17 August, 2024
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«L’esclusione, ancora una volta, degli enti di area vasta sardi dalla ripartizione del fondo predisposto dalla legge di bilancio dello Stato è un atto iniquo e ostile che rischia di creare gravissimi problemi nell’erogazione di servizi ai cittadini. Si tratta di un un vero attacco implicito alla nostra Autonomia: gli enti di area vasta sardi contribuiscono al risanamento dei conti dello Stato versando la totalità delle imposte provinciali (addizionale sull’RCA e Imposta provinciale di trascrizione) ne più ne meno delle Regioni a statuto ordinario. Per contro vengono esclusi dalla ripartizione dei fondi destinati all’esercizio delle funzioni fondamentali riservati, questa volta, solo alle Province delle Regioni a statuto ordinario. Una beffa ulteriore che aggrava una situazione che vede, in barba alla sentenza n.205/2016 della Corte Costituzionale, nemmeno un euro degli oltre 100 milioni versati ogni anno dagli automobilisti sardi contribuire al risanamento di un territorio che avrebbe enorme bisogno di quelle risorse.»

A sostenerlo è Francesco Agus (Campo progressista), presidente della 1ª commissione Autonomia del Consiglio regionale.

«Parliamo dell’indispensabile, non del superfluo – aggiunge Francesco Agus -. Non si tratta di spese inutili o di spesa pubblica parassitaria ed è sufficiente attraversare un tratto qualunque dei 5452 km di strade provinciali per rendersi conto della gravità della situazione. Non c’è politica anti-spopolamento che non parta da buoni collegamenti tra i diversi comuni sardi, specie tra quelli del centro dell’Isola. Al contrario, tutto quello che possono fare gli amministratori degli enti di area vasta alla canna del gas è predisporre, talvolta, limiti di percorrenza oraria sotto i 30 km/h. Questo nonostante la Regione destini ogni anno ampie fette di finanza regionale per sopperire a quanto ci viene tolto dallo Stato.

Riguardo a questi temi la I commissione si riunirà domani per l’esame di una risoluzione. L’obiettivo è quello di creare un fronte ampio che permetta l’approvazione, possibilmente già nei lavori preliminari alla discussione parlamentare della legge di bilancio dello Stato, di emendamenti che modifichino il testo proposto dal Governo ed eliminino il pregiudizio che si è costruito nei confronti dei nostri enti locali. Questa situazione dimostra plasticamente come la vertenza aperta con lo Stato non possa essere portata avanti a compartimenti stagni. Il 9 novembre il presidente della Regione incontrerà il presidente del Consiglio Gentiloni per discutere della vertenza accantonamenti.»

«Vedo due pericoli all’orizzonte: da un lato quello di ricevere dall’incontro rassicurazioni per il futuro e niente per il presente. Dall’altro l’eventualità che a un alleggerimento del peso degli accantonamenti nel nostro bilancio possa corrispondere un uguale e contrario appesantimento dei tagli perpetrati a enti locali e sanità sarda, già vessata dalla colpevole esclusione dell’Isola dal fondo riservato alle regioni ordinarie per l’acquisto dei farmaci innovativi contro l’epatite C. Per evitare che questo possa accadere – conclude Francesco Agus – è importante che al tavolo di giovedì siano presi in considerazione tutti gli aspetti che vedono in questa fase le nostre finanze contrapposte a quelle statali, in particolare quelle che possono trovare garanzie nella legge di bilancio in discussione in Parlamento.»

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Gli ultimi anni hanno segnato per la città di Cagliari e per il suo territorio metropolitano un enorme passo in avanti in termini di presenze turistiche e crescita dell’occupazione legata direttamente o indirettamente al settore.

Siamo di fronte a un nuovo motore di sviluppo economico fondamentale per il futuro occupazionale di migliaia di sardi sulle cui politiche di sviluppo è necessaria un’ampissima sinergia.

“Destinazione Cagliari” è il titolo dell’iniziativa organizzata su questi temi dall’Associazione Pasolini e dal Circolo Sergio Atzeni di Cagliari sabato 11 novembre, alle ore 10.00, presso la sala convegni della Fondazione di Sardegna in via San Salvatore da Horta n. 2 in Cagliari.

L’incontro di sabato vuole essere l’inizio di un confronto aperto, pubblico e inclusivo tra i soggetti, pubblici e privati, coinvolti direttamente nella programmazione delle politiche di attrazione e accoglienza.

