24 November, 2024
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La strada provinciale n° 2 in una foto d’archivio.

Una persona è morta questo pomeriggio, in un incidente stradale verificatosi intorno alle 18.00 sulla strada provinciale n° 2, in un tratto rettilineo tra il Museo Ristorante Tanit e Barbusi. La vittima, originaria della Germania, viaggiava alla guida di un’auto Fiat Doblò di proprietà di una ditta che lavora per le Ferrovie dello Stato, diretta verso Carbonia, scontratasi per cause ancora in corso di accertamento da parte dei carabinieri della Compagnia di Carbonia, con la parte anteriore sinistra di un TIR che viaggiava in senso di marcia opposto. I rilievi sono ancora in corso per accertare la dinamica esatta dello scontro.

Sul luogo dell’incidente, oltre ai carabinieri, sono intervenuti i vigili del fuoco e le ambulanze del 118.

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Spanu sassari la specialita nello statuto della sardegna

«Dobbiamo pensare a un’autonomia positiva e responsabile che si spinga sino all’assunzione di un maggior carico di responsabilità in campi definiti come la fiscalità locale e le politiche che riguardano l’istruzione.»

Così l’assessore degli Affari generali e Riforma della Regione Filippo Spanu intervenuto a Sassari al convegno organizzato dall’associazione ex consiglieri regionali e dall’Università sul tema “La specialità dello Statuto della Sardegna: un privilegio da cancellare o un valore da preservare?”. 
«È necessario ripartire dalle norme di attuazione, strumento prezioso nel percorso di rafforzamento della nostra capacità di autogoverno – ha aggiunto Filippo Spanu -. L’autonomia inoltre trova nuova linfa attraverso il potenziamento delle relazioni con altre regioni mediterranee e, in questo contesto, la Giunta ha scommesso su un rapporto stretto con la Corsica e con le Baleari per far valere, in ambito europeo, istanze comuni in settori strategici. In questo modo possiamo essere più forti in Italia e in Europa e declinare in una forma nuova e moderna la nostra specialità.»
L’assessore, in vista delle celebrazioni, il prossimo 26 febbraio, del settantesimo anniversario dello Statuto, ha auspicato la diffusione di una maggiore consapevolezza del valore della nostra autonomia soprattutto tra i giovani, «un valore permanente che va alimentato con un dibattito continuo da cui possono scaturire concreti progetti comuni di sviluppo utili alla crescita sociale ed economia della Sardegna».

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Al via il programma di potenziamento del sistema Cup, Centro unico d prenotazione, per contenere le liste d’attesa.

«Occorre potenziare e sfruttare al meglio il Cup (Centro Unico di Prenotazione) informatico regionale per consentire lo smaltimento delle liste d’attesa – dice  l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, che ha portato in Giunta una delibera che parzialmente corregge quanto stabilito per il contenimento delle liste d’attesa dal 2010 ad oggi –. Un sistema CUP correttamente configurato e completo permette una notevole capacità di monitoraggio e di intervento per i vari livelli di governo, potendo conoscersi in tempo reale l’organizzazione e la disponibilità dell’offerta e intervenire tempestivamente laddove si riscontrano criticità di qualunque tipo, dalle carenze di organico all’indisponibilità della strumentazione, agli interventi strutturali.»
«Le Asl – aggiunge l’assessore della Sanità – hanno avuto quasi 28 milioni e mezzo di euro per far fronte al problema della prenotazione delle prestazioni sanitarie. A fronte di queste ingenti risorse, però, è mancata una adeguata sensibilizzazione dei medici prescrittori. Il CUP regionale deve essere sfruttato meglio, ci deve essere una gestione distinta delle priorità in caso di primo accesso e la possibilità per l’erogatore della prestazione di attivare il protocollo di presa in carico e follow- up e, quindi, delle successive visite, senza ripassare per il sistema di prenotazione regionale.»
Con la delibera – approvata dalla Giunta – le risorse del Piano del 2010 vengono rimodulate e utilizzate per smaltire le liste d’attesa garantendo la prenotazione, su agende informatizzate sul sistema CUP regionale, di almeno il 90% delle prestazioni erogate di specialistica ambulatoriale, comprese le prime visite specialistiche, e dell’80% della totalità delle prestazioni erogate di specialistica ambulatoriale istituzionale e intramoenia (ad esclusione delle prestazioni di laboratorio analisi).
Le risorse destinate alle ex ASL saranno erogate interamente all’ATS e assegnate da questa alle aree socio sanitarie in coerenza con gli obiettivi assegnati.

