18 July, 2024
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6 sardi su 100 hanno il diabete mellito, quindi nell’Isola ben 110.401 persone sono affette da questa malattia, con una prevalenza che arriva al 6,4%. Sono questi, in estrema sintesi, i dati emersi dall’analisi dei flussi regionali sulla patologia presentati dall’Associazione medici diabetologi e della società italiana di diabetologia in occasione della “XIX Riunione scientifica congiunta”, svoltasi ad Alghero nell’ultimo fine settimana.

Nella città catalana, in un percorso sviluppato dalla riflessione sulla collaborazione indispensabile tra professionalità diverse, dipanandosi poi nell’individuazione della necessità di individuare percorsi assistenziali nei quali non si perda il diabetico e le sue esigenze, i partecipanti alla 2 giorni scientifica, oltre 100 medici e operatori sanitari diabetologici provenienti da tutta l’Isola e altri medici specialisti come oculisti e cardiologi coinvolti nella cura ed assistenza della persona con diabete, hanno esaminato i numeri della prevalenza in Sardegna del diabete mellito, sia di tipo 1 che di tipo 2, nonché le modalità nelle quali programmare l’assistenza partendo dal concetto di rete multiprofessionale.

La presidente regionale dell’associazione medici diabetologi, Francesca Spanu, consulente della ricerca, insieme al realizzatore del dossier, Antonello Antonelli, della direzione generale Sanità dell’assessorato, hanno illustrato il risultato dell’esame dai quali risultano 110.410 persone affette da diabete mellito, per cui si conta una prevalenza regionale del 6,4%. Degli oltre 110mila casi, la cui età media è di 66,4 anni, 58.396 interessano gli uomini e 52.014 le donne. La prevalenza maggiore è stata registrata nei maschi tra il 64 e 84 anni: 30.954, il 53% di tutti i malati. Il dato viene confermato analizzando le fasce d’età più colpite: quella tra i 64 e 84 anni, 59.370 casi, rappresenta il 53,8% dei malati, seguita da quella tra i 45 ai 64 con 31.210 casi , il  28,3% del totale. Tra le aree geografiche, 37.558 casi sono registrati a Cagliari, 21.466 a Sassari e 11.374 a Oristano.

«Questi sono dati importanti e dovrebbero suscitare interesse e riflessione, non solo tra gli addetti ai lavori e gli amministratori ma in tutta la popolazione – afferma Francesca Spanu, presidente regionale dell’associazione medici diabetologi – per questo li stiamo sottoponendo agli Amministratori regionali con lo scopo di commisurare le risorse in campo alle reali necessità dei 110.410 diabetici sardi, affinché possano avere il giusto spazio per le diagnosi e i controlli nonché un riferimento per una malattia che dura tutta la vitaSoprattutto – sottolinea la presidente Spanu – vorremmo che i servizi fossero uguali per tutti i sardi ovvero avere una diabetologia moderna, cioè fondata non sul solo diabetologo ma su un team che possa comprendere anche l’infermiere, il dietista, il podologo e lo psicologo. La programmazione dell’assistenza specialistica diabetologica, diffusa in tutta la nostra regione – conclude Francesca Spanu – dovrà quindi partire da questi dati, per assicurare ai diabetici un accesso alle cure con equità, sostenibilità e appropriatezza. La comunità diabetologica presente ad Alghero, attraverso gli organismi diabetologici costituiti in regione e le società scientifiche, si è dato ulteriore impulso e motivazione al confronto ed alla programmazione per realizzare questi obbiettivi

 

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Il sindaco Ignazio Locci ha convocato il Consiglio comunale di Sant’Antioco in seduta straordinaria per martedì 28 novembre, alle 19.00. Sono due i punti inseriti all’ordine del giorno: la presa d’atto della relazione di frazionamento redatta preventivamente alla stipula della convenzione per il Piano di lottizzazione denominato via Torino Nord; la variazione n. 9 al Bilancio di previsione 2017 ed al Bilancio pluriennale 2017/2019, annualità 2018.

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E’ stata inaugurata questa mattina, nell’Auditorium della Grande Miniera di Serbariu, la manifestazione “Una Miniera di Cultura”, tappa conclusiva de “L’Isola dei libri”, mostra diffusa del libro promossa dalla Regione Sardegna e dalle amministrazioni coinvolte in collaborazione con l’Associazione editori sardi.

