23 November, 2024
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Il nuovo anno inizierà con l’entusiasmo e all’insegna della speranza da parte di tutti. La parola d’ordine sarà “Evviva” il 2018.

Si dovrà tracciare una linea di separazione tra l’anno trascorso e quello che inizia. In alcuni casi la linea sarà di netta separazione, in altri, avrà le caratteristiche di sperata continuità. Ci saranno coloro che saluteranno con soddisfazione il 2017, speranzosi che il 2018 possa proseguire il suo cammino avvalendosi della strada già percorsa, ed altri porteranno dentro il bisogno di cambiare registro completamente.

Difficile interpretare quali siano le motivazioni degli uni e degli altri, anche perché il nuovo anno coincide con altri eventi importanti (campagne elettorali) che, presumibilmente, condizioneranno ogni analisi, trasformandone la realtà.

Non dovrà creare stupore se tra le molte dichiarazioni, noteremo abbassarsi il livello di crisi incredibile maturata nel nostro territorio, attraverso suoni di tamburo che annunciano la ripresa economica.

Ci saranno i preposti ai tamburi che riceveranno l’ordine di suonare talmente forte per non far sentire più le grida di dolore dei 30.000 disoccupati, né far sentire le angosce di una comunità alla quale stanno sottraendo ogni legittima garanzia sociale.

La sanità, pubblica e privata, insieme agli aspetti socio assistenziali, le cui problematiche rasentano l’assurdità, non solo nel Sulcis Iglesiente ma per l’intera Sardegna, trascorreranno qualche mese nei sotto piani.

I temi dello sviluppo economico, che inginocchiano le nostre grandi imprese, spietati verso le piccole, avranno gli spazi dentro i programmi elettorali, coincidendo persino negli obiettivi delle forze politiche in campo.

Avremo il disagio di festeggiare il nuovo anno con maggiori attese, questa volta durerà un po’ più del previsto, si dovrà arrivare al 4 marzo, tra illusioni e soluzioni virtuali.

Dovremo scontrarci con magie elettorali dei Big Nazionali più gettonati, avere a che fare con lusinghieri prodigi di chi manda un messaggio politico di novità, anche se con esperienza già maturata, inebriata nei fallimento e nell’incapacità, dal trascorrere del tempo.

E allora la speranza reale consiste nell’auspicio di vedere insieme e per obiettivi collettivi, tutte le Istituzioni locali che, partendo dal nostro territorio, possano davvero costruire un percorso di rinascita economica, sociale e occupazionale, studiando e concretizzando strategie di sviluppo adeguate e percorribili.

Nella mia personale speranza, la priorità è il rafforzamento della coesione sociale di un territorio, che con sana determinazione, fuori dalle logiche di partito, rivendichi i propri diritti e la sua dignità sociale.

Fabio Enne

Segretario generale

Unione Sindacale Territoriale

CISL Sulcis Iglesiente

 

 

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L’impresa compiuta dal Cagliari questo pomeriggio a Bergamo contro la lanciatissima Atalanta ha il sapore di un sensibile passo avanti verso il traguardo finale della salvezza. Nel momento più difficile della gestione di Diego Lopez, la squadra rossoblu ha avuto un’impennata che le ha consentito di tenere testa al temuto avversario, dopo aver realizzato due goal nei primi 23 minuti con Leonardo Pavoletti e Simone Padoin, ha saputo resistere alla prevedibile reazione bergamasca e, con le prodezze di Rafael ed un pizzico di buonasorte, mancata tante volte nel corso del girone d’andata conclusosi oggi, tornando in Sardegna con tre punti che valgono veramente oro. Il goal dell’Atalanta, firmato da Gomez, è arrivato in pieno recupero, al 92′, quando ormai i giochi erano fatti, poco prima dell’espulsione di Miangue, maturata al 94′ per doppia ammonizione.

Il Cagliari saluta il 2017 ed il girone d’andata, con un bilancio di 20 punti ed un vantaggio di 5 sulle terz’ultime.

«Abbiamo lavorato tanto in settimana: il risultato è stata una grande partita, interpretata bene contro una squadra difficile da affrontare – ha commentato a fine partita Diego Lopez -. L’abbiamo fatto con coraggio, con il viso rivolto verso la porta avversaria. La differenza rispetto alla partita di Roma è stata la fase di possesso: abbiamo condotto bene tre-quattro ripartenze e abbiamo fatto due gol. Forse nel secondo tempo avremmo potuto fare di più perché l’Atalanta si è sbilanciata alla ricerca del gol, abbiamo trovato il gol di Pavoletti poi annullato per fuorigioco, ma avremmo dovuto sfruttare meglio gli spazi. Conta comunque la mentalità, lo spirito messo in campo in un momento complicato, non tanto per le prestazioni, ma per la classifica.»

«Barella l’abbiamo aspettato sino all’ultimo, è caduto male durante l’ultimo allenamento, aveva problemi al tallone, non ce l’ha fatta – ha aggiunto Diego Lopez -. Nonostante la sua assenza e quella di Joao Pedro, la squadra ha risposto bene ed è una vittoria che vale di più anche in considerazione dell’assenza di due giocatori per noi molto importante. Avevo detto che con la prestazione sarebbero arrivati i risultati e così è stato. Siamo rimasti corti, stretti, senza lasciare spazio tra le linee.»

