Francesco Sanna (Pd): «Per Alcoa spero in piani di acquisizione molto robusti sotto l’aspetto industriale, finanziario e degli occupati».
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«Ieri, mentre al MISE si faceva il punto sulla vicenda ALCOA, la Camera iniziava ad esaminare i decreti attuativi della legge Europea in materia di energia, che rende possibile la ripresa produttiva nel settore dell’alluminio in Italia.» Lo scrive in una nota, il deputato del Partito democratico Francesco Sanna, autore della proposta nella legge europea di una “manovra” sulle regole dell’energia che farà da base al mantenimento e lo sviluppo dell’industria manifatturiera energivora nel Paese.
«Entro martedì, probabilmente, vi sarà la discussione e votazione dei pareri sulle nuove norme, che così potranno essere applicate, come previsto dalla legge, sin dal 1° gennaio 2018 – aggiunge Francesco Sanna -. Prevediamo che queste nuove regole si applichino a circa 3.000 grandi imprese, con oltre un milione di lavoratori tra diretti ed indiretti. A Portovesme e San Gavino, da subito, anche le produzioni Glencore nel settore piombo-zinco potranno avvantaggiarsene.»
«Un quadro rassicurante e, soprattutto, concordato con l’Europa per chi vuole investire – sottolinea ancora Francesco Sanna -. Spero possa essere bene augurante per la nuova vita dello stabilimento ex ALCOA. E’ chiaro che ora i compiti si dividono. In Parlamento il PD ha promosso l’attuazione degli accordi di Bruxelles ed ha approvato la legge europea (con la contrarietà dichiarata dei Cinquestelle e la fredda astensione di destra, Forza Italia e Lega). Oggi invitiamo il Governo ed il suo apparato tecnico (Invitalia), insieme alla Regione chiamata a cofinanziare gli investimenti, a valutare presto ma bene serietà e garanzia di piani industriali e finanziari che io mi auguro molto robusti, innovativi ed in linea con gli standard ambientali. Sosterremo inoltre il sindacato – conclude Francesco Sanna – nella richiesta del ritorno al lavoro del più alto numero di lavoratori.»
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