19 July, 2024
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«Apprendiamo che mercoledì 14 novembre é convocato il Consiglio regionale della Sardegna per votare l’introduzione, nella legge elettorale, della norma sulla doppia preferenza di genere, da ben 5 anni al centro delle battaglie delle donne sarde, delle associazioni, dei movimenti, delle Istituzioni e degli organismi di parità e oggi, prevista anche dalla normativa nazionale.»

Il “Coordinamento3 – Donne di Sardegna” esprime, tuttavia, seria preoccupazione in quanto, ad oggi, non c’è stato alcun pronunciamento “ufficiale” da parte dei capigruppo «per un impegno di assunzione di responsabilità, ferma e inequivoca, a garanzia del voto palese», così come richiesto con lettera  formale, indirizzata al presidente Gianfranco Ganau e ai capigruppo. 

«E’ sempre in agguato, infatti, il rischio che possa ripetersi quanto accaduto il 21 giugno 2013, quando la stessa norma fu vergognosamente bocciata proprio con il vile ricorso al voto segreto, “una  strategia dell’inganno” che non può più essere tollerata e che non sarà consentita – aggiunge il Coordinamento 3 – Donne di Sardegna -. Il movimento delle donne sarde unitario e trasversale, adotterà misure adeguate, pubbliche e visibili, per impedire che ciò possa avvenire. Stigmatizziamo ogni forma di autotutela e autoreferenzialità, ancora oggi disvalori della massima Assemblea che omettono ogni richiesta di trasparenza compatibile con l’agire collegiale, nel rispetto degli elettori e delle elettrici.»

Il “Coordinamento 3 – Donne di Sardegna”, nel denunciare il pericolo dell’affossamento della DPG con voto segreto, richiama il presidente del Consiglio e i capigruppo alle proprie responsabilità e afferma che «il voto palese, nell’evocare ad aprire straordinari orizzonti di civiltà e democrazia, guadagnerebbe una rinnovata fiducia delle donne per la realizzazione di un’ auspicabile paritaria partecipazione politica ed accesso alle cariche elettive della nostra Regione».

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E’ partita la VII edizione di Spazi di Frontiera, la rassegna storica organizzata da La Cernita Teatro. Per questa nuova edizione la rassegna si ripropone in una veste nuova con differenti spazi di rappresentazione a Carbonia, Iglesias e Cagliari, con una sezione dedicata agli Istituti d’Istruzione Superiore ed una serie di eventi collaterali organizzati in cooperazione con altri enti del territorio impegnati in attività culturali e sociali.
Durante l’intero periodo autunnale, ottobre/dicembre 2017, spettacoli e incontri con gli  autori avranno luogo presso Il Teatro di Bacu Abis, La Comunità di via Marconi di Carbonia, Il Centro Culturale Casa del Cinema di Iglesias gestito dall’Arci e lo Spazio Fucina La Vetreria di Pirri del Crogiuolo di Cagliari.

La rassegna si è aperta giovedì 12 ottobre presso il teatro di Bacu Abis, in occasione della Festa del tesseramento organizzata dallo SPI-CGIL del Sulcis Iglesiente, durante la quale La Cernita è andata in scena con “Cose dell’altro mondo“, uno spettacolo incentrato sul tema delle truffe agli anziani, materia inerente agli argomenti trattati nel dibattito svolto durante la serata.

Proseguirà l’11 novembre, a Carbonia, presso il Salone della Comunità di Via Marconi con la sezione Teatro dedicata agli Istituti d’Istruzione Superiore dove Andrea Rosas, autore e attore della compagnia, presenterà “La gran follìa” Rileggere il “Furioso”. Riscrivere l’Amore.

Andrea Rosas racconta dell’amore di Orlando per Angelica e di come si può – per amore (o per qualcosa che si crede sia amore) – perdere il senno e impazzire: «Parlando di Orlando ed Angelica, alla fine mi sono ritrovato a parlar di noi, uomini e donne di questo tempo , noi nudi davanti alle nostre certezze e fragilità, oggi come ieri. Anzi, forse oggi più di ieri“. Un monologo per provare a ri-scrivere insieme le pagine di un Amore oggi sempre più malato, per aiutarlo a “guarire”».

Lo stesso spettacolo, inserito nel programma delle “Giornate del cinema del Mediterraneo”, andrà in replica sabato 18 novembre presso il Centro culturlae-Casa del Cinema di Iglesias, in collaborazione con l’ARCI di Iglesias.

Anche il mese di dicembre sarà ricco di appuntamenti.