«Sono 3 punti che valgono doppio per il morale e perché ottenuti contro una grande squadra contro l’Atalanta. Il nostro obiettivo rimane la salvezza – conclude Diego Lopez -: per ottenerla dobbiamo continuare a lavorare e affrontare ogni partita concentrati e propositivi come abbiamo fatto oggi.»

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Questa mattina l’Amministrazione comunale di Carbonia ha premiato con una pergamena ed un premio in denaro di 240 euro a testa, 9 società sportive che, nell’anno 2017 che si conclude domani, si sono distinte per aver conseguito risultati eccellenti, capaci di dare lustro e prestigio alla città in tutta la regione, la Penisola e finanche a livello internazionale.

In una sala polifunzionale piena per l’occasione, il sindaco Paola Massidda, l’assessore dello Sport Valerio Piria, l’assessore del Personale Paola Argiolas, il presidente del Consiglio comunale Daniela Marras ed il componente della Prima Commissione (Sport) Maurizio Soddu, hanno salutato, omaggiato e ringraziato gli atleti per lo straordinario impegno profuso e per i prestigiosi traguardi ottenuti. “

«I traguardi raggiunti sono motivo di orgoglio per tutta la città – ha affermato il sindaco Paola Massidda -. Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore dello Sport Valerio Piria secondo cui Carbonia ha confermato, anche nell’anno 2017, di essere una delle città più titolate, a livello sportivo, in tutta la Sardegna. Il patrimonio di società e di atleti che operano nelle più svariate discipline fa di Carbonia una città dello sport e per lo sport.»

Nella partecipata ed emozionante cerimonia di oggi sono stati premiati gli sportivi appartenenti a 9 società cittadine: A.S.D. Yama Arashi Dojo Club; A.S.D. Wudang Kung Fu; A.S.D. Dojo Ronin; A.S.D. Gong Fu Tao School; A.S.D. Motoclub Carbonia, A.S.D. Stella Speciale; A.S.D. Asso Sulcis; A.S.D. Shardana Ju Jitsu; A.S.D. Polisportiva Girasole.

 

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Nuove critiche alla Giunta Locci, a Sant’Antioco, per l’istituzione del contributo ambientale di soggiorno. Questa volta arrivano dai consiglieri di opposizione, in particolare quelli del gruppo Genti Noa, che in una nota sottolineano di essere «profondamente amareggiati per le scelte politiche adottate dall’amministrazione Locci in poco meno di sei mesi di governo cittadino. Non solo si prospetta un aumento della TASI, ma si introducono nuove tasse come quella di soggiorno la quale potrebbe dirottare i flussi turistici verso destinazioni dotate di maggiori e migliori servizi».

«Secondo gli esperti del settore, la tassa di soggiorno è poco adatta ad una realtà come Sant’Antioco nella quale deve ancora crearsi un’economia turistica che possa definirsi tale – aggiunge Genti Noa -. Questo ennesimo balzello per gli operatori della ricettività potrebbe determinare una diminuzione delle prenotazioni a Sant’Antioco in favore degli operatori dei paesi limitrofi con il conseguente aumento del turismo mordi e fuggi nel quale si dorme in alberghi e b&b dei paesi vicini. Nel dibattito consiliare dello scorso 27 dicembre l’intera opposizione (tranne il consigliere Massa dichiaratosi favorevole) ha invano cercato dì scongiurare l’istituzione di questa nuova tassa – che di fatto sarà a carico degli operatori della ricettività antiochensi – portando all’attenzione della maggioranza dati, contributi scientifici e proposte alternative per migliorare il rapporto tra la domanda e l’offerta di servizi.»

«Inoltre, la lettura di una nota risalente al 2015 nella quale l’odierno sindaco Locci, allora consigliere regionale, si era dichiarato fortemente contrario alla istituzione delle tasse di soggiorno a livello locale e in particolare nelle isole minori come Sant’Antioco, ha determinato stupore e incredulità tra i consiglieri e il pubblico presente in sala – sottolinea ancora Genti Noa -. Come dire, si dicono delle cose e si fa l’esatto contrario a dimostrazione del decadimento della politica la quale tende ad improvvisare gestendo la contingenza, anziché affrontare i problemi strutturali. Le importanti spese affrontate dall’amministrazione per gli eventi di Natale hanno già generato problemi di bilancio ed il timore è che si intenda impinguare le casse comunali mettendo le mani tasca ai cittadini è molto concreto. Ignazio Locci aveva promesso di abbassare le tasse in campagna elettorale ed invece ha già creato in poco tempo le condizioni per aumentare i tributi locali ed introdurre nuove tasse come quella di soggiorno.»

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La RSU Eurallumina fa il bilancio dell’anno che sta per concludersi, caratterizzato da tante iniziative a sostegno del progetto di rilancio della produzione nello stabilimento di Portovesme.

