24 November, 2024
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Con un mercato in forte crescita e una stagione estiva appena trascorsa che registra numeri record (oltre 13 milioni di presenze registrate nel periodo ottobre 2016-ottobre 2017), EXTRA, il primo salone regionale del turismo extra alberghiero organizzato al Palazzo dei Congressi della Fiera di Cagliari sabato 18 e domenica 19 novembre, si presenta come il nuovo punto d’incontro tra la domanda e l’offerta per i protagonisti del settore.

«L’obiettivo – spiega Maurizio Battelli, presidente di Sardinia Co-Hosting – è quello di mettere in contatto tutti i fornitori di servizi con i proprietari dei B&B, affittacamere e agriturismi che rappresentano i due terzi dell’intero comparto turistico sardo per renderlo ancora più professionale.»

Tramite l’allestimento di diversi stand, 35 operatori del settore incontreranno i visitatori: più di 1.600 quelli finora iscritti. Le due giornate saranno inoltre arricchite dalla programmazione di workshop formativi gratuiti.

Nella due giorni di incontri, saranno numerosi gli interventi di professionisti esperti di strategie di marketing e neuromarketing, influencer ed esperti di storytelling turistico e videomaking, cui si aggiungeranno le conversazioni con l’assessore del Turismo della Regione Barbara Argiolas e Stefano Bettanin, presidente Property managers Italia, sul futuro del turismo sostenibile in Sardegna.

Spazio anche al mondo delle start-up extra alberghiere grazie alla presenza di Sardegna Ricerche.

Tra gli appuntamenti in scaletta, Alfredo Barrago, fuoriclasse sardo del Mentalismo e della Magia, e Antonio Palmas, Mental Coach per le Aziende e per lo Sport.

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Domenica chiude la stagione autunnale della terza edizione della rassegna diretta da Simonetta Pusceddu, la danzatrice Marina Claudio, con lo spettacolo di teatro flamenco prodotto da Akroàma “Sola, sola, sola”.

Convivere con i propri “Uno, nessuno e centomila”, sperimentare il vuoto di una vita assorbita dalla casualità attraverso un corpo, mortificato, che assume mille aspetti diversi: tanti quanti sono i punti di vista che lo animano, alla ricerca spasmodica (e inutile) dell’autenticità. Un percorso di riflessione e ricerca sull’identità che il coreografo, danzatore e autore Giuseppe Muscarello porta avanti ormai da diverso tempo con la compagnia Muxarte (Io sono mia madre, Me-She-It. Anima Carnis in Sangune Est) e che si materializza in questo nuovo spettacolo dal titolo “Sull’identità”, ospite questa sera al Teatro Piccolo Auditorium di Cagliari (ore 21.00) del penultimo appuntamento della 3ª rassegna di danza contemporanea “Sulle Orme – Il Mediterraneo, Il Corpo, Il Viaggio” diretta da Simonetta Pusceddu, in co-organizzazione per questa occasione con CEDAC (Circuito Multidisciplinare Settore Danza). Partendo dall’opera pirandelliana e in particolare alla figura del protagonista Vitangelo Moscarda (Gengé) «un personaggio nato nel 1926 ma che corrisponde più che mai agli uomini d’oggi», Muscarello porta in scena attraverso la danza i sentimenti di un uomo stereotipato, vittima di tutti gli schemi che la società gli impone. Decide quindi di non essere, mosso dalla consapevolezza che il suo corpo è plasmato dalle forme che la società esige.

«Lo spettacolo, trattato con ironia, vede in scena, almeno in una prima fase di studio, due uomini – spiega l’autore – uno il doppio dell’altro che si riflettono a vicenda fino a moltiplicarsi per poi annullarsi, e una donna, personaggio chiave da cui parte il dramma.»

Coreografia e regia di Giuseppe Muscarello, interpreti Giuseppe Muscarello e Simone Zambelli. Con la partecipazione dei selezionati al laboratorio “Cantieri Itineranti”: Alessio Rundeddu, Dreh Busu, Daniele Podda, Giacomo Prencipe, Giovanni Macaluso, Giuseppe GArippa, Roberto Manca, Simone Cogoni. Produzione Muxarte, Fc@pin.D’oc, in collaborazione con Officine Ouragan.

Chiude quindi domenica 19 novembre, ore 21.00, la fase autunnale della rassegna “Sulle Orme” organizzata da Tersicorea, Marina Claudio, ballerina spagnola di danza classica e flamenco, con il suo spettacolo di teatro-flamenco “Sola, sola, sola” (produzione Akroàma), in replica anche al Teatro Piccolo Auditorium per quest’ultimo appuntamento che vede ancora la co-organizzazione con CEDAC (Circuito Multidisciplinare Settore Danza). Teatro, danza ed emozioni vanno di pari passo per mostrare il mondo interiore di una danzatrice matura e di successo, che ci mostra il suo mondo interiore e quello che avviene negli ultimi trenta minuti prima di andare in scena.

