25 November, 2024
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Si sono conclusi a Tramatza i lavori del coordinamento regionale di Energie PER l’Italia. «Oggi – afferma Tore Piana, coordinatore regionale del partito di Stefano Parisi in Sardegna – siamo l’unica vera nuova novità nell’area del  liberal popolare alternativa al PD e al M5Stelle in Sardegna e in Italia. Il nucleo dirigente ha lavorato molto in questi mesi sui territori della Sardegna ed oggi si inizia a raccogliere le prime soddisfazioni con l’adesione di numerosi sindaci ed amministratori comunali, come l’assessore dell’urbanistica di San Sperate Fabrizio Madeddu, il consigliere comunale di Carbonia Michele Stivaletta, il consigliere comunale di Arzachena Gigi Astore, il vice sindaco di Burgos Tonino Nieddu. Il partito ha deciso di darsi una forte impronta di rinnovamento reale, puntando su volti nuovi, valorizzando le presenze femminili e giovani provenienti dalla società produttiva e dalle professioni, nonché da  eletti in amministrazioni comunali  in liste civiche».

E’ stato deciso, dando seguito alla decisione della direzione nazionale, che il partito Energie PER l’Italia caratterizzato dal simbolo di colore giallo, si presenterà alle prossime elezioni politiche di Camera e Senato con proprie liste, al riguarda è stata nominata una commissione che valuterà le proposte di candidatura, presieduta dal vice coordinatore regionale Marco Di Gangi. Entro i prossimi  dieci/quindici giorni si potranno conoscere i primi nomi di candidati del partito. Il coordinamento ha deciso inoltre le fasi organizzative per la raccolta delle adesioni al partito, che per il 2017/2018 saranno gratuite, la affissione di manifesti i murali n tutti i capoluoghi di provincia, la mobilitazione  per la richiesta di pre adesione nella raccolta delle firme necessarie a sostegno delle liste elettorali. 

Deliberata inoltre la nomina a coordinatore provinciale di Cagliari del dott. Giuseppe Cappai, cancelliere della  Corte d’Appello di Cagliari e più volte sindaco del comune di Sant’Andrea Frius. Nominato inoltre il responsabile amministrativo regionale nella persona di Salvatore Achenza, con esperienza in passato presso l’ufficio ispettivo del Banco di Sardegna.

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Nuovi appuntamenti, domani 15 novembre, per il festival “SulciScienza”, evento organizzato dall’Associazione di Promozione sociale S’Ischiglia-Università Popolare del Sulcis con il patrocinio ed il contributo economico del comune di Carbonia. 

Dalle 9.00 alle 12.00, nella Sezione di Storia locale della Grande Miniera di Serbariu, si terrà la tavola rotonda “Città e architettura smart e sostenibile”, a cura del DICAAR (Dipartimento di ingegneria civile, ambientale e architettura), coordinata dal professor Antonello Sanna e moderata da Adriano Dessì, con Chiara Garau, Ivan Blecic, Maurizio Memoli e Stefano Asili.

Al pomeriggio, dalle 16.00 alle 17.30, nella sala convegni della Sotacarbo, si terrà l’incontro “Presente! Le tre dimensioni del tempo alla luce della ricerca scientifica contemporanea”, con Silvano Tagliagambe e Luciano Burderi, moderato da Roberto Paracchini.

Dalle 17.30 alle 19.00, nella stessa sala, “Il giornalismo oggi”, a cura di Giacomo Mameli, moderatore Andrea Corda.

Dalle 17.00 alle 18.00, infine, nella sala consiliare di San Giovanni Suergiu, “Le imprese spaziali, dall’uomo sulla luna alle sonde Voyager e Cassini”, a cura di Manuel Floris, ricercatore presso il Dipartimento di Energia e Processi Chimici del CRS4, responsabile scientifico del Planetario dell’Unione Sarda.

Le fotografie allegate si riferiscono alla presentazione del Festival, svoltasi ieri sera nella sala convegni della Sotacarbo, con gli interventi del direttore scientifico del Festival Nino Dejosso, dell’assessore della Cultura del comune di Carbonia Sabrina Sabiu e del coordinatore del Piano Sulcis Salvatore Cherchi; la partecipazione dell’attrice Monica Zuncheddu che ha letto il brano: “IL VALORE DELLA SCIENZA”, discorso tenuto dal premio Nobel Richard P. Feynman nel 1955, in occasione della consegna del Premio; di Manuel Floris e, infine, la lectio magistralis di Micaela Morelli, prorettore alla Ricerca dell’Università di Cagliari: “Quale ruolo per la Scienza in un mondo che cambia e che è sempre più difficile comprendere”.