In occasione della Festa del Minatore organizzata da “Il comitato Santa Barbara” e “Associazione pensionati di Bacu Abis“ la Cernita, venerdì 1 dicembre alle ore 21.00, presenterà  al Teatro di Bacu Abis il riallestimento di un cavallo di battaglia della Compagnia, “STORIA DI UNA PICCOLA CITTÀ” Prog. Il lavoro mobilita-abitare le storie: Carbonia, una piccola città, appena uscita dalla guerra si stringe tutta intera attorno ai minatori scioperanti per affermare il suo diritto di esistere.

Il giorno seguente, sabato 2 dicembre, alle ore 18.00, al Teatro di Bacu Abis, ancora nell’ambito dei festeggiamenti della “Festa del Mnatore”, andrà in scena la Compagnia la Maschera con “Donne al bivio di…”, performance teatrale tra commedia musicale e cabaret.

Sabato 16 dicembre ci sposteremo a Cagliari, presso lo spazio Fucina della Vetreria, per il terzo e ultimo matinee con gli Istituti Superiori in cooperazione con il Crogiuolo, storica compagnia di Cagliari fondata Mario Faticoni. Durante la mattinata l’autore ed attore Andrea Rosas andrà in scena con un suo secondo lavoro diretto da Monica Porcedda, “Nulla succede per caso“, una storia cagliaritana sul Bene e sul Male liberamente ispirata a “Il vento soffia, dai bastioni” di Sergio Atzeni.

La rassegna si chiude al Teatro di Bacu Abis, sabato 23 dicembre, alle ore 18.00, con “Chàos” ultimo lavoro nato all’interno del “laboratorio teatrale permanente di Bacu Abis” diretto da Monica Porcedda, quest’anno giunto alla sua 9ª edizione con la partecipazione di 16 allievi. La pièce, tratta dalla Teogonia di Esiodo, porterà in scena 16 allievi.

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Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, ha presentato un’interrogazione urgente all’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, sui «danni economici incalcolabili per le aziende e le attività che ruotano attorno al mondo venatorio sardo causati dalla sospensione del calendario venatorio, con diverse giornate a lepri e pernici abolite dall’ordinanza del Tribunale amministrativo regionale».

«Oltre alle ricadute economiche negative si aggiunge ora la beffa – sottolinea Gianluigi Rubiu –. E’ arrivata una nota dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale che garantisce di  non aver potuto provvedere al monitoraggio delle specie faunistiche per mancanza di risorse strumentali, finanziarie e di personale. Una lacuna non da poco. Un vuoto nell’assetto degli enti strumentali regionali. Si tenga conto – aggiunge Gianluigi Rubiu – che da tempo è stato istituito l’istituto regionale fauna selvatica, che dovrebbe avere il ruolo di fornire dei dati certi sulle specie prelevabili. Nulla di tutto questo, invece, è stato fatto. Peggio ancora, la Regione ha stanziato risorse ingenti per studi, monitoraggi e dossier, senza che questi abbiano prodotto dei risultati per favorire la predisposizione del calendario venatorio. Sarebbe opportuno – conclude Gianluigi Rubiu – attivarsi per mettere fine a queste incertezze e assicurare il censimento delle specie da prelevare a cura di un organismo isolano.»

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«È il momento di iniziare nuovamente a scrivere il welfare sardo. Quello che c’è andava bene per la situazione quando è stato predisposto. Ora va riscritta la riforma socio assistenziale, socio educativa e socio sanitaria per i prossimi dieci anni.»

A sollecitarlo, spiegando che «è necessario adeguare tutto al mondo che cambia giorno dopo giorno» è stato il presidente di Legacoop Sardegna Claudio Atzori, nel corso dell’assemblea congressuale di Legacoop Sociali che si è svolta a Cagliari, al T Hotel.

«In una regione come la nostra dove ci sono  oltre 800 cooperative sociali – ha spiegato Atzori – noi come Legacoop ci siamo con circa 200 coop che rappresentano oltre il 65 per cento del fatturato e 60 per cento occupazione.»

