24 November, 2024
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La Giunta comunale di Sant’Antioco ha adottato gli schemi del Programma triennale delle opere pubbliche (2018-2020) e dell’elenco annuale relativo al 2018. Un progetto di ampio respiro che, ricalcando il “Piano di lavoro” proposto ai cittadini in campagna elettorale, si propone di ridare un volto nuovo all’urbanistica della città, intervenendo sia su ciò che esiste e ha bisogno di essere completato o riqualificato (Mercato civico e pista ciclabile Sa Barra, per citare alcuni esempi) sia con la progettazione e la realizzazione di nuovi edifici al servizio della collettività, come il Palazzetto dello sport.

«Il piano triennale è il risultato di un obiettivo molto ambizioso – commenta il sindaco Ignazio Locci – nel quale crediamo con decisione e su cui dovrà concentrarsi tutto il lavoro della struttura amministrativa comunale: se riusciremo a mettere in campo le opere nel breve termine, daremo un contributo enorme al rilancio dell’economia cittadina. Interverremo in alcune piazze, in primis Piazza Umberto,  ma anche “Attilio Cossu” (Via Matteotti). Inoltre, la riqualificazione del parcheggio sterrato del cimitero consentirà la creazione di una nuova piazza.»  

Accanto al Piano triennale figura lo schema degli interventi relativi al 2018 che, oltre alle piazze, comprende, tra gli altri, anche operazioni di manutenzione straordinaria ed efficientamento della rete dell’illuminazione pubblica, la manutenzione straordinaria della viabilità in centro urbano e l’avvio del progetto per il nuovo Palazzetto dello sport.

Esprime soddisfazione l’assessore dell’Urbanistica e dei Lavori pubblici Francesco Garau: «Attraverso la riqualificazione delle piazze, la sistemazione della viabilità e gli interventi sulla borgata di Maladroxia (per la quale è previsto il completamento delle opere di urbanizzazione), si dà nuovo respiro, dal punto di vista urbanistico e turistico, ad alcuni scenari urbani ed extra-urbani considerati parte fondamentale della città. Per la progettazione delle opere abbiamo intenzione di sfruttare lo strumento del “concorso di idee” – spiega l’assessore dei Lavori pubblici – si offrirà così ai professionisti la possibilità di dare sfogo alla propria creatività: questo ci consentirà di ottenere un buon numero di proposte dalle quali attingere per individuare la migliore soluzione.»

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«Le prime decisioni operative dell’Ats sulla sanità nuorese smentiscono in modo clamoroso il Piano di riordino della rete ospedaliera approvato dal Consiglio regionale nemmeno un mese fa.»

Lo afferma, in una nota, il consigliere dei Rossomori Emilio Usula che, prendendo spunto da una recente delibera dell’Azienda, mette in evidenza il ridimensionamento della Rete Ictus attiva presso la struttura del San Francesco di Nuoro.

«Nei fatti – sostiene Emilio Usula – la Stroke Unit per il trattamento della malattia in fase acuta viene trasformata in struttura di primo livello ed i pazienti, di conseguenza, dovranno essere trasferiti a Cagliari o Sassari per il completare il ciclo di cure. Ed inoltre, non c’è traccia a Nuoro del reparto di terapia intensiva neo-natale.»

«Al di là dei nomi e delle classificazioni che hanno impegnato  a lungo il Consiglio regionale – conclude Emilio Usula – ciò che conta sono gli atti di gestione ed in base agli atti è evidente l’azione di smantellamento dei servizi della sanità nuorese, come ho più volte denunciato.»

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«La doppia preferenza di genere va approvata subito e senza tentennamenti.» Lo dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico Franco Sabatini.

«Sono da sempre un convinto sostenitore della parità tra i sessi. A inizio legislatura ho presentato una proposta di legge per porre rimedio alle storture della legge elettorale – aggiunge Franco Sabatini – continuerò a battermi per assicurare la più ampia partecipazione democratica». L’esponente del Pd auspica una soluzione rapida e invita tutti a mettere da parte strumentalizzazioni e pretesti.

«La legge va approvata rapidamente – conclude Sabatini – per quanto mi riguarda non presenterò né oggi né domani alcun emendamento per il collegio elettorale dell’Ogliastra.»

