Nuovo ponte sì, nuovo ponte no. Il progetto inserito nel Piano Sulcis, a Sant’Antioco, è al centro di un duro scontro politico.
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Il progetto per la realizzazione del nuovo ponte, all’ingresso dell’isola di Sant’Antioco, è ancora al centro del dibattito politico antiochense. Dopo il Comitato Porto Solky che in più occasioni ha espresso netta contrarietà agli interventi infrastrutturali inseriti nel Piano Sulcis, a prendere posizione è il gruppo consiliare di minoranza “Genti Noa” che allarga la sfera delle critiche al sindaco Ignazio Locci e alla sua Giunta, in carica da cinque mesi.
«Potremmo pensare al “sindaco tentenna” immaginando chi, solo pochi mesi fa, tuonava dai banchi dell’opposizione e nella campagna elettorale contro la sciagurata idea di un ponte e di una circonvallazione inutili, mentre oggi tace clamorosamente e rimane inerte, nonostante le sollecitazioni delle forze politiche e sociali della città – si legge in una nota di “Genti Noa” -. Anzi, addirittura osteggia chi vorrebbe cambiare la situazione visto che qualche settimana fa Ignazio Locci ha rifiutato la disponibilità di Genti Noa che, in consiglio comunale, si è offerta di fare fronte comune tramite una deliberazione che rimodulasse il progetto del ponte e della circonvallazione, così da poter dirottare le ingenti risorse disponibili verso una viabilità sostenibile ed una portualità piena ed efficiente.»
«Dopo aver bocciato questa proposta dell’opposizione bollandola come inutile – aggiunge Genti Noa – Ignazio Locci viene sconfessato da un’intervista fatta al coordinatore del Piano Sulcis, Tore Cherchi, pubblicata su L’Unione Sarda il 25 novembre, nella quale si legge che, se davvero si vuole rimodulare il piano, c’è bisogno di una deliberazione consiliare che annulli quella del precedente Consiglio comunale (imputabile alla Giunta Corongiu) che auspicava ponte alto e circonvallazione. Insomma: quello che avevamo detto noi fin dall’inizio!»
«Le conclusioni politiche che possiamo trarre da un simile comportamento ci portano a dire che, ad oggi, Ignazio Locci non ha fatto ancora capire quale sia il suo reale orientamento sull’argomento. Ora il sindaco ci faccia comprendere di che pasta è fatto. Noi siamo sempre al solito posto. Diversamente da lui non abbiamo cambiato idea e, siccome vorremmo il meglio per Sant’Antioco – conclude Genti Noa – rinnoviamo la nostra disponibilità ad una deliberazione del consiglio comunale che spinga per la rimodulazione del piano.»
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