25 November, 2024
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La legge europea è finalmente legge. La Camera ha approvato il provvedimento normativo che, tra le altre cose, contiene l’emendamento sulle aziende cosiddette energivore.

«Si tratta di un passaggio molto importante per la risoluzione di tante vertenze aperte e che nel nostro territorio hanno come punta quella sul futuro dello stabilimento ex Alcoa – commenta il deputato del Partito democratico Emanuele Cani -. Ancora una volta c’è stato chi, come i deputati grillini, ha votato contro. Una presa di posizione che rappresenta bene la loro volontà e visione in fatto di sviluppo e risoluzione delle vertenze, dimostrando ancora una volta di essere contro le industrie ed i lavoratori. Ciò che importa – conclude Emanuele Cani – è che sia stato compiuto un ulteriore passo avanti per crescita e sviluppo.»

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Oltre 200 attività produttive sarde, danneggiate dall’alluvione 2013, riceveranno fondi nazionali per più di 6,8 milioni di euro. Il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato l’elenco dei beneficiari, concludendo l’iter di assegnazione dei contributi iniziato nel 2016 per tutte le Regioni colpite da calamità naturali due anni prima. Per velocizzare l’assegnazione, le risorse non passeranno tramite l’Amministrazione regionale ma tramite le banche. Dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale e l’invio della modulistica da parte del Dipartimento nazionale della Protezione civile, i Comuni interessati invieranno una comunicazione ai beneficiari ammessi a contributo che dovranno comunicare l’Istituto di credito nel quale attivare il finanziamento agevolato. Le Amministrazioni comunali trasmetteranno quindi la comunicazione all’Istituto creditizio prescelto e, per conoscenza, al beneficiario medesimo.
«La procedura in realtà era già conclusa ad aprile 2017, ma gli importi sono stati rimodulati a giugno 2017 a seguito della comunicazione dell’importo massimo concedibile assegnato alla Regione Sardegna – spiega l’assessore con delega alla Protezione civile Donatella Spano sulla tempistica delle assegnazioni e precisa che l’Amministrazione regionale era in testa alle altre Regioni, nel rispetto del cronoprogramma del Dipartimento nazionale -. La nostra Protezione civile si era attivata subito e la Sardegna è stata la prima Regione a vedere riconosciuti i contributi per le attività economiche e produttive. Risorse preziose e necessarie, da aggiungere ai 2 milioni di fondi regionali stanziati alle imprese nel 2016 grazie alla legge 26 del 2015, la disciplina regionale innovativa voluta dalla Giunta Pigliaru per dare una prima risposta in caso di danni a privati e attività produttive a seguito di eventi calamitosi.»
È complessivamente di 6.807.831,29 euro la cifra per le 210 attività produttive isolane in 22 Comuni colpiti nel 2013. La maggior parte delle imprese, 122, ha presentato la domanda a Olbia, dove saranno destinati 3.165.521,46 euro. A San Gavino Monreale 24 imprese riceveranno un totale di 828.636,26 euro. A Terralba a fronte delle 19 domande accolte andranno 447.842,97 euro. Sono 13 le aziende di Uras che riceveranno 13.841,95 euro. Destinati invece 142.671,15 euro per le 8 domande accolte a Galtellì. Sono 7 le imprese interessate a Bitti, per 132.986,41 euro. A Solarussa accolte 6 domande, per 23.602,87 euro mentre a Orosei 5 imprese vedranno assegnati 752.198,59 euro. Sono 2 le attività produttive che avranno un indennizzo a Villacidro (per 520.081,04 euro), Serramanna (per 187.376,42 euro), Loiri Porto San Paolo (per 32.066,57 euro) e Oliena (31.790,85 euro). Accolta infine una domanda di contributo a Onifai (189.405,54 euro), Arzachena (126.268,67 euro), Torpè (98.490,40 euro), Posada 1 45.980,28 euro), Monti (43.437,26 euro), Padru (6.565,78 euro), Lula (3.583,91 euro), Simaxis (3.406,84 euro), Mogoro (1.054,02 euro) e Ballao (1.022,05 euro).