Le 200 coop sociali che operano in Sardegna sotto l’egida della Legacoop, contano 2.228 soci, 2.270 occupati ed un fatturato di 112.339.009 euro. Dal presidente di Legacoop un passaggio sulla questione risorse. «Solleviamo da tempo il tema su come riprogrammare le risorse, per adeguarle a un mondo che cambia di mese in mese – ha proseguito Atzori -. Il fatto non è che mancano le risorse, ma che devono essere riprogrammate. Bisogna ripartire dalla esperienza delle bella cooperazione che parte dai territori e sa proporre risorse». Quindi un passaggio sulle istituzioni che «devono ascoltare». «Abbiamo detto in altre assemblee territoriali, non vogliamo essere invitati – ha rimarcato Atzori – ma siamo parte del tavolo, come prevede la norma, e siamo in grado di dare un contributo positivo». Eleonora Vanni, vice presidente nazionale di Legacoop sociali ha rimarcato l’importanza del lavoro svolto dalle coop sociali evidenziando la necessità di «un’adeguata programmazione quando si pensa ai servizi». Non solo. «L’Associazione di rappresentanza in questi anni ha lavorato su tutti i tavoli e tematiche su cui era impegnata (terzo settore e codice degli appalti e percorsi di innovazione) – ha proseguito Eleonora Vanni – perché si deve mettere al centro una riflessione su cosa potrà essere la cooperazione sociale di domani».

Nel corso dell’iniziativa (che ha subito un cambiamento nel programma a causa di un lutto che ha colpito il responsabile regionale di Legacoop sociali) la tavola rotonda con il senatore Ignazio Angioni, componente della commissione Lavoro che ha illustrato le politiche del lavoro e sociali, l’assessore regionale del Lavoro Virginia Mura, l’assessore alla Sanità Luigi Arru e il presidente delle Acli Franco Marras.

Nel corso dell’assemblea Andrea Pianu è stato confermato coordinatore regionale e sono stati eletti 10 delegati che andranno al congresso nazionale.

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Domenica 12 novembre per il XIX Festival di musica da camera arrivano a Iglesias due nomi di primo piano del panorama nostrano e internazionale: Emilia Zamuner, tra le più talentuose voci jazz in Italia e all’estero, e Marco Ciampi, pianista che vanta esibizioni in prestigiosi teatri come la “House of Music” di Mosca e il “Carnegie Hall” di New York.

L’appuntamento è alle 19.00, nello storico Teatro Electra dove il duo Zamuner- Ciampi proporrà al pubblicio il concerto “Dal classico al jazz”, una carrellata di brani che spazieranno dall’”Ave Maria”, scritto da Riccardo Cocciante per il musical “Notre dame de Paris” a Sergej Rachmaninov, sino a George Gershwin.

Lunedì 13 novembre, alle 10.00, il concerto sarà replicato per le scuole all’interno della mini rassegna che il Festival organizza per educare i più giovani alla musica.

 

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Nei giorni scorsi è stata firmata la convenzione tra il comune di Iglesias ed il Centro Iniziative Culturali-Arci di Iglesias per l’istituzione della Casa del Cinema nel Centro culturale di via Cattaneo.

Il CIC-Arci ha partecipato con successo all’avviso pubblico predisposto dall’Amministrazione comunale, volto ad acquisire una manifestazione di interesse per la gestione del Centro culturale come Casa del Cinema.

La stipula della convenzione coincide con la fase conclusiva dei lavori di riqualificazione della “sala blu” del Centro culturale in sala cinematografica per un investimento complessivo di 70.000 euro (fondi della legge 37/98 recuperati lo scorso anno).

Oltre alle proiezioni cinematografiche, il progetto della Casa del Cinema prevede che il Centro culturale diventi luogo di formazione cinematografica e culturale con particolare attenzione alle istituzioni scolastiche. Nella Casa del Cinema sarà inoltre disponibile una Videoteca sociale il Centro della Memoria del territorio.

La videoteca sociale del Centro Iniziative Culturali Arci-Iglesias conta oltre 10.000 titoli nei diversi supporti audiovisivi. Oltre ai film lungometraggi e cortometraggi, conserva documentari sulla Sardegna, sul lavoro, e su vari temi sociali e culturali in genere. Patrimonio che sarà fortemente incrementato con la ripresa dei progetti di Archivio della Memoria (Mnemoteca) del territorio attraverso videointerviste (minatori, contadini, insegnanti, ecc.) sia attraverso l’ampliamento della importante collezione fotografica. La Videoteca sociale sarà un servizio gratuito per le scuole, associazioni, soci e studenti.

Nella Casa del Cinema saranno organizzati rassegne ed eventi culturali e cinematografici. In quest’ottica inizierà dal prossimo 18 novembre al 2 dicembre la IX edizione delle Giornate del cinema del Mediterraneo. Un programma intenso e di alta qualità sul tema “Umanità in viaggio”.

