25 November, 2024
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Proseguono, nel mercato civico di Carbonia, i lavori di manutenzione a cura della So.Mi.Ca., che nella giornata di ieri ha dotato gli spigoli interni di un’apposita protezione in acciaio. Un intervento doveroso per far fronte al continuo sfaldamento a cui essi erano soggetti, anche in ragione delle attività quotidiane che vengono svolte all’interno della struttura. 

L’installazione dei paraspigoli in acciaio è una misura studiata per garantire maggiore igiene dell’ambiente interno e proteggere i cittadini che si recano a fare la spesa al mercato dalle eventuali negative conseguenze derivanti da possibili urti.

Inoltre, questa protezione consente maggiore efficienza e sicurezza nelle operazioni di immagazzinamento e carico-scarico delle merci.

Una soluzione efficace anche per garantire maggior decoro e salubrità degli ambienti della struttura, come ha spiegato il vicesindaco ed assessore delle Manutenzioni, Gian Luca Lai: «Il rilancio del Mercato civico – uno degli obiettivi del nostro programma di governo – passa anche attraverso interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria in grado di rendere più sicuro, accogliente e confortevole lo spazio interno della principale struttura di vendita della nostra città. L’installazione dei paraspigoli in acciaio è uno dei tanti interventi previsti affinché il Mercato civico possa tornare ad essere il fiore all’occhiello del commercio cittadino. Un polo attrattivo non soltanto dal punto di vista commerciale, ma anche un centro di aggregazione sociale».

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Amara sconfitta per la Dinamo Banco di Sardegna sul campo della Juventus Utena (Lituania), nella quinta giornata della Champions League, 90 a 85, dopo un tempo supplementare. Dopo aver chiuso il primo quarto avanti di un punto, 20 a 19, la Dinamo ha avuto un calo nel secondo, andando sotto di dieci lunghezze, per poi riavvicinarsi all’intervallo lungo sul 46 a 40. Ancora equilibrio nel terzo quarto, concluso sul 24 a 23, e grande reazione nell’ultimo quarto, nel quale i bioancoblu hanno concesso alla squadra di casa solo 8 punti, riuscendo a portarsi anche avanti, per poi chiudere sul 78 a 78 al 40′.

Nei 5 minuti del tempo supplementare, Scott Bamforth (anche oggi il miglior realizzatore della Dinamo e dell’incontro, insieme al lituano LaRon Dendy), e compagni non sono riusciti a dare la sterzata finale al match che ha visto la Juventus imporsi per 90 a 85. Il migliore della Dinamo, ancora priva dell’infortunato Rok Stipcevic ed oggi anche di Shawn Jones, è stato Achille Polonara, autore di 14 punti (3 su 4 da 2 punti, 2 su 5 da 3 punti, 2 su 2 ai tiri liberi, 11 rimbalzi, 3 assist e 1 stoppata, 26 di valutazione)

Giovedì la squadra rientrerà in Sardegna e si metterà subito al lavoro per preparare le prossime sfide di campionato e Champions League.

«È facile commentare questa partita, abbiamo giocato così così in difesa nel secondo quarto e la Juventus è stata brava a sfruttare bene le situazioni – ha detto a fine partita Federico Pasquini -. Nel terzo e ultimo quarto abbiamo girato il match ed era sotto il nostro controllo ma gli arbitri hanno deciso che non potevamo vincerla e hanno iniziato a fischiare qualsiasi cosa. Non ho mai visto niente del genere nella mia carriera. Oggi è impossibile dire qualcosa di più, i ragazzi hanno provato a fare del loro meglio perché eravamo senza Stipcevic e Jones. La reazione dei miei ragazzi nel secondo tempo è stata ottima – ha concluso Federico Pasquini – ma la partita è stata vinta da quello che hanno deciso gli arbitri negli ultimi minuti.»

Juventus Utena 90 – Dinamo Banco di Sardegna 85

Parziali: 19-20; 27-20; 24-23; 8-15; OT 12-7.

Progressivi: 19-20; 46-40; 70-63; 78-78; 90-85.

Juventus Utena: Bickauskis 11, Ireland 20, Paliukenas, Siksnius 4,  Samenas, Guscikas 10, Lindbom, Korniienko 6, Buterlevicius 5, Dendy 22, Flowers 4, Kupsas 8. All. Zydrunas Urbonas.

Banco di Sardegna: Spissu 7, Gallizzi, Bamforth 22, Planinic 10, Devecchi 6, Randolph 6, Pierre 5, Hatcher 12, Polonara 14, Picarelli, Tavernari 3. All. Federico Pasquini.