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Come prepararsi ad affrontare l’emergenza sanitaria del futuro? A questo e altri quesiti cercherà di dare risposte il convegno organizzato da Simfer Sardegna, Comunità Mondiale della Longevità e l’equipe medica delle Antiche Terme di Sardara. in programma sabato 18 novembre a Sardara, a partire dalle 8,40, nella sala conferenze Antiche Terme.

Il focus é sull’invecchiamento, con un’integrazione tra le possibili problematiche di salute e la promozione del benessere. Sono tre le sessioni: Senilità, cronicità, complessità; un incontro – laboratorio per la gestione della disabilità’; invecchiamento attivo come sfida della transizione demografica mondiale. Esperti di riconosciuta fama  confronteranno  conoscenze e esperienze italiane e sarde in particolar modo e quelle bielorusse.

Sarà ospite, infatti, una delegazione bielorussa guidata dal ricercatore Siarghei Gromada. Di particolare rilevanza la tavola rotonda “Politiche attive e buone prassi istituzionali: confronto Italia-Bielorussia”, prevista nel pomeriggio, con la presenza tra gli altri Luigi Arru, assessore regionale alla Sanità. Roberto Pili, presidente della Comunità mondiale della longevità Roberto Pili, Giuseppe Carboni, console onorario in Sardegna della Repubblica di Bielorussia, Mauro Piria, presidente della Simfer Sardegna, Antonello Loi, direttore sanitario delle Terme di Sardara, Siarghei Gromada vice direttore per i servizi sanitari dell’Istituto statale «Yunost» della Repubblica di Belarus.Il convegno di Sardara sarà occasione per fare il punto sullo stato dell’arte sulla medicina anti-aging,sulla riabilitazione termale  con un focus sulla centralità della persona e su concetti come benessere, salute e qualità di vita. «L’aumento della durata della vita è una delle conquiste più importanti della nostra epoca, ma è allo stesso tempo una delle maggiori sfide per i sistemi socio-sanitari che sta interessando via via tutti i paesi del mondo – sottolinea Roberto Pili – ci confronteremo con l’esperienza di un paese, come la Bielorussia, che sta scoprendo le problematiche dell’invecchiamento e che può vantare un’organizzazione di 316 strutture sanitarie, dove i percorsi di promozione della salute riescono ad attrarre un rilevante turismo sanitario».

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Anche quest’anno il Comune di Cagliari ha voluto far sentire il suo deciso “no” alla violenza di genere e lo ha fatto aderendo alla Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, in programma sabato 25 novembre.
E’ stata fondamentale la partecipazione attiva di tutta l’amministrazione comunale in particolare dell’assessore delle Attività produttive, Turismo e Politiche delle pari opportunità, Marzia Cilloccu che, oggi, affiancata dal suo collega Ferdinando Secchi, assessore delle Politiche Sociali e Salute, ha illustrato il calendario degli eventi a sostegno della Giornata.
«Per me è molto importante perché – ha sottolineato Marzia Cilloccu durante la conferenza stampa convocata nella sala del Retablo del Palazzo Civico per illustrare nel dettaglio i vari appuntamenti – spetta a noi in prima persona, non solo come istituzioni, dare l’esempio soprattutto nel quotidiano.»
La Giornata contro la violenza sulle donne, fu istituita dall’Assemblea Generale dell’ONU il 25 novembre 1999, e ha lo scopo di sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica attraverso un impegno costante che chiama a raccolta tutte le istituzioni, le organizzazioni, le scuole e tutti coloro che desiderano portare avanti quest’attività di prevenzione.
I dati, purtroppo, sono ancora allarmanti se si pensa che «solo per quanto riguarda la città di Cagliari nel corso del 2016 abbiamo avuto ben 156 accessi ai centri di solidarietà di cui 121 casi presi a carico. Ed ancora 588 interventi in favore di sole donne, sia italiane che straniere, di età compresa tra i 16 e i 75 anni«. Questi i numeri illustrati da Ferdinando Secchi che ha aggiunto: «Il fattore che più allarma, me e tutta l’amministrazione di Cagliari, è che questi dati sono sempre in aumento. Parlarne e agire si può fare sempre di più per cercare di arginare questa piaga. Ma sono del parere che parlarne e agire può fare sempre di più per cercare di arginare questa piaga».
Dello stesso avviso le consigliere Monia Matta e Rita Polo che hanno sottolineato quanto sia importante una sensibilizzazione costante in tutti i settori, che parta proprio dalle famiglie e dalle scuole, per educare i bambini fin da piccoli al rispetto e ad una cultura della reciprocità. È inoltre di rilevante importanza che le donne non si sentano sole, per questo il sostegno che il comune si promette di fornire, è un aiuto concreto quanto per le donne che per le loro famiglie.
Il primo appuntamento in calendario è previsto per sabato 18 novembre nella Sala Polifunzionale della Questura con l’evento “365 messaggi nella bottiglia”. Si proseguirà al Liceo Scientifico Pacinotti venerdì 24 per “La Scuola e i giovani contro la Violenza”, per poi concludere domenica 26 con un “Concerto dell’ENsemble Trame Sonore” al Teatro Lirico di Cagliari.