All’inaugurazione erano presenti l’assessore regionale della Cultura, Giuseppe Dessena; il sindaco di Carbonia, Paola Massidda; l’assessore comunale della Cultura, Sabrina Sabiu; la presidente dell’AES, Associazione Editori Sardi, Simonetta Castia.

Prima dell’inaugurazione, hanno fatto visita alla mostra un paio di classi della scuola dell’infanzia Francesco Ciusa e all’inaugurazione erano presenti alcune classi degli istituti superiori che hanno poi presenziato anche alla prima presentazione di un libro.

Numerose le presentazioni di libri nell’arco delle tre giornate della mostra, nel segmento “Tra Isola e mondo – incontri con gli autori”. Oggi si parte alle 17.30 con la presentazione di “Guardando le formiche dal basso” di Roberto Paracchini, Aipsa Edizioni. Alle 18.15 Duilio Caocci presenta “Grazia Deledda. Una vita per il Nobel”, di Carlo Delfino Editore, con la partecipazione dell’autrice Maria Elvira Ciusa.

Terza presentazione della serata, alle 19.00, è “Peccato che sia giorno” di Silvia Serafi, Cuec Editrice. Gli incontri sono moderati da Salvatore Taras. Alle 20.00 è il momento dello spettacolo: una produzione “Il Crogiuolo” porta in scena “Maria di Eltili”, interpretata dalla voce narrante di Rita Atzeri sulle note al pianoforte di Alessandro Muroni.

“Tra Isola e mondo” prosegue sabato 25 con numerose proposte a tema moderate da Marco Corrias. Alle 17.30 Edizioni Della Torre propone “Senza sole né stelle” di Sandro Mantega. Alle 18.15 la Soter Editrice presenta “Miniere e minatori nelle terre del Gerrei”, di Francesco Ignazio Congiu, Valentino Caredda ed Ugo Lallai. Assieme a Lallai intervengono Paola Atzeni e l’editore Salvatore Ligios.

Lino Cianciotto, alle 19.00, presenta due pubblicazioni, “La costa delle miniere. Sud Ovest Sardegna” e “Iglesiente selvaggio. Sud Ovest Sardegna”, Enrico Spanu Edizioni. La serata si conclude alle 20.00 con lo spettacolo “Per assassinarvi”, ideato ed eseguito da Savina Dolores Massa e Gianfranco Fedele.

Domenica 26 novembre si parte con la sezione “Fabbrica del Cinema”, che alle 17.00 propone la visione del film“Cenere” di Febo Mari, a cura della Società Umanitaria di Carbonia. Introduce Paolo Serra. Gli incontri con gli autori prendono il via alle 17.45 con Valeria Pecora, che presenta “Mimma”, La Zattera Edizioni.

Alle 18.15 Ilario Carta illustra “Lo scorpione nello stomaco”, Arkadia Editore ed alle 19.00, Giovanna Sotgiu presenta “L’isola e le donne”, edito da Paolo Sorba. Modera gli incontri Giampaolo Cirronis.

La sezione “Adotta un libro sardo” coinvolge invece i ragazzi di numerosi istituti scolastici locali. Venerdì gli alunni delle elementari incontrano Claudia Zedda per dialogare di “Rebecca e le Ianas”, Condaghes Edizioni. Alla stessa ora, in collaborazione con “La fabbrica cinema” gli studenti del Liceo Classico Gramsci Amaldi presentano “Cosima di Grazia vestita: riflessioni”; mentre i ragazzi dell’istituto superiore Angioj incontrano Bruno Furcas e Stefano Simola per parlare della loro “Storia semiseria di un ragazzo strano“, Arkadia Editore.

Gallucci Editore, con bambini delle scuole dell’infanzia, propone laboratori di giochi e letture su “Il topo e la montagna”, a cura della cooperativa Lilith. Altri laboratori sono a cura della cooperativa “L’amico albero”.

