Dopo l’introduzione di Elvira Usai (sindaco di San Giovanni Suergiu e giornalista), Francesco Birocchi (presidente Odg Sardegna) e del prof. Nino Dejosso (direttore SulciScienza), svolgeranno le loro relazioni il prof. Bruno D’Aguanno (responsabile del Programma Energie Rinnovabili del CRS4), il prof. Luciano Burderi (astrofisico presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Cagliari), e il dott. Manuel Floris (fisico, ricercatore anche nel campo dell’energia e responsabile scientifico del Planetario de l’Unione Sarda).
L’incontro è aperto al pubblico. Ai giornalisti partecipanti verranno assegnati tre crediti formativi.
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