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L’assessore del Bilancio Raffaele Paci ha incontrato a Palazzo Viceregio il Cal, Consiglio delle autonomie locali, per illustrare la Finanziaria 2018, in particolare nelle parti che riguardano le politiche e i finanziamenti destinati agli enti locali. Il Cal, presieduto dal sindaco di Nuoro Andrea Soddu, dovrà poi esprimere il parere sulla manovra che, una volta licenziata in terza commissione, approderà nell’aula di via Roma ai primi di dicembre. Ai lavori, durati oltre due ore e mezzo, ha partecipato anche il presidente della commissione Bilancio Franco Sabatini.
Prima di tutto il Fondo unico per gli enti locali, in proporzione il più finanziato d’Italia con 600 milioni di euro mai ridotti da questa Giunta e confermati anche quest’anno. «A nessuno viene in mente di mettere in discussione il fondo unico, che rappresenta una delle spese qualificanti della manovra – ha detto Raffaele Paci -. Nei confronti degli enti locali abbiamo un’attenzione costante e altissima, non solo col fondo unico ma anche con gli assestamenti che abbiamo fatto per erogare risorse necessarie a garantire i servizi o la chiusura dei bilanci, ultimo esempio quello della provincia di Nuoro un paio di settimane fa. Manteniamo tutti gli interventi per le politiche sociali, 30 milioni del Reddito di inclusione sociale che vengono confermati anche quest’anno e destiniamo 70 milioni a varie forme di accompagnamento al lavoro, dai cantieri verdi ai lavoratori socialmente utili, dalle liste speciali al parco geominerario per almeno un paio di migliaia di posti di lavoro nelle comunità sarde. Infine, ci sono 40 milioni disponibili su cui ragioneremo insieme al Consiglio per individuare come destinarli nel modo più strategico e migliore possibile».
Grazie al Patto del 2014 che ha garantito la fuoriuscita dal Patto di stabilità, quest’anno la Sardegna può contare su 120 milioni di entrate in più rispetto allo scorso anno, circa il 2%, e dal 2015 ha potuto spendere un miliardo in più. E, finalmente, il Pil dopo 7 anni di recessione ininterrotta, ha ripreso pur se di poco a crescere. Un segnale positivo che con la Finanziaria la Giunta vuole consolidare. «Siamo consapevoli che la ricchezza e il lavoro li creano le imprese, e in questa direzione stiamo procedendo con decisione: fra quest’anno e l’anno prossimo ci sono 255 milioni di euro disponibili per le imprese attraverso i bandi, una cifra che muoverà mezzo miliardo di investimenti. Una politica per le imprese mai realizzata prima, forte anche della grande risposta arrivata alla pubblicazione di ogni bando, con tantissime richieste a dimostrazione della voglia di ricominciare a investire dopo la terribile crisi, e il nostro impegno è anche quello di ridurre e semplificare al massimo la burocrazia per accelerare i tempi. Abbiamo fatto tre assestamenti di bilancio per un totale di 250 milioni, e nel 2018 potremo farne altri se ci saranno urgenze a cui dare risposte. E poi scuola, cultura, università, infrastrutture: tutto questo – ha sottolineato Raffaele Paci – lo facciamo senza aumentare le tasse, tenendole al minimo e lasciando così 130 milioni nelle tasche delle famiglie e 100 a disposizione delle imprese, cifre che entrerebbero nelle casse regionali se le aliquote venissero portate alla media nazionale e in particolare delle regioni in piano di rientro dal debito della sanità, situazione in cui di fatto la Sardegna si trova». 
Il vicepresidente della Regione ha poi chiarito che il quotidiano lavoro di questi anni ha avuto e continua ad avere un risanamento strutturale del bilancio che si sta realizzando con la ripulitura dei conti, il pagamento di debiti del passato, gli interventi su pezzi del sistema completamente abbandonati, due esempi per tutti l’Arst e le Zir, e che ha avuto inizio con la chiusura delle norme di attuazione della vertenza entrate dopo ben dieci anni. «Non riusciremo mai a fare sviluppo se non consolidiamo le fondamenta – ha concluso Raffaele Paci -, con un bilancio sano e con numeri sotto controllo».

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«E’ una notizia che ci dà ragione: apprendere che ISPRA abbia trovato inadempienze sul caso Fluorsid e che il Ministero provvederà a un riesame dell’autorizzazione ambientale; ancora non capiamo l’atteggiamento schizofrenico tra i provvedimenti di V.I.A e l’A.I.A, in parte contraddittori, ma la risposta di oggi è il segno che abbiamo lavorato nella giusta direzione sia in Parlamento che sul territorio.»

