Lunedì 20 novembre presso la provincia di Sassari si terrà un convegno sulla specialità dello Statuto della Sardegna, organizzato dall’associazione tra gli ex consiglieri regionali della Sardegna.
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L’associazione tra gli ex consiglieri regionali della Sardegna ha organizzato un convegno sul tema “La specialità nello Statuto della Sardegna: un privilegio da cancellare o un valore da preservare?” che si terrà lunedì 20 novembre 2017, dalle ore 15,30, presso la Sala Angioy del Palazzo della provincia di Sassari.
Il controverso dibattito sui “privilegi” delle Regioni a Statuto speciale, da lunga data piuttosto vivace, ha fatto registrare una particolare intensificazione lo scorso anno, per effetto della norma, inserita nel Progetto di riforma costituzionale, che prevedeva una notevole riduzione delle competenze regionali, ma limitatamente alle Regioni a Statuto ordinario. Abbiamo così sentito più volte denunciare gli “anacronistici privilegi”, anche finanziari, attribuiti alle Regioni speciali, privilegi resi ancor più intollerabili per gli sprechi nella gestione delle risorse di cui queste Regioni si sarebbero rese responsabili. Sul fronte opposto, i sostenitori della specialità hanno fatto valere l’esistenza di “fattori differenziali assolutamente singolari”, basati su ragioni storiche, geografiche, economiche, culturali e linguistiche, e non quindi su scelte esclusivamente politiche, arbitrarie e reversibili. Ad alimentare il dibattito ha sicuramente concorso un aspetto alquanto trascurato nei diversi interventi: il mancato inserimento, negli Statuti delle Regioni speciali, di una norma che precisi le ragioni su cui il regime differenziato è fondato. Una lacuna, questa, suscettibile di favorire la diffusione della tesi “specialità = privilegio”.
Nell’approssimarsi del 70° anniversario dell’entrata in vigore dello Statuto speciale della Sardegna, approvato con legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3, si rivela di grande attualità ed interesse la realizzazione di un convegno specificamente finalizzato a chiarire se la specialità regionale sia un privilegio da cancellare o un valore da preservare. Le relazioni che qualificati esperti svolgeranno il prossimo 20 novembre potranno dare adeguate risposte ad un interrogativo di grande importanza per il futuro del movimento autonomistico.
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