Sabato gli studenti dell’Ipia vanno alla scoperta del Sud ovest Sardegna con “La costa delle miniere” e “Iglesiente selvaggio” di Lino Cianciotto, Enrico Spanu Edizioni. Alle 11.00 la “Fabbrica del cinema” propone un laboratorio didattico “Galileo in tasca: alla scoperta del mondo con lo smartphone – Un libro sulla didattica della fisica: Da Galileo ad Einstein – La gravità per tutti”, a cura di Pier Luigi Lai di Logus Mondi Interattivi. Si conclude alle 12.00 nella Sala Astarte con lo spettacolo “Per assassinarvi”, in compagnia degli autori Savina Dolores Massa e Gianfranco Fedele.

Partecipano gli Editori

Aipsa – Cagliari

Alfa Editrice – Quartu Sant’Elena

Arkadia – Cagliari

AM&D Editore – Cagliari

Carlo Delfino Editore – Sassari

Condaghes – Cagliari

Cuec Editrice – Cagliari

Domus de Janas – Selargius

Edes – Sassari

Edizioni della Torre – Cagliari

Edizioni Enrico Spanu – Cagliari

G.C. Edizioni – Quartu Sant’Elena

Grafica del Parteolla – Dolianova

Giampaolo Cirronis Editore – Carbonia

Ilisso – Nuoro

Imago Multimedia – Nuoro

Il Maestrale – Nuoro

Iskra Edizioni – Ghilarza

La Zattera Edizioni – Cagliari

Logus mondi interattivi – Cagliari

Magnum – Sassari

Mediando Edizioni – Sassari

Nor – Ghilarza

Paolo Sorba Editore – La Maddalena

Papiros – Nuoro

Phileas – Aggius

PTM – Mogoro

SguardiSardi – Mogoro

Soter Editrice – Villanova Monteleone

Taphros – Olbia.

Stamane abbiamo intervistato l’assessore della Cultura della Regione Sardegna, Giuseppe Dessena.

                                                       

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L’on. Valter Piscedda (Pd) ha presentato un’interrogazione sui lavori per la banda ultra larga nelle aree rurali, sottoscritta anche dai consiglieri regionali del Pd Deriu, A. Solinas, Moriconi, Meloni, Tendas, Collu, Demontis e Comandini.

Gli interventi, a suo tempo finanziati dalla Regione, riguardano direttamente 313 Comuni della Sardegna; si tratta di un’importante opportunità di sviluppo per le aree rurali che potrebbe rappresentare il volano per la ripresa degli investimenti sul territorio,considerata l’entità delle risorse messe in campo (circa 83 milioni di euro) e l’indotto generato dai lavori che andranno ad essere appaltati da parte di Infratel Italia, società in house controllata dal ministero dell’Economia che si occuperà delle procedure per conto della Regione.

Valter Piscedda e gli altri consiglieri chiedono al presidente della Giunta e all’assessore degli Affari generali, a tale proposito, rassicurazioni sull’adeguatezza delle misure adottate al fine di prevedere una funzionale suddivisione dell’appalto in lotti, a fronte della esigenza di assicurare la massima concorrenzialità e consentire in tal modo anche alle imprese sarde la più ampia partecipazione,

Riconoscendo, infatti, gli importanti sforzi della Giunta regionale per abbattere il digital divide, si vuole scongiurare l’allarme lanciato da varie organizzazioni di categoria che in più occasioni hanno segnalato la difficoltà e talvolta l’impossibilità delle realtà imprenditoriali regionali di partecipare ai bandi non suddivisi in lotti, che agevolano i grandi “colossi” nazionali, in grado di competere con fatturati e requisiti tecnici che le imprese del territorio non raggiungerebbero nemmeno consorziandosi.

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Questa mattina i deputati del Partito democratico Emanuele Cani, Siro Marrocu e Francesco Sanna, la consigliera regionale Rossella Pinna e Mirco Vacca (per conto dell’assessore del Lavoro Virginia Mura) hanno partecipato all’assemblea dei lavoratori della Keller, svoltasi presso il consorzio di Villacidro, promossa dalla Fiom per il riavvio dello stabilimento ed il rinnovo ammortizzatori sociali. Nel corso dell’incontro, è emersa la forte preoccupazione dei lavoratori per l’imminente scadenza degli ammortizzatori sociali. È altresì emerso l’interesse manifestato da un gruppo imprenditoriale cinese per un’eventuale acquisizione o la gestione della struttura industriale in mano al Consorzio industriale di Villacidro.