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Nei prossimi giorni l’assessore regionale dell’Agricoltura firmerà il decreto attuativo del nuovo calendario e delle direttive sulla pesca del riccio di mare, che riguarda i 189 operatori subacquei in tutta la Sardegna. E’ il risultato dell’accordo raggiunto al tavolo regionale, conclusosi ieri sera negli uffici dell’assessorato, a Cagliari, con i ricciai e le loro rappresentanze di categoria.

«I tavoli di confronto che si sono tenuti in queste settimane hanno prodotto buoni risultati – ha spiegato Pierluigi Caria -, soprattutto perché frutto delle proposte venute dai pescatori di ricci di mare che hanno mostrato particolare maturità nel salvaguardare una risorsa che sempre di più rischia di scomparire dalle nostre coste. Nell’apprezzare questo impegno, ricordo anche il fondamentale lavoro fatto dal Comitato della Pesca e dai nostri uffici regionali.» 
«L’accordo di oggi – ha aggiunto Caria – ci ha permesso di fare un passo avanti nel progetto più ampio di organizzazione e valorizzazione della filiera che, nel tutelare la risorsa, può permettere un importante sviluppo economico e occupazionale del comparto. Allo stesso modo tutti i portatori di interesse saranno responsabilizzati ancora di più nella lotta all’abusivismo che tanti danni ha causato e continua a causare al settore.»
Importanti novità riguarderanno la prossima stagione di pesca che partirà, fra pochi giorni, il 15 novembre per chiudersi il 15 aprile 2018. I pescatori professionisti che operano dalle imbarcazioni ridurranno il numero di ceste di ricci, concesse per ogni giornata: si passerà da 6 a 4 ceste e da un totale di 3.000 esemplari a 2.000. A chi invece lavora dalla riva sarà concesso raccogliere 2 ceste invece che 3 e quindi 1.000 ricci a fronte di 1.500.
La pesca sportiva sarà consentita nelle giornate di sabato, domenica e festivi con una raccolta massima di 50 ricci al giorno.
Con l’obiettivo di garantire una maggior tutela della risorsa e per contrastare il fenomeno dell’abusivismo, i pescatori regolari hanno proposto una giornata di fermo pesca settimanale a seconda delle esigenze specifiche dei territori. In tutti i comprensori marittimi della Sardegna sarà vietato operare la domenica, salvo in quello del nord Sardegna (Alghero-Porto Torres) dove il fermo sarà messo in atto il lunedì.
Se fino a ieri i pescatori professionisti potevano stare in acqua dall’alba fino alle 15.00, dalla prossima stagione si potrà lavorare dalle 6.00 alle 13.00.
I pescatori dovranno comunicare giornalmente l’area di prelievo, l’orario di inizio e di fine delle operazioni di raccolta all’Autorità marittima competente.

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incontro Pigliaru-Gentiloni

«Sapevamo che sarebbe stato un incontro complesso, perché complessa è la situazione della Sardegna sul fronte delle questioni aperte con il Governo. Se su alcuni dei punti affrontati possiamo dirci soddisfatti, su altri certamente no.»

Lo ha detto il presidente della Regione, Francesco Pigliaru al termine dell’incontro con il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, questa sera a Palazzo Chigi, al quale ha partecipato anche l’assessore della Programmazione Raffaele Paci.
«È il caso degli accantonamenti – ha spiegato il presidente Pigliaru -. Abbiamo apprezzato la disponibilità personale del presidente Gentiloni, ma certamente dopo mesi di riunioni tecniche, di nostre denunce sul livello ingiustificato ed ingiusto degli accantonamenti, ci aspettavamo una risposta netta che non è arrivata neanche in questa occasione. Abbiamo comunque l’impegno del presidente del Consiglio a presentarci una proposta prima della chiusura della legge di stabilità.»
Altro argomento portato al tavolo è quello dell’agenzia delle entrate, «sul quale abbiamo ribadito la nostra forte richiesta per il ritiro del ricorso», ha sottolineato Francesco Pigliaru.
«Sul fronte dell’insularità siamo invece soddisfatti dell’impegno assunto dal Governo di affiancarci nelle nostre richieste in tema di continuità territoriale per portarle ai massimi livelli delle istituzioni europee e sostenere il diritto della Sardegna alla mobilità – ha aggiunto il presidente Pigliaru -. Il Governo si è impegnato ad affiancarci anche per quanto riguarda la battaglia per l’attuazione dell’articolo 174 del trattato UE, attraverso la definizione e formalizzazione di aiuti specifici per le realtà insulari come la nostra. Prevediamo di discutere una proposta operativa entro un mese.»
Ancora, la questione La Maddalena, su cui c’è la conferma dei 21 milioni per finanziare l’accordo tra Stato e Mita e la decisione di definire entro l’anno gli altri aspetti, a partire dal commissariamento, per accelerare i lavori e la spesa dei 50 milioni già disponibili. «Sul tema servitù militari – aggiunge Francesco Pigliaru – abbiamo chiesto conto dei ritardi e della inaccettabile incertezza con la quale vengono di volta in volta definite le compensazioni. Ci aspettiamo un approfondimento in tempi molto brevi. La sintesi – ha concluso il presidente Pigliaru – è che ci sono ancora importanti questioni aperte che chiedono soluzioni in tempi rapidi. Faremo la nostra parte con determinazione. Il tempo stringe e la Sardegna pretende risultati».