   

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Da venerdì 10 a domenica 12 novembre, il centro di aggregazione sociale di Masainas ha ospitato da la 17ª edizione della manifestazione “Dalla Terra e dalle Mani”, patrocinata dall’Amministrazione comunale di Masainas. Sono state tre giornate di incontro e confronto tra i diversi operatori del settore agricolo, sui problemi e sulle grandi potenzialità, negli ultimi lustri in larga parte rimaste inespresse, a vantaggio di altri settori produttivi che ora segnano il passo ed avrebbero bisogno del soccorso di un’agricoltura più forte per avviare un processo di rilancio del territorio.

Venerdì la festa dell’accoglienza ha avuto come protagonisti gli studenti dell’I.I.S Gramsci-Amaldi di Carbonia e gli ospiti dei centri di accoglienza di Narcao e di Fluminimaggiore, che hanno realizzato, nel comune di Masainas, il murale “Restiamo umani” dove vengono espressi i desideri ed i sogni di un’umanità in viaggio verso il futuro.

Sabato l’attenzione si è focalizzata sul tema della relazione con la terra, partendo dalla necessità di rigenerare la vitalità dei suoli e far rinascere la ricchezza della biodiversità. Sono state raccontate alcune esperienze di agro ecologia nate negli ultimi anni in Sardegna, tra le quali quella di Lorenzo Moi, presidente dell’associazione MonoCocOro di Orosei, sulla “riscoperta dei grani antichi. I grani di Atlantide”; e quella di Salvatore Marongiu, un 3oenne che ha raccontato come, per rifiutare la facile strada dell’emigrazione intrapresa da quasi tutti i suoi amici e coetanei, ha creato un’azienda agricola con alcuni giovani soci a Girasole, per la produzione di prodotti di qualità, tra i quali lo zafferano.

Domenica la manifestazione si è conclusa con gli interventi di alcuni esperti, in un confronto sulle vie del cambiamento, da perseguire mettendo insieme, tradizione, innovazione e cooperazione.

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Dopo due sconfitte consecutive, la Sulcispes è tornata alla vittoria a Selargius, sul campo del San Salvatore. La squadra di Paolo Massidda ha iniziato la partita con il piglio giusto ed una discreta carica agonistica. Avanti nel primo quarto di sole tre lunghezze (17 a 14), nel secondo quarto i biancoblu hanno incrementato il vantaggio con un parziale di 21 a 13, andando al riposo sul 38 a 27.

Nel terzo quarto la fisionomia del match non è cambiata, con la Sulcis che ha segnato poco, 14 punti, ma ha concesso ancora meno al San Salvatore, solo 7 punti. Iniziato l’ultimo quarto con un margine di vantaggio di ben 18 punti, gli isolani hanno subito la disperata reazione della squadra di casa che ha portato ad un vistoso assottigliamento del divario, ma si è fermata sul 65 a 60 finale, con un parziale di 26 a 13.

«E’ stata una partita corretta – ha commentato coach Paolo Massidda – abbiamo avuto la fortuna di rivedere Castiglia in campo che, seppur non ancora al top, ha fornito un apporto fondamentale, con importanti soluzioni in attacco. Nel finale abbiamo attaccato con poca lucidità rischiando parecchio però, detto questo, sono felice perché è andata in scena una bella pallacanestro ed abbiamo portato a casa una vittoria importante. Questi punti ci danno un po’ di ossigeno permettendoci di stare ancora in alto fra le prime – ha concluso Paolo Massidda -, ma il pensiero è già rivolto al prossimo incontro, al quale dobbiamo farci trovare pronti e preparati.»

Basket San Salvatore – Sulcispes 60-65  (14-17, 13-21, 7-14, 26-13)

Basket San Salvatore: Madeddu 1, Uda 12, Frau 7, Caputo 13, Massidda 4, Lecis Cocco Ortu 10, Bassu 2, Mameli, Melis 9, Zedda 2, Cardia, Rundeddu. All.: Frau.

Sulcispes: Casula 21, Cera, Rasset 13, Pintus 2, Castiglia 15, Cavassa 4, Tosadori 7, Peloso 3, Era. All.: Massidda.