«Oltre ai lavoratori impegnati in una lotta di resistenza e di attacco verso le numerose criticità che si sono interposte nel percorso vertenziale e che abbiamo superato con sacrifici e determinazione, il 2018 ha visto poche altre figure sostenere apertamente con forza e determinazione le nostre rivendicazioni e i lavoratori sanno quali sono: qualche esponente istituzionale, qualche personalità della cultura, ma soprattutto la conferma che dal cosiddetto fronte “amico”, se non l’assoluta assenza, sono pervenute contrarietà ed azioni deleterie e pericolose (purtroppo, cosa anche peggiore perché subdole e vigliacche) per la soluzione positiva nel breve dell’iter autorizzativo in corso da 41 mesi e 1.260 giorni – si legge in una nota -. Lo abbiamo ripetuto in ogni assemblea, in ogni comunicato, in ogni incontro con tutti i livelli istituzionali, dai rappresentanti del governo, ai vertici regionali, intesi come Presidenza e giunta, insieme ai dirigenti, funzionari  tecnici, preposti alle valutazioni nel merito dei procedimenti.»

«Chiunque evochi con atteggiamenti inopportuni un qualsiasi elemento che crei dubbi e disturbi con interferenze il percorso procedurale, chiunque contribuisca a creare un alibi a chi non vuole decidere definitivamente “E’ UN NEMICO DELLA SOLUZIONE POSITIVA DELLA VERTENZA E QUINDI UN NEMICO DEI LAVORATORI”, un degno alleato invece, di chi in questi anni ci ha osteggiato, offeso ed ha messo in campo ogni strumento  per impedire la ripresa delle produzioni e del lavoro – aggiunge la RSU Eurallumina -. Il nostro unico impegno, già a partire dai primi giorni del nuovo anno, sarà mirato, come i lavoratori sanno, verso la conclusione del procedimento, che deve realizzarsi con la delibera regionale V.I.A. e la conseguente parte di competenza provinciale A.I.A. Tutti gli altri ragionamenti, che nessuno preclude a priori, saranno e devono essere posticipati alle fasi seguenti. Solo ottenute queste autorizzazioni si potrà concretamente parlare di futuro, di ripresa delle produzioni, previo avvio degli investimenti per la sua realizzazione

«Gli altri ragionamenti potenziali e futuri, che deviano completamente dall’unica ed assoluta priorità, sono argomento dei profeti che spaziano dal (riferiti alla vertenza) “NON C’E’ NIENTE” al “E’ TUTTO A POSTO!”, che si ergono a strateghi delle vertenze, nemici dell’unità dei lavoratori, di quelli che negli anni hanno cambiato idea a seconda dell’umore di chi, dalla stanza dei bottoni, ne guida l’operato in modo subdolo e occulto (anche se chiara illusione, visto che la realtà è ben chiara a tutti), o di chi scrive comunicati guidato dai fili del proprio “PADRONE”, perché sono tanti gli interessi collegati, grandi e piccoli… ed i piccoli  tessono la trama in favore di quelli più grandi… avendo come ricompensa un lurido osso; quindi e comunque per mero, palese e spicciolo interesse personale, chiaramente in malafede, perché tutti conoscono la storia della vertenza, tutti sono informati, comprese criticità e delicatezza della stessa, che più volte ci ha visto reagire con occupazioni di giorni delle sedi istituzionali, quindi consapevole del danno che si arreca in una fase così delicata per la conclusione del procedimento, fregandosene altamente dei sacrifici fatti, ma soprattutto fregandosene dei lavoratori e delle loro  famiglie, che aspettano di avere un riscontro da quanto fatto in questi anni. Se questo avvenisse – conclude la RSU Eurallumina -, la nostra reazione sarebbe commisurata al danno subito, verso chiunque ne sia la fonte e la causa. Che il nuovo anno, dopo quelli della lotta, la resistenza, la speranza, sia quello della concretezza e del riconoscimento dei sacrifici fatti.»

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Valentina Pistis, 32 anni, capogruppo di Cas@ Iglesias, è la prima candidata a sindaco per le prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale di Iglesias, in programma la prossima primavera. L’annuncio della sua candidatura lo fatto questa mattina nel corso di una conferenza stampa tenuta nel Chiostro di San Francesco.

Eletta cinque nel 2013 con 304 preferenze, capolista di Cas@ Iglesias, alleata della coalizione di centrosinistra che ha eletto sindaco Emilio Gariazzo, dopo poco più di due anni ha perso le distanze dalla maggioranza, votando contro la proposta di bilancio e passando all’opposizione. Da allora ha guidato la lista Cas@ Iglesias ad un’opposizione durissima al centrosinistra ed alla Giunta Gariazzo.

Valentina Pistis ha iniziato il suo impegno in politica seguendo l’esempio del padre Marcello, nominato assessore tecnico dell’Urbanistica della Giunta di centrodestra guidata da Paolo Collu nel 2011 (indicato dai Riformatori Sardi), incarico che lasciò volontariamente tre anni dopo, scomparso tragicamente il 26 gennaio 2005, all’età di 47 anni, in un incidente stradale verificatosi sulla SS 130 all’altezza di Musei, nel quale persero la vita anche due carabinieri, Giovanni Morittu e Pino Portas.