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L’Amministrazione comunale di Carbonia ha definito un nutrito programmi di eventi per l0’ultima decade del mese di novembre e per il prossimo mese di dicembre.

Concerto di Piero Marras, Fiera del libro edito in Sardegna, spettacoli in lingua sarda, concerti gospel, mostre artistiche, appuntamenti letterari, celebrazioni per la ricorrenza della nascita di Carbonia e il Villaggio di Babbo Natale. 

Sono solo alcuni dei pezzi forti previsti all’interno del ricco cartellone di iniziative culturali programmate dall’Amministrazione comunale di Carbonia per gli ultimi due mesi dell’anno. 

«Si tratta di un’articolata programmazione, contraddistinta da un’ampia offerta di spettacoli di qualità e di elevata valenza culturale. In questa settimana è in corso di svolgimento il Festival della Scienza, con una serie di conferenze, incontri e seminari di alto livello dal punto di vista del rigore scientifico – spiega l’assessore della Cultura Sabrina Sabiu -. In seguito, presenteremo ai cittadini iniziative che spazieranno dalla musica al teatro, dalla cultura alla storia, dalla letteratura all’arte. Iniziative calibrate in base a tutti i gusti dei nostri concittadini.»

Di seguito alcune anticipazioni: 

• 22 novembre: nella Biblioteca comunale di Carbonia, appuntamento letterario con Cristina Caboni, autrice del libro “La rilegatrice di storie perdute“; 

• 23 novembre: serata dedicata alla Campagna di sensibilizzazione contro la violenza nei confronti delle donne;

• 24, 25 e 26 novembre: presso l’Auditorium della Grande Miniera di Serbariu si svolgerà la “Fiera del Libro edito in Sardegna”

• 25 novembre: al Teatro Centrale è previsto il concerto della Banda musicale cittadina “Vincenzo Bellini” per la ricorrenza di Santa Cecilia; 

• 30 novembre: appuntamento letterario con “Carbonia Scrive”. La scrittrice Livy Former presenterà i suoi nuovi libri “Il serpente e la farfalla” e “Nemici, porci e principesse”;

• 1° dicembre: nella Sezione di Storia Locale della Grande Miniera di Serbariu si terrà la presentazione dell’ultimo libro di Paolo Fadda, dal titolo “Montevecchio. L’ingegnere che la fece più grande”;

• 4 dicembre: nell’ambito della festa in onore di Santa Barbara, a Bacu Abis verrà inaugurata la lapide commemorativa dei minatori deceduti nelle miniere del luogo;

• 4 dicembre: al Teatro di Bacu Abis si svolgerà un concerto gospel;

• 4 dicembre: presso la Carbosulcis sarà visitabile una mostra di vignette satiriche curata dai minatori del sito;

• Dal 7 al 17 dicembre: mostra artistica di Maria Rosalba Cadoni presso la saletta del Portico;

• 8 dicembre: al Teatro di Carbonia si terrà uno spettacolo di beneficenza, in lingua sarda, organizzato dal Lions Club di Carbonia; 

• 8-10-17-18 dicembre: Villaggio di Babbo Natale nel Parco archeologico di Cannas di Sotto;

• 16 dicembre: nella location del Teatro Centrale si esibirà in concerto Piero Marras;

• 16-17 dicembre: “Nel segno del Natale”, spettacolo di animazione per bambini;

• 16-17 dicembre: “Hd Day for Christmas 2017“, esibizione motoristica dei “Babbi Natale” a scopo benefico;

• 18 dicembre: celebrazioni per festeggiare il settantanovesimo compleanno di Carbonia;

• Dal 18 al 24 dicembre: mostra “Radici della città” presso la saletta del Portico;

• 25 dicembre: Concerto gospel al Teatro Centrale.