 

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Il presidente della Regione Francesco Pigliaru e l’assessore dei Trasporti Carlo Careddu hanno incontrato questo pomeriggio, nella sala giunta del Consiglio regionale, i vertici della compagnia aerea, Marco Rigotti e Francesco Violante.
«Meridiana deve rimanere una compagnia sarda e la scelta di mantenere la struttura principale e tutte le funzioni essenziali nella base di Olbia è per noi irrinunciabile – ha detto il presidente Pigliaru –. Insieme al Ministero abbiamo lavorato molto per arrivare alla conclusione positiva della vicenda: così come abbiamo creduto con convinzione al salvataggio e al rilancio giocando un ruolo decisivo, oggi sosteniamo con altrettanta forza un progetto di crescita sul mercato europeo che resti saldamente ancorato alla Sardegna.»
«Per la Regione sono prioritarie la tutela e la crescita dell’occupazione in una prospettiva di sviluppo sostenibile che veda la Sardegna e la città di Olbia luoghi centrali e strategici – ha aggiunto l’assessore dei Trasporti Carlo Careddu -. Attendiamo adesso dalla compagnia un piano industriale in linea con queste aspettative.»
All’incontro ha preso parte anche il sindaco della città gallurese Settimo Nizzi: «Anche il comune di Olbia è impegnato con tutti gli strumenti di cui dispone ad accompagnare la crescita del vettore sul piano nazionale ed europeo e a creare tutte le condizioni necessarie per mantenerlo saldamente in città».

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Durissima reazione delle componenti della segreteria organizzativa del Coordinamento3 – Donne di Sardegna (Carla Puligheddu, Carla Medau, Rita Corda, Rita Mameli e Simonetta Corongiu) sul nuovo rinvio del voto ed il nuovo rinvio in commissione del testo unificato n. 2-5-9 che modifica la legge statutaria e introduce la doppia preferenza di genere per l’elezione del Consiglio regionale

«I tecnicismi della vigilia sono stati confermati. “Servono approfondimenti sui collegi dispari”. Con questo “cavillo tattico” , la Politica regionale prova ancora una volta a salvarsi – scrivono in una nota Carla Puligheddu, Carla Medau, Rita Corda, Rita Mameli e Simonetta Corongiu. La discussione odierna della norma sulla Doppia preferenza di Genere è rinviata al 21 novembre. Le associazioni, chiamate in causa, ci tengono a precisare che non hanno mai chiesto il 50% di presenza nelle liste e non lo avrebbero mai potuto chiedere, proprio in ragione dei collegi in cui tale dato non può essere soddisfatto. Il “pretesto” è basato, infatti, su questioni giuridicamente insostenibili. Appare, invece, evidente che oggi non tutti i “compromessi” della politica sono stati raggiunti.»

«La nuova sfida non colpisce solo le donne, le cittadine della Sardegna, ma il diritto e la Costituzione che molto bene avevano disciplinato l’applicazione della norma. I nostri “onorevoli” consiglieri hanno scelto una strada vecchia per disertare il percorso nuovo di democrazia e civiltà, nella sciagurata speranza di lasciare le cose stanno per una arida e comunque improbabile clonazione.

Oggi la Sardegna ha assistito ad una regressione sociale, culturale ed anche umana messa in scena dai Consiglieri Regionali, liberi di impegnarsi nella politica perché alle spalle hanno sempre donne che provvedono alla loro libertà. Noi donne, tuttavia, non ci sentiamo rappresentate da tanta ingerenza e rispondiamo a questo schiaffo rimarcando la distanza che separa la politica dai cittadini, in questo caso dalle cittadine – concludono Carla Puligheddu, Carla Medau, Rita Corda, Rita Mameli e Simonetta Corongiu : un affronto che il “Coordinamento3” non accetterà passivamente.»

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E’ stata firmata nei giorni scorsi la convenzione tra il comune di Iglesias ed il Centro Iniziative Culturali-Arci di Iglesias per l’istituzione della Casa del Cinema nel Centro Culturale di via Cattaneo.

Il CIC-Arci ha partecipato con successo all’avviso pubblico predisposto dall’Amministrazione Comunale volto ad acquisire una manifestazione di interesse per la gestione del Centro Culturale come Casa del Cinema. La stipula della convenzione coincide con la fase conclusiva dei lavori di riqualificazione della “sala blu” del centro culturale in sala cinematografica per un investimento complessivo di 70.000 euro (fondi della legge 37/98 recuperati lo scorso anno). Oltre alle proiezioni cinematografiche, il progetto della Casa del Cinema prevede che il Centro Culturale diventi luogo di formazione cinematografica e culturale con particolare attenzione alle istituzioni scolastiche.