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Fabio Ania, 35 anni, di Sant’Antioco è vice campione del mondo di body building. Il 29 ottobre scorso a Roma ha conquistato il secondo gradino del podio al campionato mondiale 2017 di body building IBFA categoria HP, sfiorando di pochissimi punti la vittoria finale. Sino a quindici anni fa è stato un promettente atleta del Sant’Antioco calcio. Nel 2002 in una partita di campionato tra Sant’Antioco ed Iglesias, si ruppe il crociato anteriore del ginocchio destro. «Per paura dell’operazione a malincuore lasciai il calcio e mi iscrissi in palestra per rinforzare il bicipite femorale della coscia – racconta Fabio Ania – osservando che la muscolatura reagiva bene, decisi di continuare e di intraprendere questa strada e questa vittoria, che è solo una tappa nella mia carriera, è motivo di orgoglio aver dato lustro a Sant’Antioco nel panorama internazionale del Body Building.»

Fabio Ania ha pensa al futuro ed ha diviso lo sport con lo studio. Ha frequentato l’istituto professionale di Stato cittadino, dove si è diplomato elettricista. «Non trovando lavoro ho acquisito diverse specializzazioni, per poi trovare la mia strada come operatore socio sanitario, lavoro che svolgo tutt’ora».

L’avventura sportiva prosegue e Fabio Ania la pratica con successo. «Tutto è iniziato grazie a mio padre che, praticando la pesca aveva piombi e pesi – confida Fabio – così ho riempito gli zaini e ho iniziato  fare flessioni e altri esercizi». Così ha scoperto che, tenendo sempre in allenamento le gambe e rinforzando i muscoli, non aveva più alcun dolore. Si è appassionato al sollevamento pesi e, dopo una prima preparazione rudimentale ma efficace, nel 2004 si è iscritto in una palestra locale. Ha pensato di migliorarsi ed ha cambiato palestra. Ha conosciuto persone che lo hanno aiutato a trovare «il giusto allenamento calibrato per il suo fisico».

La svolta è arrivata nel 2014, anno in cui ha conosciuto  Gianstefano Fara, campione mondiale e mister universo IBFA, diventato il suo fidatissimo preparatore. E’ entrato a far parte del team Strenght Division ed ha conquistato subito la vittoria al Grand Prix del Mediterraneo, sono seguiti altri successi con allenamenti ed alimentazione mirata. Grazie, soprattutto, alla capacità di “credere in se stesso“, l’atleta isolano ha raggiunto grandi successi in diversi anni, sino al secondo posto sul podio mondiale a Roma.

Ora Fabio Ania non ha intenzione di fermarsi. Il nuovo obiettivo  è conquistare  il titolo mondiale. «Il mister Olimpia è il titolo massimo che si può raggiungere – conclude Fabio Ania – che spero di conquistare ai mondiali del prossimo anno».

Tito Siddi

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L’Amministrazione comunale di Sant’Antioco ha pubblicato la graduatoria provvisoria per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica. La graduatoria, disponibile  presso l’albo pretorio online del sito istituzionale dell’ente, www.comune.santantioco.ca.it , resterà in pubblicazione fino al 10 dicembre 2017. Gli interessati possono presentare ricorso in opposizione alla graduatoria, mediante l’apposito modulo disponibile nel sito istituzionale o presso l’Ufficio Segreteria del Comune, entro il 9 gennaio 2018. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio Segreteria Generale del Comune.

«Questo era un provvedimento atteso da tempo – commenta il sindaco Ignazio Locci – che tuttavia non risolve il problema dell’emergenza abitativa di Sant’Antioco. Si tratta purtroppo di un fenomeno in continuo aumento. A breve prepareremo una graduatoria integrativa per consentire l’inserimento dei cittadini rimasti fuori da questo bando.»