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Sono terminati, a Iglesias, i lavori per la sistemazione dell’impianto sportivo dell’Ex Casmez, oggi dotato di un nuovo impianto di illuminazione che consentirà lo svolgimento delle attività anche in notturna.

«I cantieri aperti con le risorse della legge 37/98, recuperati da questa Amministrazione comunale a fine 2016, si concludono uno dopo l’altro – commenta il vicesindaco Simone Franceschi –. Il campo di calcio ex Casmez venne realizzato diversi anni fa senza impianto di illuminazione e con un investimento di circa 100.000 euro da ieri la situazione è cambiata.»

 

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È stato siglato questa mattina tra Regione e organizzazioni sindacali, alla presenza della Direzione regionale dell’INPS, l’accordo che autorizza il ricorso agli stanziamenti previsti per le aree di crisi complessa di Portovesme e di Porto Torres, in applicazione della recente normativa. L’intesa dà il via libera all’utilizzo delle risorse già assegnate alla Sardegna, a valere sul decreto legislativo n. 148 del 2015, per la proroga dei trattamenti di mobilità in deroga fino al 31 agosto 2018, a favore di 886 lavoratori, con un impegno di spesa complessivo di 10,6 milioni di euro.
«L’accordo di oggi – dice l’assessore del Lavoro, Virginia Mura – dà piena attuazione alle disposizioni normative nazionali e ai decreti ministeriali rivolti alle aree di crisi complessa. È una risposta significativa, sebbene si tratti di un intervento di politica passiva, utile a dare parziale sollievo in alcuni territori particolarmente colpiti dalla pesante crisi industriale e dalla conseguente emergenza occupazionale. Permane, tuttavia, la necessità di assicurare la copertura dei trattamenti in deroga a favore di altre fasce di lavoratori delle aree di crisi non complessa, come sollecitato dai sindacati, per il biennio 2016-2017. Sul punto – aggiunge l’assessore Mura – condividendo le pressanti richieste delle organizzazioni sindacali, vi è l’impegno a reperire altre risorse attivando ogni azione possibile nelle sedi competenti, per porre rimedio alla situazione di disagio sociale ed economico che grava sui lavoratori e sulle loro famiglie, anche nelle aree di crisi non complessa.» 
E’ stato attivato un tavolo tecnico, composto dall’assessorato del Lavoro e dall’INPS, per verificare nell’arco di due settimane la capienza dei fondi disponibili. «Rispetto alle istanze presentate – conclude l’assessore del Lavoro – ho preso atto favorevolmente dell’impegno da parte dell’INPS a riesaminare le richieste a suo tempo rigettate perché fuori termine.»

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Con 247 voti a favore su 319 votanti, la Camera dei Deputati ha approvato definitivamente la Legge Europea 2017. La legge contiene una manovra sulla politica energetica del Paese (elettricità – fonti rinnovabili – gas) e regole a favore delle produzioni energivore del Paese, fortemente volute dal Partito Democratico.

«l Parlamento ed il Governo hanno mantenuto l’impegno di costruire una cornice di regole del mercato dell’energia che rendano ancora possibile e competitiva l’industria manifatturiera del Paese – commenta Francesco Sanna, deputato del Partito democratico -. Queste regole sono state elaborate a partire dalla crisi del settore alluminio, e sono una valida base per il rilancio dell’Alcoa ed il consolidamento della metallurgia dei non ferrosi. Ora ci aspettiamo una rapida adozione dei decreti attuativi da parte del ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, che ha avuto un ruolo importante nell’appoggio alla iniziativa parlamentare che prima dell’estate ha introdotto il capitolo energia nel disegno di Legge europea.»

«Due considerazioni politiche, una seria e una a metà – aggiunge Francesco Sanna -. Ho apprezzato la decisione del gruppo parlamentare di MDP di sconfessare la posizione dei loro colleghi senatori e di votare a favore del provvedimento, sottolineando l’errore di aver modificato il testo a Palazzo Madama. Ho sostenuto senza acrimonia questa tesi, non infierisco e mi ritengo soddisfatto.»

«Cinquestelle ha votato contro. Coerentemente, essendo contro l’industria manifatturiera italiana e sarda in particolare. Tuttavia se sei contro un sistema produttivo, hai il dovere di offrire modelli di sostentamento e di sviluppo alternativi. Per adesso questa seconda parte del ragionamento è stata elaborata dall’onorevole Alessandro Di Battista, in visita elettorale nel Sulcis, il quale trovava nella missione di “insegnare ai tedeschi a fare il formaggio” il futuro di quella terra. Nella Legge europea – conclude Francesco Sanna – ci sono anche le norme a favore della etichettatura trasparente dei prodotti caseari, ma questo non è bastato ai deputati grillini per votare a favore della legge.»