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Sabato 18 novembre, dalle ore 17.00, presso il Lù Hotel, a Carbonia, si terrà l’assemblea provinciale di Articolo Uno – MDP “Cambiamo l’Italia”.

L’assemblea pubblica sarà il momento per organizzarsi nel territorio, discutere insieme sul panorama politico locale e nazionale e dialogare sulle azioni da intraprendere in vista delle elezioni politiche.

L’obiettivo è costruire un progetto di governo per realizzare «una società più equilibrata, accogliente, meno individualista, che si batta per sviluppare una coscienza dei diritti e delle libertà fondamentali», «per contrastare il populismo e l’avanzata delle forze antisistema e della destra isolazionista e reazionaria».

Per questo i promotori del progetto intendono costruire e radicare in tutte le comunità un campo di esperienze democratiche e progressiste legate alle culture socialiste, liberali, cattoliche democratiche e ambientaliste, al mondo civico dell’associazionismo e del volontariato, alla grande mobilitazione popolare manifestatasi nel recente referendum costituzionale.

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Il Coordinamento Italiano Sanità Aree Disagiate e Periferiche (CISADeP) costituitosi esattamente un anno fa, raggruppa circa cinquanta comitati che si battono per il diritto alla salute nelle aree periferiche e disagiate di tutte le Regioni Italiane.

«Dopo diverse richieste scritte, finalmente è arrivata la risposta che tanto attendavamo dal Ministero; infatti, una delegazione del CISADeP, si recherà dopo aver ricevuto l’invito al ministero della Salute il prossimo 21 novembre – dice la presidente Emanuela Cioni -. Ad incontrare la presidente ed una delegazione del coordinamento, ci sarà il dott. Andrea Piccioli, della Direzione Generale della Programmazione Sanitaria. Il CISADeP, incontrando il dott. Andrea Piccioli, intende avviare un dialogo costruttivo con il ministero della Salute per affrontare le difficoltà a livello sanitario che sono emerse negli ultimi anni nelle aree particolarmente disagiate e periferiche della nostra Nazione.»

«Riteniamo, infatti, che il D.L. 70/2015 presenti diversi punti lacunosi e poco chiari in materia, che, di fatto, lasciano spazio alla libera interpretazione delle Regioni, non garantendo così in queste aree il diritto alla salute sancito dall’art. 32 della Costituzione, in quanto il decreto, frutto di una particolare stagione politica, orientata alla necessità del contenimento della spesa pubblica, interviene in un’ottica di razionalizzazione di questi aspetti, piuttosto che affrontare anche la problematica del benchmark strettamente sanitario in merito alla tutela della salute, lasciando quindi tali aspetti in secondo piano – aggiunge Emanuela Cioni -. Le criticità e le situazioni difficili nelle aree particolarmente disagiate e periferiche di tutte le Regioni, riguardano in modo particolare l’Emergenza – Urgenza, efficace, appropriata, sicura ed adeguata, la strutturazione efficace ed efficiente delle reti dei servizi sostitutivi ed i punti nascita di queste aree, tutti argomenti che richiedono, a partire dal D. L. 70/2015, uno studio approfondito ed anche decisioni politiche relative che possono essere assunte solo da atti ufficiali del Governo e delle Regioni in sede di Conferenza Unificata Stato/Regioni, da far poi diventare leggi dello Stato.»

«Per tale motivo, data l’enorme sofferenza, a volte drammatica, dei nostri concittadini, non si può più procastinare questo problema di urgente e drammatica attualità, che costituisce un tassello indispensabile perché la popolazione possa rimanere su questi territori, evitando spopolamento e desertificazione delle aree interne e montane, foriere di ulteriori problemi per lo Stato. Per questo motivo ci siamo riuniti più volte in questi anni e abbiamo prodotto materiale di studio e di riflessione, cercando di trovare le soluzioni possibili a partire proprio dalla normativa vigente. Ecco perché – conclude Emanuela Cioni – cercheremo di “strappare” al Ministero rassicurazioni in merito alle nostre richieste per una situazione che perdura da fin troppo tempo.»