 

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Sono aperte le iscrizioni al laboratorio di critica cinematografica “Critica il corto” inserito tra le attività collaterali della XIII edizione del Festival del cortometraggio Mediterraneo “Passaggi d’Autore: Intrecci Mediterranei” che si terrà a Sant’Antioco dal 5 al 10 dicembre 2017.

Il corso, gratuito, è aperto a un massimo di dieci iscritti. I partecipanti potranno usufruire della possibilità di alloggio, offerta dall’organizzazione nei giorni del laboratorio

Apprendere le basi per una corretta analisi delle opere filmiche, addentrarsi nel complesso e affascinante mondo del linguaggio cinematografico  avvalendosi della collaborazione e degli strumenti proposti da alcuni esperti del settore. Si rinnova anche quest’anno il consueto appuntamento con il laboratorio di critica cinematografica “Critica il corto”, previsto dal 5 al 10 dicembre nell’ambito delle attività collaterali della 13ª edizione del Festival del Cortometraggio Mediterraneo “Passaggi d’Autore: Intrecci Mediterranei” organizzato dal Circolo del Cinema “Immagini” nella affascinante cornice di Sant’Antioco. Il corso si terrà durante le sei giornate del festival nella sala riunioni del Palazzo Comunale tutte le mattine e nel pomeriggio, e sarà curato da Edoardo Peretti, Premio Adelio Ferrero 2016 per il miglior saggio cinematografico, collaboratore di riviste cartacee (Cineforum) e online (Mediacritica, Il Cartello, L’Eco del Nulla) ed Alice Cucchetti, redattrice di mediacritica, FilmtTV, Nocturno e Serialmente. Il laboratorio è aperto a un numero massimo di dieci iscritti e la partecipazione è gratuita. L’organizzazione del festival inoltre si occuperà di offrire l’alloggio ai partecipanti. I candidati dovranno inviare un curriculum vitae e una lettera di motivazione all’attenzione del coordinatore del corso Luciano Cauli, all’indirizzo e-mail: info@passaggidautore.it – tel. 0781/841001. Le richieste dovranno pervenire entro il 27 novembre 2017.

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Venerdì 24 novembre scadono i termini per la presentazione delle domande di partecipazione al bando non competitivo della Regione Autonoma della Sardegna, denominato INCLUDIS.
L’avviso INCLUDIS del Plus Distretto di Carbonia è stato pubblicato sui siti istituzionali di tutti i Comuni del Distretto ed è finalizzato alla raccolta di manifestazioni di interesse per la costituzione di un partenariato di imprese, associazioni pubbliche e private, cooperative del Terzo Settore, interessate alla co-progettazione e attuazione dei progetti di inclusione sociale e lavorativa di persone con disabilità.

 

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Sabato 18 novembre nuovi appuntamenti con “SulciScienza”, l’evento organizzato dall’Associazione S’Ischiglia con il patrocinio e il contributo economico del comune di Carbonia.

Nella giornata di domani, oltre ai consueti incontri destinati agli studenti, sono previste le seguenti conferenze:

1. Dalle 16.30 alle 17.30 “Ultimi, recenti sviluppi del Progetto ARIA”, a cura di Alberto Devoto. Il dibattito si svolgerà nella Sezione di Storia Locale della Grande Miniera di Serbariu e sarà moderato da Sandro Mantega;

2. Dalle 17.30 alle 19.00 appuntamento con “La promozione del benessere e dell’invecchiamento sano ed attivo”, curato da Donatella Petretto e Roberto Pili, sempre nella location della Sezione di Storia Locale;

3. Ore 20.30: nella sala Astarte si terrà il concerto vocale-strumentale “Incanti in musica: percorsi sonori fra celebri melodie”, tenuto dal Gruppo Cameristico vocale-strumentale “Ensemble Porrino” di Elmas.

 

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Presente e futuro della Portovesme srl e dell’intero polo industriale, sono stati esaminati oggi nel corso di un’assemblea aperta svoltasi nella sala riunioni della Portovesme srl, alla quale hanno partecipato, oltre alle lavoratrici ed ai lavoratori delle realtà industriali del territorio, molti rappresentanti politici locali, regionali e nazionali, oltre ai rappresentanti del mondo imprenditoriale e della Chiesa.