«Quella di oggi nasce come una conferma dell’impegno preso cinque anni fa con la Città di Iglesias – ha detto stamane Valentina Pistis -. Nulla è un caso. Non è un caso il luogo scelto per la conferenza stampa: il Chiostro di San Francesco. Cultura, Paesaggio e Innovazione saranno tra i pilastri del nostro programma. Punteremo con decisione alla cultura al paesaggio ed all’innovazione, coinvolgendo scuola e università, non solo quelle sarde. Non è un caso la data: Oggi è il 30 dicembre. Di fatto si conclude un percorso cominciato nel 2013. Cinque anni caratterizzati dalle promesse tradite.»

Duro più che mai il giudizio sui cinque anni di amministrazione Gariazzo.

«Cinque anni sprecati. Definirei l’amministrazione Gariazzo, opaca. Opaca per la poca trasparenza degli atti e delle procedure. Un solo esempio, ho dovuto attendere oltre due anni per ricevere la copia di una delibera di cConsiglio comunale. Tale comportamento ha rallentato e pregiudicato l’attività consiliare. Il ruolo del consigliere comunale non è stato riconosciuto e tutelato. Amministrazione opaca per l’assenza di dialogo interno ed esterno. Opaca per non aver mantenuto le promesse, gli impegni, scritti e condivisi nel programma elettorale, scelto dagli elettori.»

Valentina Pistis e Cas@ Iglesias ora guardano al futuro.

«Ora è tempo di costruire e lo possiamo fare insieme. I valori fondanti del programma li abbiamo sintetizzati nelle 10 regole del buon governo: onesta, legalità, competenza, coraggio, coerenza, studio, energia, innovazione, passione e solidarietà. Il programma verrà presentato per step. E’ un programma nato giorno per giorno, vissuto e elaborato in questi ultimi cinque anni. E’ un programma ragionato, condiviso, che verrà nei prossimi mesi validato durante i numerosi incontri che terremo. Dalla settimana prossima proseguiremo il confronto con gli stakeholder, chiederemo di incontrare i dirigenti scolastici, di ogni ordine e grado, associazioni di categoria, sindacati, università, commercianti, imprenditori, Caritas e associazioni di volontariato, associazioni sportive e culturali. Proseguiremo con i sopralluoghi, quartiere per quartiere. Così come nelle frazioni.»

«La nostra sarà un’alleanza civica con un unico obiettivo: il futuro di Iglesias e dei suoi cittadini, delle famiglie e dei tanti poveri della nostra comunità. La coalizione sarà trasparente. Renderemo pubblici i nomi degli assessori prima e le delibere, quantomeno, le fondamentali, sono già in lavorazione. Nulla è lasciato al caso – ha concluso Valentina Pistis -. Oggi iniziamo: non ci fermeremo.»

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Si conclude questa sera a Iglesias, la quindicesima edizione di Gospel Explosion, la rassegna itinerante (e costola del festival Narcao Blues) organizzata dall’associazione culturale Progetto Evoluzione.

Il gruppo statunitense Cedric Shannon Rives & Brothers in Gospel, completa il suo tour nell’isola, iniziato il giorno di Natale al Teatro Centrale di Carbonia e proseguito a Sassari, Alghero, Cuglieri e Serramanna, nella chiesa di San Pio X. 

L’inizio è fissaio alle 19.00, con ingresso gratuito.

L’ensemble originario del Missouri è stato fondato dal cantante e direttore musicale Cedric Shannon Rives, talento cristallino che fin da giovanissimo ha iniziato a cimentarsi con la musica padroneggiando con innata grazia e facilità le arti del musical e della recitazione. Con quattro album all’attivo e decine di migliaia di dischi venduti in tutto il mondo, l’artista americano è accompagnato in questo giro della Sardegna in musica dalle voci di Christopher Ifill, Joel T. Lester e Travis Tailor, da Heyward Matthews alle tastiere e da Chance Harper alla batteria. Il repertorio spazia tra modernità e tradizione con le immancabili pietre miliari del genere e brani originali dello stesso Cedric Shannon Rives, molti dei quali sono stati ripresi da alcuni tra i più importanti artisti gospel contemporanei, come The Anointed Pace Sisters, Darwin Hobbs, DeWayne Woods, Le’Andria Johnson, tra gli altri.

 

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Si alza il sipario sulla Stagione di Danza 2017-18 organizzata dal CeDAC nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna: otto spettacoli in tournées nell’Isola tra gennaio e aprile tra classici balletti e intriganti coreografie contemporanee. Affascinanti e poetiche visioni d’autore – dalla magia di una fiaba sulle punte a “una storia d’amore mediterranea”, emozionanti racconti per quadri e raffinati intrecci fra danza, letteratura, musica e poesia nel segno dell’arte di Tersicore. Le stelle della danza illumineranno i palcoscenici della Sardegna – da Sassari a Cagliari, Paulilatino, Tempio Pausania, San Gavino Monreale, Carbonia e Alghero, Santa Teresa Gallura e Macomer, e ancora Ozieri e Sinnai.