Il dibattito sarà introdotto dal consigliere regionale di Campo Progressista – Sardegna Francesco Agus e vedrà gli interventi del sindaco della Città Metropolitana di Cagliari Massimo Zedda, dell’assessore regionale del Turismo Barbara Argiolas, dell’assessore del Turismo del comune di Cagliari Marzia Cilloccu, del presidente di Sogaer Gabor Pinna, del presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna Massimo Deiana, e del presidente della Camera di Commercio di Cagliari Maurizio de Pascale.

 

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I lavoratori dell’Eurallumina sono tornati in piazza, a Cagliari, per denunciare i tempi infiniti del procedimento autorizzativo per la ripresa produttiva dello stabilimento Eurallumina di Portovesme. Hanno dapprima sfilato sotto la pioggia, poi hanno proseguito la manifestazione sotto il Palazzo della Regione, in viale Trento.

Il presidente Francesco Pigliaru e gli assessori della Difesa Dell’Ambiente, Donatella Spano, della Sanità, Luigi Arru, dell’Industria, Maria Grazia Piras, e dell’Urbanistica, Cristiano Erriu, hanno incontrato una delegazione dei lavoratori dell’Eurallumina, per un aggiornamento sui procedimenti per il riavvio dello stabilimento di alluminio del Sulcis. All’incontro, concordato nei giorni scorsi tra Presidenza e Rsu, erano presenti anche i direttori generali della Sanità e della Difesa dell’Ambiente ed il coordinatore del Piano Sulcis, Tore Cherchi. I rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto certezze sui tempi di chiusura del procedimento e chiarimenti sulle Valutazioni di Impatto Sanitario e di Impatto Ambientale (VIS e VIA).

La Direzione generale della Difesa dell’Ambiente ha assicurato che il procedimento va avanti, con massima priorità, come da indicazione politica, mentre la Direzione dell’assessorato della Sanità ha puntualizzato che proseguono a ranghi serrati gli incontri con i rappresentanti dell’Azienda e che sono stati forniti tutti gli elementi, i dati ed i documenti per consentire la predisposizione della Vis. In queste ore un’ulteriore integrazione di documenti, richiesta alla Rusal, è stata inviata alla Assl di Carbonia e venerdì si terrà un nuovo incontro tra tecnici della Regione e dell’azienda. Il presidente Pigliaru e gli assessori hanno ribadito che la questione Eurallumina resta una priorità della Giunta, nel rispetto delle procedure e della tempistica. Un nuovo incontro, per fare il punto sull’iter, è stato concordato per la prima settimana di dicembre, una volta che l’azienda avrà consegnato agli assessorati il documento conclusivo della Valutazione di Impatto Sanitario.

Le ragioni della nuova manifestazione erano state esplicitate ieri in un durissimo documento, del quale riportiamo anche oggi i passaggi principali.

«E’ assurdo, incredibile e pericoloso – scrivono in una lettera – che dopo 40 mesi (1.207 giorni) “deve” arrivare a conclusione il lunghissimo iter procedurale per le autorizzazioni al rilancio dell’ Eurallumina.

E’ assurdo, incredibile e pericoloso che dopo 40 mesi, dopo ogni tipo di approfondimento, il rispetto di tutti i passaggi tecnico procedurali, non si sia ancora arrivati alla definitiva e conclusiva delibera regionale.

E’ assurdo, incredibile e pericoloso, per il futuro del comparto industriale del nostro paese, della Sardegna, del nostro territorio, che tutti gli accordi sottoscritti in 8 anni di lotte operaie, dai rappresentanti dello Stato, della Regione Sardegna, dagli Enti locali, “vengano invalidati”.»

«Perché in questa decisiva occasione tutti gli aspetti ampiamente dibattuti vengano definitivamente superati – si legge ancora nella lettera della RSU Eurallumina – chiediamo a carattere d’urgenza, a tutte le parti coinvolte nel processo autorizzativo, nel pieno rispetto delle loro competenze, ma che insieme al rigoroso rispetto delle norme in materia, si applichi il principio fondamentale del “buon senso”.

Il Nostro è un percorso avviato dopo la sottoscrizione dell’Addendum al protocollo d’ intesa, ratificato al Mise il 22 novembre 2012 e che ha visto avviarsi subito la progettazione preparatoria al piano di riavvio del primo anello della filiera dell’alluminio.

Da quel 10 luglio 2014 (prendendo questa come data ufficiale, quando la società del gruppo Rusal Eurallumina presentava alla Regione Sardegna il definito progetto per la ripresa produttiva per lo stabilimento che produce allumina dalla raffinazione della bauxite) al 7 novembre 2017, sono passati quasi 40 mesi, 1.207 giorni, ben oltre le medie nazionali, un tempo infinito per i lavoratori Eurallumina, che mai, dal momento della fermata della produzione datata 13 marzo 2009, hanno  interrotto la loro battaglia per il riavvio dello stabilimento.»