Gli interventi che si sono susseguiti (16 in totale) hanno avuto come filo conduttore quello della difesa del tessuto industriale di Portovesme.

«Si ritiene doveroso sottolineare che l’industria può e deve essere considerata complementare agli altri settori economici del Sulcis Iglesiente – si legge nel documento diffuso al termine dei lavori -. Il nostro territorio ha un’estensione tale che può accogliere tutti i principali settori economici, e non ci si deve accanire sul “piccolo” terrritorio di Portovesme, affermando l’impossibilità di insediare differenti produzioni che poco hanno a che fare con la sua connotazione storica degli ultimi 50 anni.»

«Si è apprezzata favorevolmente l’approvazione da parte del parlamento del “DDL Legge Europea 2017” che contiene il provvedimento sull’energia che va a favore delle aziende energivore come la Portovesme srl e l’ex Alcoa – si legge ancora nel documento –. Così come sarà importante verificare in sede di “cabina di regia” sulla Strategia Energetica Nazionale (SEN) quale effetto avrà la decarbonizzazione sulle produzioni del nostro territorio e sull’impatto occupazionale. A questo proposito chiediamo che venga sostenuta una transizione “graduale”, che porti la produzione di energia elettrica da fonti fossili a quelle rinnovabili tenendo debitamente conto della tenuta della rete elettrica. E’ importante che si cambi rotta riguardo i tempi di approvazione delle pratiche autorizzative ambientali, e che si snellisca l’eccessiva burocrazia che porta le imprese a non investire nel nostro territorio o addirittura a rivedere i piani di produzione. E’ oltremodo palese il tempo che si sta impiegando per definire le autorizzazioni ambientali per la discarica delle scorie della Portovesme srl, e per quelle relative al riavvio dello stabilimento Eurallumina che da oltre 1.000 (mille) giorni ne attende la definizione. La politica deve fare scelte importanti che riducano il carico di lavoro degli addetti in questi settori amministrativi strategici e conseguentemente, immediatamente dopo il termine dell’iter autorizzativo, deve approvare la delibera che ne dà attuazione.»

«Sarà di particolare interesse l’apporto che i parlamentari locali e tutti i politici sardi daranno sulla discussione che è in campo sulla previdenza. Si ha la necessità oggettiva di includere tra i lavori gravosi e usuranti, tutte quelle attività che vengono svolte nei nostri processi produttivi industriali. Ai lavoratori coinvolti si deve trovare una soluzione di uscita adeguata al disagio fisico particolarmente gravoso.

L’assemblea ritiene che i presupposti per una ripresa del territorio ci siano tutti in linea con lo scenario nazionale. Ognuno è chiamato ad assumersi le proprie responsabilità che i ruoli ricoperti impongono – conclude il documento -, si rimarrà vigili affinché le proposte avanzate saranno tramutate in atti concreti.»

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Hanno raccontato la loro storia, quella delle loro bambine, Luna, Gaia e Francesca, le paure vissute dopo il parto prematuro, la vita nel reparto, le loro emozioni, la grande attenzione e l’affetto ricevuto. Sono le tre mamme che, questa mattina nella clinica di Neonatologia e terapia intensiva neonatale dell’Aou di Sassari, hanno portato la loro testimonianza davanti a un pubblico numerose di “visitatori” che ha partecipato all’open day organizzato dalla struttura di viale San Pietro in occasione della “Giornata mondiale della prematurità”.

In tanti, dentro la piccola biblioteca dell’istituto di Neonatologia, si sono stretti attorno alle tre mamme, si sono commossi e chi tra i presenti non ha trovato la forza di raccontare la propria storia, si è riconosciuto in quei racconti. Le figlie delle tre “testimoni” adesso sono cresciute: la più piccola ha quasi due anni, un’altra 13 e la più grande 28 e quest’ultima, sette mesi fa, è diventata a sua volta mamma di un’altra bambina.

Tra gli ospiti c’era anche Daniele che oggi ha 27 anni e che nella clinica è arrivato quando di settimane ne aveva appena 23 e pesava poco più di 500 grammi.

Storie a lieto fine che, in alcuni casi, si intrecciano con altre storie di chi, invece, non ce l’ha fatta, nonostante gli sforzi della medicina che, dagli anni Sessanta a oggi, ha ridotto notevolmente i tassi di mortalità dei neonati prematuri. Il tasso di sopravvivenza per i neonati prematuri, infatti, è in continuo miglioramento grazie ai progressi compiuti dalla scienza.