Immortali capolavori – dallo “Schiaccianoci” di Pëtr Il’ič Čajkovskij al “Don Chisciotte” di Ludwig Minkus – e creazioni orginali di coreografi contemporanei – da “Mediterranea” di Mauro Bigonzetti a “Odissey Ballet” di Mvula Sungani, dalle “Rossini Ouvertures” di Mauro Astolfi a “Pulsazioni” di e con Ricky Bonavita, alle atmosfere da fiaba de “Il mantello di pelle di drago” di Massimiliano Volpini – che reinventa anche lo “Schiaccianoci” – oltre ad “Amore Impossibile” di Kristian Cellini e “Just Joy” di Guido Tuveri ovvero le “New Dances of Italian Choreographers” tra la Sardegna e New York.

Sotto i riflettori étoiles come Sabrina Brazzo, Andrea Volpintesta e Emanuela Bianchini, Maurizio Licitra e Antonella Albano (rispettivamente solista e prima ballerina del Teatro alla Scala di Milano), Marta Petkova e Nikola Hadjitanev, Katerina Petrova e Tsetso Ivanov e i danzatori del Balletto Nazionale di Sofia, la compagnia del Balletto di Roma, lo Spellbound Contemporary Ballet e la Mvula Sungani Physical Dance, Alessandra Corona e i danzatori della newyorkese Alessandra Corona Performing Works, il Jas Art Ballet, la compagnia Excursus e i solisti della Daniele Cipriani Entertainment.

Ouverture, mercoledì 10 gennaio, alle 21.00, al Teatro Grazia Deledda di Paulilatino – con “Lo Schiaccianoci” su musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij, nella versione del coreografo Massimiliano Volpini che “rilegge” uno dei capolavori della storia della danza per il Balletto di Roma, mettendo l’accento sul contrasto tra ricchezza e povertà e trasportando la vicenda nelle periferie metropolitane. Il sogno di Clara – e dei suoi amici – è varcare il muro che nasconde la povertà e il dolore degli “invisibili” per conquistare un futuro migliore, mentre il dono di un misterioso benefattore diventa il simbolo di “colui che ce l’ha fatta” e ha saputo conquistare il successo e la ricchezza. Tra scontri di strada e disordini (invece della battaglia contro il re dei topi dell’originale, ispirato al racconto di E. T. A. Hoffmann) la fanciulla riuscirà a varcare il confine tra due mondi e vivere una meravigliosa avventura. Nel finale un viaggio tra le danze del mondo in compagnia di personaggi bizzarri cancellerà per un attimo – come per incantesimo – gli incubi di un’esistenza nell’ombra.
Lo Schiaccianoci” del Balletto di Roma – dopo la prima a Paulilatino – sarà giovedì 11 gennaio alle 21 al Teatro del Carmine di Tempio Pausania, venerdì 12 gennaio alle 21 al Teatro Comunale di San Gavino Monreale, sabato 13 gennaio alle 20.45 al Teatro Centrale di Carbonia e infine concluderà la tournée domenica 14 gennaio alle 21 al Teatro Civico di Alghero che l’indomani – lunedì 15 gennaio – ospiterà anche una matinée per le scuole con lo spettacolo multimediale “Home Alone” ideato da Alessandro Sciarroni.

Viaggio lungo le sponde del “mare nostrum” con “Mediterranea” di Mauro Bigonzetti, in scena in prima regionale venerdì 19 gennaio alle 21.00 al Teatro Comunale di Sassari mentre sabato 20 gennaio alle 21.00 e domenica 21 gennaio alle 17.00 inaugurerà la Stagione di Danza 2017-18 all’Auditorium del Conservatorio “G. Pierluigi da Palestrina” di Cagliari. Un’opera immaginifica e poetica, di grande forza evocativa, ispirata alle culture dei popoli che si affacciano sulle rive del Mediterraneo in un alternarsi di momenti “corali” e duetti che mettono in risalto forza giovanile e bellezza, energia e velocità. Focus su due figure maschili – l’Uomo di Terra e l’Uomo di Mare – che si incontrano e si scontrano, in emozionanti sequenze in cui la danza rappresenta la guerra e la pace, l’eterno conflitto tra Eros e Thanatos che solo si ricompone nell’armonia del cosmo.

Sulle tracce della storia e delle emozioni, il fortunato spettacolo di Mauro Bigonzetti – creato nel 1993 per il Balletto di Toscana e reiventato nel 2008 per il Teatro alla Scala di Milano – rinasce 25 anni dopo con i danzatori e i solisti della Daniele Cipriani Entertainment. Una coreografia ormai “classica” – sulle note di Wolfgang Amadeus Mozart, György Ligeti e Giovanni Pierluigi da Palestrina accanto a melodie e ritmi “mediterranei” – per un tema di forte attualità in un’epoca segnata dagli scontri di civiltà tra Oriente e Occidente.

