Una moria di pesci lungo il Flumendosa ha nuovamente colpito il tratto del corso d’acqua che si allunga nel Sarrabus Gerrei.
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Una moria di pesci lungo il Flumendosa ha nuovamente colpito il tratto del corso d’acqua che si allunga nel Sarrabus Gerrei. Le segnalazioni sono arrivate da parte dei pescatori del territorio, da sempre in prima linea per difendere il sistema ecofluviale. L’allarme è stato rilanciato dal consigliere regionale Edoardo Tocco (FI), con richiesta di un intervento urgente degli assessori dell’Agricoltura e dell’Ambiente.
«Con la lenta agonia delle specie ittiche (dai muggini alle anguille, sino ai cefali), sono a forte rischio le cooperative di pescatori del territorio. Non solo – denuncia Edoardo Tocco -. Si evidenziano disagi anche per il settore agrozootecnico, con i pastori che si trovano costretti a portare in altri siti i capi ovini per abbeverarsi.»
Il fenomeno è stato denunciato anche dai consiglieri comunali di San Vito Gianfranco Mattana e Stefano Galdi. «Molti pesci nell’area fluviale del Flumendosa – spiegano – stavano boccheggiando in superficie mentre altri galleggiavano già morti. E’ una situazione che rileva la necessità di un piano d’emergenza per salvare il corso d’acqua».
La causa della moria sarebbe l’anossi provocata dall’abbassamento del livello dell’acqua dovuto alla prolungata siccità e all’innalzamento della temperatura.
«Chiediamo alla Regione – conclude Edoardo Tocco – una modifica all’assetto di distribuzione delle acque nel compendio fluviale, per non assistere a questi fenomeni. Sarebbe poi necessario un sostegno economico alle coop dei pescatori private delle risorse ittiche del fiume.»
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