Un open day, quello di questa mattina, che ha condotto il “visitatore” lungo un percorso di immagini, video e foto sino alle porte della terapia intensiva dove, all’interno delle incubatrici, i piccoli sono seguiti da medici, infermieri, personale di supporto e genitori nel loro cammino verso la “maturità”. Ed è proprio alle porte della terapia intensiva che è stato inaugurato l’angolo dei ricordi, con quattro bacheche che raccolgono foto, disegni e lettere dei genitori che raccontano le loro storie.

«Avete lasciato il segno – ha detto il direttore sanitario dell’Aou Nicolò Orru, rivolto al personale della Neonatologia – ed è significativo vedere l’affetto che i genitori rivolgono agli operatori che li sostengono nell’avviare un precoce contatto con il piccolo neonato e nel favorire l’allattamento materno, che potrà proseguire anche dopo le dimissioni.»

L’open day quindi ha colto nel segno e permesso di raccontare la realtà della prematurità e le problematiche a essa legate. Per la Clinica di Neonatologia l’iniziativa voleva essere l’occasione per trasmettere anche un messaggio di speranza all’esterno della mura, dove racchiude e protegge quei piccoli bimbi nati troppo presto e che pesano poco più di una piuma.

Se in Italia, ogni anno nascono circa 40mila bambini prematuri che rappresentano il 6,9-7 per cento dei nati, a Sassari la percentuale sale sino al 13,5 per cento. «Si tratta di un dato riconducibile al fatto che – ha spiegato Giorgio Olzai – nella clinica di Ostetricia dell’Aou, vengono conteggiate anche le gravidanze a rischio del bacino di utenza della Neonatologia».

Nel 2016 al primo piano della palazzina del Materno infantile sono stati ospitati 440 neonati, la metà circa dei quali nati prima della 37ª settimana.

Il bambino pretermine inizia un percorso in salita, con difficoltà inizialmente massime, dovute all’immaturità degli organi. Un cammino complesso e complicato con esiti che, in alcuni casi, il bambino porterà con sé per tutta la vita. Tra i problemi più frequenti si segnalano quelli respiratori e quelli visivi. «Dobbiamo fare in modo che – ha aggiunto la neonatologa Giuseppina Spanedda – il nuovo ambiente che accoglie i bambini sia il più ospitale possibile». «E dei bambini dobbiamo capirne lo stato e i loro bisogni alimentari», ha aggiunto l’infermiera Maria Zicchi che commossa ha spiegato il funzionamento del reparto che vanta una storia di quasi 40 anni.

La struttura, inoltre, ha pensato anche alle mamme, per le quali la Neonatologia è arrivata a prevedere una sezione balie in grado di ospitare 12 mamme per il soggiorno notturno e altre ancora per il soggiorno diurno.

All’incontro di oggi hanno partecipato anche il direttore della clinica di Ginecologia e ostetricia Salvatore Dessole, quindi la responsabile del Servizio infermieristico dell’Aou Pina Brocchi, e ancora Angelo Dore sino al 2012 direttore della Neonatologia, Rachele Corti neonatologa storica del reparto e adesso in pensione.

Erano presenti poi le rappresentanti locali dell’Unicef e della Uisp che operano nel reparto.