L0 afferma l’on. Samuele Segoni (Alternativa Libera) nell’ambito del question time che si è svolto oggi alla Camera dei deputati con il ministro Gian Luca Galletti sullo stabilimento Fluorsid s.p.a., ubicato nel comune di Assemini e sotto osservazione per i fatti relativi all’interramento di rifiuti industriali pericolosi.

Samuele Segoni, membro della commissione Ambiente presso la Camera dei deputati, ha inviato un’interrogazione al ministro dell’Ambiente in cui ha chiesto un riesame dell’autorizzazione integrata ambientale (A.I.A) sullo stabilimento Fluorsid anche alla luce del fatto che non sono state recepite tutte le prescrizioni del provvedimento di V.I.A. predisposte dal Ministero.

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A breve tutta la comunità del Sulcis sarà coinvolta in un convegno dibattito organizzato dalla Cisl del Sulcis Iglesiente, insieme ai rappresentanti della società civile (imprenditori, commercianti, partite iva, agricoltura, artigiani, disoccupati, giovani, movimenti, associazioni e tutti coloro che si sentono sensibilizzati), finalizzato all’elaborazione di una proposta per il rilancio dell’economia sulcitana, partendo dai settori strategici come il turismo, l’agricoltura, l’agroindustria, servizi e infrastrutture, attività produttive.
«Il territorio deve RIPARTIRE – dice il segretario generale Fabio Enne – e insieme dobbiamo decidere le sue sorti.»

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Si è concluso poco fa, intorno alle 15.30, l’intervento da parte dei tecnici del CNSAS (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico), per il recupero di un’arrampicatrice infortunata mentre arrampicava nelle falesie di Domusnovas.

La donna (C.P., 68 anni) arrampicava con alcuni compagni nel settore di arrampicata “L’isola degli amici”, in prossimità dell’ingresso sud delle Grotte di San Giovanni, quando cadendo, su un terrazzino, si è procurata un trauma ad una gamba.

Dodici tecnici del CNSAS provenienti dalle stazioni di Cagliari e Medio Campidano, arrivati sul posto, hanno prontamente calato la donna alla base della parete dove, dopo averle fornito un primo supporto sanitario, è stata trasportata tramite barella portantina con la collaborazione dei vigili del fuoco della stazione di Iglesias. Arrivati ai parcheggi, l’attendeva l’ambulanza della Croce Azzurra di Buggerru.

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I capigruppo del Consiglio regionale hanno incontrato i lavoratori dell’Agenzia Forestas che stamane hanno manifestato sotto il Palazzo di via Roma, per rivendicare l’applicazione, anche all’Agenzia, del contratto dei dipendenti del sistema Regione.

«Andiamo avanti secondo il programma concordato e nelle prossime due settimane contiamo di avere tutti gli elementi necessari per la legge da sottoporre al Consiglio, nel rispetto degli impegni assunti da tutti i capigruppo – ha detto al termine dell’incontro il presidente del Consiglio Gianfranco Ganau -. Si tratta di approfondimenti indispensabili, perché il legislatore deve poter operare conoscendo l’esatto quadro dei costi e, in questo caso, a seconda delle scelte che si fanno, parliamo di un impegno finanziario che oscilla dai 2 ai 40 milioni di euro, c’è una bella differenza.»

I lavoratori di Forestas, che hanno comunicato il rinnovo dello stato di agitazione, hanno ribadito di essere “molto preoccupati” sia per il futuro di un’“Agenzia che sta morendo” che per i tempi di risposta eccessivamente lunghi delle istituzioni, nonostante un quadro normativo che, a loro giudizio, consentirebbe da subito l’applicazione del contratto dei dipendenti regionali. «Se non dovessimo ottenere questo risultato – hanno detto – siamo pronti a ritornare in piazza».

Alla riunione ha preso parte anche il presidente della commissione Autonomia Francesco Agus che, su mandato dei capigruppo, ha lavorato alla stesura di una nuova normativa. Francesco Agus si è detto “ottimista” su una soluzione positiva della complessa vertenza sostanzialmente bloccata sulla parte previdenziale, «che contiamo di accelerare proprio con l’Inps, intervenendo sia presso la sede regionale che su quella centrale di Roma». Agus ha poi sottolineato che le possibilità di chiudere la vicenda in tempi brevi consistono «nella volontà unitaria espressa da tutti i capigruppo di assegnare alla commissione un preciso mandato mentre, fuori da questo contesto, non resterebbe che l’iter normale di ogni proposta o disegno di legge».