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La Giunta regionale ha stanziato quasi un milione e mezzo di euro per contrastare il fenomeno del Gioco d’Azzardo Patologico (GAP), sempre più in crescita. Le risorse serviranno per rafforzare le unità operative sul territorio e dare attuazione al “Piano Regionale 2017 Gap”
Nel 2016 i pazienti trattati dalle unità operative sul Gioco d’azzardo patologico (GAP) in Sardegna sono stati 616, 506 uomini e 110 donne. Il 77% di questi pazienti ha avuto una diagnosi principale di Gap, il restante 23% ha avuto una doppia diagnosi, dalla psicosi al disturbo d’ansia generalizzato. Una settantina di pazienti, quasi tutti uomini, ha altre dipendenze da alcool o droghe.
«In Italia, secondo i dati dell’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave 17 milioni di persone almeno una volta hanno giocato nella loro vita – spiega l’assessore della Sanità, Luigi Arru – e, a causa di giochi come i gratta e vinci, il 14,6% è a rischio dipendenza, mentre parecchi vengono considerati giocatori problematici potendo ricorrere al gioco su internet anche stando a casa. La cura e la prevenzione di questa dipendenza è entrata tra i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e, come Assessorato, abbiamo approvato il Piano regionale 2017 Gioco d’Azzardo Patologico (GAP) che comprende sia interventi di prevenzione che di cura e riabilitazione, grazie al coinvolgimento degli Enti locali, del mondo scolastico, della famiglia e dell’ambiente lavorativo.»
Il “Piano regionale 2017 Gioco d’Azzardo Patologico (GAP) Sardegna”, elaborato con la collaborazione del Centro per il Trattamento dei Disturbi Psichiatrici correlati ad Alcol e Gioco d’Azzardo Patologico, Dipartimento di Salute Mentale Area socio-sanitaria Cagliari, Azienda per la Tutela della Salute, delinea azioni capillari sia di carattere regionale che locale, volte ad accentuare l’azione preventiva.
Per la sua attuazione è disponibile quasi un milione e mezzo di risorse del Fondo nazionale per il Gioco d’Azzardo Patologico, che verranno trasferiti all’Azienda per la Tutela della Salute (ATS) e gestiti dal Centro per il Trattamento dei Disturbi Psichiatrici correlati ad Alcol e Gioco d’Azzardo Patologico, Dipartimento di Salute Mentale Area socio-sanitaria Cagliari, che avrà il coordinamento degli interventi su tutto il territorio regionale.
Gli obiettivi del Piano vanno dalla formazione e aggiornamento delle unità territoriali (ASSL) alla promozione della consapevolezza nei soggetti a rischio (con la predisposizione di materiale informativo sui servizi dedicati al GAP da distribuire nelle sale gioco, negli esercizi commerciali e in altri luoghi ricettivi) al potenziamento dell’accessibilità ai servizi sul territorio regionale.

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Venerdì 17 novembre si è svolta a Cagliari la prima assemblea aperta di Art. 1 – Mdp, nella storica sede di via Emilia della Fondazione Enrico Berlinguer.

L’assemblea ha visto la partecipazione di numerosi amministratori e militanti tra i quali l’assessore di Cagliari Yuri Marcialis (coordinamento regionale MDP) che ha aperto i lavori introducendo il documento programmatico nazionale, i consiglieri comunali di Cagliari Andrea Dettori e Marco Benucci, il vice sindaco di Settimo Lello Concu ed il vicepresidente del Consiglio regionale Eugenio Lai che ha concluso i lavori, tutti aderenti a Art. 1 – Mdp.