Nel corso dell’assemblea, è stata rimarcata la necessità di trovare due soluzioni: una per l’immediato, con un intervento normativo che possa garantire una proroga degli ammortizzatori sociali, e una di più largo respiro e prospettiva, seguendo da vicino le proposte di chi ha manifestato interesse per acquisizione e riavvio dell’intero compendio.

Alla luce degli interventi e delle considerazioni svolte durante l’incontro, la Regione, attraverso i suoi rappresentanti, si impegna convocare in incontro in commissione Lavoro in Consiglio regionale. I parlamentari presenti hanno assunto l’impegno di trovare gli strumenti normativi idonei da utilizzare in sede di legge di stabilità, per attuare tutte le iniziative che possano portare al rinnovo degli ammortizzatori sociali, ricordando che tale atto non è automatico, in quanto la Keller insiste in un territorio che non ricade nelle zone di crisi complessa, soluzione di breve e lungo respiro.

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Una nuova piattaforma informatica totalmente innovativa e all’avanguardia sarà installata tra sabato sera e domenica all’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari. Un’infrastruttura hardware importantissima che migliorerà il lavoro degli operatori per offrire ai pazienti servizi di qualità sempre maggiore e in tempi rapidi.

Le operazioni di migrazione dei software avranno inizio sabato 25 novembre alle 18.00 e termineranno domenica 26 novembre alle 21.00: saranno effettuate durante il weekend proprio per fare in modo che non ci siano disagi per i cittadini e gli operatori sanitari.

A partire dalle 21.00 verranno riattivate le integrazioni  con gli applicativi esterni a Sisar, in particolare con il laboratorio di analisi. Lunedì mattina, alla riapertura del servizio di accettazione, al Policlinico e al San Giovanni potrebbe comunque esserci qualche rallentamento delle attività che non subirà in ogni caso interruzioni.

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Con il “Progetto Oliena” Abbanoa ha definito una “buona pratica” nell’ambito della Gestione attiva delle reti, l’ha “standardizzata”, ovvero l’ha resa applicabile ad altre situazioni e ora, sulla base di quel modello, sta avviando la fase operativa, che comincia naturalmente con i 30 Comuni della Sardegna caratterizzati dal più alto livello di perdite e le maggiori ripercussioni di servizio, a cui ne seguiranno altri 100 (entro il 2018). Il piano di lavoro del Gestore è stato presentato oggi a Cagliari, nel corso di una conferenza stampa che ha visto la partecipazione dell’Amministratore Unico Alessandro Ramazzotti, e del direttore generale Sandro Murtas.

Parte quindi, con l’affidamento dei servizi tecnici specialistici per l’ingegnerizzazione delle reti, il progetto di “Gestione attiva delle reti” in 130 Comuni della Sardegna entro il 2018 (primo appalto per i 30 centri con una percentuale di perdite che supera il 50% diviso in 3 lotti, finanziato con fondi FSC 2014-2020 per € 3.580.000). Progressivamente, e sempre con gare a evidenza pubblica, Abbanoa tratterà con questa metodologia altri 100 Comuni (entro il 2019).

«Abbiamo cambiato il paradigma: non si può pensare di sostituire tutte le reti con risorse infinite – spiega il direttore generale Sandro Murtas -. Si deve pensare a rendere intelligenti le reti esistenti adottando tecnologia e strumenti evoluti, anche innovativi. La metodologia che ha sviluppato Abbanoa è stata già considerata buona pratica a livello internazionale.»

In novembre la metodologia Abbanoa ed i risultati conseguiti a Oliena – dimezzamento delle perdite idriche –  sono stati infatti citati sulla stampa britannica, in  un lungo articolo pubblicato sul Telegraph la metodologia Abbanoa è stata presa come esempio da seguire. Realizzato con la collaborazione del player internazionale Hitachi, il progetto è anche rientrato tra i migliori progetti italiani raccolti in “Utili all’Italia”, la banca dati che contiene i risultati del primo censimento delle migliori pratiche nei Servizi Pubblici realizzato da Utilitalia, la federazione che riunisce 500 imprese italiane dei servizi idrici, energetici e ambientali.