La RSU Eurallumina ricostruisce poi le tappe salienti di questo percorso, tortuoso all’inverosimile e costellato di sempre nuove criticità.

«Crediamo sia arrivato il momento per indicare una data certa per la predisposizione degli atti propedeutici alla delibera regionale V.I.A. ed  essendo procedimento congiunto, l’A.I.A. in carico alla provincia del Sud Sardegna – sottolinea ancora la RSU Eurallumina -. Tali provvedimenti non potranno pervenire oltre la scadenza del 2017. E’ a rischio anche il sostegno ai lavoratori e alle loro famiglie in termini di ammortizzatori sociali, situazione evidenziata in data 28 ottobre 2017, dalla RSU Eurallumina, al ministro del Lavoro Giuliano Poletti.

Che la conclusione dell’anno in corso non ci veda costretti ad iniziative di dura ed aspra conflittualità. a cui siamo pronti, essendo la posta in palio di vitale importanza.

Il territorio, la Sardegna, il comparto industriale nazionale, non possono privarsi di un così economicamente imponente progetto industriale, ne sono convinti i più a tutti i livelli: dal fronte politico istituzionale, alle forze sociali, al sindacato. Sarebbe un vero suicidio rinunciare ad investimenti e a questa opportunità. Gli investimenti propedeutici all’obiettivo di ripresa produttiva di Eurallumina (che più volte abbiamo illustrato)  sono quantificati in oltre 200 milioni di euro, per un impatto occupazionale di 357 lavoratori diretti (circa 100 nuove assunzioni), 270 degli appalti per 36 mesi (150 poi stabilizzati per le manutenzioni), oltre 200 tra indotto e servizi (mensa, trasporti, fornitori), per un moltiplicatore economico che con le rispettive famiglie, coinvolge migliaia di persone ed è indispensabile per la ripresa economica e sociale dell’intero territorio. Una tragica sciagura, ingestibile a tutti i livelli, da cui in tanti si uscirà sconfitti, maggiormente chi ci ha sostenuto lavorando alacremente, ma che pagheranno realmente solo i lavoratori, le loro famiglie, un intero territorio e le definitive speranze dei tanti che vedevano nella ripresa produttiva di Eurallumina, una prospettiva anche per le loro vertenze.

Che questo sia l’ultimo atto ed il 2017 sia quello “decisorio”.

La RSU continuerà a monitorare il proseguo del percorso attraverso interlocuzioni costanti con il Governo,  la Regione e gli enti locali  sostenendo a nome di tutti i lavoratori la conclusione positiva dell’iter  autorizzativo e per questo verranno messe in campo anche ulteriori e appropriate iniziative di mobilitazione. Siamo pronti a dare un’ulteriore spinta affinché il verdetto non ci veda penalizzati ed altrettanto chiediamo a tutti coloro che sono coinvolti nella conclusione del procedimento.

Il livello della “Mobilitazione Permanente Operativa” verrà adeguato a seconda del risultato che ne scaturirà, come proporzionata sarà la nostra reazione, come sempre fatto nel rispetto di chi preposto a esprimere le valutazioni autorizzative. Lo faremo a testa alta – conclude la RSU Eurallumina -, con la determinazione di chi è certo del diritto per cui si batte , senza mai recedere dal raggiungimento dell’obiettivo prefissato… IL LAVORO!»

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La presenza del fenomeno di risacca in banchina nel porto di Portovesme, ha provocato questa mattina l’interruzione dei collegamenti marittimi tra Carloforte e Portovesme, con spostamento delle corse al porto di Calasetta. I passeggeri, tra i quali tanti lavoratori e studenti che quotidianamente utilizzano i traghetti per raggiungere i luoghi di lavoro o gli istituti scolastici, non essendoci stato alcun preavviso, hanno scoperto la novità quando già si trovavano a bordo e non sono mancate le proteste. Il cambiamento di rotta, infatti, ha provocato un sensibile allungamento dei tempi.

La situazione dovrebbe tornare alla normalità già nel primo pomeriggio, in quanto le corse tra Carloforte e Portovesme dovrebbero essere ripristinate alle 14.30.

La foto allegata del traghetto Anna Mur, che abitualmente copre i collegamenti tra Carloforte e Portovesme, è stata scattata questa mattina al porto di Calasetta.