Nella Casa del Cinema sarà inoltre disponibile una Videoteca sociale il Centro della Memoria del territorio. La videoteca sociale del Centro Iniziative Culturali Arci-Iglesias conta oltre 10.000 titoli nei diversi supporti audiovisivi. Oltre ai film lungometraggi e cortometraggi, conserva documentari sulla Sardegna, sul lavoro, e su vari temi sociali e culturali in genere. Patrimonio che sarà fortemente incrementato con la ripresa dei progetti di Archivio della Memoria (Mnemoteca) del territorio attraverso video-interviste (minatori, contadini, insegnanti, ecc.) sia attraverso l’ampliamento della importante collezione fotografica. La Videoteca sociale sarà un servizio gratuito per le scuole, associazioni, soci e studenti.

Nella Casa del Cinema saranno organizzati rassegne ed eventi culturali e cinematografici. In quest’ottica, si svolgerà dal 18 novembre al 2 dicembre la IX edizione delle GIORNATE DEL CINEMA DEL MEDITERRANEO. Un programma intenso e di alta qualità sul tema “Umanità in viaggio”.

 

 

 

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Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione sulla sicurezza stradale, per rendere obbligatori i sistemi di guida assistita.

Secondo i deputati, tutte le nuove automobili dovrebbero essere dotate di sistemi di frenatura autonomi in grado di rilevare i pedoni e di assistenti alla velocità intelligenti.

Ogni anno più di 25.000 persone muoiono e centinaia di migliaia restano ferite – in incidenti stradali in Europa. Più del 90% degli incidenti sono causati da un errore umano.

Cervelli e occhi elettronici nelle nostre auto, che aiutino il guidatore a reagire meglio in situazioni pericolose, possono perciò fare la differenza e salvare delle vite.

Non si parla di sistemi fantascientifici, ma di sistemi già in uso in un numero limitato di vetture di alta gamma. Questi sistemi prevengono gli incidenti frenando o diminuendo la velocità nel caso la macchina rilevi la presenza di pedoni o ciclisti, assistono il guidatore nel mantenere la velocità consentita, aiutano a mantenersi in carreggiata con segnali sonori e sono in grado di sterzare automaticamente per far mantenere la corsia all’auto.

I vantaggi di tali sistemi in termini di sicurezza sono evidenti, per questo gli eurodeputati vogliono che siano obbligatori in tutte le nuove autovetture.

Il relatore della proposta, il deputato tedesco Dieter-Lebrecht Koch (Partito popolare europeo) ha dichiarato: «Alla guida di un’auto, andando a piedi o in bicicletta, tutti commettiamo degli errori. E in questi casi i sistemi di assistenza automatica sono come silenziosi copiloti che ci aiutano ad evitare gli incidenti».

Se questi sistemi sono inclusi nella auto di alta gamma e in alcuni casi anche in altri tipi di auto, i tre quarti delle nuove vetture non ne sono equipaggiate, spesso perché la loro presenza fa lievitare il prezzo.

Per fare in modo che la sicurezza dei cittadini non dipenda da quanto possono spendere per la propria auto, gli eurodeputati suggeriscono di installare obbligatoriamente su tutte le auto quei dispositivi già presenti in commercio e che hanno una provata influenza sulla sicurezza stradale. Uno di questi dispositivi è, ad esempio, la frenata automatica di emergenza in presenza di ciclisti o pedoni. 

Secondo Koch, «tutti dovrebbero poter acquistare un’auto di questo tipo. Ed è proprio grazie a un’ampia diffusione che il prezzo di queste vetture non arriverà alle stelle; saranno solo un po’ più costose». 

Fra le altre misure per la sicurezza stradale all’esame dell’assemblea plenaria c’è anche la possibilità di ridurre a zero il limite di tasso alcolico per i nuovi guidatori e per gli autisti professionisti nell’Unione europea.

La risoluzione è stata approvata con 593 voti favorevoli, 39 contrari e 53 astensioni.

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Al fine di informare i cittadini in merito alle problematiche segnalate da diversi organi di stampa sulla corretta applicazione dell’aliquota per il pagamento della Tari in vari comuni d’Italia, il sindaco Paola Massidda ha chiesto all’assessore competente in materia di Tributi, Mauro Manca, e agli uffici, un attento esame delle casistiche interessate.