Reti idriche intelligenti, le fasi di lavoro. Indagine sulla rete ammalorata (analisi) con installazione di misuratori portatili (diagnosi); adozione di sistemi innovativi di regolamento delle pressioni e delle portate, che sono la vera causa delle perdite, finalizzati ad ottimizzare il funzionamento idraulico delle reti (stabilizzazione del malato). Sono queste la fasi principali che consentono ad Abbanoa di intervenire in maniera “intelligente” sulle cause che provocano le dispersioni.

Nello specifico, il piano di lavoro che sottintende la metodologia segue una precisa programmazione:

• Analisi, ovvero esame critico del funzionamento della rete

• Diagnosi, ovvero definizione delle criticità e delle cause di malfunzionamento

• Prognosi, ovvero l’indicazione delle soluzioni da adottare, finalizzata a raggiungere il target previsto di aumento della efficienza della rete

Nella fase di “analisi” si procede quindi con la  verifica della rete e l’individuazione degli snodi principali, con la misura ed il monitoraggio delle portate, delle pressioni nelle condotte e dell’aria. Il monitoraggio sui flussi d’acqua, soprattutto nelle ore notturne quando i consumi delle utenze sono minimi, consente di individuare anche le dispersioni nelle reti che spesso non emergono direttamente in superficie (a questo scopo vengono utilizzati anche sistemi di rilevazione acustica e gas traccianti). Ma è nella fase di “diagnosi” che si definiscono meglio le criticità e le cause con le ipotesi di soluzione. La “prognosi” consiste invece nella scelta, tra le decine di combinazioni di soluzioni possibili, di quella più idonea in termini di efficienza, efficacia, economicità e stabilità.

 

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Ieri sera, con un concerto del Coro e dell’Orchestra degli allievi dell’istituzione musicale, è stato inaugurato l’anno di studi 2017/2018.

Un percorso che si apre all’inesegna di alcune novità. La prima è la nuova direzione del “Pierluigi da Palestrina”, affidata a Giorgio Sanna.

56 anni, docente di violino, Giorgio Sanna è stato eletto direttore del Conservatorio a giugno. L’ufficialità dell’incarico dal Miur è arrivata però solo martedì scorso. “Studiare in Conservatorio non è facile. E’ un sacrificio che va portato avanti con voglia di misurarsi con se stessi e con gli altri”, ha detto ieri il nuovo direttore, rivolto agli studenti.

Sanna ha espresso anche parole di ringraziamento nei confronti della direttrice uscente Elisabetta Porrà, che ha guidato l’istituzione musicale negli ultimi sei anni, e del presidente Gianluca Floris, il cui incarico la scorsa estate è stato rinnovato per il successivo triennio.

«L’arrivo di Giorgio Sanna alla direzione del nostro Conservatorio mi lascia particolarmente soddisfatto – ha detto Gianluca Floris – E’ una conferma della bontà del percorso fatto finora con Elisabetta Porrà. Un percorso che proseguiremo ora insieme.»

Con il nuovo anno accademico nel Conservatorio si appresta a partire il nuovo Corso propedeutico di launeddas, che sarà guidato da Luigi Lai, considerato il miglior suonatore in Sardegna di questo strumento, ancora in attività: gli iscritti sono 39. Quattro sono invece gli studenti del nuovo Triennio ordinamentale di Musica propedeutica ad indirizzo launeddas, guidato anch’esso da Lai.

Da quest’anno sarà attivato anche un Triennio di musiche tradizionali a indirizzo etnomusicologico.

Infine, per la prima volta il Conservatorio inserisce nella sua offerta formativa il Corso Suzuki, basato sul metodo per i più piccoli ideato da Sinichi Suzuki, il violinista giapponese secondo cui si può imparare a suonare uno strumento con la stessa naturalezza con cui si apprende la propria lingua madre. Saranno immatricolati al corso 80 bambini.

Dopo l’appuntamento di ieri sera, i concerti di inaugurazione del nuovo anno accademico, che propongono un programma incentrato su musiche di Antonio Salieri e sono diretti da Alberto Pollesel,  proseguono in giro per l’isola. Appuntamento stasera alle 18.00 nella Chiesa di Santa Maria Degli Angeli di Flumini di Quartu, domani (sabato 25 novembre), alla stessa ora, nel Teatro dei Salesiani di Selargius, domenica (26 novembre), sempre alle 18.00, nella Chiesa di Santa Maria Vergine Assunta di Cabras (Or). Maestri del coro sono Giuseppe Erdas e Pompeo Vernile.