Il presidente della commissione, sempre in riferimento alla tempistica, ha informato i lavoratori che l’assessore degli Affari Generali e Personale Filippo Spanu, nel corso di una audizione, «ha formulato una proposta relativa alla parte economica (incrementi contrattuali per il 2016 e 2017 di circa il 3% con un costo di 2.8 milioni a regime entro il 2018) che può essere approvata subito inserendola in una variazione di bilancio».

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Aereoporto di Alghero

I biglietti per la tratta Alghero-Roma in regime di continuità territoriale assegnata ieri alla compagnia Blue Air, sono da oggi messi in vendita dal vettore rumeno. Le partenze dal Riviera del Corallo verso Fiumicino sono come di consueto tre giornaliere, alle 7.00, 12.45 e 19.20, alle tariffe agevolate e con il bagaglio da 20 kg incluso, mentre da Roma verso Alghero si parte alle 9,40, 14,20 e alle 21,30. «I sistemi della compagnia si sono allineati immediatamente – dice l’assessore dei Trasporti Carlo Careddu – pertanto i passeggeri non subiscono alcun disagio. Gli uffici dell’assessorato monitoreranno costantemente l’efficienza e la qualità del servizio».

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Il consigliere regionale dei Rossomori Emilio Usula ha scritto una lettera aperta al direttore generale dell’Areus, Giorgio Lenzotti.

Di seguito, il testo integrale.

Caro Giorgio, mi permetto di rivolgermi a te in questo modo ricordando alcuni anni  (erano  i primissimi anni 80),  passati al servizio dello stesso ospedale e della stessa comunità, l’Ospedale San Francesco e la comunità nuorese. Entrambi giovanissimi medici non nuoresi ma in egual misura entusiasti e dediti a far crescere quell’ospedale. Io nel ruolo di assistente di chirurgia generale e tu, in egual ruolo, in direzione sanitaria. Da questo, ci deriva un forte attaccamento a quel territorio che sono certo ci accomuna.

In qualità di consigliere regionale eletto proprio da quella comunità, ho sostenuto con forza e convintamente la necessità che Nuoro venisse riconosciuta sede amministrativa ed operativa di Areus. Questo ha provocato anche qualche diffidenza ed una certa supponente ironia da parte di altri (ben più navigati di me) esponenti politici di maggioranza che, al contrario, sostenevano che nei fatti Nuoro, nell’organizzazione della futura Areus, al massimo avrebbe avuto il ruolo di “centralino telefonico”.

Nel prestigioso ruolo al quale sei chiamato, per cui ti faccio gli auguri più sinceri, spero e ne sono convinto, riesca a dimostrare che intendi dare a Nuoro un ruolo di ben altra prospettiva e rilevanza.

La posizione politica del sottoscritto e del Partito Rossomori sulla riforma della rete ospedaliera è stata inequivocabile dall’avvio alla conclusione. La mia posizione (e coerente opposizione), di cui sono ancora fermamente convinto, si può schematicamente sostanziare in alcuni punti.

La riforma avrebbe dovuto viaggiare su tre direttici coerenti con una preventiva, o almeno contestuale, riorganizzazione della rete di cure territoriali e della stessa rete di emergenza urgenza con annesso il servizio di elisoccorso.

Questa contestualità avrebbe potuto dare credibilità alla giusta, ma tanto (anzi troppo) enfatizzata e a mio parere mal gestita, necessità di deospedalizzazione di molte condizioni patologiche.

E’ mancata una visione del territorio Regionale come un “unicum”, con una attenzione  sbilanciata e favorevole nei confronti del duopolio Cagliari-Sassari e, malgrado i proclami, una mancata perequazione e sussidiarietà di offerta e sicurezza di servizi sanitari nella periferia e nelle aree dell’interno.

Ho sostenuto, inoltre, la necessità di derogare al DM 70 nell’individuazione anche dell’ospdedale San Francesco quale DEA di 2° livello (senza la cardiochirurgia), confortato da esempi di altre Regioni (vedi Puglia ed Emilia Romagna). Sono ancora convinto che orografia, demografia, distanza chilometrica e viabilità interna fatiscente in un contesto di insularità, potesse e dovesse dar forza a una richiesta in tal senso, sfruttando anche le nostre prerogative di regione autonoma che autonomamente (!) si paga la sanità.