S’intitola “Pulsazioni” la coreografia creata e interpretata da Ricky Bonavita (che firma anche la regia assieme a Ugo Bentivegna) con i danzatori della compagnia Excursus – in programma giovedì 15 febbraio alle 21.00 al Teatro Nelson Mandela di Santa Teresa Gallura, venerdì 16 febbraio alle 21 al Padiglione Tamuli delle ex Caserme Mura di Macomer e sabato 17 febbraio alle 21.00 al Teatro Comunale di San Gavino Monreale. L’artista s’ispira a immortali capolavori per tradurli in suggestive geometrie di corpi in movimento e raccontare attraverso la danza il «viaggio emozionale ed onirico compiuto da un attore/lettore assetato di bellezza». Tra romantici accenti riecheggiano le parole dei poeti, in una curiosa sinestesia in cui le metafore e il ritmo dei versi si fondono alle melodie tra passaggi virtuosistici e ricchi di pathos, in un non casuale gioco di accostamenti e contrasti, per diventare azione coreutica. Sotto i riflettori Enrica Felici, Francesca Schipani, Yari Molinari, Emiliano Perazzini con Ugo Bentivegna e lo stesso Ricky Bonavita sulle note di Johannes Brahms, Camille Saint-Saëns, Sergej Rachmaninov e Claude Debussy in una scenografia che evoca le pagine scritte a sottolineare l’intreccio fra danza, musica e poesia.

Il fascino di una moderna fiaba per “Il mantello di pelle di drago” – originale balletto firmato da Massimiliano Volpini e interpretato dalle étoiles Sabrina Brazzo e Andrea Volpintesta, accanto a Maurizio Licitra e Antonella Albano del Teatro alla Scala di Milano e ai danzatori del Jas Art Ballet – in cartellone venerdì 16 febbbraio alle 21.00 al Teatro Comunale di Sassari, sabato 17 febbraio alle 21.00 e domenica 18 febbraio alle 17.00 all’Auditorium del Conservatorio di Cagliari e, infine, lunedì 19 febbraio alle 21.00 al Teatro Civico di Alghero. In una grotta magica gli elfi creano il prezioso manto che una dama misteriosa – fata o regina – porterà in con sé in un lungo viaggio alla ricerca delle anime pure «le uniche in grado di indossarlo senza esserne sopraffatti». Un’intrigante narrazione per quadri liberamente ispirata al ricco patrimonio delle novelle popolar,i tra elementi fantastici e soprannaturali, senza dimenticare gli insegnamenti etici e morali che caratterizzano ogni percorso di iniziazione e crescita, insieme alla fondamentale distinzione tra il bene e del male.

Una trama fantastica per una coreografia che fonde l’eleganza della danza classica alla libertà e l’espressività della danza contemporanea nella caratterizzazione dei personaggi – dalla Fata Regina ad un essere demoniaco, dal capo degli Elfi a Celestina – per condurre gli spettatori in un mondo inventato tra vita e sogno.

«Una storia d’amore mediterranea» con “Odyssey Ballet” del coreografo italo-africano Mvula Sungani – venerdì 23 febbraio alle 21 a San Gavino Monreale, sabato 24 febbraio alle 21 a Macomer, poi domenica 25 febbraio alle 21 al Teatro Civico Oriana Fallaci di Ozieri (con una matinée per le scuole lunedì 26 febbraio) e infine – martedì 27 febbraio alle 20.45 al Teatro Centrale di Carbonia. Un’originale e moderna rilettura del poema omerico, interpretata dall’étoile Emanuela Bianchini e dai ballerini della Mvula Sungani Physical Dance, in cui la misteriosa autrice dei versi è una donna donna in attesa del ritorno dell’amato, intenta a fantasticare sulle peripezie del viaggio e sui fatidici incontri con dèe e regine, maghe e principesse. Se le figure femminili rappresentano altrettante proiezioni della poetessa, in tutte le sfaccettature di una relazione amorosa – secondo un’ipotesi sostenuta da letterati e studiosi come Samuel Butler, Robert Graves e L.G. Pocock – «il Ciclope e le altre figure mitologiche sono maschere delle incertezze date dal futuro». Tra musiche tradizionali e brani originali eseguiti dal vivo da Alessandro Mancuso e Riccardo Medile, la narrazione procede con taglio quasi cinematografico, in un riuscito amalgama tra danza e arti marziali, acrobazie circensi e folklore.

Tra i capolavori della storia del balletto – il “Don Chisciotte” ispirato al celebre romanzo di Miguel de Cervantes su musiche di Ludwig Minkus sbarca nell’Isola – venerdì 9 marzo alle 21.00 al Teatro Comunale di Sassari e sabato 10 marzo alle 21 e domenica 11 marzo alle 17 all’Auditorium del Conservatorio di Cagliari nella versione del Balletto Nazionale di Sofia. Le (dis)avventure dell’hidalgo si intrecciano alla storia d’amore tra la bella Kitri e un giovane barbiere, costretti a fuggire perché il padre di lei vorrebbe darla in sposa ad un ricco signore. Tra le allegre danze di una festa paesana, uno spettacolo di marionette e l’epica battaglia contro i mulini a vento, e ancora fughe e inseguimenti, sfide e duelli, i due innamorati potranno infine convolare a nozze mentre Don Chisciotte riprenderà il suo viaggio con il fido Sancho Panza. Il balletto in un prologo e quattro atti con le coreografie di Vakhtang Chabukiani – ispirate alle fortunate mises en scène di Marius Petipa e Alexander Gorsky – sarà interpretato da Marta Petkova e Nikola Hadjitanev, Katerina Petrova e Tsetso Ivanov (nei ruoli principali) accanto al corpo di ballo della storica compagnia che accosta la rivisitazione dei classici alle opere di coreografi contemporanei.