La Tari, o Tassa sui rifiuti, è stata introdotta nel 2014 (dalla legge 147/13), andando a sostituire la Tares (Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi). Il suo compito è quello di garantire il pagamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

Presupposto della Tari è il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo di locali o di aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani. Essa si distingue in utenze domestiche e non domestiche. Per quanto concerne le utenze domestiche, che sono quelle oggetto del problema, la tassa viene calcolata sommando una quota fissa (metratura dell’immobile) a una quota variabile (calcolata sulla base del numero dei componenti il nucleo familiare).

Nel momento in cui vi sono pertinenze (ovvero posti auto, cantine, soffitte, box) delle abitazioni, accatastate separatamente dal corpo principale, (generalmente in Categoria C2), queste ultime devono essere iscritte a ruolo, congiuntamente alla superficie catastale dell’immobile principale. Se questo non viene fatto, nella fase di applicazione delle tariffe, i due immobili vengono considerati dal sistema della tassa rifiuti come se fossero due abitazioni, alle quali, automaticamente, viene attributo lo stesso numero di persone del nucleo familiare che occupa l’abitazione principale.

«Questo problema è stato già affrontato e risolto dai nostri uffici, quindi il nostro Comune applica la tariffa in modo corretto – ha affermato l’assessore Mauro Manca -. Ad ogni buon conto, nel caso in cui un utente dovesse riscontrare sulla cartella di pagamento Tari (per problemi di caricamento dati) l’applicazione della tariffa variabile alle pertinenze accatastate separatamente, gli uffici sono disponibili a riverificare il calcolo effettuato.»

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Da domani, 15 novembre, e fino al prossimo 15 aprile 2018, si potrà pescare il riccio di mare in tutti gli spazi acquei della Sardegna. L’ultimo scoglio formale è stato superato oggi con la firma del decreto, siglato dall’assessore dell’Agricoltura con delega alla Pesca Pierluigi Caria, che licenzia le nuove direttive e il calendario per la stagione 2017-2018. Le novità, dedicate ai 189 operatori subacquei che godono delle autorizzazioni di pesca concesse dalla Regione Sardegna, sono state già annunciate lo scorso 9 novembre a chiusura dei tavoli di confronto promossi dall’Assessorato con i ricciai e le loro rappresentanze di categoria.
«A fronte di una risorsa che in questi ultimi anni sta rischiando di scomparire dalle coste sarde, soprattutto, a causa dei prelievi sconsiderati e illegali dei pescatori abusivi – ha osservato Pierluigi Caria – i nostri imprenditori del mare hanno dimostrato una maturità e una serietà davvero apprezzabile nel proporre di ridurre i quantitativi di ricci da prelevare, le giornate e le ore di lavoro. Da parte nostra, come Regione – ha aggiunto l’assessore dell’Agricoltura – cercheremo di sollecitare tutti i soggetti coinvolti a fare ancora di più la propria parte, in particolar modo sul versante dei controlli nei confronti dei pescatori di frodo. Regolamentare il comparto, difendendo la risorsa, significa investire per il futuro di un settore che se ben governato può garantire economie e posti di lavoro nei diversi territori dell’Isola. Un plauso per il lavoro svolto – ha concluso Pierluigi Caria – va inoltre al Comitato della Pesca e alle strutture regionali competenti.»
Una delle novità più importanti sulla stagione in avvio riguarda la diminuzione dei quantitativi di pescato da raccogliere. I pescatori professionisti, che operano dalle imbarcazioni, ridurranno il numero di ceste di ricci, concesse per ogni giornata: si passerà da 6 a 4 ceste e da un totale di 3.000 esemplari a 2mila. A chi invece lavora dalla riva sarà concesso raccogliere 2 ceste invece che 3 e quindi 1.000 ricci a fronte di 1.500.
La pesca sportiva sarà consentita nelle giornate di sabato, domenica e festivi con una raccolta massima di 50 ricci al giorno.
Con l’obiettivo di garantire una maggior tutela della risorsa e per contrastare il fenomeno dell’abusivismo, i pescatori regolari hanno proposto una giornata di fermo pesca settimanale a seconda delle esigenze specifiche dei territori. In tutti i comprensori marittimi della Sardegna sarà vietato operare la domenica, salvo in quello del Nord Sardegna (Alghero-Porto Torres) dove il fermo sarà messo in atto il lunedì.
Se fino a ieri i pescatori professionisti potevano stare in acqua dall’alba fino alle 15.00, dalla prossima stagione si potrà lavorare dalle 6.00 alle 13.00.