Vi è stata una grande partecipazione di giovani, MGS (movimento giovanile di sinistra), che riunitasi in anticipo ha discusso dei temifondanti portati avanti da MDP a livello regionale che nazionale.

L’assemblea provinciale di Mdp ha approvato il documento programmatico diffuso da Articolo UNO – Movimento Democratico e Progressista sui territori, ed eletto Andrea Zuddas, Ambra Joyce, Silvia Corongiu e Alessandro Poddi come delegati all’Assemblea nazionale del Partito tenutasi ieri, 19 novembre, a Roma.

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Nel corso di attività di contrasto al bracconaggio, gli uomini della Stazione di San Nicolò Gerrei hanno proceduto giovedì scorso alla denuncia a piede libero e al sequestro dei fucili da caccia ed altra attrezzatura a carico di quattro soggetti residenti in Silius, per violazione delle norme in materia di protezione della fauna.

I quattro sono stati denunciati per l’esercizio di caccia all’interno della Zona di Ripopolamento e Cattura di Is Alinos in comune di Silius e per l’uccisione di un esemplare di cinghiale all’interno della stessa.

L’area di Is Alinos è fruita per scopi ricreativi dagli abitanti di Silius. L’Amministrazione comunale di Silius sta compiendo importanti sforzi per la sua valorizzazione anche sotto il profilo naturalistico e turistico.

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Domani, martedì 21 novembre, i protagonisti dell’iniziativa “Per fare il futuro ci vuole un albero” saranno 67 studenti della scuola elementare di Is Meis.
Nella piazza antistante alla scuola, i bambini, coordinati dalle maestre, pianteranno lecci, carrubi, biancospini e aceri.

La prima giornata dell’iniziativa si è svolta ieri nelle seguenti sedi:

1. Piazza Jules Verne;

2. Parco tra via Santa Caterina e via Sanzio; 

3. Piazza Carta, a Cortoghiana;

4. Parco “Ex Cava” di via Biella, a Bacu Abis.

L’iniziativa “Per fare il futuro ci vuole un albero” consentirà la messa a dimora di nuove piante, realizzando così alcuni spazi adibiti a boschi urbani. Il progetto diventerà un appuntamento continuativo nel tempo, con lo scopo di recuperare gli anni di ritardo nell’applicazione della legge n. 10 del 2013, che prevede la piantumazione di “un albero per ogni nuovo nato”. 

Non a caso, saranno circa 250 gli alberi che messi a dimora: un albero per ogni bambino nato in città nelle annate 2016-2017.

Ed è proprio questo l’obiettivo dell’evento nazionale organizzato dal MoVimento 5 Stelle e denominato “Per fare il futuro ci vuole un albero“, a cui il comune di Carbonia ha aderito, patrocinando l’iniziativa. 

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Venerdì 24 novembre si conclude il campionato regionale Csen di football integrato. La quinta e ultima giornata di gare si svolgerà a Sennori, nel centro sportivo di Montigeddu.

Al termine delle partite, intorno alle 15,30, alla presenza della presidente nazionale dell’Associazione italiana football integrato, Leonina Benigni, si terrà la cerimonia di premiazione della squadra vincitrice del torneo e di tutte le società che hanno partecipato a questa prima edizione del campionato regionale, ossia: Il Gabbiano Onlus ASD (Oristano), Associazione Aquile in sicurezza Onlus (Alghero), Gli Equilibristi Onlus ASD (San Giovanni Suergiu), Sporty ASD APS (Oristano), ASD Una ragione in più (Oristano), Special Team del Liceo “Galilei” (Macomer).

La manifestazione si chiuderà con l’assegnazione del titolo di “Città italiana del football integrato”, per il quale concorrono tutti i centri che si sono impegnati per lo sviluppo di questa nuova disciplina sportiva e sociale.