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Il 10lab di Sardegna Ricerche sarà presente alla decima edizione del Cagliari FestivalScienza, in programma dal 7 al 12 novembre negli spazi del Ghetto e dell’Exmà.

Il Centro per la promozione della cultura scientifica di Sardegna Ricerche proporrà i discussion game e le gare delle uova. I primi sono giochi dedicati ai ragazzi delle scuole secondarie superiori che hanno l’obiettivo di stimolare la discussione su aspetti etici, sociali ed economici legati alla ricerca scientifica e tecnologica. Le gare delle uova invece sono rivolte ai bambini delle scuole primarie e ai ragazzi delle scuole secondarie di primo grado e mirano a stimolare la creatività e la capacità di lavorare in gruppo per risolvere una sfida tecnologica complessa come, ad esempio, far cadere un uovo senza romperlo.

I “discussion game” sono in programma l’8, il 9 e il 10 novembre dalle 9.00 alle 13.00, le gare delle uova invece si svolgeranno l’11 e il 12 novembre negli stessi orari. Entrambe le attività si terranno nel gazebo allestito nel piazzale dell’Exmà, in via San Lucifero 71 a Cagliari.

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Lo Sport come strumento di inclusione sociale, in campo e fuori. È lo scopo del Panathlon Cagliari, che il 10 novembre, alle ore 10.30, in occasione del Turisport organizza alla Fiera un Convegno dal titolo “Lo sport come strumento di integrazione”, in collaborazione con il Coni regionale e l’assessorato delle Politiche sociali del comune di Cagliari. Un’occasione per ribadire l’importanza dello Sport sui temi correlati alle problematiche migratorie, cercando di rendere sempre più facile l’accesso alla pratica sportiva, nel rispetto delle pari opportunità di genere e sensibilizzando gli operatori del settore. 

Nel corso del convegno porterà la propria testimonianza Josiah Timothy Tinat, atleta nigeriano, che, dopo varie esperienze in diverse discipline sportive nel suo Paese e in Europa, si è trasferito in Sardegna, sposandosi con una ragazza sarda, ed è stato ingaggiato dal Cus Cagliari nel 2007, diventando una colonna dell’hockey sardo.

Oltre al presidente del Panathlon Cagliari, Francesco Cicero, e al Governatore del Panathlon area Sardegna, Lello Petretto, interverranno anche la prof.ssa Anna Maria Carta (Comitato Sardo di Solidarietà), Ferdinando Secchi, assessore alle Politiche Sociali e Salute del comune di Cagliari, e Gianfranco Fara, Presidente del Coni Sardegna. Modererà il convegno il giornalista Lello Caravano.

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L’assessorato del Personale ha prorogato i termini per la presentazione delle domande in vista del concorso finalizzato all’assunzione di 20 dirigenti nell’amministrazione, negli enti e nelle agenzie della Regione. La nuova scadenza è stata fissata al prossimo 29 novembre.
«Il bando di concorso ha suscitato grande interesse – spiega l’assessore degli Affari Generali e del Personale Filippo Spanu che ha firmato il decreto di proroga dei termini originariamente previsti l’8 novembre -. Vogliamo valutare con attenzione i rilievi e le indicazioni pervenute nel corso degli incontri pubblici a Cagliari e Sassari con i funzionari regionali, con il mondo delle professioni e il settore privato e attraverso la posta elettronica istituzionale. E’ utile e opportuno approfondire tutti gli aspetti che vengono portati alla nostra attenzione». 
Le domande devono essere inoltrate esclusivamente on line, tramite il link disponibile sul sito della Regione (www.regione.sardegna.it), nella sezione Servizi al cittadino-Concorsi, selezioni, mobilità e comandi. Nella guida, disponibile nello stesso sito, sono contenute le indicazioni per la corretta compilazione e presentazione della richiesta.