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Nuova Giunta 4 luglio 2017
Via libera definitivo, in Giunta regionale, alle risorse 2017 per l’organizzazione e il funzionamento dei Centri antiviolenza e delle Case di accoglienza. Sono stati ripartiti quasi due milioni di euro: 900mila euro, come contributo alle attività degli 8 Centri antiviolenza e delle 5 Case di accoglienza, già finanziati negli anni scorsi e con il trasferimento delle risorse in un’unica soluzione per garantire continuità nell’attività svolta. Il 70% delle risorse (pari a 630.000 euro), sono destinate alle Case di accoglienza e il restante 30%, (pari a 270.000 euro) andranno ai Centri antiviolenza, attribuendo lo stesso importo a ogni Centro e prevedendo una maggiorazione del 50% ai Centri titolari di ulteriori sedi operative, per assicurare a tutte le strutture, intese come nodi della rete regionale, adeguate potenzialità di ascolto e di accoglienza. Altre risorse arrivano da stanziamenti statali: circa 515mila euro sono vincolati all’istituzione di nuovi Centri e nuove Case di accoglienza (il 33%), mentre il 67% (250mila euro) finanzia le realtà già esistenti e operative. Ci sono poi 384.000 euro del Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale di genere, da destinare a quattro linee d’azione: formazione, inserimento lavorativo, interventi di autonomia abitativa, implementazione sistemi informativi.
Ancora su proposta dell’assessore Luigi Arru, è stata approvata la definizione dei criteri di assegnazione del 5% del tetto di spesa per l’acquisto, da parte dell’Azienda per la Tutela della Salute, delle prestazioni sanitarie di assistenza ospedaliera per l’anno 2017, facendo particolare riferimento alle prestazioni di specialistica ambulatoriale e ai ricoveri presso le strutture private disposti dai Pronto Soccorso ospedalieri e dalle altre Strutture ospedaliere pubbliche. Via libera anche al Programma assistenziale per ragioni umanitarie per l’anno 2017, rivolto a cittadini provenienti da Paesi nei quali non esistono o non sono facilmente accessibili competenze medico-specialistiche e non sono in vigore Accordi di reciprocità relativi all’assistenza sanitaria e cittadini provenienti da Paesi la cui particolare situazione contingente non rende attuabili, per ragioni politiche, militari o di altra natura, gli Accordi eventualmente esistenti con il Servizio Sanitario Nazionale per l’assistenza sanitaria.
Su proposta dell’assessore della Pubblica Istruzione e della Cultura Giuseppe Dessena sono stati stanziati 950mila euro per attività musicali e popolari. Altri 150mila euro sono destinati alla produzione, diffusione di opere audiovisive di animazione in lingua sarda e di prodotti musicali destinati a bambini e ragazzi a tutela e promozione della lingua sarda, e a scopo didattico: la diffusione avverrà infatti anche nelle scuole. È stato inoltre approvato il Piano di azione nazionale per l’educazione e l’istruzione dalla nascita sino ai sei anni: l’investimento è di 4,5 milioni di euro. Per il fitto casa degli studenti universitari, invece, sono stati assegnati 3milioni per l’Anno Accademico 2017/2018, per gli studenti sardi che frequentano un corso di laurea in Sardegna o in altri Atenei fuori dall’isola. Un milione 96mila euro sono destinati agli allestimenti scientifici per il potenziamento e la funzionalità della ricerca dei Dipartimenti del nuovo complesso universitario di Monserrato. Infine, sono stati rafforzati i laboratori didattici linea B2 di Tutti a Iscol@ 2017/2018, con 3milioni 410mila euro.
A seguito del parere favorevole da parte del Consiglio regionale, è stata approvata in via definitiva, come proposto dell’assessore dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini, la sottoscrizione da parte della Regione delle azioni relative all’aumento di capitale, deliberata dall’assemblea dei soci di Abbanoa spa per 10 milioni lo scorso 19 ottobre, in misura pari all’attuale percentuale di partecipazione della Regione al capitale sociale, esercitando il diritto di opzione per le azioni inoptate.
Su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, l’Esecutivo ha deliberato il nulla osta sul Conto consuntivo 2015 dell’agenzia Forestas e sulla variazione al bilancio di previsione 2017 dell’Arpas, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Sardegna.

 

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L’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura, ha annunciato oggi, intervenendo a Cagliari all’assemblea dell’INPS per la presentazione del rapporto annuale 2016, che gli ultimi dati sull’occupazione 2017 in Sardegna, forniti dall’Osservatorio sul precariato, fanno registrare una tendenza positiva in quasi tutti i settori.

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L’assessorato regionale degli Enti locali, finanze ed urbanistica ha riaperto i termini per la presentazione delle manifestazioni di interesse per l’integrazione del catalogo di interventi relativi a lavori coerenti con le finalità istitutive del Parco geominerario storico ambientale della Sardegna, diversi dalla messa in sicurezza, bonifica e riqualificazione dei siti minerari, e finalizzati alla conservazione del patrimonio e della natura.
Possono aderire:
– i Comuni, in forma singola o associata, il cui territorio sia in tutto o in parte ricompreso all’interno del perimetro del Parco Geominerario storico ed ambientale della Sardegna;
– le Province o enti subentranti il cui territorio sia in tutto o in parte ricompreso all’interno del perimetro del Parco Geominerario storico ed ambientale della Sardegna;
– il Parco Geominerario storico ed ambientale della Sardegna;
– gli organismi di diritto pubblico (quali a titolo esemplificativo aziende speciali, istituzioni, fondazioni) istituiti da Comuni e Province, il cui territorio sia in tutto o in parte ricompreso all’interno del perimetro del Parco Geominerario storico ed ambientale della Sardegna. In tale caso dovranno essere allegati alla manifestazione di interesse l’atto costitutivo, lo statuto e l’iscrizione nel registro delle persone giuridiche.
Le manifestazioni di interesse dovranno pervenire entro le ore 12.00 del 29 dicembre 2017 tramite posta elettronica certificata all’indirizzo: urbanistica@pec.regione.sardegna.it .