Nel “Don Chisciotte” del Balletto di Sofia si fondono mirabilmente la perfezione della danza classica e le suggestioni della colonna sonora, nella magia senza tempo di un racconto sulle punte capace di incantare grandi e piccini.

Ritratto d’artista tra luci e ombre con “Rossini Ouvertures” di Mauro Astolfi – mercoledì 4 aprile alle 21.00 al Teatro Comunale di Sassari, giovedì 5 aprile alle 2.00 al Teatro del Carmine di Tempio, poi sabato 7 aprile alle 21 e domenica 8 aprile alle 17.00 all’Auditorium del Conservatorio di Cagliari e, infine, lunedì 9 aprile alle 21.00 al Teatro Nelson Mandela di Santa Teresa Gallura. Sulle note di celebri partiture del compositore pesarese, i danzatori dello Spellbound Contemporary Ballet (Alice Colombo, Caterina Politi, Fabio Cavallo, Giacomo Todeschi, Giovanni La Rocca, Giuliana Mele, Maria Cossu, Mario Laterza, Serena Zaccagnini) daranno corpo alle inquietudini e ai fantasmi, ripercorrendo la vita del maestro, uomo dai molteplici talenti e dalle differenti passioni. «La sua era musica estrema. Il segno di una forza e di una energia superiore, ed ho volutamente cercato di creare una danza estrema, carica di energia, di vitalità, di incontri, di seduzioni, di suggestioni» racconta il coreografo, ammaliato da quella “follia organizzata” fatta di «intensità, caos puro, smarrimento, fuga» da cui scaturiscono «opere musicali di una grazia assoluta ed eterna». Nel segno della bellezza – e del mal di vivere – “Rossini Ouvertures” è un omaggio al genio del grande compositore, e insieme un viaggio nei labirinti della mente e del cuore, un sublime e semplice atto d’amore.

Suggellerà la Stagione di Danza 2017-18 del CeDAC un duplice appuntamento – mercoledì 18 aprile alle 21.00 al Teatro Civico di Sinnai e venerdì 20 aprile alle 21.00 al Teatro Nelson Mandela di Santa Teresa Gallura – con le “New Dances of Italian Choreographers” a cura dell’ Alessandra Corona Performing Works di New York. “Amore Impossibile” di Kristian Cellini – si ispira a “La signora delle camelie” per descrivere attraverso la danza la forza di un sentimento eterno, capace di sfidare la malattia perfino la morte, con la voce narrante di Fulvio Della Volta e le musiche originali di Thomas Lentakis accanto a brani classici e al pathos delle opere di Fryderyk Chopin. “Just Joy” di Guido Tuveri celebra le diverse stagioni dell’esistenza e rievoca le atmosfere delle feste paesane in Sardegna, terra natìa del danzatore e coreografo (e della stessa Alessandra Corona), attraverso le canzoni di Elena Ledda. Tra modernità e radici, vita e arte, le due pièces interpretate da Alessandra Corona con James Johnson, Maria Vittoria Villa, Dannon O’Brien, Nicholas Montero, Michael Bishop e Cassandra Orefice tracciano un ideale ponte tra l’Isola e gli Stati Uniti, attraverso gli echi di una civiltà ancestrale e la rivisitazione in chiave contemporanea di un tema universale come l’amore.

La Stagione di Danza 2017-18 è organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna con il patrocinio e il sostegno del MiBACT/ Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Sardegna, dei Comuni di Cagliari e Sassari, Carbonia, Macomer, Ozieri, San Gavino Monreale, Santa Teresa Gallura e Tempio Pausania, della Fondazione Meta di Alghero e dell’Unione dei Comuni del Guilcier, in collaborazione con L’Effimero Meraviglioso, con il contributo della Fondazione di Sardegna e con l’importante supporto di Sardinia Ferries, che ospita sulle sue navi artisti e compagnie in viaggio da e per l’Isola.

 

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Il Consiglio comunale di Carbonia ha approvato il regolamento sul baratto amministrativo.

«Il regolamento sul baratto amministrativo, approvato dal Consiglio comunale di Carbonia nella seduta del 22 dicembre scorso, è una conquista per la nostra città. Uno strumento in grado di aiutare i cittadini più poveri e deboli, dispensandoli dal pagamento di parte dei tributi e delle tasse comunali, in cambio dell’esecuzione di piccoli lavori di utilità pubblica».