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Un centro unico per la cura delle malattie del fegato, con quattro ambulatori collegati tra loro e che, in un unico ambiente di lavoro, garantiscono prestazioni ambulatoriali, day hospital e consulenze. È l’unità integrata di epatologia (Uniep), il centro ambulatoriale aziendale per la diagnosi e le terapie delle malattie del fegato, che l’Aou di Sassari ha attivato nei giorni scorsi, unificando così l’assistenza epatologica in città.

La creazione del centro nasce dell’esigenza appunto di unificare tutte le competenze di epatologia in un unico percorso assistenziale, in grado di garantire al paziente un accesso unico, chiaro e ben definito.

In precedenza, infatti, l’attività internistica riferita alla patologia epatica si è basata sulle competenza di medici che lavorano in contesti tra loro separati e dislocati in strutture, talvolta, lontane tra loro.

«Si tratta di una novità nel panorama dell’assistenza e delle cure – afferma il direttore generale dell’Aou Antonio D’Urso – una struttura integrata, in grado di trattare tutti i pazienti affetti da patologie del fegato. Si mettono assieme specialisti diversi, si elimina la frammentazione degli ambulatori, così da migliorare l’assistenza e creare un sistema che fa crescere le esperienze specialistiche.»

Un team che vede lavorare gomito a gomito quattro medici dell’unità operativa di Medicina interna del Santissima Annunziata, due medici dell’unità operativa di Gastroenterologia, quattro medici dell’unità operativa di Malattie infettive, e ancora due medici dell’unità operativa di Patologia medica e un medico della clinica Medica.

I medici hanno iniziato l’attività già da alcuni giorni nei locali situati al primo sottopiano della palazzina di Malattie infettive.

«Il nostro obiettivo – spiegano Francesco Bandiera e Sergio Babudieri che assieme a Giuliano Alagna, Salvatore Sassu, Noemi Manzoni, Ivana Maida, Maria Antonietta Seazzu, Alberto Muredda, Salvatore Zaru, Mina Oggiano, Antonello Solinas, Giovanni Garucciu e Gianpaolo Vidili ha costituito l’équipe medica dell’Uniep – è effettuare circa 30 prime visite epatologiche a settimana quindi oltre un centinaio di visite di controllo e circa 30 visite di elastometria epatica, che consentono di valutare le condizioni del fegato in presenza di alcune patologie.»

Quattro gli ambulatori presenti, coordinati da Giovanni Garrucciu, ai quali si può accedere per le prime visite attraverso la prenotazioni a Cup. Le visite successive, invece, vengono fissate direttamente dai medici dell’Uniep, così da inserire il paziente in un percorso unico di assistenza e cura.

Il paziente con patologia epatica, una volta preso in carico, viene così inserito all’interno di percorsi diagnostici e terapeutici appropriati, distinti per diversi quadri clinici: tra questi epatopatia da alcol, epatite da virus, epatite da disordini metabolici, epatite da farmaci, epatopatia da danno vascolare, epatopatia associata a colestasi, epatite autoimmune e tumori epatici. I medici potranno condividere i dati del paziente attraverso un’unica cartella clinica, canalizzare i ricoveri, creare integrazione con i medici radiologi e programmare la presa in carico del paziente epatopatico nel post-ricovero.

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Con oltre 400 negozi e tante nuove aperture in arrivo Bottega Verde offre l’occasione a tanti giovani di entrare nel mondo del lavoro. Il messaggio che l’azienda rivolge ai giovani ben motivati è chiaro: «Se ci sai fare, non perdere neanche una chance per entrare a far parte del nostro team! SEI GIOVANE E NON HAI ANCORA ESPERIENZE PROFESSIONALI? Sei nel posto giusto! Bottega Verde offre tante opportunità per metterti in luce e fare esperienza». La sezione “Lavora con Noi” del sito aziendale è ben organizzata per l’invio della propria candidatura rispetto alle posizioni aperte, perché esse sono divise regione per regione e poi per i vari punti vendita. Le figure maggiormente ricercate sono:…

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://www.suntini.it/diariolavoro_bottega_verde.html .