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Il Rotary Club di Carbonia martedì 14 novembre ha conferito una borsa di studio dell’importo di 1.000 euro allo studente delle scuole cittadine che ha seguito un regolare corso di studi, sia in relazione all’età anagrafica che ai risultati conseguiti al termine degli anni scolastici, e che agli esami di diploma relativi all’anno scolastico 2016/2017 ha conseguito la massima valutazione di 100/100 e lode. Tale valutazione finale, unita alla media delle valutazioni finali conseguite in terza e quarta e di ammissione all’esame di quinta, hanno costituito gli elementi di valutazione per stilare la graduatoria di merito tra gli studenti segnalati dagli Istituti scolastici.

Lo studente più meritevole è risultata Giulia D’Ascanio dell’Istituto Angioy di Carbonia, che oltre ai 100/100 con lode, ha avuto una media di 9,44 in 3ª, 9,33 in 4ª e 10 in 5ª. L’assegno/borsa di studio, unitamente all’attestato di merito, è stato consegnato dal presidente del Rotary Club, Gianni Mezzena, presenti i genitori della giovane e la dirigente scolastica, Antonietta Cuccheddu.

Gli altri studenti segnalati sono quattro dell’Istituto Tecnico Beccaria e uno del Liceo Amaldi. I primi quattro sono: Eleonora Nonnis, 100 al diploma ed una media di 9,09 in 3ª, 9,27 in 4ª e 9,40 in 5ª; Roberta Angioni, 100 al diploma, 8,55 in 3ª, 9,27 in 4ª e 9,40 in 5ª; Anastasia Cabras, 100 al diploma, 8,27 in 3ª, 9,09 in 4ª e 9,40 in 5ª; Michele Guerra, 100 al diploma, 8,27 in 3ª, 8,56 in 4ª e 8,30 in 5ª.

Giuseppe Sanna del Liceo Amaldi, infine, ha ottenuto 100/100 e lode al diploma ed una media di 9,22 in 3ª, 8,89 in 4ª e, infine, 9 in 5ª.

 

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Nel 2016 la Regione Sardegna ha investito sulla formazione di 350 tra operatori locali e progettisti in grado di supportare gli enti richiedenti per il Servizio Civile. Nel 2015 i progetti approvati sono stati 133 (su 278 istruiti) ed hanno coinvolto 610 giovani; l’anno successivo i volontari sono stati 544 per 93 progetti approvati (su 179 pervenuti); nel 2017 il numero dei giovani è invece salito a 740 e i progetti approvati sono stati 145 (su 250 a oggi pervenuti, tenuto conto che il termine per la presentazione delle domande scade il 20 novembre).
«Sono cifre che testimoniano un riscontro positivo delle nostra attività, nonostante nel settore siano state registrate alcune criticità», ha detto l’assessore del Lavoro, Virginia Mura, intervenendo al convegno organizzato a Cagliari sul tema “Servizio Civile Universale: sfida per il territorio e opportunità per i giovani”, al quale ha partecipato tra gli altri anche il Capo dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il consigliere Calogero Mauceri.
«Il Servizio Civile – ha affermato l’assessore Mura – è una sfida per il territorio perché, attraverso azioni mirate e programmi di intervento, è possibile incidere positivamente anche nella lotta contro lo spopolamento delle zone interne. Purtroppo, l’elevato numero di piccoli Comuni porta di conseguenza alla presentazione di progetti parcellizzati. Ecco perché occorre una programmazione con una forte guida a livello regionale. Ma il Servizio Civile – ha aggiunto l’assessore del Lavoro – è, soprattutto, un’opportunità enorme per tanti giovani che vogliono affacciarsi nel mondo del volontariato e in quello del lavoro. Con le attività di Servizio Civile inserite nel Programma Garanzia Giovani, anche in Sardegna si stanno già creando occasioni importanti per i cosiddetti Neet, i ragazzi che non studiano né lavorano. Favorire l’accesso di questa fascia di giovani ai progetti di Servizio Civile consente di ottenere un duplice risultato: da un lato, aiuta i ragazzi a entrare in contatto con le realtà di volontariato; dall’altro, facilita l’acquisizione di competenze che possono rivelarsi di grande aiuto per l’ingresso nel mercato del lavoro.» 
L’assessore Mura si è poi soffermata sul ruolo e sulle responsabilità della Regione in materia di Servizio Civile, ribadendo che uno degli obiettivi è sostenere validi progetti di interesse locale.