Via libera della Giunta regionale allo stanziamento aggiuntivo di 1 milione per le oltre 200 attività produttive sarde danneggiate dall’alluvione 2013.
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«Le oltre 200 attività produttive sarde, danneggiate dall’alluvione 2013 saranno ristorate quasi totalmente grazie all’integrazione di un milione di euro di fondi regionali che si aggiungono a quelli nazionali di 6,8 milioni.»
Lo ha annunciato oggi l’assessore della Difesa dell’Ambiente con delega alla Protezione civile Donatella Spano, dopo l’approvazione della sua proposta nella seduta odierna della Giunta.
«Avevamo ideato una disciplina innovativa per fronteggiare i danni da eventi calamitosi, appunto la legge regionale 26 del 2015 che istituisce il Fondo speciale per le emergenze regionali – ha spiegato l’assessore Spano –. L’utilità di avere questo strumento a disposizione è stata palese già nel 2016 in quanto la legge ha permesso di destinare subito 2 milioni di euro di risorse regionali in attesa di quelle dello Stato. Quest’anno ci permette di coprire quasi completamente la differenza rispetto al plafond messo a disposizione dallo Stato e dare una risposta ancora più concreta a quelle attività produttive colpite gravemente dalla calamità.»
Ad inizio novembre, il Consiglio dei ministri aveva concluso l’iter di assegnazione dei contributi, avviato nel 2016, per tutte le Regioni colpite da calamità naturali del 2013 e aveva approvato l’elenco dei beneficiari. Tra queste le 200 imprese di 22 Comuni sardi, per le quali la Protezione civile regionale si era attivata immediatamente, tanto che la Sardegna è stata la prima Regione alla quale erano stati riconosciuti i contributi. La Direzione regionale della Protezione civile regionale ha intanto già inviato alle 22 Amministrazioni comunali interessate la modulistica da inoltrare agli istituti di credito. Infatti, per velocizzare l’assegnazione, le risorse nazionali stanziate non passeranno tramite l’Amministrazione regionale ma saranno erogate direttamente dalle banche. Invece le risorse regionali saranno erogate dai Comuni.
«Avevamo ideato una disciplina innovativa per fronteggiare i danni da eventi calamitosi, appunto la legge regionale 26 del 2015 che istituisce il Fondo speciale per le emergenze regionali – ha spiegato l’assessore Spano –. L’utilità di avere questo strumento a disposizione è stata palese già nel 2016 in quanto la legge ha permesso di destinare subito 2 milioni di euro di risorse regionali in attesa di quelle dello Stato. Quest’anno ci permette di coprire quasi completamente la differenza rispetto al plafond messo a disposizione dallo Stato e dare una risposta ancora più concreta a quelle attività produttive colpite gravemente dalla calamità.»
Ad inizio novembre, il Consiglio dei ministri aveva concluso l’iter di assegnazione dei contributi, avviato nel 2016, per tutte le Regioni colpite da calamità naturali del 2013 e aveva approvato l’elenco dei beneficiari. Tra queste le 200 imprese di 22 Comuni sardi, per le quali la Protezione civile regionale si era attivata immediatamente, tanto che la Sardegna è stata la prima Regione alla quale erano stati riconosciuti i contributi. La Direzione regionale della Protezione civile regionale ha intanto già inviato alle 22 Amministrazioni comunali interessate la modulistica da inoltrare agli istituti di credito. Infatti, per velocizzare l’assegnazione, le risorse nazionali stanziate non passeranno tramite l’Amministrazione regionale ma saranno erogate direttamente dalle banche. Invece le risorse regionali saranno erogate dai Comuni.
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