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Si è riunito, a Cagliari, nella sede della Regione, sotto il coordinamento dell’Assessore degli Affari Generali Filippo Spanu, il Tavolo partenariale per l’attuazione delle politiche di reimpiego dei 490 lavoratori dell’Area Parco Geominerario provenienti dall’ex Bacino “Ati-Ifras”.
Il Tavolo si è svolto, alla presenza di tutte le rappresentanze sindacali, e degli enti e strutture regionali con specifiche competenze nella gestione di questa fase transitoria. Erano presenti i rappresentanti del comune di Sassari e del Parco Geominerario. L’assessore Filippo Spanu ha fatto il punto della situazione e illustrato le ultime novità.
27 lavoratori sono stati già assunti da Igea. Per altri 35, non sussistendo certezze sulla volontà della società Ifras di mettere a disposizione le attrezzature, verranno definiti, sulla base di una stretta collaborazione tra la stessa Igea e l’Aspal, percorsi formativi (anche qualificanti) che consentano l’assunzione a tempo determinato entro il prossimo 27 novembre. Viene inoltre confermato l’inserimento di 10 addetti entro il prossimo primo dicembre e di altri 46 entro il primo gennaio del 2018.
Il Tavolo partenariale ha preso atto che il Comune di Sassari ha presentato 5 nuove proposte progettuali per l’inserimento di 46 lavoratori e che il Parco Geominerario ha in corso di soluzione la problematica relativa agli spazi assunzionali. Risulta quindi necessario e urgente riaprire con apposita delibera i tempi per l’inserimento dei progetti a catalogo. Tale delibera verrà tempestivamente adottata dalla Giunta regionale.
Va avanti, con il coordinamento dell’Insar, il piano dell’esodo che prevede il coinvolgimento di 145 lavoratori. Lo scorso 3 novembre sono già stati sottoscritti gli accordi transattivi con 65 lavoratori alla presenza di Cgil e Cisl. Nei prossimi giorni saranno sottoscritti gli accordi con i lavoratori rappresentati da Uil e Usb.

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La Coldiretti (Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti) s’è aggiudicata il bando del comune di Carbonia per l’affidamento, la gestione, l’organizzazione e il coordinamento di questo nuovo grande punto vendita ortofrutticolo a cielo aperto. L’aggiudicatario potrà contare sulla sua consolidata esperienza nella gestione di mercati di prodotti agricoli a filiera corta, nonché sulla sua capacità di garantire un sistema di controllo per dimostrare che i prodotti venduti saranno provenienti da diretta produzione aziendale. Il mercato a “km zero” con vendita diretta dal produttore al consumatore, sorgerà tra poche settimane in piazza Marmilla, a Carbonia.

«Si tratta di una novità assoluta per quanto riguarda il nostro Comune – spiega il Sindaco Paola Massidda -. Verrà così realizzato un obiettivo che era stato inserito nelle linee programmatiche del nostro mandato amministrativo. Un mercato settimanale di vendita diretta di prodotti agricoli, sito in Piazza Marmilla, ogni martedì dalle 8.00 alle 13.30. I produttori potranno commercializzare i loro prodotti tipici e freschi a prezzo conveniente, saltando l’intermediazione di grossisti e dettaglianti. Il nuovo mercato a “km zero” – presente già da tempo in comuni limitrofi come Iglesias e Sant’Antioco – va a colmare una lacuna nel tessuto economico-produttivo della città Carbonia”.

«Presto quindi il mercato “a km zero” sarà una realtà operativa, che completerà il circuito commerciale della nostra città» aggiunge l’assessore delle Attività produttive Mauro Manca, il quale ha espresso soddisfazione per la «nascita di una nuova iniziativa che potrà contribuire allo sviluppo economico-produttivo delle nostre aziende locali. Inoltre l’aggiudicatario del bando di gara opererà in sinergia con le scuole del territorio comunale, realizzando le cosiddette “fattorie didattiche”, veri e propri laboratori in cui gli studenti potranno apprendere come si svolge il ciclo di vita di un prodotto o di un alimento (per esempio come dal latte si arriva alla produzione del formaggio). Crediamo – ha concluso Mauro Manca – che le fattorie didattiche possano rappresentare uno strumento prioritario nell’ottica di una valorizzazione dei nostri prodotti agroalimentari e, nel contempo, di una promozione dei valori di una sana e corretta alimentazione.»

 

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E’ indetta una selezione pubblica, per titoli ed esami, per la copertura di 144 posti a tempo pieno e indeterminato e due posti a tempo parziale e indeterminato di operatore socio sanitario (OSS) – categoria B3 – contratto collettivo nazionale di lavoro comparto regioni ed autonomie locali. Per queste assunzioni sono richiesti i seguenti requisiti:

a) età non inferiore ai 18 anni e non superiore ai 55 anni;

b) titolo di studio: diploma di istruzione secondaria di primo grado o assolvimento dell’obbligo scolastico;

c) attestato professionale di operatore socio sanitario

d) possesso della patente di categoria non inferiore alla B, in corso di validità.

Le prove d’esame saranno così suddivise:

a) prova pratico-attitudinale così suddivisa: prima prova scritta 20 dicembre 2017, ore 9,30; seconda prova di abilita’ 20 dicembre 2017, ore 15,30;

b) prova… 

L’articolo completo è consultabile nel sitohttp://www.suntini.it/diariolavoro_asp_bologna.html .