La Copagri del Nord Sardegna lancia un grido d’allarme sui possibili e certi ritardi nel pagamento degli aiuti sulla PAC del PSR e del contributo siccità del settore ovi-caprino.
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Il direttivo provinciale della Copagri del Nord Sardegna, riunitosi nei giorni scorsi a Oschiri in occasione di un incontro con gli allevatori, ha lanciato un grido d’allarme sui possibili e certi ritardi nel pagamento degli aiuti sulla PAC del PSR e del contributo siccità del settore ovi-caprino recentemente approvato dalla Regione Sardegna con la L.R. 20, per tutte le aziende agricole che percepiranno aiuti superiori ai 5.000 euro. Le aziende interessate nel Nord Sardegna sono circa 14.000 per un importo di circa 140 milioni di euro.
Il 19 novembre 2017, è entrata in vigore la legge 17 ottobre 2017, n. 161, che contiene «Modifiche al codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, al codice penale e alle norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del codice di procedura penale e altre disposizioni. Delega al Governo per la tutela del lavoro nelle aziende sequestrate e confiscate».
All’articolo 28 «Acquisizione dell’informazione antimafia per i terreni agricoli che usufruiscono di fondi europei» si legge: «All’articolo 91 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, dopo il comma 1 è inserito il seguente: 1-bis. L’informazione antimafia è sempre richiesta nelle ipotesi di concessione di terreni agricoli demaniali che ricadono nell’ambito dei regimi di sostegno previsti dalla Politica agricola comune, a prescindere dal loro valore complessivo, nonché su tutti i terreni agricoli, a qualunque titolo acquisiti, che usufruiscono di fondi europei».
La Copagri del Nord Sardegna chiede che venga trovata una soluzione che salvi l’agricoltura Sarda e del Nord Sardegna, qualunque essa sia, anche provvisoria ed in attesa dell’approvazione di una nuova norma che cancelli quello che ritiene un evidente errore giuridico.
La Coopagri del Nord Sardegna facendo proprie le difficoltà delle proprie aziende associate, invierà urgentemente una lettera al presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru e all’assessore regionale dell’Agricoltura Pierluigi Caria, affinché intervengano sul Governo Nazionale e sul Prefetto, affinchè si blocchi l’applicazione della normativa legislativa o al massimo stabilendo inizialmente solamente chi è colpito dal blocco antimafia, liberando cosi le aziende agricole in regola.
«Una norma che non aiuta il settore agricolo in Sardegna, ma anzi, penalizza fortemente aumentando cosi la burocrazia e ritardando tutti i pagamenti della PAC e del PSR, pagamenti previsti in questi giorni – afferma Paolo Ninniri, presidente della Coopagri del Nord Sardegna -. L’agricoltura sarda viene così colpita due volte, in un momento di particolare fragilità, prima dalle condizioni della siccità e ora dalla asfissiante burocrazia, cha anziché diminuire sta aumentando, tanto da asfissiare l’imprenditore agricolo in Sardegna.»
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