Queste le partite in programma venerdì a Montigeddu, a partire dalle 10.30: 

Gli Equilibristi – Special Team

Aquile Onlus – Una ragione in più

Il gabbiano – Sporty

Per tutte le partite in programma è prevista la diretta streaming che verrà trasmessa sulle Fan Page di Facebook Csen Sardegna e Directa Live Sport TV.

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Per tre giorni (8-10 dicembre 2017), Cagliari sarà la capitale del volontariato italiano. Nei locali dell’Hotel Panorama, in viale Diaz, infatti, si daranno appuntamento, per la loro Assemblea nazionale elettiva, i responsabili nazionali delle maggiori associazioni di volontariato organizzato.

«Per questo appuntamento – dice Emma Cavallaro, presidente uscente, che ha raggiunto il limite dei mandati e che quindi non potrà essere rieletta – cerchiamo ogni volta una sede diversa perché è sul territorio che si realizza concretamente l’esperienza del volontario. Quest’anno abbiamo scelto la Sardegna e Cagliari dove la presenza del volontariato organizzato è notoriamente capillare, efficiente e propositiva.»

Al centro della “tre giorni” un’attenta riflessione sull’attuale situazione sociale, sulle novità legislative e organizzative introdotte dalla Riforma del Terzo settore. «Come ConVol – aggiunge Emma Cavallaro – sentiamo forte la responsabilità di rispondere alle sfide che oggi si pongono. Occorre un cambiamento culturale che riaffermi il principio della gratuità codice insostituibile dell’azione volontaria. La gratuità non è una gabbia per le organizzazioni, ma principio di libertà che consente di operare senza dipendenze. La gratuità è anche condizione per un esercizio pieno della dimensione politica del volontariato».

I lavori inizieranno l’8 dicembre 2017, alle ore 16.00, nella sala convegni dell’Hotel Panorama in viale Diaz, con la relazione della presidente uscente e si chiuderanno il 10 dicembre con le votazioni per le elezioni del nuovo presidente e del Consiglio di presidenza.

La ConVol è un’associazione di terzo livello costituita nel 1991 cui aderiscono le principali associazioni, federazioni e reti di volontariato che agiscono in campo nazionale e internazionale. Non ha scopo di lucro, ha fini esclusivi di solidarietà, è apartitica e aconfessionale, la sua struttura e i suoi contenuti sono democratici.

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Oggi, 20 novembre 2017, si celebra la Giornata mondiale dei Diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza. Un appuntamento importante, al quale ha aderito anche il comune di Carbonia, patrocinando due iniziative: la prima, svoltasi il 10 novembre, intitolata “Carbonia, città a misura di bambino?”, la seconda, “Il Manifesto dei Diritti naturali dei bambini e delle bambine”, tenutasi sabato 18 novembre presso l’asilo nido comunale “I Colori dell’arcobaleno”.

I bambini dell’asilo nido si sono divertiti, partecipando ai laboratori educativi  dei diritti dell’infanzia. «Una giornata da incorniciare per i pargoletti della nostra città, che stanno compiendo i primi timidi passi nel difficile cammino della vita. Il comune di Carbonia è in prima linea per tutelare i bambini che, purtroppo ancora oggi, sono spesso vittime di violenze o abusi, discriminati, emarginati o costretti a vivere in condizioni di grave trascuratezza», ha affermato l’assessore ai Servizi sociali, Loredana La Barbera.

L’incontro “Carbonia, città a misura di bambino?”, organizzato dalla Sardinia Emotion Service,  è stato utile per focalizzare l’attenzione di tutti noi sul tema della sicurezza dei bambini in auto e per le strade.

«“Il Manifesto dei Diritti naturali dei bambini e delle bambine” ha confermato per l’ennesima volta l’impegno encomiabile del personale dell’asilo nido verso questa fascia di popolazione, non sempre adeguatamente protetta. L’asilo nido è un servizio fondamentale per consentire ai piccoli di socializzare ed integrarsi con i loro coetanei, dando l’opportunità ai propri genitori di crescere i figli in serenità, senza rinunciare agli impegni professionali e alle incombenze giornaliere», ha concluso l’assessore Loredana La Barbera.