Ribadisco le considerazioni sull’assenza totale in quel territorio di servizi alternativi privati o una credibile o almeno avviata rete di cure territoriale. Ma la forza con cui ho sostenuto tale richiesta mi deriva dalla consapevolezza della presenza dell’Ospedale San Francesco di servizi, professionalità e competenze operative e riconosciute, che ne avrebbero dato piena giustificazione.

La mia paura è che il “ruolo di 1° livello con servizi di 2° livello” sia un pasticcio normativo e giuridico che apre la porta a un temibile depotenziamento di quell’ospedale e di quei servizi. Spero e mi auguro sinceramente di essere smentito per questa mia paura. Sarò pronto e il primo ad ammettere che, meno male, mi sbagliavo.

Finalmente con la tua nomina a DG si avvia l’Areus. Un primo, indispensabile pur se tardivo passo, propedeutico all’avvio di una reale, efficiente ed efficace rete di servizi in emergenza urgenza.

Le tue prime prudenti osservazioni, lontane dai toni trionfalistici, mi confortano per l’indubbia serietà e consapevolezza che dovrà avere e sono certo, metterai nel tuo nuovo  gravoso impegno.

Per questo, permettimi un’ultima considerazione sul ruolo dell’Ospedale San Francesco con la sua annessa elisuperficie nella futura rete di elisoccorso. Non può essere disconosciuto il ruolo di Nuoro quale baricentro geografico ed operativo grazie anche alla distanza (solo poche decine di metri!), che separano l’elisuperfice di Biscollai dall’Ospedale San Francesco e dai servizi di Pronto soccorso, Rianimazione, Neurochirurgia, Chirurgia Generale, Chirurgia Vascolare, Stroke Unit, Cardiologia con Emodinamica solo per citare alcune delle tante specialità e professionalità operanti nell’ospedale barbaricino.

Ospedale, servizi e specialità che con adeguato sostegno potranno e sapranno rappresentare un punto nevralgico nella futura rete di emergenza urgenza che ti appresti a organizzare, nell’interesse di tutta la Sardegna e dei cittadini sardi, senza sottostimare le esigenze e le potenzialità del “nostro” Nuorese.

Ti auguro ancora un sincero  buon lavoro.

Emilio Usula

Consigliere regionale – Partito Rossomori

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Sarà un momento didattico ed educazionale di condivisione delle esperienze cliniche con la presentazione di casi complessi di traumatologia. È questo l’obiettivo del corso “Expert forum Trauma casi e controversie” che vedrà riuniti, all’hotel Quartè Sayàl di Alghero, esperti traumatologi che discuteranno il caso clinico e lo esamineranno secondo diverse prospettive ed esperienze, esplorando anche varie alternative di trattamento.

L’incontro, organizzato dall’Unità operativa di Ortopedia e traumatologia del Santissima Annunziata e in programma il 10 e 11 novembre, darà l’opportunità di condividere e discutere le tecniche usate dagli specialisti per far fronte a casi clinici complessi e conoscere anche nuove tecniche.

«Si tratta del sesto evento scientifico che organizziamo negli ultimi 5 anni – spiega il direttore dell’Ortopedia e traumatologia del Santissima Annunziata, Francesco Cudoni – a conferma dell’attenzione dimostrata anche nel settore della formazione e dell’educazione continua, necessarie per essere aggiornati su tutte le nuove tecniche più moderne e per offrire ai pazienti le migliori cure chirurgiche. La Aou di Sassari diventerà hub di riferimento per un territorio molto vasto ed è quindi importante puntare sull’aggiornamento, oltreché predisporre linee guida e percorsi da condividere con tutti i centri traumatologi regionali e nazionali.»

Al corso, fanno sapere gli organizzatori, è prevista la partecipazione dei direttori dei reparti ortopedici della Sardegna con le loro équipe, quindi di ortopedici specializzandi, di alcuni chirurghi esperti provenienti dai più importanti centri traumatologici della penisola, come Milano, Ancona, Torino, Catania, Roma.

Venerdì 10 novembre il corso inizierà alle ore 14.00 e si dividerà in sue sessioni. 

Sabato 11 novembre, saranno sempre due sessioni ed il corso prenderà il via alle ore 9.00.