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«I dati del rapporto Svimez sull’economia del Mezzogiorno come un verdetto impietoso sulla Giunta Pigliaru. Il dossier condanna la Sardegna come fanalino di coda delle Regioni del sud Italia.»

E’ durissimo l’attacco di Pietro Pittalis, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, alla Giunta Pigliaru. «Al di là dei proclami e delle sbandierate riforme di questa Giunta regionale, portate avanti con l’avallo determinante della maggioranza raccogliticcia di centro sinistra, sempre più allo sbando – rimarca Pietro Pittalis – i dati del dossier inchiodano impietosamente Francesco Pigliaru alle sue responsabilità. I sardi, in questi ultimi quattro anni, hanno potuto verificare l’inconcludenza e l’incapacità politica del governo regionale dei professori, bravi solo ad occupare poltrone a dar vita a controriforme, a soccombere nel rapporto col governo nazionale e con l’Europa, a consentire che in Sardegna arrivassero orde di immigrati destinatari di più attenzioni e cure dei nostri concittadini più svantaggiati con la scusa, penosa, dell’accoglienza, contribuendo a creare una situazione di paura e disagio nei sardi.»

«Purtroppo – rileva il capogruppo di Forza Italia – non uno dei temi nevralgici per la Sardegna è stato affrontato e risolto. Anzi. Dalle entrate ai trasporti, dal lavoro che non c’è all’affanno dei settori produttivi isolani, dal sistema industriale allo stato comatoso, al comparto agro zootecnico in ginocchio, passando per il settore turistico a quello dell’edilizia, tutte questioni trattate con dilettantismo spaventoso. Chiediamo al presidente Pigliaru – conclude Pietro Pittalis – di prendere atto di questo disastro e di rassegnare immediatamente le dimissioni, per consentire ai sardi di tornare al voto e voltare finalmente pagina.»

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La commissione Autonomia presieduta da Francesco Agus (Misto-Campo progressista) ha approvato con l’astensione della minoranza una risoluzione che ribadisce la netta contrarietà della Regione all’art. 70 del Bilancio dello Stato che esclude le Province sarde e la Città Metropolitana di Cagliari dalla ripartizione dei contributi statali.

Nel dispositivo del documento si chiede l’inserimento degli enti intermedi della Sardegna fra i destinatari dei contributi statali auspicando, nello stesso tempo, un serrato confronto con i parlamentari sardi per assicurare le opportune modifiche alla legge di nazionale di bilancio e l’approvazione in tempi brevi della stessa risoluzione da parte del Consiglio regionale, con un consenso unanime.

Prima dell’esame della risoluzione, l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu ha consegnato ed illustrato alla commissione un documento della Conferenza permanente Regione-Enti locali sullo stesso argomento. La Conferenza, in una delibera approvata all’unanimità, ha sottolineato fra l’altro che «il mancato intervento dello Stato comprimerebbe in modo insostenibile l’attività istituzionale e le funzioni fondamentali degli Enti intermedi della Sardegna, già colpiti da pesanti tagli del Governo centrale cui la Regione ha potuto far fronte solo parzialmente incrementando il fondo unico ed adottando interventi di sostegno straordinari».

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La commissione Governo del territorio, presieduta dal vice presidente Antonio Solinas (Pd) ha ascoltato in audizione l’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu sulla legge di stabilità 2018.

Nella sua relazione l’assessore ha dichiarato che gli stanziamenti sono in linea con quelli dell’anno precedente  e finalizzati alla realizzazione di 2 macro-obiettivi: migliorare la qualità della pianificazione regionale offrendo nuovi strumenti tecnici e finanziari ai Comuni e sostenere gli Enti Locali, soprattutto quelli delle aree interne ed i centri minori, in attività di riordino e recupero urbano.

Per quanto riguarda il primo obiettivo, Erriu ha messo l’accento su alcuni stanziamenti particolarmente significativi destinati ai Comuni: 2.2 milioni per l’aggiornamento del Ppr, 8 milioni per la predisposizione dei Piani urbanistici (soprattutto nei Comuni delle zone interne, anche come strumento di contrasto allo spopolamento) 2.450 milioni per l’aggiornamento delle cartografie in modo da abbattere le spese per le amministrazioni locali e facilitare ai cittadini l’accesso ai documenti urbanistici, 300.000 euro per supportare gli enti nelle azioni di riordino degli elementi territoriali paesaggistici.