Così il sindaco Paola Massidda ha definito la novità del baratto amministrativo, che approda in città dopo un iter lungo circa un anno nelle varie commissioni consiliari. Particolare soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore con delega ai Tributi Mauro Manca: «E’ il raggiungimento di un obiettivo che era stato inserito nelle linee programmatiche del nostro mandato amministrativo 2016-2021. Riteniamo che il baratto amministrativo sia un valido ausilio per tante famiglie indigenti che, impossibilitate a pagare i tributi a causa delle difficili condizioni economico-sociali in cui sono costrette a vivere, potranno ottenere agevolazioni sulle tariffe di IMU, TASI e TARI, in cambio della realizzazione di lavori finalizzati alla cura e alla gestione condivisa di aree ed immobili pubblici».

Gli interventi che i cittadini potranno effettuare spazieranno dalla manutenzione allo sfalcio e pulizia di aree verdi e strade, dai lavori di piccola manutenzione degli edifici comunali al recupero di spazi pubblici e di edifici in disuso e degradati.

«La possibilità di estinguere i debiti con l’Amministrazione comunale prestando un’attività lavorativa temporanea – ha commentato l’assessore dei Servizi sociali Loredana La Barbera – rappresenta un vero e proprio sollievo per centinaia di famiglie povere della nostra città. Il baratto amministrativo è una misura importante, a maggior ragione in un territorio falcidiato dalla crisi come il nostro.»

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Sarà l’Azienda per la tutela della salute a gestire le procedure concorsuali unificate di acquisizione del personale del sistema sanitario. Lo prevedono le Linee di indirizzo sul reclutamento dei dipendenti del Ssr (Servizio sanitario regionale) approvate dalla Giunta, su proposta dell’assessore della Sanità, Luigi Arru.
«La legge istitutiva della Azienda unica – ricorda l’assessore della Sanità – ha previsto che l’Ats assicuri l’espletamento dei concorsi per l’assunzione del personale dirigente e non dirigente sulla base degli atti di indirizzo della Giunta e delle direttive dell’assessorato. Si tratta di procedure complesse e per questo si è reso necessario predisporre un documento istruttorio che definisca il percorso che l’Ats dovrà fare: dalla rilevazione del fabbisogno di personale al riequilibrio degli organici legati alle richieste delle Aziende sanitarie.» 
Le Linee di indirizzo riguardano le procedure concorsuali per l’acquisizione a tempo indeterminato del personale delle aree della dirigenza e del comparto al di sopra di soglie, da concordare annualmente con l’Ats e l’assessorato della Sanità.
Ciascuna azienda del Ssr adotta il piano triennale dei fabbisogni di personale, fatte salve le disposizioni nazionali in tema di reclutamento. L’Azienda ospedaliera Brotzu, l’Aou di Cagliari, l’Aou di Sassari e l’Areus trasmettono il piano all’Ats, che – esaminate le proposte – redigerà la propria pianificazione da presentare al Coordinamento dei Direttori generali. L’approvazione della pianificazione dovrà avvenire entro il mese di febbraio di ogni anno. I piani triennali di tutte le aziende devono essere trasmessi anche all’assessorato della Sanità.
Il piano triennale dei fabbisogni dovrà essere redatto in conformità con la dotazione organica approvata e nel rispetto dei tetti di spesa assegnati.
Insieme al fabbisogno, l’Azienda ospedaliera Brotzu, l’Aou di Cagliari, l’Aou di Sassari e l’Areus trasmetteranno all’Ats le graduatorie in corso di validità, distinte per ruolo e profilo, con l’indicazione dello stato di scorrimento, e le graduatorie di mobilità. L’avvio di una nuova procedura concorsuale potrà esserci anche in presenza di graduatorie in corso di validità laddove il fabbisogno complessivo emergente risulti superiore al numero degli idonei in graduatoria.
L’Ats gestisce lo svolgimento delle procedure concorsuali unificate, svolge funzioni di coordinamento delle altre aziende, accerta l’esito delle procedure di mobilità e gestisce la graduatoria. Nel bando di concorso dovrà distinguere per ciascuna azienda il numero totale dei posti messi a concorso e le riserve previste dalle leggi speciali. La Commissione esaminatrice sarà nominata dall’Azienda per la Tutela della salute, sentiti i Direttori generali delle altre aziende interessate. Le spese derivanti dalle procedure concorsuali unificate sono a carico dell’Ats che può comunque rivalersi, per quota parte, sulle altre Aziende.
Sarà ancora compito dell’Ats approvare gli atti della procedura e la graduatoria di merito dei candidati, tenendo conto dei titoli che danno luogo a riserva o preferenza; procedere alla pubblicazione della graduatoria nel proprio sito istituzionale; effettuare le assegnazioni dei vincitori alle aziende interessate dalla procedura secondo l’ordine della graduatoria e la scelta espressa da ciascun vincitore.
Le linee di indirizzo si applicano a decorrere dalla piena operatività di un competente ufficio che l’Ats costituirà. L’avvio dell’attività dell’ufficio dovrà essere comunicato all’assessorato della Sanità, il quale informerà tutte le aziende della data di decorrenza delle nuove procedure unificate. I concorsi a tempo indeterminato indetti prima della data di decorrenza delle nuove procedure, saranno conclusi in maniera autonoma dalle singole aziende.