«Il secondo obiettivo – ha aggiunto Cristiano Erriu – prevede la spesa di complessiva di 25 milioni circa, con 14 milioni assegnati ad interventi di rigenerazione urbana nei centri intermedi e minori (dove sono state avviate operazioni come “case a un euro”), 5.2 destinati alle zone interne ed ai centri con meno di 3.000 abitanti e popolazione in decremento rispetto al 2011 e 6 milioni, ancora nelle zone interne, per la riqualificazione delle aree ambientali in cui esistono elementi infrastrutturali ed insediativi da valorizzare.»

La commissione ha poi approvato all’unanimità il parere su una recente delibera della Giunta che inserisce l’area di Platamona (nel Sassarese) fra i litorali urbani e metropolitani con possibilità, per le strutture insediate, di restare aperte per 12 mesi l’anno. Sul provvedimento si sono espressi a favore con dichiarazioni di voto i consiglieri regionali Antonello Peru (Forza Italia), Salvatore Demontis (Pd) e Peppino Pinna (Udc). Giuseppe Meloni del Pd, anch’egli favorevole, ha annunciato una proposta di legge per inserire nel “perimetro” dei litorali anche aree del territorio regionale che attualmente non ne fanno parte pur avendone alcune caratteristiche.

Per quanto riguarda i lavori della commissione il presidente Antonio Solinas ha comunicato che, compatibilmente con i lavori del Consiglio, si cercherà di programmare per mercoledì prossimo alle 10.00 una audizione dell’Egas sul disegno di legge di riordino della governance del servizio idrico, ed alle 12.00 una audizione con l’assessore dei Trasporti Carlo Careddu.

Antonio Solinas ha annunciato inoltre che l’Egas ha sospeso la delibera con cui si obbligavano i 29 Comuni che gestiscono in autonomia il servizio idrico ad entrare in Abbanoa. Di conseguenza, potrà proseguire in commissione la discussione del Dl 459 sul riordino del servizio idrico, che contiene anche norme specifiche sui Comuni che assicurano gestioni autonome.

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Le consigliere regionali Annamaria Busia, Daniela Forma, Rossella Pinna e Alessandra Zedda manifestano la loro soddisfazione per l’inserimento del Testo sulla doppia preferenza di genere nell’ordine del giorno dei lavori dell’Aula previsto per martedì 14 novembre 2017.

«Siamo ad un passo dall’introduzione della doppia preferenza di genere nella Legge statutaria elettorale – dichiarano le quattro donne elette in Consiglio regionale – e siamo fiduciose per la grande consapevolezza che trasversalmente, in seno alla maggioranza come pure all’opposizione, si respira rispetto alla urgenza di promuovere condizioni di parità nell’accesso alla carica di consigliere regionale. Vi è un generale riconoscimento della necessità di introdurre questo meccanismo, che ha già dato ottimi risultati laddove applicato, al fine di conseguire l’equilibrio tra uomini e donne nella rappresentanza.»

«I tempi sono ora maturi – concludono le consigliere regionali Busia, Forma, Pinna e Zedda – per assicurare e garantire una effettiva pari opportunità di rappresentanza dei generi nella massima Istituzione regionale. Confidiamo che il Consiglio regionale saprà cogliere, senza intoppi, questo risultato storico e daremo atto a tutti i consiglieri regionali della XV legislatura di averlo reso possibile.»

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L’approvazione della legge europea è salutata con soddisfazione dai rappresentanti delle forze politiche del territorio.

«È stata approvata alla Camera la legge europea, norma che contiene un emendamento fondamentale per la risoluzione della vertenza Alcoa – commenta Daniele Reginali, segretario del Partito democratico di Carbonia Iglesias -. Ora si attendono gli sviluppi della vicenda. Resta comunque alta la nostra attenzione sulla vertenza.»

«È stato compiuto un importante passo avanti per la riapertura dell’Alcoa – dice Luca Pizzuto, consigliere regionale di Art. 1 – Sdp -.  All’interno della legge europea approvata oggi dalla Camera, è contenuto l’emendamento sulle aziende energivore, relativo al riequilibrio energetico grazie al quale sarà nuovamente competitivo produrre alluminio in Italia e nel nostro territorio. Il risultato di oggi arriva dopo anni di lotte e di impegni, messi in campo prima di tutto dai lavoratori e dalle organizzazioni sindacali, ma anche dalla Regione e dalle altre forze istituzionali.»

«Il risultato di oggi però continua a non bastarci. Mi dirò e ci diremo soddisfatti solo quando i cancelli saranno riaperti e tutti riprenderanno il loro lavoro. Quindi – conclude Luca Pizzuto – continueremo la lotta sino a quando quel risultato non sarà raggiunto.»